Parapendio, torrentismo, bungee jumping, speleologia, rafting, zip-line, ponte tibetano, guida fuoristrada e canottaggio. La lista di cosa fare a San Gil se si includono le attività a pagamento è praticamente infinita. Questa piccola cittadina, situata nella regione di Santander, è conosciuta come la capitale colombiana dello sport estremo, nonché come uno dei posti più economici al mondo per soddisfare ed appagare la ricerca di adrenalina. Dapprima sconosciuta anche alla maggior parte dei colombiani, è divenuta pian piano un’autentica destinazione turistica grazie proprio a questo espediente. Noi siamo venuti fin qua e non abbiamo provato nemmeno una delle esperienze adrenaliniche che la cittadina propone, ma abbiamo comunque trovato molte altre splendide cose da vedere a San Gil e nei suoi dintorni. E siamo sicuri che alla fine dell’articolo anche voi capirete il perché…
Perché visitare San Gil?
Dopo aver visitato la graziosa Villa de Leyva stavamo cercando un luogo dove soffermarci per spezzare il lungo viaggio che ci attendeva per raggiungere Santa Marta, sulla costa caraibica. Guardando la mappa e informandoci sui collegamenti in bus ci sembrava di aver trovato la soluzione perfetta. Quando poi abbiamo iniziato a studiare cosa fare a San Gil abbiamo scoperto che avevamo ragione. In questo piccolo paesino sperduto nel niente le cose da fare sono numerose ed ogni anno qualcosa di nuovo si aggiunge alla lista.
C’è chi ci viene per trascorrere poche ore e si ritrova risucchiato in una spirale infinita di sport estremi, a prezzi così economici che è difficile rimanerne indifferenti. Ma San Gil è solo questo? La risposta, per fortuna, è «NO!» e con questo articolo vogliamo portarvi alla scoperta di incredibili attività alla portata di tutti, sia per chi vuole risparmiare (ma non sulla bellezza) sia per chi era in fila per il bagno quando veniva distribuita la temerarietà.
Come raggiungere San Gil
Vi abbiamo convinto a visitare San Gil ed i suoi dintorni? Sappiate allora che arrivarci sarà più semplice del previsto, anche se non troppo veloce. Proprio per questo è difficile che qualcuno faccia tutta una tirata da Bogotà, o da una delle principali città colombiane, fermandosi così in una tappa intermedia che molto spesso corrisponde a Villa de Leyva. Tuttavia ognuno viaggia a suo modo, perciò ecco l’approfondimento per ciascun caso…
Da Bogotà o da altre grandi città
Per chi volesse arrivare a San Gil da Bogotà, o da una qualsiasi altra grande città colombiana, non c’è miglior mezzo dei pullman a lunga percorrenza. Per prenderli potrete dirigervi direttamente al terminal degli autobus del luogo (per quanto riguarda Bogotà vanno bene sia il “Terminal Salitre” che il “Terminal del Norte”) o dare prima un’occhiata al sito dei trasporti “redBus.co”, in cui non troverete tutti i viaggi disponibili ma che vi sarà molto utile per farvi un’idea sui costi e sui tempi di percorrenza. Deciso l’orario di partenza poi non dovrete far altro che godervi il (lungo) viaggio.
Da Villa de Leyva
Chi, come noi, ha fatto una sosta rigenerante nella graziosa Villa de Leyva sappia che per raggiungere San Gil purtroppo non esistono bus diretti. In ogni caso, nessun problema; dovrete semplicemente andare al “Terminal de Transporte” e prendere il primo autobus per Tunja (al costo di circa 10.000$, circa 2€) e, arrivati al Terminal di Tunja, dopo circa 50 minuti, cambiare mezzo e prendere un pullman diretto a San Gil. Per quest’ultima fase potete sempre dare un’occhiata al sito “redBus.co” per prezzi e orari, anche se sul posto troverete persino bus più piccoli, ovvero più scomodità ma più risparmio.
Noi abbiamo optato proprio per quello della foto, un Autoboy Libertadores, visto che i suoi fratelli più grandi partivano solo nel pomeriggio. Per 4 ore di viaggio sono piuttosto comodi, peccato però che alla fine di ore ce ne abbiamo messe 6. Poco male: il paesaggio che abbiamo potuto ammirare dal finestrino era veramente stupendo, con le dolci colline che pian piano hanno lasciato spazio ad ampie vallate ricoperte di alberi dai fiori rossi e rosa, tanti banani, foreste e cascate. Proprio lì abbiamo capito che San Gil era il posto adatto a noi.
In aereo
Ultima scelta, per chi proprio non vede l’ora di venire in questa parte di Colombia, è quella di volare. L’aeroporto più vicino a San Gil è Bucaramanga, (BGA, conosciuto come Palonegro) con voli nazionali da Bogotà, Medellín, Cartagena e da tante altre città colombiane. Una volta arrivati a Bucaramanga basterà prendere uno dei numerosi bus o, per diversi euro in più, un taxi, raggiungendo così San Gil in circa 2 ore.
Dove dormire a San Gil
Scegliere cosa fare a San Gil puo’ risultare difficile; trovare un alloggio, invece, è estremamente facile. La cittadina colombiana offre una buona scelta di opzioni per tutti i gusti e le tasche. Potrete trovare hotel, ostelli, guest-house e campeggi che si adatteranno quasi sicuramente alle vostre esigenze e al vostro budget. La nostra scelta è ricaduta su “Hostal La Casona Don Juan”, con un rapporto qualità/prezzo ottimo e con dei ragazzi pronti a darvi suggerimenti e consigli su escursioni in solitaria o per i numerosi sport estremi prenotabili direttamente in ostello. Crediamo comunque che qualsiasi alloggio nei dintorni offra questi servizi, visto che oramai San Gil vive di questo.
Cosa fare a San Gil e dintorni
Del perché San Gil, prima di diventare la capitale dello sport estremo, fosse privo di fama si capisce già passeggiando per le sue vie centrali; il centro storico in sé per sé non è proprio niente di speciale. Uniche due attrazioni presentabili sono il centrale Parque de la Libertad, dove potrete sedervi e rilassarvi guardando la Catedral de la Santa Cruz, ed il “Puente de los candados del amor Eterno”, ovvero un ponte pieno di lucchetti di cui Moccia andrebbe estremamente fiero. Il resto è solamente negozi, centri commerciali e tante (aiutateci a dire tante) agenzie che vorranno vendervi una delle numerose esperienze adrenaliniche disponibili in città.
Tuttavia vi diamo due dritte su un paio di posti che potrebbero piacervi: sulla passerella del fiume Rio Fonce (chiusa al passaggio), parallela al ponte principale del paese, potete scorgere un’enorme iguana che lì pare vivere in pianta stabile e che ama farsi fotografare.
Tuttavia esiste un altro luogo, più interessante, a pochi passi dal centro. A 900 metri dalla Cattedrale troverete l’ingresso del “Parque Natural El Gallineral”, luogo che mai avremmo pensato di trovare in una città così “industriale”. Si tratta di un parco urbano che corre lungo le acque del Rio Fonce e, grazie ai suoi alberi ricoperti da Tillandsia (o “Barba di vecchio” per i non-botanici come noi) trasformano il luogo in qualcosa di molto particolare. L’ingresso a pagamento (6.000$), il percorso all’interno piuttosto corto e la piscina artificiale all’entrata (4.000$ se si vuole usare; cuffia obbligatoria) ci hanno comunque fatto storcere il naso; forse in passato questo posto era definibile come Parco Naturale. Oggi un po’ meno.
Qualora questo per voi non fosse abbastanza non dovete preoccuparvi; come già detto più volte, San Gil non è un punto di arrivo ma è il luogo di partenza ideale per bellezze e attrazioni disseminate tutte attorno. Per farvi capire che non mentiamo vi spiegheremo velocemente le sue attività temerarie per poi approfondire le sue perle nascoste. Fra quest’ultime ve ne indicheremo due in particolare: il Canyon del Chicamocha con i suoi spazi sconfinati, e la piccola e candida Barichara con le sue strade acciottolate baciate dal sole. Per visitarle non dovrete fare niente di estremo…a parte camminare ed avere tanta voglia di esplorare!
Breve guida agli sport estremi di San Gil
Cercando su internet “Cosa fare a San Gil” vi accorgerete da subito che la classifica è satura di sport estremi. Anche se non ci siamo avventurati in nessuno di questi, ci siamo ugualmente informati sulle varie attività, così da potervi stilare un breve elenco. Logicamente però non potremo darvi il nostro giudizio su nessuna di queste:
- Parapendio – San Gil è uno dei migliori posti in Colombia per volare in parapendio e godersi il panorama mozzafiato sul canyon del Chicamocha. Sul sito “Parapente Chicamocha” potrete scegliere tra tante diverse modalità di volo in due location speciali: Curití (più breve ed economico) o sopra il canyon più grande del Paese (più lungo e costoso);
- Rafting – La cittadina colombiana è famosa anche per il rafting sul Rio Suarez, uno dei fiumi più impegnativi e spettacolari della Colombia. Qui le rapide possono raggiungere anche il livello 5 (su 6), rendendo l’esperienza indimenticabile. Tuttavia, se preferite qualcosa di più tranquillo, potete optare per fare rafting nel Rio Chicamocha o nel Rio Fonce (in questo è possibile fare anche Hydrospeed);
- Canyoning/Torrentismo – C’è anche il modo di fare Canyoning (detto anche Torrentismo) nei dintorni di San Gil. Se vi piace scalare le rocce e scendere le cascate con una corda, potete dare un’occhiata al sito “Colombia Rafting”, che svolge le sue attività nella splendida cornice della cascata di Juan Curí.
- Zip-Line – In spagnolo conosciuta come “Cable Vuelo”, è l’esperienza che va più vicina al volo libero. Appesi ad un cavo d’acciaio (sia a corpo libero che con bicicletta) potrete raggiungere velocità elevate con la bellezza del panorama colombiano sotto di voi. Questa esperienza è possibile trovarla al “Parque Extremo El Peñón Guane”, dove oltretutto potrete provare le spericolate fionda umana (“Cauchera Humana”) e altalena nel vuoto (“Columpio Extremo”). Per saperne di più vi rimandiamo alla pagina Facebook del Parco.
- Speleologia – Se invece vi piace di più esplorare le grotte e scoprirne i segreti, “Colombia Rafting” vi dà la possibilità di scegliere tra la “Cueva de la Vaca” e la “Caverna del Indio”, dove potrete camminare per circa un’ora e mezzo a stretto contatto con la “Pacha Mama” tra formazioni rocciose, laghetti sotterranei e pipistrelli.
- Bungee Jumping – Per una botta di adrenalina pura non resta che saltare nel vuoto e San Gil, neanche a dirlo, è uno dei migliori posti per farlo. Anzi è IL migliore, visto che proprio qua si trova il salto più alto del Sud America, ben 140 metri. Per prenotazioni e informazioni vi rimandiamo alla pagina Facebook di “Bungee Extremo San Gil”, gestori della piattaforma mobile da cui vi lancerete (e non da un ponte come usa da noi). Se per voi è troppo, sappiate che esiste un altro salto da un’altezza di 70 metri sulle rive del Rio Fonce (info e prezzi sul sito “Colombia Bungee Jumping”), e alcuni del nostro ostello sono stati così fortunati da immergere addirittura la testa nel fiume durante il salto.
- Tante altre attività che potrete trovare nei parchi avventura sparsi un po’ ovunque. Vi sentite pronti a tutto ciò?
Esplorare il Canyon del Chicamocha, il più grande della Colombia
Bando alle ciance. Adesso iniziamo a parlare di cose più consone a noi. Per tutti gli amanti dei paesaggi mozzafiato e delle lunghe passeggiate immersi nella natura, è assolutamente consigliato raggiungere e godersi il Canyon del Chicamocha (Cañón da queste parti), una delle gole più grandi al mondo, con un’estensione di oltre 220 km ed una profondità che raggiunge i 1.200 metri nel punto più alto. Prima di adesso non ne avevate mai sentito parlare, vero? Così era anche per noi, ma dopo averlo visto sarà lui a non farvi più aprire bocca, tanta è la sua maestosità.
Come raggiungere il Canyon del Chicamocha – 18 km a/r (circa 4h 30′)
Raggiungere questa bellezza colombiana sarà più facile a farsi che a dirsi. Vi basterà recarvi presso il Terminalito, la piccola stazione degli autobus nel centro di San Gil (la stazione principale, per le tratte a lunga percorrenza, si trova invece fuori dal centro) e da qui salire su uno dei tanti mini-bus con il cartello Villanueva (uno ogni circa 30 minuti dalle 6:30 alle 19:30; costo 11.000$). Arrivati all’ultima fermata, nel centro di Villanueva, dovrete raggiungere le indicazioni per “uno-degli-innumerevoli-nomi-del-sentiero”. Percorrete tutta Carrera 13 fino in fondo, provate a chiedere in giro per il “Camino Real Villanueva-Jordán”, per il “Cañón del Chicamocha”, per il “Mirador de Macaregua”, per “Los Santos” oppure fatevi aiutare da queste indicazioni di Google Maps. Noi tutte queste cose non le sapevamo, fortunatamente il nostro autista è stato così gentile da accompagnarci fino al punto di partenza. In Colombia in qualche modo si sistema sempre tutto.
Dalla Via Crucis al Canyon del Chicamocha
Pronti via, dall’asfalto del piccolo centro di Villanueva (1.450 m s.l.m.) si passa alla terra battuta, attraverso campi coltivati, “fincas”, grossi avvoltoi e bei paesaggi collinari. Questa è la prima parte del percorso che prende il nome di “Via Crucis”; disseminate lungo tutto il percorso vi sono difatti le classiche quattordici stazioni che raccontano il percorso di Gesù Cristo verso la crocifissione sul Golgota. Quello della “Via Crucis” è un richiamo molto sentito in Colombia e sarà facile ritrovarlo ovunque, come all’interno della Cattedrale di Sale o sul Monserrate a Bogotà. Passando le varie installazioni sacre il sentiero inizierà a salire gradualmente, senza mai esagerare, per poi riscendere una volta superata la 14° stazione.
La strada prosegue dritta, senza troppe difficoltà, basterà sempre seguire le indicazioni per Jordán o, se non presenti, proseguire in discesa. L’unica scelta da fare è all’arrivo di un piccolo insieme di case (con tanto di bar), dove vi si presenterà un trivio (1.643 m s.l.m.): a sinistra per un posto non specificato, a dritto in discesa per Jordán (e quindi per il Canyon del Chicamocha) e a destra per il “Mirador del Cañón”, un punto panoramico in una proprietà privata che vi consigliamo di visitare al ritorno. Seguite dunque la strada al centro fino a raggiungere il belvedere sul canyon più grande della Colombia, pronti a godervi meravigliose viste su questo incanto della natura.
Il punto panoramico “Rancho Allegre”
Dopo 9 km di poca salita e molta discesa (già sapete cosa vuol dire questo per il ritorno, no?) arriverete al motivo per cui avete deciso di fare questo bellissimo trekking: il Canyon del Chicamocha. Dopo esser scesi così tanto nessuno si aspetterebbe di trovarsi davanti una gola così profonda. Ancora non ve l’avevamo detto, ma siete davanti a qualcosa che ha ben 46 milioni di anni di storia. Uno spettacolo da godere a pieni occhi.
Tuttavia, se vi dicessimo che esiste un punto panoramico ancora più bello? Difficile da credere, eh? E invece girandovi intorno vi salterà sicuramente all’occhio una proprietà privata in mezzo al niente denominata “Rancho Allegre”. Avvicinatevi; troverete un gentile messaggio che vi inviterà a pagare 2.000$ (nemmeno 0,50€) a persona. Potrete farlo pagando direttamente al proprietario (chiamandolo grazie al numero sull’ingresso) o, se non rispondesse, lasciandoli nella cassetta della posta e procedendo poi in autonomia all’interno del suo “giardino” con vista. La vista del Chicamocha da qui è semplicemente mozzafiato e potrete godervela sedendovi comodamente su delle enormi rocce a picco sul canyon. Qualcuno ha detto Instagrammabile?
Il piccolo villaggio di Jordán
Vedere il canyon da lassù vi farà sentire i padroni della vallata, ma purtroppo vi accorgerete presto che lungo il letto del fiume ci sono una manciata di case. Ecco, quella è Jordán, piccolo villaggio di appena 1.000 abitanti. Chi lo desidera o, nel nostro caso, chi si fosse informato per tempo, potrebbe proseguire fino a raggiungere questo paesino alla base del Canyon del Chicamocha. Il problema non sono i 5 km di discesa in più che servirebbero a raggiungerlo, piuttosto i 5 km di dura salita da fare al ritorno. Da Jordán infatti autobus, taxi e autostop sono quasi impossibile da reperire. Noi, non avendo il tempo per il tragitto aggiuntivo, abbiamo percorso solo il tratto iniziale della discesa poiché da qua è possibile avvistare una numerosa famiglia di scimmie urlatrici. Purtroppo non abbiamo avuto questa fortuna e non ci è rimasto altro che tornare sui nostri passi verso Villanueva.
Il punto panoramico “Mirador del Cañón”
Sulla via del ritorno raggiungerete nuovamente il minuscolo villaggio ed il suo bar della quale vi parlavamo poco fa. È giunto il momento di fare un’altra piccola deviazione verso il “Mirador del Cañón”. Non ve ne pentirete. Noi siamo stati più che fortunati incontrando Eduardo, il padrone del terreno (e quindi del punto panoramico) che si è offerto di accompagnarci a visitare il tutto. Durante il tragitto ci ha raccontato la storia del luogo per poi mostrarcelo in tutto il suo splendore. Siamo venuti pertanto a conoscenza anche delle sue “cabañas” per turisti, rustiche casette in muratura con incredibili viste sul Chicamocha.
Alla fine del “tour”, sapendo più o meno come funziona in Colombia, abbiamo chiesto a Eduardo quanto volesse per il disturbo. E lui, gentile come pochi, ci ha detto che per lui era stato un piacere portarci lì e che voleva solo che parlassimo ai nostri amici di quel meraviglioso posto. Per la prima volta ci siamo sentiti degli Influencer. Se quindi non vi dispiacesse passare un’intera notte con vista canyon, potete contattare Eduardo al +573134007741 e lui sarà più che felice di avervi come ospiti nella sua “Casa de Eduardo”.
Visitare Barichara, il gioiello coloniale della Colombia
Una volta tornati indietro e raggiunta di nuovo Villanueva eravamo ancora pieni di energie e così abbiamo deciso di spostarci verso la vicina Barichara, una delle cittadine più famose e belle della Colombia. Si tratta di una città coloniale (risalente alla fine del XVIII secolo) rimasta inalterata nel corso dei secoli, con le sue strade in pietra delineate dagli edifici in calce bianca, i tetti rossi ed i muri decorati da enormi piante in fiore. Il tutto circondato da alte montagne delle quali potrete godervi la vista da splendidi belvedere. Pensate che per la realizzazione di molte scene del film Disney “Encanto” si sono ispirati proprio a lei. Preparatevi dunque a farvi incantare da Barichara…
Come raggiungere Barichara
Prima di farvi scoprire Barichara dobbiamo però spiegarvi come raggiungerla. Se vi trovate a San Gil potrete raggiungerla dal solito Terminalito grazie a Cotrasangil con una corsa ogni 30 minuti dalle 6:15 alle 20:30 (costo di 6.500$, 1.30€). Se invece vi trovate a Villanueva dovete sapere che i bus non sono molto frequenti (due per l’andata, 14:10 e 17:50, e due per il ritorno, 13:15 e 17:15) ma, nel caso non fosse prevista alcuna corsa, potrete rivolgervi anche ad uno dei tanti “moto-taxi” che attendono i viaggiatori nella piazza principale. Questi cugini colombiani dei tuk-tuk vi porteranno a destinazione in circa 30 minuti al costo (da contrattare prima di partire) di 20.000$ (circa 4€). Secondo noi un’esperienza da provare.
Cosa vedere a Barichara
Che stiate viaggiando con il moto-taxi o con il bus verrete lasciati al Parque Principal, piazza principale di Barichara e punto di partenza ideale per esplorarla. Già da qua sarà dura non innamorarsi di Barichara: strade lastricate, piante tropicali e fiori colorati che si aggrappano a muri in pietra e pareti candide, accerchiati da caratteristici bar e negozi. Impossibile poi non notare la bella Cattedrale dell’Immacolata Concezione (“Templo Parroquial de la Inmaculada Concepción”) con la sua facciata in pietra che cambia colore a seconda della luce del sole. Insomma, come inizio non c’è male.
Adesso perdetevi pure fra le strette e meravigliose vie di Barichara, senza però tralasciare le sue attrazioni principali. Iniziate dal vicino cimitero (07:00-12:00 e 14:00-17:00) e poi salite fino a raggiungere la “Capilla de Santa Bárbara”, davanti alla quale troverete bevande (chicha) e cibo tipico (le celebri “hormigas culonas”, le formose formiche fritte) e dietro alla chiesa la parte di “Camino Real” più percorsa della zona, che da qui arriva fino a Guane. Da qua potrete spingervi al Bioparque Móncora per conoscere meglio la fauna locale per poi terminale la vostra gita raggiungendo i punti panoramici più belli della città: il “Mirador de Barichara” ed il “Mirador Salto del Mico”. Una passeggiata che vi prenderà mezza giornata in cambio di un posticino eterno nel vostro cuore.
La Cascata di Juan Curí
Un ottimo compromesso tra sport estremi e natura potrete trovarlo in un altro luogo vicino di San Gil: La “Cascada de Juan Curí”, una spettacolare cascata alta 180 metri situata a circa 40 minuti di autobus dalla protagonista dell’articolo (o a 30 minuti di auto). Per raggiungerla con mezzi pubblici si deve prendere un bus al Terminalito con direzione Charalá (costo 8.000$), chiedendo di scendere all’entrata del “Parque Ecológico Juan Curí” (aperto tutti i giorni 8:00-16:00). Dopo aver pagato il biglietto d’ingresso di 12.000$ (2,50€) potrete incominciare il percorso d’ascesa alla cascata che raggiungerete in circa 30 minuti. Arrivati alla méta potrete godervi il bel paesaggio circostante, la potenza dell’alta cascata e la piscina naturale balneabile ai suoi piedi.
Chi volesse sfruttare ancor di più la Cascata di Juan Curí potrà prendere parte ad una delle numerose attività del Parco che variano dalla semplice passeggiata guidata alla più emozionante esperienza di canyoning della compagnia “Colombia Rafting”. Venite perciò a conoscere una delle realtà più belle e rinfrescanti da fare a San Gil.
La “Cueva de la Vaca”, la celebre grotta di San Gil
Chi ama scoprire luoghi inospitali e non teme l’oscurità a San Gil troverà pane per i suoi denti: la “Cueva de la Vaca”. A soli 12 km da San Gil, nel comune di Curití (raggiungibile facilmente con un bus dal Terminalito ), è una delle grotte più grandi e meglio conservate della zona. La Cueva de la Vaca è aperta tutti i giorni dalle 8:00 alle 18:00 e nel suo percorso di circa un’ora e trenta vi farà scoprire caverne piene di stalattiti e stalagmiti, laghetti sotterranei, formazioni rocciose curiose e animali come pipistrelli e ragni. Per visitare la grotta è obbligatorio prenotare una guida esperta (per esempio con “Colombia Rafting” che vi farà godere appieno l’esperienza. Se farete tutto quello che abbiamo descritto nell’articolo (ma anche meno della metà) potrete dire di aver vissuto San Gil nel modo migliore possibile.
Epilogo
Anche noi abbiamo perso il conto di quante sono le cose da fare a San Gil. I patiti dell’adrenalina la ameranno (soprattutto per i costi), tuttavia anche gli appassionati di bei paesaggi e delle belle passeggiate non ne rimarranno indifferenti. Proprio come noi, che non abbiamo fatto nemmeno un’attività a pagamento ma che tutt’ora, ogni tanto, ci rivediamo sopra il canyon del Chicamocha; ed è sempre una stupenda “fotografia”. Purtroppo abbiamo sottovalutato la zona, organizzandoci male con i tempi; a saperlo prima avremmo fatto tutto con molta più calma. Perché San Gil non è solo sport estremi…San Gil è molto di più.