Cosa vedere in Portogallo
Quando si pensa al Portogallo è impossibile non immaginare subito gli oltre 800 km di costa che si affacciano sull’Oceano Atlantico. La sua posizione, al limite della penisola iberica, ma protesa verso il “Nuovo Mondo”, ne ha segnato la cultura e la storia, influenzando in maniera indelebile il carattere dei suoi abitanti, spesso duri e schivi, uomini e donne di mare abituati alle difficoltà, al silenzio, alle invasioni, ma con un animo solare e determinato. Si pensa Portogallo e subito vengono in mente Lisbona, le spiagge dell’Algarve, le alte onde di Nazarè, la religiosa Fatima o i surfisti e l’oceano; ci si figurano poi i tanti pellegrini impegnati lungo le centinaia di percorsi che attraversano il paese, come il celebre Cammino di Santiago. Con un’esplorazione più approfondita però si scopre che il Portogallo non è solo acqua cristallina e spiagge paradisiache, ma che vi sono montagne fiorite pronte ad emozionare, villaggi scavati nella roccia che sembrano usciti da una fiaba, musei privati con collezioni di una bellezza tale da far piangere dall’emozione. Ecco dunque che ci apprestiamo a raccontarvi la nostra lista di cosa vedere in Portogallo, prendendo in considerazione solo la parte Continentale (isole maggiori escluse) con 10 luoghi imperdibili: alcuni conosciuti da tutti, altri piuttosto insoliti, che siamo certi sarete felici di conoscere.

Abbiamo scelto soltanto 10 luoghi perché altrimenti con questo articolo avremmo potuto pubblicare un libro. Vogliamo comunque inserire due fuori gara d’eccezione: le vivaci case tipiche di Costa Nova, vicino Aveiro…

…e l’isola di Berlenga Grande (facilmente raggiungibile da Peniche), con la sua spettacolare Fortezza in mezzo all’oceano.
Visita il nostro profilo Instagram e scopri quali altri luoghi meritano una visita in Portogallo!
1 – La capitale Lisbona
Lisbona, la vibrante capitale dello Stato e del turismo, è una città che non può e non deve mancare in qualsiasi lista di cosa vedere in Portogallo. Con la straordinaria eterogeneità dei suoi quartieri, offre attrazioni capaci di soddisfare ogni gusto: Lisbona ti accoglie e ti affascina con una grazia unica e camminare per le sue strade acciottolate è come fare un autentico tuffo nella storia, dove ad ogni passo sembra di cambiare secolo e scenario. Si va dal quartiere dell’Alfama, dove sono ben conservati i tratti medievali della città (distrutti invece in altre aree dal terribile terremoto del 1755) al moderno e futurista Parque das Nações, quartiere in cui ammirare edifici contemporanei fra i quali spicca la celebre stazione Lisboa Oriente dell’architetto Calatrava. E tra queste due, opposte, aree c’è tantissimo altro da vedere…

La Cattedrale (Sé) ed il tram giallo sono due elementi inequivocabili di Lisbona…

…mentre la passerella moderna del Parque das Nações non è così identitario.

Purtroppo stavolta abbiamo visto molto poco di Lisbona (visitata più volte in passato), ma la città ci ha regalato ugualmente una meravigliosa alba sulla stazione Oriente.
Come un’altra capitale a noi ben più nota, Lisbona si sviluppa su sette colli, per cui visitare i suoi quartieri significherà districarsi in un infinito saliscendi, un’esperienza che, seppur faticosa, è ricompensata da scorci inaspettati e panorami mozzafiato, come quelli che si hanno dal Miradouro de Santa Luzia. Per aiutarvi in questo continuo “su e giù”, potrete contare sui suoi meravigliosi ascensori, alcuni dei quali vere e proprie opere d’arte ingegneristiche e architettoniche, come l’iconico Elevador de Santa Justa (6,10€), e sui celebri tram gialli, simbolo indiscusso della città. Niente di meglio di un comodo e sferragliante giro panoramico a bordo del leggendario Tram 28 (3,00€ a tratta), pronto a lanciarsi tra le strette e ripide strade lisbonesi per godersi il panorama e la vita brulicante dei suoi quartieri.

Ma non seguite alla lettera i nostri consigli: lasciatevi trasportare dall’anima di Lisbona e vi accorgerete che qualsiasi zona cittadina è una buona scusa per lasciarsi positivamente impressionare
Lisbona è in poche parole il punto di partenza ideale per un’immersione profonda nelle tradizioni e nella cultura portoghesi. Partendo da Praça do Comércio, la piazza principale della capitale, potrete perdervi nei quartieri Baixa e Chiado tra affascinanti musei, strade e chiese, mentre fate una prima, indimenticabile, conoscenza del Fado, l’anima musicale del Portogallo, un canto malinconico e passionale che risuona nelle serate lisbonesi. Potrete iniziare a gustare le innumerevoli prelibatezze portoghesi, con le onnipresenti sardine e il baccalà declinato in mille ricette, vere e proprie istituzioni culinarie. E, ovviamente, non potrete resistere alla tentazione di addentare un dolcissimo Pastel de Nata, o Pastéis de Belém, dal nome dell’antica pasticceria che li ha ideati e che tuttoggi li sforna caldi e profumati. E, a dirla tutta, nel quartiere di Belém (facilmente raggiungibile dal centro storico con i mezzi pubblici) non ci si spinge solo per questi divini pasticcini: l’intera area è un concentrato di storia e monumenti, tra cui l’imponente Mosteiro dos Jerónimos (18,00€) e l’elegante Torre de Belém (15,00€), testimonianze dell’epoca d’oro delle grandi esplorazioni portoghesi, capaci di trasportare il visitatore in un’altra dimensione. Infine, un luogo particolare che ci è piaciuto tanto tanto, cercate di raggiungere la LxFactory (qui il sito ufficiale), uno storico complesso industriale trasformato in un quartiere spettacolare, pieno di mercati artigianali, installazioni contemporanee, negozi unici e ristoranti diversi dal solito. E poi…e poi potremmo scrivere all’infinito sulle cose da vedere e fare a Lisbona, ma questo non è l’articolo giusto per approfondire tutte le sue innumerevoli particolarità e attrazioni. Noi vi lasciamo qualche “Free Tour” di Civitatis qui sotto, mentre proseguiamo nella nostra scoperta delle 10 cose da vedere in Portogallo

Il miglior modo d’iniziare una visita a Lisbona è con una visita da Praça do Comércio

Non dimenticatevi di spingervi fino a Belém e alla sua Torre, una delle attrazioni più frequentate a Lisbona

È vero, in questo viaggio abbiamo fatto poche foto di Lisbona, ma abbiamo scoperto la deliziosa libreria “Ler Devagar” all’interno della LxFactory
2 – Porto, la nostra città preferita
Se Lisbona è una certezza, la città di Porto rappresenta senza dubbio una piacevolissima scoperta, capace di rubare il cuore ad ogni viaggiatore. Abbiamo esplorato in lungo e in largo le diverse anime del Portogallo (dalle città costiere dell’Algarve alle bianche case dell’Alentejo, dalla vivace Faro alla colta Coimbra), eppure, una volta giunti di fronte ai suoi edifici coloratissimi, siamo rimasti sbalorditi davanti alla sua originalissima bellezza. È un fascino imperfetto, certo, ma noi abbiamo adorato alla follia questo vero e proprio tetris coloratissimo di costruzioni che sembrano aggrapparsi l’una all’altra, incorniciate dall’imponente Ponte Dom Luís I e dal placido fiume Douro. Un panorama che si trasforma istantaneamente in una cartolina indimenticabile, che quasi sembra irreale.

Dobbiamo aggiungere altro sullo skyline di Porto?

Porto è di per sé un’opera d’arte, perciò sarà facile trovare persone intente a ritrarne la bellezza
Qualsiasi visita di Porto che si rispetti inizia dalla turistica Cais da Ribeira, dove le case colorate si specchiano nel fiume, lasciatevi poi trasportare dalle infinite vie cittadine, in cui basterà affacciarvi per sentire il desiderio irrefrenabile di esplorarle. Immergetevi nel quartiere Ribeira, Patrimonio UNESCO, e godetevi ogni centimetro di questa meravigliosa zona: ogni porta, balcone, negozio, anche gli edifici abbandonati, contribuiscono a creare questo quadro idilliaco, in cui non vi stancherete mai di camminare. Non dimenticatevi di spingervi fino alla magnificenza della Stazione di São Bento (celebre per la sua sontuosa sala d’attesa completamente ricoperta da oltre 20.000 azulejos), alla peculiare ma ormai esageratamente turistica Libreria Lello (10,00€ con prenotazione obbligatoria), all’imponente Torre dos Clérigos, allo splendido Miradouro da Vitória, alla facciata piena di azulejos della Capela das Almas de Santa Catarina, all’autentico Mercato Bolhão. Tutto questo insieme alle tante, troppe, altre attrazioni di Porto, che ci è impossibile scriverle tutte in un paragrafo.

Cais da Ribeira vi terrà costantemente con il mento in alto…

…e Praça Ribeira, in fondo, ne è l’esempio lampante

Un luogo che invece ci ha deluso è stata la “Livreria Lello”: libri dozzinali e fiumi di persone impazzite per farsi una foto ricordo. No, non fa per noi.

Perché pagare gli ingressi quando Porto ti mette a disposizione punti panoramici gratuiti così magnifici…

…e opere d’arte così uniche come la Cappella delle Anime?
Ma l’esperienza a Porto non finisce di certo qua! Dall’altra parte del fiume Douro, semplicemente oltrepassando il Ponte Dom Luís I, vi ritroverete nella suggestiva cittadina di Vila Nova de Gaia (Gaia per gli amici), famosa per essere il luogo dove sono nate e prosperate le innumerevoli cantine che hanno reso il Vino Porto celebre in ogni angolo del mondo: qua infatti il clima e le temperature più fresche e costanti sono ideali per l’invecchiamento lento e controllato del vino. Visitare una di queste cantine per scoprire la storia e i segreti del “nettare dorato” è quasi d’obbligo, sebbene i tour non siano sempre economici. Noi, difatti, abbiamo abbiamo apprezzato molto di più passeggiare su Avenida de Diogo Leite, lungo la riva del fiume, percorsa più e più volte, a qualsiasi ora del giorno. Da questa sponda, oltre ai caratteristici negozi e alle cantine in bella vista, potrete ammirare Porto in tutto il suo splendore: questa è la vera esperienza da non perdere assolutamente! E cercate di godervi un tramonto dal Jardim do Morro o da Pedra dos Gatinhos. Sempre se trovate posto.

Il Ponte Dom Luís I divide due città, entrambe assolutamente da visitare

Molti visitano Vila Nova de Gaia quasi esclusivamente per le sue celebri cantine di Porto, pensando giustamente ad un’esperienza unica. Ma lasciatevi dire che questa città riserva sorprese ben più affascinanti…

…e sarà un piacere godersela sia di giorno…

…che di notte, quanto i suoi edifici più importanti si illuminano alla perfezione.

E la street-art per i suoi vicoli non è di certo da meno!
Forse ancora non l’avete capito, ma Porto, e Gaia, ci hanno letteralmente conquistato, ben più della rinomata Lisbona. Siamo certi che anche voi trascorrerete ogni giorno in città con gli occhi a cuoricino, desiderando ardentemente di tornarci il prima possibile. Perché Porto, in poche parole, è una città che con la sua storia, i suoi colori e la sua inconfondibile atmosfera sa come incantare.

A 10 km da Porto si trova anche la “Capela do Senhor da Pedra”, una particolare Chiesa costruita su uno scoglio.
3 – I paesaggi della Valle del Douro
Quando si pronuncia il nome di Porto, l’associazione con l’omonimo vino è quasi automatica e immediata. Ma siamo dovuti giungere fino in Portogallo per scoprire che questa bevanda non viene prodotta né in questa coloratissima città né nelle sue immediate vicinanze, bensì a circa 130 km di distanza, nella pittoresca Valle del Douro in cui il paesaggio cambia radicalmente: magnifici terrazzamenti ricoperti di vigne (e olivi) si stagliano audacemente verso l’alto, partendo dalle rive sinuose del fiume Douro. Proprio tra questi filari nascono le uve che poi verranno trasformate miracolosamente in Vino Porto e trasportate fino a Vila Nova de Gaia.

Benvenuti in questo magnifico luogo chiamato Valle del Douro!
Uno spettacolo che non ha niente da invidiare alle nostre colline toscane (anzi…) e che infatti è stato premiato dall’UNESCO, consacrando la Valle del Douro come Patrimonio dell’Umanità, nonché come una delle regioni vinicole più affascinanti e storicamente più significative al mondo. Dalle sponde delle cittadine della Valle del Douro, fino alla fine del XIX secolo, partivano infatti i “rabelos”: barche tradizionali, interamente in legno e dotate di grandi vele quadre, erano il mezzo essenziale per trasportare le botti del pregiato Vino Porto dalle valli interne fino alle cantine di invecchiamento a Gaia. Da lì, questo prezioso carico era poi pronto per essere invecchiato e conseguentemente esportato in ogni angolo del pianeta. Il panorama paradisiaco della Valle del Douro, intriso di storia e di un’arte vinicola secolare, merita senz’altro la vostra attenzione, e proprio per questo noi vi consigliamo 3 ottimi modi per immergervi completamente nella sua bellezza:
1. Visitare una “Quinta” – Queste storiche tenute vinicole, spesso a conduzione familiare, sono il fulcro della produzione del Vino Porto. Prendendo parte ad un tour nelle numerose tenute della zona passeggerete tra i vigneti terrazzati, scoprendo i segreti della coltivazione, per poi esplorare le cantine dove il prezioso vino viene preparato. Noi purtroppo non sappiamo dirvi altro, poiché abbiamo preferito fare la visita solamente alle cantine di Vila Nova de Gaia. La “Quinta” ce la lasciamo per la prossima volta.

Più la vigna è estesa, e più sarà spettacolare la “Quinta” che la possiede

Una vista del genere potrete trovarla soltanto in questa parte di mondo – Foto di Maksym Kaharlytskyi presa da Unsplash
2. Una crociera sul fiume Douro – Partendo dalla piccola e affascinante cittadina di Pinhão, potete intraprendere una crociera di minimo 1 ora lungo il fiume Douro, a bordo dei caratteristici “rabelos” (noi comunque vi consigliamo quella da 2 ore). È un’esperienza rilassante che offre una prospettiva unica sugli incredibili terrazzamenti, sulle “Quintas” (le tenute vinicole) e sui ponti che attraversano il Douro, permettendovi di vivere in prima persona quelli che un tempo erano il principale mezzo e la principale via per il trasporto del vino.

Dai “rabelos” avrete una vista inedita, dove la Valle dà il meglio di sé

Sarà molto difficile non restare ammaliati da tutto ciò

Peccato però che Pinhão sia un paesino anonimo, con soltanto la stazione a dare una nota di colore
3. Un viaggio panoramico sulla N222 – Ultima opzione, e secondo noi migliore (e più economica), è quella di mettervi al volante di un mezzo proprio (avete mai pensato di noleggiare un campervan per il Portogallo?) e percorrere la favolosa N222. Questa strada, che vi suggeriamo di prendere da Vila Nova de Foz Côa fino a Peso da Régua (passando per Pinhão) è considerata tra le più belle d’Europa e serpeggia tra le colline, regalando scenari mozzafiato sui vigneti a gradoni e sulle curve del fiume. Un paesaggio da favola da scoprire curva dopo curva.

Ci svegliamo tutte le mattine sulle colline toscane, ma un paesaggio del genere è qualcosa di veramente meraviglioso. E dal vivo rende ancora di più.
Esplorare la Valle del Douro significa prendere parte ad un percorso che vi condurrà direttamente nel cuore della produzione del Porto, là dove le pregiate uve vengono coltivate con dedizione per dare vita a questa bevanda unica. Girate in lungo e in largo questa valle incantata portoghese: tra paesaggi che sembrano dipinti, sapori intensi e una storia millenaria, state certi che non ve ne pentirete. Sarà un’esperienza che arricchirà il vostro viaggio in Portogallo ben oltre la semplice degustazione di un bicchiere di Porto: ogni volta che ne assaggerete uno, chiudendo gli occhi, vi sembrerà di essere tornati tra quei meravigliosi terrazzamenti.
La Valle del Côa e la preistoria
Se ci avete ascoltato e avete intrapreso la N222 da Vila Nova de Foz Côa, sappiate che questa cittadina è immersa in un’area chiamata Valle del Côa, un paesaggio ugualmente spettacolare alla Valle del Douro ma che ha dalla sua anche tesori di arte e storia. Nei suoi dintorni è difatti situato il Parco Archeologico della Valle del Côa, dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO, un museo diffuso suddiviso in una modernissima esposizione permanente al chiuso (8,00€) e 3 eccezionali siti di arte rupestre preistorica sparsi per la vallata (Canada do Inferno, Penascosa, Ribeira de Piscos), con centinaia di incisioni paleolitiche che narrano storie di cacciatori e animali di epoche remote. A parte il museo il resto va tutto fatto con una visita guidata (e quindi prenotato con anticipo sul sito ufficiale, per telefono o per e-mail), cosicché avrete un’ulteriore testimonianza della ricchezza storica e naturale di questa affascinante regione del Portogallo.

Siamo arrivati al museo, punto di partenza di due tour guidati, troppo tardi e così abbiamo potuto solamente visitare quest’ultimo. Questa è la sua entrata principale, un’opera architettonica che si sposa perfettamente con il paesaggio.

Fatto sta che all’interno del museo non abbiamo trovato sale che ci hanno impressionato veramente. Questa, per esempio, è una replica di una roccia, situata nella Valle, con in evidenza le numerose incisioni.

Difatti la parte più bella della Valle del Côa è proprio là fuori, tra meravigliosi panorami e arte preistorica
4 – Monsanto, il nostro luogo del cuore
Parlando di fascino e meraviglia, ci è subito tornato alla mente quello che per noi è stato il centro abitato più magico e sorprendente di tutto il Portogallo: Monsanto. Il nome potrebbe non evocare visioni idilliache, ma se vi avventurerete fin quaggiù scoprirete un borgo da favola, un luogo dove la natura e l’architettura si fondono in un abbraccio emozionante. Le case sembrano nascere direttamente dalla roccia, con grandi massi di granito utilizzati come muri portanti, che creano una simbiosi perfetta con le abitazioni in pietra. Alla fine del 1930 Monsanto fu persino definito “Il borgo più portoghese del Portogallo”, tanto era considerato bello e rappresentativo. Tuttavia, a nostro avviso, oggi difficilmente riceverebbe lo stesso titolo: dopo aver visitato decine e decine di centri abitati portoghesi, molti dei quali molto simili tra loro (con le caratteristiche casette bianche e il castello medievale a creare una piccola nota di contrasto cromatico), arrivare a Monsanto è stato come entrare in qualcosa di unico nel suo genere, un villaggio fuori da qualsiasi mappa geografica. E non siamo gli unici a pensarla così, dato che la sua particolarità è tale da aver attirato persino l’attenzione del mondo del cinema: alcune scene dello spin-off del “Trono di Spade” (“House of the Dragon”) sono state girate qui, a testimonianza della sua atmosfera incantata e senza tempo.

A Monsanto è nata prima la casa o la roccia?

Credeteci: una volta visto dal vivo, questo villaggio vi ruberà il cuore
Abbiamo raggiunto Monsanto al tramonto, con l’intenzione di una breve sosta prima di riprendere il viaggio, ed invece la sua bellezza ci ha rapito a tal punto da farci vagare per le sue vie fino a notte fonda, decidendo infine di pernottare qui. L’abbiamo ammirato anche all’alba, godendoci il sorgere del sole tra le rovine del castello, con una vista mozzafiato che spaziava su un paesaggio sconfinato. Dopo ore trascorse a girovagare ovunque per questo borgo straordinario siamo ripartiti con un po’ di malinconia, dato che saremmo voluti restare lì un altro bel po’. Quindi, se vi trovate a passare da Monsanto, non fate il nostro stesso errore: dedicategli tutto il tempo che merita, per immergervi completamente nella sua bellezza e nel suo fascino unico. Siamo sicuri che ne rimarrete più che entusiasti.

Senza dimenticarvi di raggiungere i suoi punti più alti, per ammirare Monsanto ed il paesaggio circostante in tutto il loro splendore

L’alba, ma anche il tramonto, dalla cima di Monsanto è mozzafiato, anche perché alle nostre spalle c’è qualcosa di molto particolare…
Il borgo di pietra si aggrappa sulle pendici di un colle scosceso, dominato dai resti di un castello medievale un tempo appartenuto addirittura ai Cavalieri Templari. Nelle sue vicinanze numerosi resti storici aspettano di essere scoperti, come le scenografiche rovine della “Capela de São João“. A Monsanto ciò che cattura l’attenzione sono i più piccoli dettagli e ogni strada rivela una sorpresa: una casa che emerge da un’enorme roccia tondeggiante, ripide scale scolpite direttamente nel granito, i “penedos juntos” (rocce unite) che formano archi naturali di maestosa bellezza, gli stretti vicoli che, apparentemente senza uscita, si aprono improvvisamente su “mirador” con viste panoramiche sull’orizzonte. E poi i fiori colorati, le fontane zampillanti, i pittoreschi balconi, le grotte nascoste e le porte di ogni forma e colore contribuiscono a creare un posto incantevole, dove uomo e natura hanno un’armonia come in pochi altri posti a mondo. E quindi se nel 2030, a un secolo di distanza, dovessero dare un nuovo nome a Monsanto, noi voteremmo senza dubbio per “Il borgo più SORPRENDENTE del Portogallo”!

Cala la notte ed il castello di Monsanto sembra prendere vita

Non avevamo mai avuto un castello così bello tutto per noi

E fuori dalle mura le sorprese non sono da meno: non perdetevi la Chiesa (senza tetto) ed il campanile di São Miguel…

…, ma soprattutto l’arco superstite della Cappela di São João

Anche se la vera meraviglia di Monsanto è stata, è, e sarà sempre il suo granito
5 – Una visita approfondita dell’Alentejo
Come sono, dunque, i borghi che oggi incarnano lo spirito più tradizionale del Portogallo? Pensate a una distesa di case bianche, bianchissime, dove l’unico altro colore ammesso è il blu (o giallo) che contorna gli infissi, che si sviluppa in un labirinto di vicoli e sale fino al punto più alto del borgo dove si erge, immancabile, il castello. Spesso circondato da mura imponenti, il castello è l’unico elemento ad avere tuttora il suo rispettoso aspetto medievale. Insomma, niente a che vedere con la particolarità di Monsanto, ma senza dubbio questi centri abitati sono tra i più iconici del Paese. Sono proprio loro l’immagine che balza subito alla mente quando si pensa al Portogallo.

Vedere il primo borgo dell’Alentejo da lontano vi farà illuminare gli occhi. Peccato che alla vista dell’ennesimo borgo simile l’incantesimo andrà svanendo.

Sulla costa non troverete quasi mai castelli, sostituiti spesso da semplici, ma caratteristici, mulino a vento
I borghi dell’Alentejo
L’unica cosa che ci ha sorpreso è che pensavamo che queste abitazioni fossero tipiche solo di una specifica regione portoghese, mentre invece si trovano disseminate in tutta la Lusitania. Allora, quali sono i migliori borghi? Difficile a dirsi, dato che dipende molto dai gusti personali, sebbene noi abbiamo particolarmente apprezzato quelli che si annidano nella regione dell’Alentejo (letteralmente “Oltre il Tago”). Questa vasta area, che si sviluppa a nord dell’Algarve, dalla costa oceanica fino al confine con la Spagna, è un tesoro finora non completamente invaso dal turismo di massa, che conserva in questo modo un’autenticità e un’originalità difficile da trovare altrove.

Sebbene l’Alentejo prenda il nome dalla sua posizione a sud del fiume Tago, in questa regione abbiamo particolarmente apprezzato il lago Alqueva
Tra i borghi che ci hanno conquistato in Alentejo spicca senza dubbio Monsaraz. Abbarbicato su un colle solitario, offre una vista spettacolare sul gigantesco Lago dell’Alqueva, uno dei più grandi laghi artificiali d’Europa. Creato dalla costruzione di una diga lungo il fiume Guadiana, questo specchio d’acqua aggiunge un elemento di grandiosità al paesaggio già suggestivo. Passeggiare per le vie acciottolate di Monsaraz, esplorare i resti del suo castello (gratuitamente) e affacciarsi dalle sue mura per ammirare il panorama lacustre è un’esperienza che, siamo certi, apprezzerete moltissimo. L’atmosfera è quieta, quasi sospesa nel tempo, e il tramonto sul lago è semplicemente indimenticabile. Ma la lista è ancora lunga e affascinante: come non menzionare Marvão, con la sua fortificazione che sembra toccare il cielo; Castelo de Vide, lì vicino, con un affascinante borgo ebraico con un’atmosfera unica; Elvas, una città fortificata Patrimonio UNESCO con la sua imponente rete di bastioni; Serpa, con il suo castello e le case bianche che brillano al sole; e Mértola, un antico porto fluviale con una storia ricchissima, da godere soprattutto dai punti panoramici intorno. È impensabile, se non si ha un tempo illimitato a disposizione, visitarli tutti, sebbene, a dirvela tutta, non è nemmeno necessario: un po’ di varietà è il vero sale di ogni viaggio. Scegliete quindi alcuni di questi paesini “nascosti” per avere un assaggio profondo della regione e dell’anima più vera del Portogallo…ma senza esagerare.

Monsaraz è di una bellezza suggestiva, ma anche qui ritroviamo l’immancabile combinazione case e imponente castello

Ma è proprio dal suo castello che si hanno le viste più belle del paesaggio circostante

Tuttavia ogni punto panoramico di Monsaraz è un’ottima occasione per rifarsi gli occhi

La cosa migliore da fare dopo aver visitato queste zone? Un tramonto rosso fuoco sul lago Alqueva!
Alla scoperta di Évora
Tra queste numerose soste degne di nota, vogliamo però fare una menzione speciale per Évora. Più che un semplice borgo, è una vera e propria città (nonché altro sito UNESCO), considerato un museo a cielo aperto, dove ogni piazza, giardino, strada ed edificio invita all’esplorazione. Non mancherà di stupirvi l’iconico Tempio Romano, quasi intatto, e la vista che si gode dalla terrazza panoramica esattamente accanto. Tuttavia le vere particolarità, due chicche per i più curiosi, sono la “Capela dos Ossos” (= Cappella delle Ossa, 6,00€) e le “Casas Encastradas”. La prima, situata accanto all’Igreja de São Francisco, ha le pareti interamente ricoperte da circa 5.000 scheletri e teschi umani, provenienti da cimiteri e chiese della zona. È un vero e proprio monito sulla fugacità della vita, reso perfino più chiaro dalla frase inquietante incisa all’ingresso: “Nós ossos que aqui estamos pelos vossos esperamos” (= Noi ossa che qui stiamo, le vostre aspettiamo). All’altra tappa imperdibile, invece, troverete particolarissime case perfettamente inglobate nell’antico acquedotto romano (“Aqueduto da Água de Prata”) in Rua do Cano, che creano una visione davvero unica nel suo genere. Évora è davvero una piacevolissima scoperta.

Ok, anche a Évora non mancano di certo i bianchi edifici…

…che vengono comunque splendidamente mitigati dalla vista del Jardim Diana.

Évora poi cala la coppia vincente con le tanto particolari quanto spettacolari ossa della “Capela dos Ossos”…

…e le “Casas Encastradas”, un’architettura mai vista prima d’ora.

Permetteteci gli ultimi due consigli su Évora: una veloce sosta al “Giardino Pubblico” per osservare finte rovine gotiche e pavoni equilibristi…

…e, se avete 20 minuti in più e un po’ d’interesse storico, fate una deviazione all’“Anta Grande do Zambujeiro”: il più grande monumento megalitico del Portogallo, risalente a circa il 4.000 a.C
La miniera abbandonata “Mina de São Domingos”
L’Alentejo, tuttavia, non è solo borghi suggestivi, città storiche e spiagge mozzafiato lungo la sua costa selvaggia (vedi il paragrafo sul “Fisherman’s Trail”). Questa regione nasconde anche altri luoghi inaspettati e fuori dai circuiti turistici tradizionali che meritano assolutamente di essere scoperti. Il nostro pensiero va subito ai resti della “Mina de São Domingos”, una miniera abbandonata con paesaggi post-industriali affascinanti e malinconici, con tanto di giganteschi edifici in rovina e laghi dalle acque dai colori surreali ma, ahimè, corrosive, frutto dell’intensa attività di estrazione di zolfo e rame ormai cessata. È decisamente un luogo da vedere in Portogallo se anche voi adorate esplorare posti del passato abbandonati che però conservano un fascino sempre più presente.

Le miniere, di per sé, non sono luoghi di particolare bellezza Eppure, una volta abbandonati, esercitano su di noi un fascino irresistibile.

Anche in questo caso la miniera ha distrutto un intero ecosistema. Ma anche in questo caso siamo rimasti ammaliati dai colori surreali del paesaggio. Non siamo brutte persone, vero?

Le acque all’interno della miniera sono altamente corrosive, tuttavia a 1 km in linea d’area si trova il lago Tapada Grande con numerose spiagge balneabili

E intanto la natura si sta riprendendo piano piano il suo posto…
6 – La costa e le spiagge dell’Algarve
Se i luoghi abbandonati o i borghi tradizionali non sono la vostra priorità è molto probabile che siate venuti in Portogallo per godervi le sue spiagge e l’oceano che le bagna. E non avete fatto per niente male, dato che questo Paese ha tutte le carte in regola per farvi innamorare delle sue coste. Pur sapendo quanto fossero rinomate le spiagge dell’Algarve, ma volendo visitarle a tutti i costi, ci immaginavamo già di trovarle affollate, quasi inavvicinabili. Invece, a maggio, nulla di tutto ciò; ci siamo potuti gustare le diversissime spiagge del sud del Portogallo in totale tranquillità. Le nostre preferite? Le trovate qua sotto:

Tutto il bello dell’Algarve in una sola foto
Le migliori spiagge dell’Algarve
-
Ponta da Piedade (Lagos) – Non una spiaggia nel senso tradizionale del termine, ma un labirinto di grotte marine, archi naturali e faraglioni che emergono maestosi dalle acque. Questo spettacolo geologico, scolpito incessantemente dal vento e dal mare, è reso accessibile tramite percorsi pedonali lungo le scogliere e scalinate che scendono verso calette nascoste. Ponta da Piedade ci ha conquistato da subito, ma ci ha incantato soprattutto all’alba e al tramonto: le rocce, dalle mille forme e sfumature, si specchiano nelle acque cristalline dell’oceano, creando giochi di luce e riflessi indimenticabili. È una tappa assolutamente imperdibile in Algarve. Ah, già che siete qui, visitate anche le bellissime spiagge, raggiungibili a piedi, di Praia do Camilo e Praia de Dona Ana.

Nonostante sia uno dei posti più celebri e fotografati del Portogallo, Ponta da Piedade vi lascerà a bocca aperta

Percorrete più e più volte i passaggi pedonali e assaporate il tutto

Per poi rinfrescarvi in una delle rilassanti spiagge a pochi passi
- Praia da Falesia (Albufeira) – Sarebbe troppo facile descrivere questa spiaggia come 6 km di sabbia fine dominata da spettacolari scogliere rossastre e ocra. E invece Praia da Falésia è un contrasto naturale ammaliante: l’imponente muraglia naturale, modellata dal tempo in forme spettacolari, crea con l’oceano, la sabbia e il verde della vegetazione un bellissimo spettacolo visivo (soprattutto al tramonto!). Inoltre il suo lido dalle grandi dimensioni offre ampi spazi, permettendo a ognuno di trovare il proprio angolo di pace, lontano dalla folla, per lunghe passeggiate o solamente per godere del sole e della maestosità del paesaggio.

Questa per noi non è una spiaggia, ma un quadro dai colori surreali

Potrete ammirare Praia da Falésia da diversi punti panoramici, ma le viste più spettacolari sono sempre quelle dall’alto
-
Praia do Carvalho (Lagoa) – Una piccola perla nascosta, accessibile solo tramite uno stretto tunnel scavato direttamente nella scogliera. Questa peculiarità rende Praia do Carvalho una caletta incredibilmente riparata dai venti portoghesi, che la rendono un vero e proprio rifugio lontano dalle spiagge più celebri. Le sue acque, di una limpidezza cristallina, sono perfette per esplorare i fondali con la maschera e, per i più avventurosi, invitano a qualche tuffo non troppo esagerato dalla scogliera circostante. L’unico rimpianto che abbiamo di questa spiaggia? Di non averci passato più tempo.

Una spiaggia piccola e riparata, un solo tunnel nella roccia per entrare e mare trasparente. Vi è già venuta voglia di venirci?

Inizio maggio era ancora proibitivo per i bagni, ma da giugno in poi questo luogo si rivela un paradiso balneare
- Praia da Marinha (Lagoa) – Spesso definita, a ragione, una delle spiagge più belle d’Europa (se non del mondo intero), questa gemma dell’Algarve incanta con un paesaggio di rara bellezza: scogliere dorate che formano archi naturali e pilastri imponenti, bagnati da acque turchesi. È l’ideale non solo per prendere il sole o per rilassanti nuotate, ma anche per ottime sessioni di snorkeling alla scoperta del mondo sottomarino. Ma Praia da Marinha è anche altro, ovvero un ottimo punto di partenza (o di arrivo, a seconda della direzione) per esplorare la costa a piedi, offrendo scenari spettacolari che cambiano ad ogni curva. Come? Vi basta continuare a leggere per scoprirlo.

Praia da Marinha è indiscutibilmente affascinante, eppure noi abbiamo adorato di più le spiagge con particolarità davvero degne di nota

Il doppio arco naturale di roccia (gli “Arcos Naturais”), vicino alla spiaggia, sono in ogni caso una formazione da fuori di testa
Il sentiero delle “Sette Valli Sospese” (personalizzato)
Chi un po’ ci conosce già lo saprà, mentre a chi ci legge per la prima volta sveliamo un segreto: noi fermi in spiaggia a riposare proprio non sappiamo stare. E non siamo nemmeno tanto portati per gli sport acquatici. Quindi a cavalcare le alte onde portoghesi o a pagaiare lungo costa, non riusciamo troppo a vederci. Ma se c’è una cosa che più di tutte amiamo fare…è camminare, ancor meglio se per esplorare lentamente ciò che ci circonda. E anche stavolta abbiamo trovato il sentiero perfetto per ammirare, senza nessuna fretta, alcune delle più celebri spiagge dell’Algarve: il sentiero delle “7 Vales Suspensos” (= Sette Valli Sospese). Per capirne la bellezza vi basti sapere che il percorso prende il nome da una particolarità geologica unica: attraversa ben sette antiche valli fluviali che, a causa dell’erosione oceanica più rapida rispetto a quella dei fiumi, oggi si ritrovano “sospese” lungo la scogliera. Le foci di queste valli, quindi, non raggiungono più il livello del mare alla base della parete rocciosa, ma terminano spesso a strapiombo sull’oceano, creando paesaggi di rara e sorprendente bellezza. La sua vera particolarità, tuttavia, si rivelerà soltanto a chi decidererà di percorrerlo.

La mappa del percorso ufficiale delle “Sette Valli Sospese” – Clicca qui o sull’immagine per scaricarla

Bello il nome del percorso ed il suo significato, ma sarà difficile accorgersi delle “Valli Sospese” mentre si passeggia di fianco a questi colori…

…e alle numerosissime grotte verticali (“Algar”) che finiscono direttamente in oceano
Questo sentiero coprirebbe ufficialmente il tratto tra Praia do Vale Centeanes e Praia da Marinha (o viceversa), per un totale di 5,7 km per la sola andata, anche se il nostro consiglio è quello di allungarlo un po’. Aggiungete altri 2,5 km alla sola andata e partite dalla spiaggia di Carvoeiro: questa piccola fatica vi farà conoscere un colorato villaggio costiero, oltre a darvi la possibilità di addentrarvi in splendide formazioni rocciose e grotte a picco sul mare che, da sole, valgono l’intera deviazione (mai sentito parlare della Boneca’s Cave?). Attraversando le spiagge più scenografiche della regione (Praia do Carvalho compresa), gli alberghi di lusso, il faro di Alfanzina, e numerosi “Algares” (grotte verticali con vista oceano), raggiungerete l’attrazione più celebre della zona, la Grotta di Benagil, che potrete ammirare dall’alto tramite l’apertura circolare. Infine Praia da Marinha sarà pronta a premiarvi per la vostra fatica con la sua magneficienza. E per tornare all’inizio del percorso potrete farvela a piedi (magari passando dall’interno), prendere i mezzi pubblici (impiegandoci diverso tempo) o chiamare semplicemente un economico taxi con l’aiuto di Bolt o Uber. Se però la vista dall’alto delle grotte non vi ha soddisfatto, non avete tempo o voglia di camminare, o, come noi, volete avere un altro punto di vista, c’è un altro modo per ammirare tutto ciò, comodamente seduti su una barca…

Carvoeiro non è soltanto il nostro punto di partenza, ma anche un carinissimo villaggio costiero

Senza rovinarvi troppo la sorpresa del percorso, sappiate che le famose “Boneca’s Cave” vi attenderanno in un contesto paesaggistico di rara bellezza

Buonasera, avremmo una prenotazione di un tavolino con vista oceano

Il clou del sentiero, l’Algar de Benagil, ci ha lasciato un po’ perplessi. Non è infatti possibile affacciarsi all’interno poiché recintato (nonostante molti lo facciano), e la vista dall’alto non è particolarmente suggestiva.
Ammirare la costa con un tour in barca
Per esplorare questa magnifica porzione del Portogallo nel modo più completo possibile non ci abbiamo pensato due volte: perché non prendere parte ad un tour in barca (magari partendo da Portimão), prima di addentrarci sul celebre sentiero delle “Sette Valli Sospese”? Questa celebre escursione marittima, della durata di circa 1½ ore, si è rivelata un’ottima immersione nella bellezza costiera. Ci ha condotti alla scoperta di una miriade di spettacolari grotte, spiagge e scogliere disseminate lungo il litorale, mentre le guide ci raccontavano informazioni, aneddoti storici e segreti nascosti di ogni luogo che ammiravamo. Il culmine del tour è poi sempre lei, la Grotta di Benagil (“Algar de Benagil”), con l’opportunità stavolta di apprezzarla dal basso, con una vista del tutto inedita. Con il giro in barca questa parte di costa non avrà più segreti per voi. Se poi volete godervi Benagil con molta più calma potrete anche noleggiare un kayak sulla sua spiaggia e pagaiare a fianco della sua particolare costa e grotta. Ma non illudetevi: queste spiagge e grotte, pur essendo straordinarie, rappresentano solo una piccolissima parte delle meravigliose spiagge che meritano una visita in Portogallo. E sapete qual è il modo migliore per continuare a scoprirle? Esatto, semplicemente camminando…

Con il tour da Portimão potrete ammirare il suo castello privato a due passi dall’acqua…

…numerose grotte dalle varie dimensioni, nella quale sarà possibile entrare all’interno…

…per scoprire le numerose grotte verticali e le loro stupefacenti sfumature di colore…

…e infine entrare nella grotta di Benagil, che da qui ha tutto un altro sapore. Purtroppo però la spiaggia interna, ritenuta una delle più uniche e affascinanti del Paese, dal 2023 è inaccessibile a chiunque a causa del rischio di crolli.

Se cercate qualcosa di perfino più particolare, perché non prenotare un tour su una nave pirata?
7 – Il celebre trekking “Fishermen’s Trail”
Nella nostra lista di cose da vedere in Portogallo, non poteva assolutamente mancare un’esperienza di cammino di più giorni. Per l’occasione, abbiamo deciso di avventurarci lungo una parte delle 13 tappe e i 226,5 km totali del “Trilho dos Pescadores”, noto anche come “Fishermen’s Trail” (italianizzato in “Cammino dei Pescatori”): ci riferiamo al percorso costiero più famoso d’Europa, che si sviluppa nelle affascinanti regioni dell’Alentejo e dell’Algarve. Questo sentiero iconico fa parte della più ampia Rota Vicentina, un insieme di percorsi che raggiunge un totale di 450 km. Noi, per ragioni logistiche, abbiamo scelto di percorrere circa 96 km in 4 giorni, partendo dalla storica città di Sines e arrivando fino alla pittoresca località di Odeceixe. Detto sinceramente, temevamo che 4 giorni di cammino ininterrotto lungo l’oceano potessero diventare monotoni e annoiarci facilmente quando invece, con nostra grande gioia, abbiamo dovuto ricrederci completamente.

Sines, il nostro inizio di trekking, è stata la città natale di Vasco da Gama

Odeceixe, il nostro traguardo, è un tipico villaggio portoghese, con un bel mulino a vento (non funzionante) sul punto più alto

Per la buona riuscita del cammino vi basterà seguire i segnali: verde-blu per il “Fishermen’s Trail” e giallo-rosso per il “Caminho Histórico”

Siete pronti a farvi diversi chilometri sulla soffice sabbia portoghese?
Il paesaggio lungo il sentiero cambia in continuazione, la costa assume le forme più svariate, passando dalle grandi spiagge sabbiose che si trovano alla Praia de São Torpe (il punto di partenza ufficiale del percorso), a meravigliose scogliere a picco sull’oceano, ricoperte da migliaia di fiori a creare un quadro di colori dove passeggiare è una vera e propria cura per l’anima. Chilometro dopo chilometro, uno più bello dell’altro. Anche perché lungo il percorso non si trovano solo spiagge dorate e oceano sconfinato, ma soprattutto tante sorprese inaspettate: antiche fortezze che narrano storie di pirati e conquiste, suggestivi villaggi di pescatori dove il tempo sembra essersi fermato, edifici abbandonati quasi inghiottiti dalla vegetazione, fari solitari che vigilano sulla costa, cittadine balneari scenografiche, pascoli verdi punteggiati di fiori, incredibili punti panoramici e i tipici mulini a vento portoghesi.

Passerete dalla classica spiaggia di São Torpe, con sullo sfondo due imponenti ciminiere per niente amichevoli…

…a maestose scogliere color ocra e rosso fuoco che precipitano nell’oceano…

…affacciandovi su spiagge paradisiache…

…fino ad arrivare a scorgere pareti rocciose vertiginose. Tutto questo in nemmeno 100 km!

Tra un sorprendente paesaggio costiero e l’altro, potrete anche vedere relitti di barche…

…vivavi centri storici, come quello di Vila Nova de Milfontes (la nostra preferita)…

…edifici abbandonati completamente visitabili, e molto altro…
Compagne fedeli del nostro viaggio, ed a tratti protagoniste indiscusse del paesaggio, sono state le meravigliose cicogne, pronte a costruire i loro nidi, vere e proprie opere di architettura, in ogni postazione di rilievo. Allo stesso tempo ci hanno accompagnato per tutta la costa le ammirevoli imprese dei pescatori locali: ogni volta li trovavamo abbarbicati su rocce instabili, con le forti onde a pochi centimetri dai loro piedi. Non capivamo proprio come riuscissero ad arrivare fin là, ma d’altronde il nome al percorso lo danno loro, quindi qualche valido motivo ci sarà! Tuttavia, l’aspetto che più di tutti abbiamo adorato di questo cammino è stato…il resto: esplorare con calma, assaporare il vento e il sole di maggio sulla pelle mentre respiravamo il profumo inebriante del mare, che si mischiava armoniosamente a quello delle migliaia di piante in fiore. È stato il modo migliore e il più genuino per iniziare la nostra esplorazione del Portogallo e delle sue incantevoli spiagge. Va però detto che chi pensa che questo Paese sia solo costa, oceano e spiagge si sta sbagliando di grosso…

Non provateci a casa
8 – La natura incontaminata del Parco Nazionale Peneda-Gerês
Dimenticatevi i paesaggi che vi abbiamo raccontato fino ad adesso e preparatevi a qualcosa di totalmente diverso. A nord del Portogallo, nell’unico Parco Nazionale del Paese, la natura cambia radicalmente. Siamo nel Parque Nacional Peneda-Gerês, dove le coste battute dal vento e i borghi bianchi lasciano il posto a maestose montagne, verdi pascoli, campi in fiore che sembrano dipinti, ruscelli cristallini che serpeggiano attraverso folti boschi e meravigliose cascate che si gettano con fragore tra le rocce. Quando abbiamo raggiunto il Parco Nazionale di Peneda-Gerês, ci siamo sentiti improvvisamente catapultati in un altro mondo. Ma lo volete sapere qual è la cosa più bella? Queste zone non sono al momento invase dal turismo di massa, quindi sarà facile godersi un bel trekking o un bagno nelle sue rinfrescanti pozze in quasi totale intimità.

Finalmente la montagna!
Il Parco Nazionale di Peneda-Gerês è difatti un’oasi di natura selvaggia e incontaminata, un paradiso per gli amanti del trekking ma anche una méta di relax per famiglie: offre una miriade di sentieri per tutti i livelli, da facili passeggiate a percorsi più impegnativi che salgono in quota, spesso meno battuti e lontano dalla folla. Guardare sul sito ufficiale per avere un’idea. E noi tra tutti questi percorsi, avendo poco tempo a disposizione, abbiamo optato per un percorso che, a detta di molti, racchiude tutte le principali attrazioni naturali del Parco in un unico circuito. Siamo quindi partiti per un’impegnativa camminata di 14,2 km all’interno della Serra do Gerês, una delle quattro principali catene montuose del Parco: dalla suggestiva Cascata do Arado a circa 800 metri abbiamo toccato quota 1.262 metri sul Cutelo de Pias, per poi ridiscendere al punto di partenza in circa 6 ore (pause comprese). Ed è stata una scelta perfetta.

In molti vengono fin qua soltanto per vedere la Cascata do Arado. Voi non fate lo stesso errore e intraprendete almeno uno dei percorsi del Parco.

Vi aspettano viste di questo genere!
Abbiamo camminato letteralmente in un distesa di fiori coloratissimi, circondati da montagne dalle forme particolari e affascinanti: un paesaggio che invitava a fermarsi continuamente per ammirarlo. Ci siamo goduti un pranzo al sacco con una vista a 360º sul monte Rocalva e le altre cime intorno e, mentre riscendevamo a valle, abbiamo avuto il piacere di rinfrescarci i piedi nelle fresche acque turchesi del Poço Azul, godendoci ancor di più la natura selvaggia che ci circondava. La nota negativa del Parco di Peneda-Gerês? Che ci sono troppe cose da vedere (riguardate il sito ufficiale per credere), e noi non gli abbiamo dedicato il tempo che meritava. Perché i suoi villaggi tradizionali, i suoi numerosi sentieri, i suoi bei punti panoramici, le sue infinite attività e le sue cascate e pozze d’acqua aspettano solo di essere scoperte. E noi non vediamo l’ora di tornare a farlo.

I colori dei fiori, la vastità del paesaggio e le cime all’orizzonte hanno completamente annullato la fatica della salita

Abbiamo pranzato con una vista spettacolare, mentre ci domandavamo se fosse possibile raggiungere a piedi la cima del Rocalva (quello più a sinistra). La risposta è sì, ma avremmo impiegato troppo tempo.

Il Poço Azul sarà anche minuscolo, ma un bagno nelle sue acque lo trasforma in un’esperienza straordinaria
9 – I meravigliosi “Musei di Bacalhôa”
Fino a questo momento abbiamo parlato di luoghi già ampiamente descritti altrove, ma l’attività che stiamo per presentarvi è qualcosa che difficilmente troverete in qualsiasi altra lista su cosa vedere in Portogallo. Eppure nella nostra non potevano proprio mancare i “Musei di Bacalhôa”, una delle sorprese più belle e inaspettate dell’intero viaggio. Stiamo parlando di una serie di luoghi d’arte privati sparsi per il Paese, ognuno più unico e particolare dell’altro. Ma andiamo per gradi: chi o cosa è Bacalhôa? Nient’altro che uno dei più importanti produttori di vino del Portogallo, il cui nome deriva dalla Quinta da Bacalhôa, una loro proprietà storica con una tradizione vinicola invidiabile.
La storia di questa straordinaria realtà inizia infatti oltre un secolo fa: nata nel 1922 come “João Pires & Filhos”, l’azienda ha conosciuto una svolta epocale nel 1998 con l’acquisizione da parte dell’imprenditore e appassionato collezionista d’arte José Berardo. Sotto la sua guida la “Bacalhôa Vinhos de Portugal” (questo il nome completo) non solo ha ampliato e innovato la produzione vinicola, ma ha anche integrato in maniera perfetta la sua sconfinata passione per l’arte e la cultura. Molte delle sue proprietà sono state trasformate in musei e giardini aperti al pubblico dove, con un piccolo contributo, oltre a degustare vini pregiati, è possibile ammirare collezioni d’arte incredibili e reperti storici di grande valore. Questa fusione di “Arte, Vino e Passione” rende Bacalhôa un esempio unico di enoturismo in Portogallo e, a nostro parere, anche nel mondo intero.

È da questa antica residenza che deriva il nome moderno dell’azienda. E credeteci, per adesso non avete visto niente. – Immagine presa dal sito ufficiale di “Bacalhôa Vinhos de Portugal”
Ma quanti e quali sono esattamente i “Musei di Bacalhôa”? Incredibile a credersi, ma sono ben 7: la Bacalhôa Adega Museu e il Palácio da Bacalhôa di Azeitão, l’Aliança Underground Museum di Sangalhos, il Bacalhôa Buddha Eden a Bombarral, la Quinta do Carmo ed il Museu Berardo Estremoz di Estremoz ed, infine, il Museu BMAD a Lisbona. Capite quindi che visitarli tutti non è semplice, né tantomeno descriverli esaustivamente in poche righe (anche se il sito ufficiale lo fa al posto nostro). Perciò possiamo soltanto consigliarvi i 2 che, dopo un attento studio e una selezione accurata, abbiamo deciso di visitare personalmente e che, a nostro avviso, non dovrete assolutamente perdervi. Non ci resta che guardarli un po’ più nel dettaglio…
L’ “Aliança Underground Museum”
Lo spettacolare “Aliança Underground Museum” non è un semplice museo, ma un’esperienza immersiva unica nel suo genere. Si tratta di un affascinante galleria sotterranea dove, con un tour guidato obbligatorio, avrete la possibilità di esplorare gli spazi di una cantina storica, che testimoniano come vino e preziose collezioni d’arte possano convivere in perfetta armonia. Gli spazi stessi del museo sono vere e proprie opere d’arte, con le gallerie che creano un’atmosfera suggestiva e intima, mentre le collezioni esposte sono semplicemente indimenticabili. Abbiamo visitato numerosi musei a giro per il mondo, ma la collezione di Bacalhôa ci ha lasciato letteralmente sbalorditi: minerali enormi, fossili infiniti, arte etnica preziosissima, antichi azulejos, ecc…che invece di rimanere privati e riservati a pochi sono stati resi accessibili al pubblico grazie alla generosità di José Berardo. La nostra bravissima guida (di cui non ricordiamo il nome, scusaci!) ci ha condotto con passione per 1½ ore dentro ogni collezione, svelandone le informazioni, mentre ci raccontava anche la storia e le caratteristiche dei vini prodotti e conservati proprio in quelle cantine, che al termine della visita abbiamo avuto il piacere di assaggiare. Il costo poi è irrisorio: per soli 6,00€ avrete visita guidata (in inglese, spagnolo o portoghese) e le 3 degustazioni. Altro che le cantine di Porto, Vila Nova de Gaia o la Valle del Douro. C’è solamente una cosa da ricordare, ovvero quella di prenotare in anticipo il tour al numero +351916483544 , il quale si tiene ogni giorno alle 10:00, 11:30, 14:30 e 16:00. Preparatevi ad un’esperienza che stimolerà tutti i vostri sensi, arricchendovi lo spirito senza svuotarvi il portafoglio.

Il vostro viaggio nell’ “Aliança Underground Museum” inizierà in India e poi starà a voi scoprire dove vi porterà…

Vi diciamo soltanto un’ultima cosa: troverete anche la collezione di fossili di pesce più grande al mondo. Meraviglia!
Il “Bacalhôa Buddha Eden”
Ma se c’è un “museo” che ci ha fatto perdere completamente la testa, quello è il “Bacalhôa Buddha Eden” a Bombarral, a circa un’ora di macchina da Lisbona. Definirlo semplicemente il più grande giardino orientale d’Europa, creato in risposta alla distruzione dei Buddha di Bamiyan (in Afghanistan) nel 2001, sarebbe davvero riduttivo, anche perché questo luogo offre un’esperienza tanto idilliaca quanto spirituale. Migliaia di statue di Buddha e divinità orientali, pagode, una riproduzione dell’esercito di terracotta cinese e sorprendenti sculture africane, oltre alle incredibili collezioni d’arte (molte delle quali vengono periodicamente sostituite, rendendola un’opera in continuo divenire), il tutto immerso in laghi, giochi d’acqua e una lussureggiante vegetazione, che rendono questo posto uno dei luoghi più particolari che avessimo mai visitato. Davvero.

Vi sentirete catapultati prima in un safari africano…

…e dopo in uno dei più bei tempi buddisti mai visti.

Incontrerete sulla vostra strada Buddha di tutte le forme e dimensioni…

…sbalorditive installazioni artistiche…

…e molteplici angoli dedicati al puro relax, per godere della deliziosa atmosfera del parco.
La visita, fattibile in autonomia a piedi o con un trenino panoramico (che facilita il giro del parco), invita alla calma e alla contemplazione, trasformando questo spazio in un’oasi di pace e un museo a cielo aperto che vi farà perdutamente innamorare. Con un costo sempre di soli 6,00€ (che diventano 12,00€ se desiderate acquistare anche il biglietto per il trenino) potrete esplorare i 35 ettari di questo parco straordinario, senza nemmeno bisogno di prenotare. Prendetevi minimo 2 ore di tempo per la visita o l’intera giornata se desiderate immergervi completamente in un contesto indescrivibile. Grazie José Berardo! Grazie Bacalhôa! Un esempio così enorme di altruismo, rispetto profondo per l’arte e la natura, apertura mentale e accoglienza è, purtroppo, sempre più raro da trovare oggigiorno.

Giusto per farvi capire quanto sia esteso il “Bacalhôa Buddha Eden” e quante cose ci sono da vedere al suo interno – Clicca qui o sull’immagine per scaricare la mappa ufficiale del parco

Molto presto veniamo a trovarti nel tuo Paese natale, Buddha!
10 – La cittadina fiabesca di Sintra
A chiudere la nostra lista di cosa vedere in Portogallo, un luogo davvero speciale, ma che noi, sfortunatamente, abbiamo visto soltanto di sfuggita, guardando da fuori alcune attrazioni, poco prima di tornare a casa. Ci è ugualmente bastato per capirne l’essenza e per voler prenotare quanto prima un biglietto aereo per tornare a conoscerla. Stiamo parlando di Sintra, la cittadina fiabesca lusitana, dove storia e prodigio si uniscono a creare un qualcosa di spettacolare. La sua bellezza è tale da essere stata riconosciuta dall’UNESCO come “Paesaggio Culturale”, un titolo che sottolinea l’armoniosa integrazione tra gli elementi naturali e le creazioni architettoniche che si sono preservate nel tempo. Qui il confine tra l’opera dell’uomo e quella della natura si dissolve, lasciando la sensazione di entrare in un mondo fantastico. A donarle questo aspetto talmente caratteristico contribuiscono in modo significativo i suoi palazzi più celebri, tra cui spicca il magnifico Palácio Nacional da Pena (20,00€): torri rosse e gialle che spiccano nel paesaggio circostante, con un’architettura eclettica che riflette i gusti visionari del Re Ferdinando II. Questo castello colorato, circondato da un parco rigoglioso, è così particolare che ci ha ricordato i nostri amati Sammezzano e la Rocchetta Mattei in Italia.

Di Sintra abbiamo soltanto questa foto, l’esterno del Palácio Nacional da Pena, anche se sicuramente arricchiremo questa collezione nella nostra prossima visita.
Poco distante dal Palazzo, la misteriosa Quinta da Regaleira (15,00€) affascina con i suoi giardini esoterici, grotte nascoste e, soprattutto, con il suo celeberrimo “Poço Iniciático”: una torre sotterranea profonda circa 27 metri e collegata da una scala a spirale, che crea un percorso veramente suggestivo (molto simile al Pozzo di San Patrizio a Orvieto). Ma le meraviglie di Sintra non finiscono qui. Anche il Castelo dos Mouros (12,00€), un’antica fortezza moresca con viste panoramiche mozzafiato sulla valle e sull’oceano, ed il Parque e Palácio de Monserrate (12,00€), una villa ottocentesca decorata con influenze moresche, gotiche e indiane, immersa in giardini botanici, non sono di certo da meno. Il bello è che tutte queste meraviglie sono raggiungibili con una piacevole, seppur ripida, passeggiata di circa 16 km partendo da Villa Sassetti. La ricchezza di questi siti, incastonati in una natura rigogliosa, rende Sintra un luogo dove la fantasia prende il sopravvento, invitando i visitatori a perdersi nelle sue storie e nei suoi paesaggi incantati. Per questo Sintra ci è sembrata il luogo perfetto per concludere questo elenco, pur certo incompleto, di cosa vedere in Portogallo. Una lista che comprende tutto quello che abbiamo più adorato, ma che speriamo vi spingerà anche verso gli angoli più remoti e meno conosciuti (ma non per questo meno belli) di questo entusiasmante Paese. E per far ciò esiste soltanto un modo…
+1 – Noleggiare un campervan
Perciò, qual è il modo migliore per esplorare il Portogallo e ogni angolo delle sue meravigliose attrazioni? Senza dubbio quello di prendere un mezzo a noleggio, dove la miglior opzione possibile è quella di scegliere un campervan dalle dimensioni ridotte (max 5,50 metri di lunghezza), che vi permetta di vivere una vacanza all’insegna della totale libertà e flessibilità. Immaginate di potervi svegliare ogni giorno con una vista diversa, dal blu intenso dell’Oceano Atlantico che accarezza le coste selvagge, alle verdi e ordinate colline ricoperte di vigneti della Valle del Douro, fino alle affascinanti case colorate di Porto che si specchiano sul fiume. Con la vostra casa su ruote, sarà possibile avere una finestra su un panorama sempre nuovo, dove l’unico limite è la fantasia (per questo fatevi aiutare da “park4night”). Potrete poi viaggiare seguendo esclusivamente i vostri ritmi, fermandovi ogni volta che un panorama mozzafiato fa capolino inaspettatamente dietro una curva o appena la fame inizia a farsi sentire e decidete di improvvisare un pranzo nella vostra cucina con vista. Niente orari da rispettare, nessun alloggio da raggiungere in orari prestabiliti; avrete la possibilità di esplorare quanto e fino a quando lo desiderate, con la flessibilità di poter cambiare idea all’ultimo minuto se si trova un luogo che vi strega il cuore, proprio come è successo a noi con la magia di Monsanto. L’autonomia che guadagnerete vi permetterà di plasmare il viaggio secondo i vostri desideri, creando ricordi unici ed indelebili ad ogni chilometro percorso.

Il sorriso è stata una costante in questo viaggio in campervan

E come non essere felici, potendo mangiare di fronte a luoghi del genere?

Per poi addormentarci e risvegliarci sulle celebri scogliere portoghesi…

…bevendoci un buon caffè con vista oceano!
Proprio per questi, e molti altri, motivi amiamo da sempre goderci viaggi in autonomia, privilegiando il noleggio di veicoli quando possibile. È stato così che abbiamo percorso 40.000 km nel nostro epico On the Road in Australia a bordo della nostra “Peggy”, un Pajero 4×4, con una tenda da campeggio da montare ad ogni sosta; allo stesso modo ci siamo goduti le bellezze selvagge dell’Islanda dormendo ogni notte al “fresco” della nostra Rooftop Tent, installata sul tettuccio di una Dacia. Va detto però che non c’è stata esperienza così soddisfacente come avventurarsi per il Portogallo a bordo di un campervan: abbiamo adorato questo modo di viaggiare fin dal primo istante. Tutto questo lo dobbiamo principalmente ai fantastici ragazzi di “HOW Campers – Hostel on Wheels”, i quali ci hanno fornito un mezzo dal rapporto qualità/prezzo insuperabile in tutto il Paese. Se questo viaggio rimarrà impresso nella nostra memoria per tutta la vita, è sicuramente anche merito loro. Sappiamo già da chi tornare nel nostro prossimo viaggio On the Road portoghese…

Grazie “HOW Campers” per averci fatto scoprire il nostro modo di viaggiare ideale!