Il PNN Tayrona (“Parque Nacional Natural Tayrona”) è una delle mete più visitate della Colombia, e basta poco per capirne il perché. Le sue spiagge caraibiche sono raggiungibili solamente via mare, o percorrendo a passo d’uomo la fitta foresta pluviale che le abbraccia e le separa dalle alte montagne della Sierra Nevada de Santa Marta. Un luogo molto particolare, abitato da popolazioni indigene locali e simpatiche scimmie, dove la natura domina incontrastata. Un Parco dal fascino molto particolare, meritevole di essere incluso in qualsiasi itinerario con tappa la vivace città di Santa Marta. L’unico problema del Parco Tayrona? Nonostante la visita sia “impegnativa”, la sua fama è tale che difficilmente riuscirete a godervelo in totale tranquillità, senza nessun altro intorno. Dovrete quindi armarvi di pazienza, di un costume e di una macchina fotografica, per poi seguire i nostri consigli per vivere questa esperienza caraibica nel miglior modo possibile.
Dove si trova il Parco Tayrona e come raggiungerlo?
Il PNN Tayrona si trova a circa un’ora di auto da Santa Marta, nel tratto di costa ad ovest della città costiera. Avrete molti luoghi da cui partire e diverse alternative a disposizione per arrivarci (bus, taxi, barca o addirittura in aereo); raggiungerlo sarà quindi semplicissimo, il difficile arriverà nel momento in cui dovrete entrare al suo interno. Ma andiamo con ordine, e tutto vi sarà più chiaro.
N.B.: ricordatevi di portare con voi il passaporto da far vedere all’ingresso o vi faranno problemi per entrare!
Raggiungere Tayrona in Bus o in taxi…
Senza girarci troppo intorno, vi diciamo subito che il mezzo più economico e affidabile per raggiungere il Parco Tayrona è sicuramente il bus (o “buseta” da queste parti); prendere uno di questi sarà più facile a farsi che a dirsi. Sia che partiate da Santa Marta, sia che lo facciate da Riohacha, Palomino, Rodadero o Taganga.
Iniziando la vostra escursione da Santa Marta vi basterà recarvi esattamente in questo punto, nella zona del Mercado Público. Una volta arrivati non mettetevi a cercare bus con il cartello “Tayrona” (non li troverete) ma chiedete e aguzzate le orecchie alle voci delle signore che urlano le varie destinazioni. Il costo è di 9.000$ (circa 2€) ed impiegherete circa un’ora per arrivare a El Zaino, ingresso principale del Parco e quindi la destinazione più richiesta. I bus per Tayrona partono ogni 30 minuti dalle 06:30 fino alle 18:00, quindi non disperate se quello in cui vorreste salire è già troppo affollato; ne partirà uno poco dopo.
Partendo da Palomino, ovvero dalla parte opposta a Santa Marta, dovrete semplicemente recarvi su un qualsiasi punto della Troncal del Caribe (la strada principale), prendere la prima buseta di passaggio con direzione Santa Marta e scendere al solito punto denominato El Zaino. La fascia oraria, la frequenza ed il tempo di percorrenza dei bus sono identici a quelli di Santa Marta; l’unica cosa che cambia è il prezzo, ossia 7.000$ (nemmeno 2€).
Da Riohacha, ancora più distante di Palomino, è necessario recarsi al Terminal dei bus cittadino e salire su di uno che vada sempre verso Santa Marta, scendendo sempre a El Zaino. Dalle 6:30 alle 18:00, ogni 30 minuti circa, con una durata di quasi 2 ore ed un costo di 15.000$ (circa 4€) arriverete finalmente al traguardo.
Infine, se volete arrivare al Parco Tayrona con il bus dai centri di Rodadero o Taganga, dovrete prima trovare un mezzo che vi porti al Mercado Público di Santa Marta: la “buseta” costa dai 1.600$ ai 2.500$ (0,40€ – 0,60€) ed impiega 30 minuti, mentre un taxi avrà certamente una cifra più alta (da 12.000$, circa 3€) ma una comodità maggiore. Una volta arrivati a Santa Marta dovrete semplicemente seguire le informazioni che trovate qua sopra e godervi il viaggio.
È bene ricordarvi che in Colombia non esistono fermate programmate (alle quali siamo abituati in Italia), perciò dovrete essere voi a dire all’autista di scendervi esattamente lì davanti. Qua funziona tutto così: internet è quasi inutile e bisogna per forza relazionarsi con le persone. Noi queste cose le adoriamo.
…o in Barca
Un’altra opzione per raggiungere Tayrona è quella di prendere una barca da Taganga, un paesino di pescatori che si trova a circa 5 km dal centro di Santa Marta. In generale le barche impiegano un’ora per arrivare a qualsiasi spiaggia del Parco, partendo al mattino presto, verso le 9:00, per poi rientrare nel pomeriggio verso le 16:00. Quest’opzione puo’ essere la migliore per chi non vuole/puole camminare troppo, ma vi perdereste molte delle bellezze del Parco e la possibilità di avvistare le divertentissime scimmie che popolano il percorso. Inoltre, spesso, nel pomeriggio il mare si fa più agitato e le imbarcazioni usate per il tragitto non sono così tanto affidabili. Il costo per questo tipo di trasporto si aggira sui 50.000$ a persona (12,00€) per la sola andata, ai quali andranno comunque aggiunti il costo dell’ingresso al Parco e dell’assicurazione obbligatoria (che vi spiegheremo tra poco).
Visitare Tayrona con un tour organizzato
Un’altra opzione è quella dei tour organizzati per Tayrona, con partenza da Santa Marta e da El Rodadero (è possibile anche da Cartagena de Indias, ma 17 ore di tour ve le sconsigliamo): comprendono il trasporto a/r dal vostro alloggio e la guida che vi accompagnerà lungo il percorso. Il costo del Parco e dell’assicurazione invece non sono inclusi. Anche se programmare la visita a Tayrona in autonomia è piuttosto semplice, questa è la scelta per avere zero preoccupazioni. Soprattutto in alta stagione (dal 01/12 al 31/01, dal 01/06 al 31/07, in Semana Santa, per i ponti e le festività nazionali) quando potrebbe esserci il rischio di non riuscire a entrare per la grande affluenza di turisti. Tayrona, infatti, ha un limite d’ingressi di 3.535 persone.
Raggiungere Tayrona in aereo
Per chi volesse visitare a tutti i costi il Parque Tayrona, ma non si trovasse nei suoi dintorni c’è soltanto una cosa da fare: arrivarci in aereo. L’aeroporto più vicino al Parco è quello di Santa Marta (SMR – Simón Bolívar International Airport) raggiungibile da qualunque città colombiana e oltre. Per arrivarci e per raggiungere il centro cittadino vi rimandiamo al nostro articolo su “Cosa vedere a Santa Marta e dintorni”. Ma prendere un viaggio aereo per conoscere Tayrona ne varrà la pena? Vi potrete fare una vostra idea continuando a leggere…
Qual è il miglior periodo per visitare Tayrona?
Adesso che sapete come raggiungere Tayrona è bene conoscere anche il miglior periodo per visitarlo. Innanzitutto il Parco è situato nell’emisfero boreale, quindi le stagioni sono analoghe alle nostre, sebbene ci sia qualche differenza di clima. In questa parte di Colombia difatti la temperatura è sempre costante, con gradevoli 25°C di media per tutto l’anno, mentre i mesi ritenuti “piovosi“ sono da maggio ad ottobre, con quest’ultimo il peggiore di tutti. Fortunatamente potrete godervi tutte le attività che propone il Parco anche nei mesi definiti “umidi”, poiché la pioggia è quasi sempre occasionale e solo raramente si trasforma in temporale. La stagione “secca“ è quindi da novembre ad aprile anche se, trovandoci in una zona tropicale, potrebbero verificarsi ugualmente piogge molto leggere. Fatto sta che il sole regna sovrano sopra questi cieli e sarà veramente difficile trovare una brutta giornata.
Per essere ancora più precisi su quando sia meglio visitare Tayrona, dobbiamo fare una distinzione tra alta e bassa stagione. La prima, che si ha dal 15/12 al 30/01, dal 15/06 al 15/07, in Semana Santa, nei festivi nazionali e nei ponti, quando si ha logicamente la maggior affluenza (oltre ad avere un prezzo maggiorato); durante la bassa sarà più facile godersi le spiagge caraibiche del Parco in intimità (soprattutto a settembre, ottobre e novembre: i mesi con il minor numero d’ingressi), ad un costo più basso, ma con il rischio di qualche pioggia sparsa. Se quindi dovessimo darvi una risposta alla domanda iniziale, la bassa stagione è la scelta migliore, con novembre il mese da preferire. Questo perché non potete nemmeno immaginare quanta gente possa esserci nei giorni di calca…
Periodi di chiusura del Parco Tayrona
Oltre ai diversi climi che potrete trovare al Tayrona, dovrete controllare anche di non essere capitati in zona durante la chiusura del Parco. Difatti per intervalli più o meno brevi il Parco sospende gli ingressi a tutti i turisti e i visitatori, per motivi più che leciti: la salvaguardia della natura e dell’ecosistema al suo interno e per permettere alle 4 popolazioni indigene (Kogui, Wiwa, Arhuaco e Kankuamo) “propietarie” dell’area di effettuare rituali spirituali a loro molto cari.
Detto questo, sappiate che questi periodi di chiusura di Tayrona cambiano quasi di anno in anno, e perciò è sempre meglio fare affidamento alla pagina ufficiale del Parco. Comunque, per farvi un’idea, vi riportiamo qua le date in cui non è possibile accedere nell’anno in corso, il 2024:
- Dal 1 al 15 di febbraio, durante l’epoca indigena di Kugkui shikasapoi
- Dal 1 al 15 di giugno, nell’epoca di Saka Juso
- Dal 19 ottobre al 2 novembre, durante i rituali di Nabbat
Come funziona e quanto costa l’ingresso al Parco Tayrona?
A meno che non abbiate scelto di raggiungere la spiaggia di Cabo San Juan in barca, scegliendo gli altri mezzi, il luogo più comodo dove farsi portare sarà l’ingresso al Parco di El Zaino. Davanti a voi si parerà un grande chiosco in legno, la biglietteria, e dovrete solo sperare di non trovarci già da subito una lunga fila. Il nostro consiglio è quello di presentarsi qua di prima mattina, magari prima dell’orario di apertura, per diversi buoni motivi:
- L’accesso al Parco Tayrona da El Zaino è consentito dalle 8:00 e si deve essere fuori prima delle 17:00 (escluso il caso in cui alloggiate al suo interno). Tuttavia la sua biglietteria fa orario 8:00-12:00, e dopo non sarà garantito l’ingresso;
- L’accesso a Tayrona è limitato a 3.535 persone al giorno. Potrebbe sembrare un numerone, ma vi possiamo garantire che in alta stagione si fa presto a raggiungerlo;
- I visitatori cominciano ad arrivare e a mettersi in coda già dalle 7:00, perciò è molto meglio aspettare in fila che rischiare di non poter entrare.
Attenzione però, poiché c’è da fare un altro passaggio prima di mettervi in coda. Difatti, di fronte alla biglietteria, è situata una bancarella dove dovrete andare per acquistare il braccialetto del “seguro“, obbligatorio per poter poi comprare il biglietto d’ingresso. Si tratta di una vera e propria assicurazione personale dal costo di 6.000$ (1,50€), da acquistare anche se già provvisti di un’altra polizza, per la quale vi rilasceranno un braccialetto. Se state visitando il Parco in compagnia, basterà una persona per comprarli per tutti (mentre gli altri aspettano in fila per il biglietto). Eh già, ai latinoamericani non piacciono le cose semplici.
Una volta in possesso del braccialetto sarà possibile aspettare il proprio turno per l’ingresso, dove dovrete mostrare il passaporto e pagare l’ingresso (sia in contanti che con carta). Purtroppo il costo d’ingresso al PNN Tayrona è in costante aumento (in appena due anni l’ingresso in alta stagione è passato da 57.000$ a 87.000$), quindi vi invitiamo a consultare il sito ufficiale per conoscere con esattezza l’importo che vi verrà richiesto. Mi raccomando, ricordatevi di portare il passaporto! Altrimenti tutta la fatica fatta fino ad ora risulterà vana…
N.B.: gli orari appena citati sono da prendere in considerazione solo per l’accesso al Parco da El Zaino. Gli altri ingressi (Calabazo, Palagana/Neguanje e Bahia Concha) seguono un diverso orario: per conoscerli vi rimandiamo al sito ufficiale di Tayrona. Mentre per sapere come arrivarci bisogna guardare quest’altra pagina del sito.
È possibile visitare Tayrona in un giorno?
Per tutti quelli che se lo stanno chiedendo, la risposta secca è “Sì, senza alcun problema“. La maggior parte dei visitatori sceglie di visitare il Parco proprio in una sola giornata. C’è però da dire che i 6,5 km solo andata che dividono El Zaino da Cabo San Juan (fattibili in circa un’ora e mezza, senza soste), tutti in una volta, potrebbero risultare o troppo impegnativi o troppo lunghi per godersi poi le spiagge del Parco, dovendo uscire obbligatoriamente prima delle 17:00.
Per noi una visita in giornata è stata più che sufficiente per conoscere Tayrona e tuffarci nelle sue acque, ma è bene sottolineare che non siamo grandi amanti del mare (preferiamo di gran lunga la montagna): ci siamo accontentati di qualche veloce sosta nelle meravigliose spiagge del Parco. Quindi non prendeteci troppo in parola. Se perciò volete godervi con calma, e magari con meno turisti possibili, i sentieri di Tayrona e le sue spiagge, l’unica soluzione possibile è quella di trascorrere almeno una notte all’interno del PNN. Potrete così godervelo al tramonto e, perché no, all’alba, in quasi totale intimità. Volete sapere dove pernottare? Vi basterà continuare a leggere…
Dove dormire all’interno del Parco Tayrona
Un giorno per esplorare Tayrona per voi è troppo poco? Nessun problema, dato che, come ripetuto più volte nel corso dell’articolo, potrete pernottare al suo interno. Avrete così l’occasione di visitarlo anche dopo l’orario di chiusura (le 17:00), godendovi così una tranquillità che difficilmente potrete avere durante il resto della giornata. Per dormire nel Parco avrete diverse opzioni a vostra disposizione, spaziando dagli alloggi più lussuosi immersi nella foresta fino alle semplici tende da campeggio e amache con vista mare, dove vi addormenterete ascoltando il rumore delle onde.
Per farvi qualche idea su strutture e prezzi vi facciamo subito qualche esempio. Tra l’ingresso di El Zaino e Playa Cañaveral si trovano le Ecohabs Tequendama e le Ecohabs Bamboo, i due luoghi più lussuosi di tutto il Parco, in cui la natura si fonde perfettamente con l’architettura; ad un prezzo più modesto ci sono la Casa de Campo Castillete e l’Hostal Zirumake, meno eleganti ma pur sempre scenografici; una scelta che si sposa perfettamente con Tayrona sono tuttavia i vari campeggi di Jungle Expedition, dove potrete scegliere se riposare, a due passi dalle spiagge caraibiche, in tenda o nelle caratteristiche amache. Logicamente il “Camping Cabo San Juan” è quello più gettonato. Alla fine di questo articolo sarà facile capirne il motivo.
Spostarsi dall’entrata El Zaino all’inizio dei sentieri
Ricapitolando: abbiamo acquistato l’assicurazione ed il biglietto d’ingresso e siamo riusciti, dopo una discreta fila, ad entrare finalmente all’interno del PNN Tayrona. Una volta attraversata la porta d’ingresso del Parco, tutto sarà più facile e appagante. Basterà soltanto avere voglia di camminare qualche chilometro, dato che Cabo San Juan da qua dista 10,5 km a/r. Tuttavia i sentieri principali iniziano ufficialmente a 4 km dall’entrata di El Zaino, e dovrete decidere se coprire questa distanza a piedi o con l’aiuto di una navetta, la quale vi porterà a destinazione, per 5.000$ (1,20€), in soli 10 minuti.
Il nostro suggerimento, visto il prezzo contenuto, è quello di optare per la navetta, dal momento che il tragitto è alquanto monotono (quasi tutto asfalto), togliereste molto tempo prezioso alla vera visita ma, soprattutto, perché le persone continueranno ad affluire numerose…e la maggior parte di esse vi “sorpasserà” prendendo il transfer. Potreste così ritrovarvi dall’essere i primi ad essere entrati agli ultimi ad arrivare senza nemmeno accorgervene. Se poi proprio ci tenete, potreste farvi quei 4 km a piedi al ritorno, anche se vi ripetiamo che nel percorso non c’è niente che valga la pena vedere.
I percorsi del PNN Tayrona e le sue spiagge
Che vi abbiano portato le vostre gambe o la navetta, siete giunti al parcheggio di Castilletes, da dove è impossibile proseguire oltre se non a piedi: da qua iniziano i percorsi del Parco, nonché la nostra visita al PNN Tayrona. E noi siamo pronti a farvi da guida.
Spostarsi a cavallo lungo i sentieri di Tayrona
Nel capitolo precedente vi abbiamo mentito: dalla partenza dei sentieri non dovrete per forza farvela a piedi, dato che potrete esplorare Tayrona anche grazie ai cavalli. I maneggi si trovano in corrispondenza delle principali spiagge e dovrete soltanto scegliere che tratto godervi, prima di salire in sella e partire insieme ad una guida. Partendo da Castilletes potete fermarvi a Arrecifes (40.000$, ossia 9,50€), tra Playa Arenilla e La Piscina (50.000$, 12,00€) o direttamente al capolinea Cabo San Juan (60.000$, 14,30€); per fare un solo tratto tra quelli appena menzionati dovrete pagare 40.000$, ma ricordatevi che i prezzi sono tutti per la sola andata. È vero, le tariffe non sono per niente male per una cavalcata tra la foresta tropicale ed il Mar dei Caraibi. Tuttavia nel 2019 è venuto fuori che gli equini di Tayrona venivano picchiati e denutriti. Speriamo che tutto questo sia cambiato, ma nel dubbio noi non ce la siamo sentita di essere complici di questi maltrattamenti.
“Las 9 Piedras” ed il museo Chayrama
Abbiamo già scritto tanto, ma siamo ancora fermi al punto di partenza dei percorsi. È giunto il momento di partire! In corrispondenza del parcheggio di Castilletes troverete subito due punti d’interesse da poter visitare “velocemente”. Da una parte si trova il sentiero interpretativo “Las 9 Piedras” (circuito secondario di 3,5 km), dove potrete godere di scorci interessanti sulla costa caraibica in un susseguirsi di salite e discese di livello medio; dall’altro lato, sulla strada che porta a Cabo San Juan, è situato il museo Chayrama, ossia un piccolo edificio dove conoscere qualche dettaglio in più sulla leggendaria eredità culturale e storica di Tayrona. Purtroppo non possiamo dirvi molto altro su nessuno dei due, dato che al tempo della nostra visita erano entrambi chiusi. Quindi non potevamo far altro che iniziare subito il percorso ufficiale che, in 6,5 km e 2h circa, ci ha portato nella spiaggia più famosa di tutta la Colombia.
Playa Cañaveral, la prima spiaggia di Tayrona
Dopo la iella di aver trovato le prime due attrazioni chiuse, la fortuna torna subito a sorriderci. Neanche il tempo di cominciare il cammino che veniamo subito accolti dalle mascotte del parco: numerosi tamarindi edipo, simpatiche e curiose scimmiette, che saltano da una parte all’altra della foresta, rendendo la nostra giornata molto più gradevole. Queste amorevoli (e birbanti) creature ci accompagneranno fino a Playa Cañaveral, la prima vera spiaggia del percorso, casa degli sfarzosi Ecohabs Tayrona, gli alloggi più lussuosi che troverete dentro il Parco. C’è però un piccolo problema: in questo tratto di costa c’è il divieto assoluto di balneazione, e dovrete limitarvi ad ammirare da lontano la potenza del Mar dei Caraibi. Per un tuffo rinfrescante dovrete aspettare ancora un pochino…
Playa Arrecife, bellissima ma pericolosa
Il percorso inizia a farsi ancora più interessante. Passerete di continuo in mezzo a foreste piene di palme, rocce dalle quali compiacervi della splendida costa colombiana e incantevoli (ma pericolose) spiagge di rena dorata. La prima spiaggia color oro che troverete, a circa 30′ da Cañaveral e 75′ da El Zaino, sarà Playa Arrecife. Una lunga lingua di rena affiancata da uno specchio d’acqua dolce. Il luogo ha qualcosa di incantevole, e sarà bellissimo poterlo guardare da più punti possibili. Esatto, soltanto “guardare“: Arrecife è un’altra area da cui è assolutamente vietato fare il bagno.
Playa Arenilla e La Piscina, le spiagge balneabili
Finalmente, 10 minuti dopo, vi ritroverete a Playa Arenilla, una semplice spiaggia con qualcosa di molto particolare: è la prima del percorso in cui potrete fare il bagno. Se non riuscite più a resistere, tuffatevici pure senza problemi; ma se non vi convince molto o avete il tempo contato, vi suggeriamo di pazientare. Le prossime spiagge saranno ancora meglio.
Ritornati sul percorso, dovrete camminare soltanto altri 10 minuti per il bivio che vi porterà a La Piscina. Andando verso di essa, vi troverete di fronte ad una delle più rilassanti spiaggie di Tayrona, dove sarà possibile fare una nuotata in tranquillità. Playa La Piscina, difatti, non è frequentata da molti turisti (che preferiscono Cabo San Juan lì vicino) e deve il suo nome alla barriera rocciosa che circonda la riva, trasformandola in una piscina naturale di acque calme. L’ennesima piccola ma spettacolare spiaggia del Parco Tayrona.
La regina Playa Cabo San Juan (del Guía)
Da La Piscina mancano gli ultimi 20′ a piedi per arrivare al momento che tutti stavate aspettando: davanti a voi si aprirà la spettacolare vista di Cabo San Juan del Guía. La spiaggia è circondata da fitta vegetazione, ed il mare si fonde perfettamente con l’azzurro del cielo, la rena dorata ed il verde della foresta. Anche se il suo segno distintivo, amato da tutti, è la collina rocciosa che sorge dall’acqua con in cima la riproduzione di una capanna Tayrona. Vederla da lontano è mozzafiato, raggiungerla ed affacciarsi dalla sua terrazza panoramica sul mare è qualcosa di indimenticabile.
Peccato però che questo meraviglioso sogno si dissolverà molto velocemente; una miriade di turisti ammassati tra spiaggia e mare rende il tutto alquanto rumoroso e “finto”. Non proprio l’Eden che ci aspettavamo. Resta comunque una tappa imperdibile del Parco Tayrona e sarà un piacere tuffarsi nelle sue acque ed esplorarne l’iconica collina.
A Cabo San Juan, oltre alla scenografica spiaggia, troverete un ristorante, alcuni chiringuitos ed un ampio campeggio, dove potrete scegliere di dormire sulle amache all’interno della capanna in cima alla celebre collina. Se siete di fretta si sarà fatta l’ora di tornare indietro, altrimenti potrete alloggiare in questa zona, continuando la visita del Parco l’indomani. Perché Tayrona non finisce di certo qui…
La spiaggia nudisti di Boca del Saco
Nel momento in cui il turismo di massa di Cabo San Juan vi avrà stufato, o perché si sarà fatto semplicemente tardi, potrete decidere se tornare al punto di partenza, El Zaino, a piedi o a cavallo, raggiungere Taganga in barca (50.000$ a persona per 50 minuti di viaggio) o rimanere a dormire nel Parco, per continuare a visitare Tayrona il giorno seguente. Scegliendo l’ultima opzione la mattina dopo potrete superare Cabo San Juan, continuare lungo la costa e arrivare a Boca del Saco, l’unica spiaggia per nudisti di tutta la Colombia (non è obbligatorio spogliarsi). Qui troverete molta meno gente…con molti meno vestiti. Se invece cercate qualcosa di ancora più diverso, da Cabo San Juan parte un irto sentiero, che arrampicandosi tra rocce e vegetazioni raggiunge un autentico insediamento indigeno.
Il sentiero per El Pueblito (Chayrama) e Playa Brava
Stiamo parlando precisamente del cosiddetto Pueblito Chayrama, conosciuto ai più come “El Pueblito“. Il sentiero parte da Cabo San Juan e si snoda per 2,4 km, solo andata, tra le grandi rocce del Parco, con un dislivello pari a circa 260 metri (che al ritorno, in discesa, puo’ risultare scivoloso). Perciò stiamo parlando di un cammino adatto solo ai buoni camminatori. Percorrendolo, in circa 1 ora, arriverete di fronte ad un villaggio Tayrona con capanne, scalinate e terrazzamenti in condizioni perfette. Purtroppo però, dopo l’emergenza Covid-19, le tribù native del PNN hanno deciso di chiudere El Pueblito ai visitatori per paura di contagi e, soprattutto, per colpa dei vari turisti (arroganti) che si divertivano a scrivere e incidere sui muri delle abitazioni. Nel periodo della nostra visita anche il percorso era chiuso, ma ad oggi è stato riaperto: in poche parole sarà possibile fare il trekking e passare a fianco del villaggio Chayrama, ma senza poter entrare al suo interno.
Tutto questo camminare sarà ugualmente ripagato: superato “El Pueblito” potrete riscendere verso Playa Brava, una spiaggia paradisiaca che in pochi raggiungono, usando poi l’Ecolodge Teyumakke come alloggio notturno. In questa maniera il trekking da Cabo San Juan diventerà di 6,5 Km, e ci vorranno più di 2 ore per la sola andata. Più che un’ottima alternativa alle classiche visite del Parco Tayrona.
Sia da questa spiaggia, che da El Pueblito, c’è la possibilità di uscire dal secondo ingresso al Parco, Calabazo (chiusura ore 15:00), cosicché non sarà necessario rifarsi nuovamente tutto il percorso fino a El Zaino. Da qua basterà fermare la prima “buseta” che passerà sulla strada principale e andrà nella direzione desiderata. Noi, fossimo in voi, ci penseremmo sù. Anche perché era la nostra visita ideale del PNN Tayrona: dormire sulla spiaggia di Cabo San Juan per poi perlustrare questa zona. Ma una volta saputo della chiusura del percorso abbiamo dovuto rinunciare con tanto rammarico.
Verso la prossima avventura colombiana
Abbiamo dovuto rinunciare a questo trekking, è vero, ma uno ben più lungo ed avventuroso ci stava già aspettando. Il giorno successivo infatti saremmo partiti, sempre da Santa Marta, per raggiungere una delle attrazioni più misteriose della Colombia: la Ciudad Perdida. Una delle più belle esperienze vissute in Colombia, che ci ha fatto dimenticare alla svelta di Chaymara e di Playa Brava, della folla di turisti e dello sgomitare per un angolo del meraviglioso Parco Tayrona. Anche perché il nostro angolo di Paradiso ci aspettava esattamente nella “Città Perduta”, nel cuore della Selva di Santa Marta, pronta a svelarsi solo ai pochi desiderosi di camminare 5 giorni pur di poterla toccare con mano. Nonostante ciò il Parco Tayrona rimarrà ugualmente a lungo nei nostri cuori.