Spesso chi raggiunge Villa de Leyva dopo aver visitato la caotica Bogotà pensa di essere approdato in un altro mondo, dove pace e serenità regnano incontrastate. Edifici coloniali che fanno da cornice a strade acciottolate, le signore sedute a chiacchierare sui gradini dei negozi, i bambini che giocano nei giardinetti o che si rincorrono nell’enorme piazza centrale. Ma non fatevi prendere troppo la mano dal relax, che qui di cose da fare ce ne sono fin troppe! Eccovi dunque una lista di cosa vedere a Villa de Leyva che vi condurrà fra le bellezze locali, dalla casa di ceramica, al museo paleontologico, passando da meravigliosi Parchi e punti panoramici…e con tanto altro ancora da scoprire!

Per adesso basta metropoli; abbiamo bisogno di piccole cittadine, proprio come Villa de Leyva
Quanto tempo serve per visitare Villa de Leyva?
Molti visitano Villa de Leyva con una gita in giornata da Bogotà, ma per scoprire le bellezze di questa cittadina incastonata nella cordigliera orientale delle Ande, a “soli” 150 km dalla capitale della Colombia, vi suggeriamo di trascorrerci almeno due notti. Oltre al piccolo centro cittadino, caratterizzato dalle tipiche casette bianche in stile coloniale (per cui basta una mezza giornata), Villa de Leyva ha molto di meglio da offrire ed è un ottimo punto di partenza per esplorare le bellezze della regione di Boyacà, come la piccola e coloratissima Ráquira. Leggendo questo articolo capirete presto come sarà facile passare delle splendide giornate nella cittadina colombiana.
Come raggiungere Villa de Leyva
Come vi dicevamo poco fa, Villa de Leyva non dista molto dalla capitale colombiana (circa 150 km), purtroppo però è raggiungibile solamente percorrendo strade di montagna (tortuose ma allo stesso tempo bellissime) per le quali dovrete considerare almeno 3 ore di auto e 4 ore con mezzi pubblici (senza contare i quasi certi imbottigliamenti in uscita da Bogotà). È inutile dirvi che il miglior modo sarebbe quello di avere o noleggiare un mezzo proprio, ma se viaggiate senza (come noi d’altronde) non ci sarà alcun problema. Avrete infatti più possibilità, tra cui due opzioni principali:
Con un tour privato
Se avete i giorni contati, e non potete dedicare a Villa de Leyva il tempo che si meriterebbe, potreste affidarvi ad un tour privato con partenza e rientro a Bogotà. Il tour includerà tra le altre cose il trasporto dal vostro albergo fino a Villa de Leyva (e ritorno) e guida in inglese/spagnolo. La partenza solitamente è fra le 6:00 e le 8:00 di mattina e la durata di circa 12 ore (di cui almeno la metà di viaggio a/r). Una volta raggiunta Villa de Leyva avrete del tempo libero a disposizione e potreste contrattare un trasporto privato per raggiungere i luoghi di interesse dei quali vi parleremo più avanti. Un’alternativa potrebbe essere quella di contrattare da subito un trasporto privato da Bogotà. In questo caso il tempo a disposizione sarebbe molto inferiore (8 ore in totale), ma l’autista (che però non è una guida turistica) vi porterà direttamente nei luoghi che volete visitare, aggiungendo anche delle soste lungo il percorso. Esistono anche dei tour che uniscono la visita a Villa de Leyva e la Catedrale di Sale di Zipaquirà, ma secondo noi un giorno è veramente troppo poco per riuscire a godere di una, figuriamoci di due.
Con i trasporti pubblici
Se preferite raggiungere Villa de Leyva da Bogotà in autonomia e senza fretta alcuna potete farlo con uno dei tanti autobus che partono dalla stazione di Salitre o dal terminal del Norte di Bogotà. Per vedere gli orari ed acquistare i vostri biglietti potete utilizzare il comodo sito RedBus (e l’omonima App) oppure la pagina ufficiale delle stazioni degli autobus di Bogotà. Il costo del bus in questo caso è di circa 30.000 pesos a tratta (più o meno 7€) ed il tempo impiegato dai bus è di circa 4 ore. Questa per noi rappresenta la miglior opzione specialmente per una gita in giornata (ma anche per chi decide di fermarsi almeno una notte a Villa de Leyva). Partendo infatti con il bus delle 5:00 (o massimo delle 6:00) e tornando con quello delle 17:00, avrete sufficiente tempo per esplorare il centro ed alcune delle attrazioni di Villa de Leyva. Se poi doveste decidere di stare almeno una notte, arrivando la sera tardi, già con il buio, non c’è da preoccuparsi; il minuscolo “terminal” degli autobus di Villa de Leyva si trova a pochi passi dal centro, in una via più che tranquilla.
Cosa vedere a Villa de Leyva
Come già avrete capito le attrazioni del centro storico di Villa de Leyva possono essere visitate in una mezza giornata, semplicemente passeggiando per le sue vie principali (Carrera 8 e Carrera 9), caratterizzate da edifici coloniali e pavimentazione in pietra, che vi porteranno all’imponente Plaza Mayor, la piazza principale del paese. Così facendo incontrerete numerosi musei, negozi, chiese, ristoranti e case storiche che solo a guardarle vi riporteranno indietro nella storia. Chi invece ha molto più tempo a disposizione dovrà solamente allontanarsi di poco dal centro per decuplicare le cose da vedere a Villa de Leyva e capire perché viene considerata come uno dei “pueblos” più belli del Paese e una delle mete più amate dai turisti.

Senza anticiparvi molto altro, ecco alcune delle cose che vedrete (e amerete) a Villa de Leyva: punti panoramici sulla città…

…edifici spettacolari e unici al mondo…

…e negozi di souvenir coloratissimi!
Mappa di cosa vedere a Villa de Leyva
1) Il centro storico di Villa de Leyva
Che guida di “Cosa vedere a Villa de Leyva” sarebbe se non iniziassimo dal suo centro? E non c’è miglior modo di raccontarvelo se non cominciando da Plaza Mayor, una delle piazze più estese delle Colombia. Plaza Mayor è infatti il fulcro del paese e punto di riferimento per chiunque voglia esplorare il centro storico; guardando le dimensioni delle architetture che compongono Villa de Leyva la piazza sembra quasi “fuori misura” tanto è grande e, per sottolineare ancora di più questo aspetto, è stata lasciata quasi completamente vuota. Dal selciato, composto da grandi lastre in pietra, spunta solo la piccola fontana centrale. Oltre alla piccola Chiesa (la “Parroquia Nuestra Señora del Rosario”) sulla piazza si affacciano numerosi edifici coloniali, negozi e ristoranti, tutti ben mantenuti e accuratamente dipinti di bianco. Non mancano i musei, con affaccio sulla piazza o nelle vie adiacenti, e che spaziano da quelli storici a quelli culinari, come il sempre affollatissimo Museo del Chocolate, un negozio dove è anche possibile ammirare la realizzazione di tante prelibatezze realizzate con il prezioso cacao colombiano.

Plaza Mayor in foto sembra grande, ma nella realtà lo è ancora di più

Il Re del Cioccolato è arrivato in città
Perdetevi poi tra le vie del centro (Carrera 8 e Carrera 9 le principali) e spingetevi fino alla vicina Plaza del Carmen, ed al suggestivo “Convento Carmelitas Descalzas”, per poi passare al curato Parque Ricaurte. Se poi capitate qua di sabato raggiungete allora Plaza del Mercado, dove (di prima mattina) gli abitanti di Villa de Leyva amano fare compere e gustarsi la colazione ad una delle numerose bancarelle allestite per l’occasione. Troverete frutta mai vista prima e piatti tipici colombiani a prezzi miseri. Ricordatevi però che la colazione colombiana equivale ad un nostro pranzo domenicale: zuppe di carne, carne alla brace, tamales ripieni, fritti…niente di leggero per intendersi.

Il centro di Villa de Leyva sarà anche minuscolo ma le sue strade sono di una bellezza invidiabile (in foto la Carrera 9)

Plaza del Carmen ed il suo bel convento sono il luogo perfetto per una sosta

Antonio Ricaurte è uno dei più famosi martiri per l’Indipendenza della Colombia (e del Venezuela), nato e cresciuto a Villa de Leyva. Per questo qua troverete la sua casa museo e questo grazioso parco a lui dedicato.

Andando al mercato settimanale di Villa de Leyva vi sentirete degli autentici colombiani

Ok, il mangiare non è il massimo, però la scenografia è veramente particolare
In tutto questo esplorare non dimenticatevi una cosa fondamentale: soffermarvi ad ammirare ogni particolare, ogni angolo e ogni scorcio che vi circonda. A Villa de Leyva sono proprio i dettagli a fare la differenza. Solo che, dopo aver apprezzato i suoi particolari da vicino, sarebbe fantastico poterla ammirare nel suo insieme, magari dall’alto. Indossate quindi delle scarpe comode che vi portiamo in un luogo che fa proprio al caso nostro!

Perdendovi per le vie del centro vi imbatterete in scorci come quello del “Puente del Real”

O, ancora meglio, in mucche a piede libero che hanno tanta voglia di fare la vostra conoscenza
2) Il punto panoramico “Sagrado Corazón de Jesús”
Anche se ci vuole quasi più tempo a pronunciare il suo nome che a raggiungere la sua cima, la vista che si ha dal “mirador Sagrado Corazón de Jesús” è un’ottima occasione per fare esercizio fisico; questo bel punto panoramico si trova infatti ad appena 1 km dal centro cittadino e regala una vista spettacolare sulla città. “Che ci vorrà a fare 1 km”, penserete, ma c’è da tener conto che sarà un percorso completamente in ripida salita. Considerate quindi almeno 40 minuti per salire e un po’ meno per scendere e attenzione a percorrerlo durante, o poco dopo, un temporale poiché alcune parti potrebbero rivelarsi molto scivolose (abbiamo incontrato una ragazza con un bel taglio sulla gamba, per dire). Indossare abbigliamento e calzature appropriate è perciò d’obbligo.

Il 90% del percorso è in questo modo. Sarà piuttosto stancante…

…ma le viste lungo il percorso serviranno a farvi ricaricare le energie
Per raggiungere l’inizio del sentiero vi basterà entrare all’interno del centro sportivo cittadino (il Polideportivo) e dirigervi verso la salita che è dal lato opposto all’entrata del campo. Da qua ha inizio il sentiero che sarà ben segnalato e facile da seguire per tutta la sua durata. Capirete di essere arrivati quando incontrerete la statua dell’inflazionato Cristo intento ad abbracciare l’intera Villa de Leyva ed il paesaggio circostante. Riprendetevi un attimo e poi godetevi il premio per la vostra fatica.

Questa è l’entrata del campo sportivo e anche l’inizio del percorso. Se guardate bene là in fondo c’è la salita che dovrete prendere.

La gentilezza dei colombiani si vede anche quassù: non c’è niente di meglio che sentirsi i “Bienvenidos” in una terra a te sconosciuta

Arrivati sulla cima non vi resterà che godervi lo splendido panorama di Villa de Leyva e dintorni
Adesso provate a superare la statua e a continuare il percorso. Si interromperà dopo un centinaio di metri di fronte a dei cartelli di divieto d’accesso che segnalano l’inizio del “Santuario de Flora y Fauna de Iguaqué“. E questo famoso Parco colombiano, se proprio lo volete sapere, è il motivo principale che ci ha spinto fino a Villa de Leyva…

Il Santuario di Iguaqué è stato per noi così vicino e, allo stesso tempo, così lontano
3) “Santuario di Flora e Fauna di Iguaqué”
Ebbene sì, nonostante la bellezza indiscussa di Villa de Leyva e del suo pittoresco centro storico, noi siamo giunti fino a qua soprattutto per la possibilità di visitare il “Santuario de Flora y Fauna de Iguaqué” e goderci un bellissimo trekking fino alla sua Laguna Sacra (“Laguna Sagrada“) a quota 3.650 metri (alta difficoltà, percorribile in 6-7 ore). Purtroppo abbiamo raggiunto Villa de Leyva durante l’emergenza sanitaria e, con nostro grande rammarico, abbiamo scoperto soltanto una volta arrivati in città che l’accesso al Parco non era ancora consentito e, a malincuore, abbiamo dovuto rinunciare. Perciò se avete intenzione di visitarlo vi suggeriamo di consultare prima la pagina ufficiale del “Santuario” e di assicurarvi che l’accesso sia libero (entrata obbligatoria dalle 8:00 alle 10:00 al costo di 44.500$). Beati quelli che potranno andare, dato che li aspetteranno paesaggi mozzafiato e flora fuori dell’ordinario (i frailejónes in primis). Proprio a quei fortunati è dedicato il prossimo paragrafo.

Basta guardare una foto qualsiasi della Laguna Sagrada per innamorarsene – Immagine presa da internet –
Come raggiungere il “Santuario di Flora e Fauna di Iguaqué”
Essendo il “Santuario di Iguaqué” uno dei Parchi più interessanti della Colombia, e a soli 15 km da Villa de Leyva, si potrebbe pensare che sia piuttosto facile da raggiungere e visitare. Ed invece, a meno che non abbiate un mezzo proprio, è proprio l’opposto. Anche se nel centro di Villa de Leyva si trovano numerose agenzie turistiche, poche di queste offrono dei tour guidati o almeno un servizio di solo traposto per il sito. Il problema è che non esiste nemmeno un trasporto pubblico che lasci all’ingresso ma bisogna recarsi al terminal di Villa de Leyva prima delle 7:00, prendere il bus per Arcabuco, scendere alla “Casa de Piedra” ed una volta arrivati là camminare per 1,5 km. L’ultima scelta potrebbe essere il taxi ma sfortunatamente non tutti gli autisti sono felici di portarvi là; l’ultimo chilometro di strada è messo piuttosto male. Fatto sta che più difficile è raggiungere un luogo e meno persone ci saranno all’interno. Ed avere una Riserva Naturale tutta per voi non capiterà molte altre volte.
4) La Casa di Terracotta
Anche se la mancata visita al Santuario di Iguaqué è stata una totale delusione, Villa de Leyva è riuscita a tirarci nuovamente su d’animo in davvero pochissimo tempo. È bastato visitare la “Casa Terracota“, uno degli edifici più particolari della Colombia e del mondo intero, per restare totalmente ammaliati dalla sua unicità. Il nome, come è facile dedurre, deriva dal materiale usato per la costruzione di questa particolarissima casa che l’architetto Octavio Mendoza Morales ha ideato e realizzato. Si tratta perciò di un edificio in cui le strutture interne, esterne e la stragrande maggioranza dei dettagli presenti all’interno sono totalmente di terracotta, fatto che la rende divenendo così il più grande pezzo al mondo fatto di questo materiale (“L’Esercito di terracotta” cinese è infatti un insieme di statue).

14 anni sono serviti a Mendoza per costruire questa meraviglia

Potrete guardare la “Casa di Terracotta” da qualsiasi angolazione e lei, ogni volta, vi sorprenderà
La particolarità più grande risiede nel fatto che la Casa di Terracotta non nacque come attrazione ma che fosse realmente la dimora dell’architetto; che non solo la ideò e realizzò, ma che visse anche al suo interno. Abbiamo usato il passato remoto non perché Morales sia deceduto ma perché, dopo aver vissuto per breve tempo nella sua opera, ha dovuto cambiarne la destinazione d’uso. Non ne poteva più dei numerosi sconosciuti i quali, incuriositi dalla splendida casa, lo disturbavano continuamente, sbirciando addirittura dalle finestre. L’architetto ormai si sentiva rinchiuso in un vero e proprio “Grande Fratello” e, visto l’afflusso di persone che erano interessate all’edificio, decise di trasformarlo in un museo (costruendo, a fianco, un’altra piccola casa, sempre di terracotta, solo per lui).

Immaginatevi tutte queste persone sbirciare all’interno di una casa con te dentro, magari mentre esci dalla doccia. Non è bello per niente…

Ma guardando gli interni è facile capire come mai fossero così tanto attratti da questa casa. Tutto è di ceramica, anche gli arredi!

Tutto della Casa di Terracotta è studiato per stupire. Anche la gronda è una bellezza.

Insomma, siete davanti a due piani e 500 m² di sola terracotta
Per questo la “Casa Terracota“ è divenuta un bene pubblico ed è possibile visitarla senza restrizioni, acquistando un biglietto che varia dai 27.000 ai 45.000 pesos colombiani (5€ e 10€ circa), in base al giorno della settimana ed alla stagione (orari e tariffe dettagliati li trovate sul sito ufficiale). Il biglietto include la visita dell’esterno e dell’interno (che noi non abbiamo fatto causa Covid) con tanto di guida, che vi farà conoscere l’intera storia e tantissime curiosità di questa attrazione tanto particolare quanto stupenda.

Ogni piccolo particolare, disegno o forma della Casa di Terracotta ha il suo significato

Unica nota negativa della giornata? Per via del Covid-19 non ci è stato possibile visitare gli splendidi interni ma abbiamo potuto esplorare soltanto l’esterno. Anche se così facendo abbiamo visitato con calma i bei terrazzi del piano superiore…

…abbiamo fatto il giro completo del piccolo ma curioso laghetto del parco…

…ed abbiamo conosciuto un nuovo amico che è stato con noi per gran parte del tour!
Come raggiungere la Casa di Terracotta
Adesso che abbiamo appurato che la Casa di Terracotta è una cosa assolutamente da vedere a Villa de Leyva, sappiate che è anche molto facile da raggiungere. Per farlo potrete infatti affidarvi ad un trasporto privato recandovi in una delle tante agenzie turistiche del centro; potrete così scegliere un pacchetto di una o più attrazioni da visitare ad un prezzo fisso e un’autista vi accompagnerà in quelle stabilite e vi aspetterà mentre le visitate. Un’ottima alternativa è quella di noleggiare una bici o, la nostra preferita, godersi una bella passeggiata di 2 km (circa 20 minuti). Qualsiasi opzione scegliate sappiate che tornando sulla strada principale da dove siete arrivati (Carrera 12) troverete una dopo l’altra le altre celebri attrazioni di Villa de Leyva, tra cui si celano le turchesi acque dei “Pozos Azules”.

Camminare per noi è il miglior modo di conoscere nuovi posti e goderci i particolari che lo caratterizzano

Già dal cancello d’ingresso della Casa di Terracotta capirete subito di essere arrivati in un luogo speciale
5) Pozos Azules
Riprendendo la Carrera 12 e allontanandovi ancora di più da Villa de Leyva vi imbatterete nei grandi cartelli che delimitano l’ingresso ai “Pozos Azules“. Il nome, traducibile con Pozzi Azzurri, fa già capire che qua troverete degli specchi d’acqua artificiali (sei per la precisione), piuttosto profondi, con una colorazione quasi surreale data dai minerali presenti. I “Pozos Azules” danno il meglio di sé nelle giornate di sole, quando il colore delle acque diventa turchese. Avrete la possibilità di raggiungere i diversi punti d’osservazione camminando, a cavallo o noleggiando un quad nei negozi posti di fronte all’entrata (o anche prenotando un tour). Meglio ricordarvi che i “pozzi” sono solo da guardare e fotografare dato che non è possibile fare il bagno al loro interno.

Con questi colori e questo paesaggio i Pozos Azules non potevano che essere una delle attrazioni più visitate di Villa de Leyva – Immagine presa dal sito di Mario Carvajal –
Noi non abbiamo avuto la possibilità di visitare i “Pozos Azules” per il maltempo (con il cielo grigio perdono tutto il loro fascino) e quindi non possiamo dirvi molto altro al riguardo. Ricordatevi però che in generale, in questa regione della Colombia, è sempre meglio svegliarsi presto ed organizzare il maggior numero di visite durante la mattina; è molto facile che il pomeriggio si presentino rovesci guastafeste. Nel caso in cui il sole splenda alto in cielo allora sappiate che i “Pozos Azules” sono aperti tutti i giorni dalle 8:00 alle 17:00 e, essendo una proprietà privata, hanno un costo d’ingresso di 12.000 pesos colombiani a persona (circa 3€). Una volta visitate le loro acque vi consigliamo di non fermarvi e continuare nella vostra gita: vi aspetta l’importantissimo “Museo El Fósil” poco più avanti.

Con questo tempo i “Pozos Azules” perdono del tutto la loro peculiarità; meglio continuare verso la prossima méta lungo le strade secondarie
6) Museo El Fósil
A circa 1,5 km dai “Pozos Azules” e a 4 km dal centro di Villa de Leyva si trova il “Museo El Fósil“, (aperto tutti i giorni dalle 9:00 alle 17:30; entrata 20.000$, circa 4€) un sito archeologico molto particolare. Se solitamente questi musei vengono costruiti per ospitare reperti trovati nelle vicinanze, El Fósil è stato costruito esattamente sopra il luogo di ritrovamento di quella che è la sua attrattiva principale. Dove oggi sorge il museo, infatti, nel 1977 un contadino disseppellì l’intero scheletro fossilizzato di un enorme cronosauro di oltre 10 metri e risalente a circa 110 milioni di anni fa. Un reperto così incredibile che soltanto vedendolo con i vostri occhi potrete capire l’importanza di questa scoperta.

Fiammetta, l’avevi mai vista prima d’ora una cosa del genere?
Oltre all’enorme rettile preistorico troverete anche molte altre informazioni sugli oltre 1.000 fossili in esposizione e reperti archeologici di cui Villa de Leyva è estremamente ricca. Pensate che proprio per questo alcuni sono stati addirittura usati per la costruzione di strade ed edifici (come il Convento di Ecce Homo). Insomma, il “Museo El Fósil” è un ottimo modo per trascorrere una piacevole ora alla scoperta della storia più antica della zona. Se poi siete dei veri amanti della paleontologia vi consigliamo di visitare anche il vicino “Centro de Investigaciones Paleontológica” (CIPALEO), cosa che noi purtroppo non abbiamo fatto.

A Villa de Leyva troverete fossili di qualsiasi tipo, forma e dimensione
7) El Infiernito
Nei dintorni di Villa de Leyva si trova anche un altro sito archeologico molto particolare chiamato Parque Arqueológico de Monquira ma conosciuto da tutti come “El Infiernito”. Situato a 5 km dal centro cittadino e a 2,5 da “El Fósil”, troverete al suo interno una delle poche e autentiche testimonianze Muisca, l’antica civiltà precolombiana di questa regione. Qui potrete ammirare un osservatorio astronomico (con forme che seguono la direzione del sole), una tomba dolmenica così come i numerosi monoliti con una forma molto particolare, che ricorda quella fallica. Sono quest’ultimi l’attrazione principale del Parco: rocce che con i loro 4 metri di altezza in media erano per i Muisca un simbolo di fertilità.

Ai giorni nostri “El Infiernito” potrebbe sembrare uno scherzo, ma per i Muisca era un luogo di culto importantissimo – Immagine presa da internet –
Anche stavolta abbiamo incontrato “El Infiernito” chiuso temporaneamente (per nuovi studi e scavi) e così non siamo potuti entrare al suo interno. Anche stavolta non possiamo dirvi se merita davvero una visita. Tuttavia è possibile vedere i famosi monoliti anche dall’esterno, passeggiando lungo la recinzione del Parco. Non sappiamo bene fino a quando questo resterà inagibile (per saperlo guardate Google Maps) ma semmai doveste trovarlo aperto sappiate che l’entrata ha un costo di 5.000$ (1€) e l’ingresso è possibile dal martedì alla domenica con orario 9:00-12:00 e 14:00-17:00. Vi sfidiamo a fare una foto del ca…ehm…monolite più alto del Parco.

“El Infiernito” dall’esterno non è un granché. Tuttavia il paesaggio che vi circonderà mentre lo raggiungerete vale sicuramente il viaggio.
8) Monastero Santo Ecce Homo
Semmai dovesse avanzarvi del tempo libero, vi segnaliamo un’altra cosa da vedere a Villa de Leyva, ovvero il monastero domenicano Santo Ecce Homo (a 8 km dal centro). Una volta pagato l’ingresso di 10.000$ (aperto dal martedì alla domenica 9:00-17:00) potrete visitare il suo bel chiostro, i pezzi di arte religiosa al suo interno, il particolarissimo pavimento realizzato con fossili, le varie stanze che ospitano riproduzioni sulla vita dei monaci e le grotte dove i primi di loro abitarono. Ora però speriamo che abbiate ancora altro tempo a disposizione, poiché il prossimo luogo è per noi il più bello di tutti.

Ce ne hanno parlato bene in molti ma noi abbiamo preferito dedicare il nostro tempo ad altre cose e così non abbiamo visitato il monastero – Foto di Peter Liévano presa dal sito Flickriver –
9) Ráquira
Dulcis in fundo. Fra le cose da vedere a Villa de Leyva che non dovete assolutamente perdervi dovevamo per forza inserire una visita alla vicina cittadina di Ráquira, considerata la capitale colombiana della terracotta. Ráquira, anche se minuscola, è una vera e propria esplosione di colori: ogni facciata, ogni negozio, ogni via che guarderete vi regalerà un arcobaleno di sfumature. Sarà molto difficile resistere dal fotografare qualsiasi cosa vediate.

Camminando per le vie secondarie di Ráquira capirete subito perché è conosciuta come capitale della terracotta

La via principale (Carrera 3) vista da lontano potrebbe far sembrare Ráquira un paesino uguale a molti altri

Ma sono la cura dei dettagli…

…la scelta dei colori…

…e i meravigliosi murales dei suoi edifici a rendere questa cittadina un luogo assolutamente da visitare
La piazza principale, Plaza de Ráquira, e le vie che compongono il piccolo centro si visitano in fretta, ma le botteghe artigianali disseminate lungo tutto il paesino potrebbero prendervi un tempo indefinito. Ancor di più se deciderete di partecipare ad un laboratorio per osservare da vicino gli artigiani all’opera. Siamo quindi certi che questa piccola cittadina farà innamorare anche voi.

La piazza principale (con le sue statue di terracotta e la caratteristica chiesa), oltre ad essere il punto di partenza perfetto per la vostra visita, vi farà capire da subito che Ráquira è un qualcosa di speciale

I negozi di souvenir, che in molte città sono quasi di disturbo, a Ráquira sono il pezzo forte. Già dall’esterno riescono a mettere di buon umore…

…ma è all’interno che scoprirete la loro autentica bellezza. E non troverete mai due negozi uguali!
C’è un’ultima cosa che dovete sapere e che avremmo voluto conoscere prima di lasciare Ráquira: se volete comprare dei souvenir colombiani questo è il posto migliore per farlo! La qualità, la varietà ed i prezzi di qui difficilmente li troverete altrove. Ve lo dicono due che essendo solo all’inizio del viaggio hanno rinunciato a comprare una splendida amaca rosso fuoco, sicuri di ritrovarla ovunque così bella e a quei prezzi. Ed invece no, proprio per niente…

A guardare questa foto e queste bellissime amache quasi ci viene da piangere
Come raggiungere Ráquira
Per raggiungere la bella Ráquira la soluzione migliore (se non si possiede un mezzo proprio) è quella di dirigersi al Terminal di Villa de Leyva e prendere uno dei mini-bus (busetas) di “Coomultransvilla” che abbastanza frequentemente partono per il paesino. Il costo del biglietto a/r è di 16.000 pesos (circa 3,5€) e vi lasceranno esattamente nella piazza centrale di Ráquira, da dove logicamente poi ripartiranno. Esistono anche vari tour che portano alla scoperta di Ráquira ma non esiste trasporto migliore del mini-bus per conoscere ed interagire con la gente del posto e scoprire che è proprio in questi luoghi che si respira ancora l’originalità e la genuinità della Colombia.
Dove dormire a Villa de Leyva?
Essendo una città molto amata, sia dai turisti internazionali che da quelli locali, a Villa de Leyva non mancano certo gli alloggi, di tutti i tipi possibili immaginabili. Il fine settimana sarà leggermente più problematico trovare soluzioni a buon prezzo, ma in generale sono talmente tante le opzioni che troverete sicuramente qualcosa che fa al caso vostro. Noi abbiamo optato per il “Family Host Hostel“, poco fuori il centro, ma vicino al terminal di bus (in una zona sicura), scegliendo una camera privata con bagno, arredata con una caratteristica amaca. Tra le cose positive (si respira buona energia e c’è una grossa cucina) vi segnaliamo anche la presenza di ottime guide di Villa de Leyva preparate dalla struttura, con tutte le attività da svolgere in città e nei suoi dintorni, oltre a quelle organizzate direttamente dall’ostello. In poche parole a Villa de Leyva, a parte per il tempo, non ne abbiamo sbagliata una.

Un’amaca è la cosa più bella che si possa trovare in una camera d’ostello
Da Villa de Leyva verso nord
Dopo aver esplorato Villa de Leyva, ed ascoltato i commenti contrastanti di altre persone, non possiamo che consigliarvela. Anche perché la sua visita, unita a quella della capitale, è fondamentale per capire la complessità della storia e dell’architettura colombiana. Se Bogotà resta un mix fra la cultura moderna e quella coloniale, Villa de Leyva sembra rappresentare pienamente quest’ultima, con i suoi edifici bianchi ed ordinati, le strade a griglia e le chiese, così numerose per un villaggio così piccolo. Per non parlare delle sue numerose attrazioni (noi vi abbiamo accennato solo quelle più importanti).
Ma adesso è tempo di spingerci ancora più a nord, inseguendo il richiamo della cultura indigena, di popoli e tradizioni autentici, presenti ancor prima dell’arrivo degli invasori europei. La Selva di Santa Marta e la Ciudad Perdida ci hanno ammaliato da lontano con il loro fascino e siamo pronti per raggiungere la costa caraibica per andare ad esplorarle. La strada da fare è lunga e tortuosa, oltre 800 km ci separano dalla costa, quindi ci prenderemo il nostro tempo fermandoci ad ammirare altre bellezze lungo il percorso: vi porteremo così a San Gil (la capitale colombiana dello sport estremo), nella graziosa Barichara ed allo scenico Canyon del Chicamocha. In poche parole Villa de Leyva è stato solo l’inizio perfetto di un viaggio che si prospetta ancor più incredibile.

ALLERTA SPOILER – La Ciudad Perdida è un posto indimenticabile!