Era il lontano 2016 quando per la prima volta abbiamo messo piede in Sud America. Eravamo giovani, viaggiatori ancora inesperti, ma pronti a vivere le avventure che quel viaggio in terre così lontane ci avrebbe riservato. Ancora non sapevamo che il Sud America ci avrebbe fatto innamorare follemente, che negli anni successivi ci sarebbe mancato immensamente e che avremmo paragonato ogni viaggio successivo a quel mitico vagabondare di 6 mesi fra Brasile, Argentina, Cile, Bolivia e Perù. Ignoravamo che nel 2022, dopo due anni di vita in Australia ed una pandemia, questa mancanza si sarebbe fatta così forte da spingerci a comprare da un giorno a un altro un biglietto per la Colombia. Così da riprendere il nostro viaggio in Sud America da dove lo avevamo lasciato (o quasi) e per continuare i nostri articoli in questo Continente che tanto amiamo. Ecco spiegato il perché stiamo scrivendo una lista di cosa vedere a Bogotà, la prima sosta di questa nuova avventura colombiana!
Perché visitare Bogotà
Se anche voi state progettando un viaggio in Colombia probabilmente vi ritroverete a passare da Bogotà, capitale del Paese situata lungo la cordigliera orientale delle Ande, a ben 2.625 m s.l.m. Questa altitudine così elevata ne ha fatto una delle 5 capitali più alte al mondo (la più alta è La Paz 3.640 m s.l.m, seguita da Quito e Sucre, seconda capitale della Bolivia), oltre ad essere anche una delle più popolose del Sud America visto che ben 9 milioni di persone l’hanno scelta come casa. Inspiegabilmente molti viaggiatori si limitano a passare da qua senza dedicarle il tempo che meriterebbe, un grave errore a nostro avviso. In questa città cosmopolita i quartieri coloniali si fondono con quelli moderni, dando spazio e voce a diverse forme d’arte. Bogotà è il punto di partenza ideale per immergersi nelle tradizioni colombiane, studiare il passato e farne strumento per capire la modernità del Paese. In nessun’altra città colombiana troverete così tanti musei, street art, parchi ed attività da svolgere. Una vita potrebbe non bastare per conoscerla tutta a fondo, quindi ci limiteremo a fornirvi una lista di cosa vedere a Bogotà che potrete spuntare completamente dedicando almeno 3 giorni alla sua visita.
Come spostarsi a Bogotà
Essendo Bogotà una metropoli così estesa è importante spiegarvi come è meglio muoversi in città. In poche parole potrete farlo usando l’efficiente trasporto pubblico (principalmente la rete di bus del TransMilenio), oppure, visti i prezzi irrisori, affidarvi ad un taxi. Ma guardiamo tutto ciò un po’ più nel dettaglio.
TransMilenio…
È possibile arrivare in qualsiasi punto di Bogotà soltanto con l’aiuto dei mezzi di trasporto pubblici, ma sfortunatamente la metropoli non è dotata di un vero e proprio servizio di metropolitana o treno e quindi i mezzi pubblici si riducono quasi del tutto agli autobus, che si dividono in TransMilenio e SITP. Il primo risulta molto comodo poiché i mezzi sono molto spaziosi e circolano su una corsia a loro dedicata, evitando così gli onnipresenti imbottigliamenti cittadini, mentre il secondo non ha questa fortuna, ma vi permetterà di arrivare da qualsiasi parte. Per viaggiare su questi mezzi vi basterà acquistare alle stazioni di bus principali una carta chiamata “TuLlave” (al costo di 6.000$, poco più di 1 euro) e ricaricarla dell’importo che desiderate in tutte le stazioni di bus (in media una corsa vi costerà sui 2.500$ (circa 0,60 euro), ricordandovi che una “tarjeta” puo’ essere usata anche da più persone per la stessa corsa. Non sarà molto facile capire da subito quale bus prendere per andare in un dato posto, ma i colombiani sono così gentili che vi basterà chiedere a chiunque per farvi guidare alla fermata più vicina.
Esiste anche un sistema di cabinovia, chiamato TransMiCable, che collega le zone periferiche con il centro e, come nel caso di Medellin, ha un importante ruolo sociale, permettendo alle persone delle zone più povere di avere un mezzo economico e veloce per poter spostarsi ed avere maggiori opportunità, soprattutto in ambito lavorativo.
…e Taxi
Un’alternativa veloce ed economica per spostarsi è rappresentata dai taxi, sui quali però vanno spese due paroline. Prendete in considerazione solo quelli gialli che hanno sullo sportello laterale 6 numeri alfa-numerici divisi da una barra (come TWM-626) così da avere la certezza che siano ufficiali e legali. Una volta che vi siete accertati di questo, prima di salire chiedete il costo per la corsa; i prezzi in Colombia sono veramente bassi (8 km per 10.000$, 2,5 euro circa) perciò non fatevi sparare cifre folli solo perché siete turisti. Per prenderne uno vi basterà fermare uno dei tanti taxi che troverete in qualsiasi punto della città o farvelo chiamare dalla reception del vostro alloggio. Se poi volete “rischiare” per spendere un po’ meno (noi non ci assumiamo le responsabilità) potrete prenotare un passaggio con le App di Uber, Cabify o Ola Cabs sapendo però che potreste vedervi arrivare anche una normale auto. Il nostro consiglio è quindi quello di preferire i taxi ufficiali, soprattutto se in viaggio da soli, anche se noi due non abbiamo mai avuto problemi in questi casi.
Come raggiungere Bogotà dall’aeroporto
Lo spostamento di cui tutti si preoccupano è certamente quello dall’aeroporto “El Dorado” di Bogotà (BOG) al centro. Fortunatamente nella capitale colombiana questo sarà più facile, ed economico, del previsto. Potrete semplicemente utilizzare un taxi (aspettando fuori o tramite le App) al prezzo di circa 18.000$ (circa 4 euro) o richiedere un servizio di trasporto privato al vostro albergo o ostello, visto che quasi tutti lo mettono a disposizione dei clienti (prezzo minimo 50.000$, circa 11€). Quest’ultimo sarà anche più caro, ma ne vale la pena se arrivate all’aeroporto molto tardi la sera e non volete avere preoccupazioni.
Spostarsi fuori città
Ora che vi abbiamo spiegato tutti i modi per spostarvi a Bogotà vogliamo dirvi anche come fare per uscire dalla capitale e raggiungere altre attrazioni colombiane. Se non avete un mezzo vostro per riassumere il tutto bastano soltanto tre parole: Terminal dei Bus. A Bogotà quelli da dove passano i bus “extra-urbani” sono tre: il Terminal Salitre, nella parte occidentale della città (utile per raggiungere altre metropoli colombiane), il Terminal del Norte (per andare in luoghi a nord di Bogotà) ed il Terminal del Sur (uguale a prima ma a sud). I biglietti degli autobus possono essere acquistati direttamente in biglietteria, anche se potreste risparmiare qualcosa comprandoli on-line, sul sito “RedBus“. Qua troverete la maggior parte degli autobus che effettuano tratte a media e lunga percorrenza, potrete selezionare il posto a sedere e consultare tutti i servizi offerti dal mezzo. I colombiani usano tantissimo l’autobus per spostarsi, ma ricordatevi che le autostrade in Colombia quasi non esistono, quindi è normale che per viaggi di 500-600 km il bus impieghi anche 12 ore (su strade in alcuni casi un po’ dissestate e dove non mancano mai curve su curve). Peccato però che rispetto ai bus che avevamo utilizzato nel precedente viaggio in Sud America quelli colombiani ci sono sembrati un po’ più scomodi e carenti, senza i piccoli comfort di cuscini e coperte per i viaggi notturni e la distribuzione di snack e bevande gratuiti. Detto questo gli autobus restano comunque i mezzi più economici e utili di tutto il Paese.
Bogotà è pericolosa?
Una delle domande che qualsiasi europeo chiede sulla capitale è: “Ma Bogotà è pericolosa?”. Se anche voi siete preoccupati della vostra incolumità ci teniamo subito a rassicurarvi: in 5 giorni di nostra permanenza nelle sue strade, a quasi qualsiasi ora del giorno e della notte, non ci siamo mai sentiti in pericolo e mai abbiamo assistito dal vivo a scene di criminalità. Questo però non vuol dire che non esista delinquenza (sempre presente dove c’è povertà) ma sarà sufficiente ricordarsi una semplice regola colombiana per non avere problemi: “No Dar Papaya“, ovvero non sfoggiare o ostentare ricchezza.
Sentitevi quindi sicuri di esplorare le vie di Bogotà durante il giorno, gremite di persone e polizia (a volte anche troppa polizia), ma abbiate un occhio di riguardo per le uscite notturne, dove è preferibile prendere un taxi per non fare lunghe tratte a piedi in strade buie e poco frequentate. Ma questo non è niente di nuovo; ormai questa è la situazione che si vive in tutte le grandi città sparse per il mondo, comprese quelle italiane, perciò Bogotà non ha niente di più pericoloso. Per fortuna sono lontani gli anni in cui il narcotraffico e la criminalità organizzata la rendevano una méta da evitare e con la giusta attenzione potrete vivere la capitale colombiana senza troppe preoccupazioni. Se qualche volta non vi sentirete sicuri ad entrare in qualche zona basterà chiedere in giro e vedrete che tra residenti, centri di informazioni turistiche, negozi e alloggi troverete qualcuno che sarà pronto a darvi risposte per vivere in piena sicurezza e tranquillità il vostro soggiorno. Parlandovi di cosa vedere a Bogotà vi indicheremo comunque i casi in cui ci sia qualche posto da evitare o magari preferire in certi giorni e orari. Così facendo dovrete solo pensare a godervi Bogotà a cuore aperto.
Cosa vedere a Bogotà (con mappa)
Bogotà ha un’estensione davvero incredibile, perciò la cosa migliore è dedicarsi alla sua esplorazione spostandosi fra le varie zone con una logica ben precisa, evitando di saltare da un punto all’altro a casaccio. Come già detto il trasporto pubblico c’è ed è efficiente, così come non mancano i taxi a tariffe vantaggiose. L’unico problema della città è quello di non avere la metropolitana, cosicché spesso e volentieri è soggetta a grandi ingorghi, specialmente quando piove (cioè quasi sempre). Visto il meteo che la caratterizza, dove le piogge sono frequenti ed abbondanti, vi farà piacere sapere che quasi in ogni quartiere, almeno di quelli dei quali vi andremo a parlare, troverete un buon numero di musei dove rifugiarvi, e non solo…perché Bogotà ha un po’ di tutto per tutti.
1. La Candelaria
Il quartiere che abbiamo amato di più è sicuramente quello de La Candelaria dove ad attenderci abbiamo trovato un’esplosione di colori. Le case coloniali, che ci si aspetterebbe di trovare dipinte in tinte classiche, qui sfoggiano tutte le “nuances” dell’arcobaleno. Come se ciò non bastasse le pareti degli edifici spesso si trasformano in musei a cielo aperto, divenendo enormi tele murarie per i più grandi artisti di street art. E poi ci sono loro, i colombiani, a dare colore ed allegria con i loro banchetti dove vendono cibo, frutta, souvenir e rimedi per dolori di ogni tipo. La Candelaria è il luogo dove la città è nata e si è sviluppata e proprio in questa zona potrete visitare il luogo esatto della fondazione di Bogotà, la bellissima Plazoleta del Chorro de Quevedo. È proprio da qua che inizieremo il nostro viaggio…
“Plazoleta del Chorro de Quevedo” ed il “Callejón del Embudo”
Nella piazza, luogo di ritrovo di tanti giovani, troverete la piccola chiesa Eremita de San Miguel del Príncipe, affiancata da un bellissimo albero di Yarumo (Cecropia Peltata per chi si intende di botanica) che ci ha stupito per la sua forma particolare ed il suo colore argenteo. Non mancano poi bar e negozi, venditori ambulanti, giocolieri ed intrattenitori di vario tipo. La Plazoleta è un luogo vivo sia di giorno che di sera e gli spettacoli degli artisti di strada richiamano giovani e turisti a tutte le ore. Basteranno pochi passi dalla piazza per accedere al celebre “Callejón del Embudo“, una strada strettissima decorata da numerosi e famosi murales e costellata di locali dove, oltre ai classici caffè, potrete provare la “chicha“, una delle bevande tipiche colombiane. Dopo una passeggiata in zona, questa bibita di mais fermentato (il cui sapore, e gli effetti, assomigliano vagamente a quelli della birra) sarà la vera ciliegina sulla torta.
2. La “Manzana Cultural”, i musei de La Candelaria
All’interno de La Candelaria si trova la cosiddetta Manzana Cultural: una zona ricca di musei, università e biblioteche, ed il luogo ideale per iniziare ad approfondire alcuni aspetti della cultura colombiana, specialmente quelli riguardanti la Colombia contemporanea. Qui ha sede il celebre “Museo Botero” (ingresso libero; aperto 9:00-19:00 e la domenica 10:00-19:00; chiuso il mercoledì). Al suo interno troverete moltissime opere dell’artista colombiano che le ha donate in cambio che venisse rispettata un’unica condizione: l’ingresso gratuito per chiunque, nell’intento di avvicinare anche le persone più povere al mondo alla cultura. Oltre alle opere realizzate personalmente da Botero all’interno del museo troverete anche quadri di artisti internazionali come Picasso, Mirò, e Dalì (solo per citarne alcuni) provenienti sempre dalla sua collezione privata.
Il Museo Botero è inoltre collegato internamente con altri musei, sempre gratuiti, e che osservano lo stesso orario: il “MAMU” (Museo de Arte Miguel Urrutia), la “Colección de Arte del Banco de la República” e la “Casa de Moneda” (chiusa per rinnovamento fino a metà del 2023). Se vi piacciono i musei non potevate capitare in un posto migliore.
Un museo poco conosciuto, ma che ci è piaciuto tantissimo, è il “Museo de Bogotà” (ingresso libero; aperto dal martedì al venerdì 9:00-17:00, sabato e domenica 10:00-17:00) dove potrete conoscere la storia della città seguendo particolari aree tematiche, come il trasporto pubblico, le persone, le tradizioni o i quartieri. L’oggetto più curioso che abbiamo trovato dentro il museo? L’urna centenaria! Nel 1910 in occasione del primo centenario della liberazione della Colombia venne realizzata una “cassaforte” all’interno della quale si inserirono degli oggetti e documenti importanti che rimasero al suo interno per ben 100 anni, per essere finalmente rivelati al mondo nel 2010…
Poco distante si trovano il “Centro Cultural Gabriel García Marquez” con esposizioni temporanee ed una bellissima e fornitissima libreria e la “Biblioteca Luis Ángel Arango” (dal lunedì al sabato 8:00-20:00 e la domenica 8:00-16:00; chiusa nei giorni festivi), dove vi consigliamo sempre di verificare se sono presenti mostre temporanee. Oltre a queste potrete visitare anche l’adiacente “Casa Republicana de la Biblioteca“, un altro particolare museo moderno (ad ingresso gratuito) tutto da scoprire. Non so se ve ne siete resi conto ma, in una città che noi europei classifichiamo come Terzo Mondo, la cultura è completamente gratuita…
3. Il centro di Bogotà
A pochi passi dal quartiere La Candelaria si estende il centro autentico di Bogotà, il cui fulcro è l’imponente Plaza Bolivar. Un bellissimo piazzale (il più esteso della Colombia) contornato da alcuni dei più importanti edifici della città. Sui lati della piazza sorgono infatti il “Capitolio Nacional”, sede del Parlamento, il “Palacio de Justicia” e la spettacolare “Catedral Primada” (tradotta come Cattedrale dell’Immacolata Concezione). Una curiosità risiede nel Palazzo arcivescovile (al lato della Cattedrale) dove potrete ammirare la pomposa porta d’ingresso bronzea fusa niente meno che a Firenze. Ma Plaza Bolivar è famosa non tanto per il suo lato governativo-religioso, quanto per essere sempre presa d’assalto da venditori di cibo e di artigianato e dai loro avventori. È perciò il luogo ideale per trovare oggetti particolari e per provare i più famosi piatti di street-food colombiani: arepas, succhi di frutta fresca, mango-biche, chicha e mais, spiedini o carne alla piastra. Se molte di queste pietanze vi sono nuove non preoccupatevi, dedicheremo un intero paragrafo alla gastronomia della città più avanti.
Da Plaza Bolivar potete proseguire lungo la strada pedonale, la Carrera 7, che fra un negozio e l’altro, le numerose bancarelle e la marea di persone vi condurrà fino all’immensa “Iglesia de San Francisco”. La chiesa, assieme al vicino “Museo del Oro”, si affaccia sul piccolo Parque Santander ed è il punto di ritrovo del Free Tour sulla storia di Bogotà del quale vi parleremo fra poco. Prima però vogliamo portarvi a conoscere uno dei musei più belli della Colombia.
Il Museo dell’Oro
Così come è impossibile andare a Roma e non vedere il Colosseo, allo stesso modo un viaggio a Bogotà senza visitare il bellissimo “Museo del Oro” è un viaggio a metà. Aperto dal martedì al sabato 9:00-19:00 al costo di 4.000 pesos e la domenica 10:00-17:00 con ingresso gratuito (chiuso il lunedì), il museo più importante della Colombia preserva al suo interno la più vasta collezione di oro di epoca precolombiana al mondo e sarà difficile uscirne delusi. Questo è il luogo perfetto per immergersi nella cultura dei nativi ed iniziare a conoscere le numerose civiltà che occupavano il territorio oggi conosciuto come Colombia. Per esplorare le varie collezioni con attenzione servirà quasi una mezza giornata e se avete sufficiente tempo a disposizione vi consigliamo di aggiungere alla visita un percorso con guida gratuita (in spagnolo o inglese) oppure utilizzare una delle audio-guide a pagamento (non in italiano) che possono essere ritirate presso la biglietteria per 8.000$ (meno di 2 euro). Comunque decidiate di visitarlo cercate di godervi appieno le meraviglie di questo museo così unico.
4. Partecipare ad un Free Walking Tour
Dopo aver visto tutto ciò che vi abbiamo appena elencato non c’è modo migliore di conoscere una città come Bogotà se non con un tour. E non con uno qualsiasi. Proprio in Sud America (più precisamente a Valparaìso, nel nostro amatissimo Cile) abbiamo scoperto ed iniziato ad amare i “Free Walking Tour”, che rappresentano una formula che ci ha quasi sempre lasciato soddisfatti. Si prende parte ad una visita guidata con un tema ben preciso e alla fine viene richiesta una mancia che varia a seconda del proprio gradimento. Questo fa sì che le guide si impegnino il più possibile nel rendere l’esperienza appetibile, e voi, fruendo della loro conoscenza, avrete solo da guadagnarci.
Nella capitale della Colombia di queste attività ce ne sono a decine, ma noi abbiamo optato solamente per due: quello sulla storia di Bogotà e quello sulla Street art. Con il tempo necessario farli entrambi sarebbe perfetto ma, dovendo scegliere, quello che più vi consigliamo è quello sull’arte di strada. In poche parole il primo tour si è limitato a darci un’infarinatura sulla storia della città nell’arco dei secoli, risultando in alcuni momenti un po’ troppo “da Wikipedia”. Il secondo invece ci ha spiegato nel dettaglio riferimenti socio culturali altrimenti impossibili da capire soltanto guardando gli splendidi murales e graffiti. Grazie a Daniel abbiamo conosciuto la storia contemporanea di Bogotà e dei suoi abitanti attraverso la spiegazione dei suoi “disegni di strada ” ed abbiamo avuto modo di conoscere nel dettaglio alcuni avvenimenti della storia recente dei quali in Italia si è parlato poco o niente (avete mai letto o sentito notizie sopra le proteste di maggio 2021?). Questo tour si conclude poi nel “Café Galeria Nuestra Herencia”, un locale molto particolare dove è possibile ammirare ed acquistare le opere di Carlos Trilleras, uno degli street artist più famosi della Colombia (le t-shirt decorate a mano dall’artista sono un bellissimo souvenir che ci siamo regalati). Puo’ sembrare banale, ma conoscerete di più la storia di Bogotà con questi tour che con qualsiasi altra guida cartacea.
Dopo aver preso parte a questi tour vi invitiamo a passeggiare nuovamente per la città, lasciandovi guidare dallo stretto intreccio di vicoli coloratissimi che compongono i quartieri del centro e de La Candelaria. Ogni portone, ogni balcone, ogni strada si trasformeranno in quadri a cielo aperto da ammirare mentre ne assaporate la storia. Ecco che l’immagine di Bogotà come una metropoli grigia e piovosa sparirà del tutto dalla vostra testa.
5. Visitare il Santuario di Monserrate
Ora che avete imparato ad apprezzare i particolari di Bogotà anche con il brutto tempo vogliamo farvi capire le sue dimensioni. Il modo migliore (e più sicuro) per comprenderle, mentre ci si gode la vista sulla città, è quello di raggiungere il Santuario di Monserrate situato sull’omonima montagna, a ben 3.152 m s.l.m. Questo luogo religioso è molto famoso anche tra i residenti, dato che ogni anno sono migliaia i fedeli che raggiungono questa méta di pellegrinaggio per partecipare alla Messa o per portare a termine un voto. Se poi si aggiungono a questi altrettanti turisti, incuriositi dalla bellezza del Santuario e della vista che si ha da lassù, basta poco per capire perché il “Cerro de Monserrate” sia uno dei luoghi più visitati di Bogotà. E voi non potete di certo perdervelo!
Il dislivello dal centro di Bogotà alla cima del Monserrate è di ben 528 metri, per niente poco. Proprio per questo potrete scegliere di raggiungere la vetta con facilità, scegliendo tra la funicolare o la funivia, oppure prendendo parte ad un vero e proprio pellegrinaggio lungo la sua infinita scalinata. In entrambi i casi ricordatevi che raggiungerete un’altitudine piuttosto elevata, perciò evitate di andarci appena arrivati a Bogotà (a meno che non veniate da altri posti con un’altitudine simile o più elevata); meglio prendersi un giorno o due per acclimatarsi e godersi come si deve l’esperienza. Ma vediamo meglio le varie opzioni di “scalata”.
A piedi
Se avete voglia di entrare appieno nella cultura colombiana è obbligatorio raggiungere il Santuario di Monserrate con la sola forza delle gambe, percorrendo i 1605 scalini che vi separeranno dalla vetta. Per un’esperienza autentica e sicura al 100% dovrete prediligere il fine settimana, quando un numero maggiore di persone intraprende il percorso e numerose forze dell’ordine lo pattugliano; nei giorni normali, invece, questo puo’ non avvenire, e rischiereste di ritrovarvi soli in questa zona così isolata. Il sentiero pedonale (“Via Monserrate“) ha inizio alla sinistra della stazione della funicolare e della funivia ed è aperto tutti i giorni con orario 5:00-13:00 per salire e 5:00-16:00 per scendere. Calcolate che andando con molta calma, soffermandovi varie volte, potrete raggiungere il punto più in alto in molto meno di due ore.
Vi aspetta quindi una camminata piuttosto impegnativa, che la domenica si trasformerà in uno spettacolo fuori dal comune: durante il tragitto troverete a farvi compagnia famiglie, gruppi di amici, singoli e coppie; turisti da tutto il mondo e cittadini; ci saranno bambini, ragazzi, adulti e anziani; persone scalze, con il bastone (che salgono piano piano), ed altre invece che corrono verso il traguardo. Durante il percorso non mancheranno poi le bancarelle con i punti di ristoro, così come i venditori di qualsiasi cosa. Noi abbiamo scelto questa opzione (di domenica) ed è stato impossibile non emozionarci nel far parte di uno dei più begli agglomerati di persone mai viste prima. Anche perché molti colombiani, sentendo la nostra “strana” lingua, si sono incuriositi ed hanno iniziato a chiederci tutto sulla nostra vita. Non sappiamo voi, ma per noi questi momenti sono le vere esperienze che ci riportiamo a casa finito il viaggio.
Con la funicolare o la funivia, orari e tariffe
Ma non tutti riescono a camminare per così tanto tempo, ad un’altitudine così elevata, o non hanno molto tempo a disposizione a Bogotà. In questi casi lasciate stare il sentiero (anche se è un peccato) e raggiungete il Santuario utilizzando la funicolare (“funicolar”) o la funivia (“teleférico”), da preferire anche tra settimana se non ci dovesse essere tanta gente a piedi. I due mezzi di trasporto partono dallo stesso punto, ma gli orari cambiano: la funicolare è aperta da lunedì a sabato dalle 6:30 alle 11:45, la domenica dalle 5:30 alle 18:00 ed i festivi dalle 6:30 alle 18:00; la funivia invece è aperta da lunedì a sabato dalle 12:00 alle 22:00 e la domenica dalle 05:30 alle 18:00. Se pensate di salire utilizzando uno di questi due mezzi potete comprare i biglietti on-line, così da acquistare un biglietto unico che potrete utilizzare sia per la funicolare che per la funivia (o entrambi in caso di a/r) oppure potrete acquistarli in loco. I biglietti dal lunedì al sabato hanno un costo di 14.000$ (circa 3 euro) per la sola andata e 23.500$ a/r, mentre la domenica si abbassano a 8.000$ e 14.000$. Penserete che conviene troppo di più prenderle di domenica ma non avete idea delle file che si generano in questo giorno, con attese anche di ore. Per chi volesse visitare la montagna con una guida consigliamo come sempre il Free Tour o, per i più esigenti, una visita guidata ad hoc; così facendo non vi perderete nemmeno un particolare del Monserrate.
Cosa vedere sul Monserrate
Alla fin fine non ci importa come o con chi siete saliti, l’importante è che l’abbiate fatto. Una volta arrivati sulla vetta del Cerro de Monserrate avrete la città ai vostri piedi e, in una giornata limpida (molto rara), potrete intravedere in lontananza il cono perfetto del vulcano Tolima. Riuscite a vedere la fine di Bogotà? Ma quanto è enorme? Dalle diverse terrazze panoramiche vedrete invece, molto vicino e nitidamente, il “Cerro de Guadalupe“, la più alta montagna di Bogotà (raggiunge i 3.360 m s.l.m.) dove, sopra l’omonimo eremo, si staglia la statua della Vergine “Nuestra Señora de Guadalupe”. Anche questo punto panoramico leggermente più alto del Monserrate puo’ essere visitato, ma è altamente sconsigliato raggiungerlo a piedi per l’elevato rischio di incontri poco piacevoli. Utilizzate perciò mezzo proprio, taxi o i bus, che però portano fino alla cima solo la domenica (stazione di partenza “Estación Bicentenario Transmilenio” all’incrocio tra Carrera 10 e Calle 6; partenza dalle 5:15 alle 8:00 con costo 2.000$, cioè 0,50€).
Ma torniamo a parlare del protagonista di questo capitolo. Una volta sazi delle viste a perdita d’occhio che si hanno dal Monserrate guardatevi intorno e stupitevi ancora di più. Alle vostre spalle impossibile non vedere l’imponente Santuario e, se siete arrivati a piedi, scoprirete il bellissimo sentiero (che unisce la stazione funivia/funicolare alla piazza centrale) pieno di verde e statue della Via Crucis con tanto di “Pozzo dei desideri“. Ma le sorprese non sono ancora finite. Dietro il Santuario un viale pieno di negozi e ristoranti vi aspetta (alcuni aperti solo la domenica); i prezzi sono veramente bassi ed il cibo è quello tradizionale, quindi perché non rifocillarsi qua prima di riscendere verso il centro?
6. Visitare il Giardino Botanico di Bogotà
Il “Jardin Botánico de Bogotà” non è fra le attrazioni più visitate della città, ma se pensate che questo giardino è il più grande del Paese e che il fiore nazionale della Colombia è l’orchidea (e Fiammetta ne è una grande appassionata), capite che non potevamo lasciare Bogotà senza visitarlo. Per raggiungerlo vi basterà prendere il Bus 135B davanti alla stazione di Las Nieves (fra Carrera 10 e Calle 18) e scendere alla fermata Jardin Botánico e una volta arrivati all’ingresso del parco pagare solo 5.000$ (circa 1 euro) per il normale ingresso o aggiungere a questi altri 10.000$ per entrare nel “Tropicario”, la più bella attrazione del posto. Per visitare il tutto come si deve impiegherete più di due ore al suo interno e ricordatevi che lo troverete aperto dal martedì al venerdì dalle 8:00 alle 17:00 ed il sabato, domenica e festivi dalle 9:00 alle 17:00.
Il Tropicario
Entrando all’interno del Giardino Botanico potrete attraversare aree con vegetazione proveniente da diverse aree del mondo, laghi con tanto di fontane, cascate, vialetti in fiore e molto altro. Tuttavia, come già detto, la punta di diamante del parco è sicuramente il “Tropicario“, senza il quale la visita perderà metà del suo valore. Si tratta di un complesso di sei serre completamente in vetro, con una disposizione e un’architettura così particolare che ne rimarrete sicuramente affascinati, anche solo ammirandoli dall’esterno. Ma è al loro interno che si trova la ricchezza dell’ecosistema colombiano inserito in un solo luogo: arbusti che vivono a oltre 4.000 metri, piante in pericolo di estinzione, boschi amazzonici e tante orchidee sono solo una piccola parte delle 330 specie che potrete incontrare. Oltre a questo non dimenticatevi di salire nel punto più alto della peculiare struttura che vi porterà a vedere il tutto da una nuova angolazione. Sarà impossibile non farsi venire la voglia di prendere il primo volo per la foresta amazzonica! Adesso però non è il momento, l’unica giungla da esplorare è quella urbana. Perciò usciti dal Jardin Botanico prendete l’autobus 142 di fronte a dove eravate scesi e fatevi portare nei pressi del “Museo Nacional de Colombia”. Abbiamo alcune cose da farvi vedere…
7. Il quartiere de La Macarena
Proprio davanti al museo inizia la fine della nostra lista di cosa vedere a Bogotà e, se volete, una sua visita è più che consigliata. Il “Museo Nacional de Colombia” (dal martedì alla domenica 9:00-17:00; ingresso 3.000$, circa 1 euro, ma gratuito la domenica) è difatti uno dei musei più grandi, nonché il più antico del Paese, sorto all’interno di quella che un tempo fu una prigione. Visitare il museo significa fare un viaggio nella storia della Colombia, dalle culture precolombiane fino ai tempi moderni. Chi invece preferisce qualcosa di più attuale a poca distanza troverà il “MAMBO” (Museo de Arte Moderno de Bogotà) aperto tutti i giorni al costo di 16.000$ (anche se spesso sulla pagina ufficiale si trovano alcune offerte).
Usciti dalle sale della galleria da voi scelta sarete già arrivati alla prossima tappa: il quartiere La Macarena, dove non mancano caffè alla moda, ristoranti gourmet, attrazioni e (questo già lo sapevamo) musei. Pur trovandosi a nemmeno 2 km in linea d’aria da La Candelaria, e quindi dal centro, il suo aspetto è molto diverso, molto più moderno, e meno caratterizzato dall’architettura coloniale. Questi cambiamenti si notano non appena usciti dalle vie centrali, dirigendosi verso nord, quando i grattacieli iniziano ad essere predominanti e se ne trovano di veramente alti. Un esempio tra tutti è la Torre Colpatria (al lato del “MAMBO”) che fino a pochi anni fa era l’edificio più alto di Bogotà (50 piani per ben 196 metri) e del quale durante il fine settimana è possibile visitare la terrazza panoramica al 48° piano (10.000$; circa 2 euro). Ma La Macarena, per fortuna, non è soltanto palazzoni e potrete rifarvi gli occhi nel vasto “Parque de la Independencia” in cui il verde si fonde con la splendida “Plaza de Toros de Santamaria” (dal 2012 Centro Culturale) ed il particolare Planetario (ingresso 20.350$, circa 5 euro).
…e gli altri quartieri di Bogotà
Allontanandovi ancor di più dal centro verso nord troverete un altro quartiere molto amato dai turisti, Chapinero, che ospita al suo interno la celebre Zona G (dove la G sta per Gastronomia) e la Zona Rosa (che ha addirittura un sito ufficiale). Come si puo’ dedurre dai nomi, questo non è un quartiere per conoscere la storia e la cultura di Bogotà, ma è perfetto per chi ama i centri commerciali, la moda, il buon cibo e uscire a divertirsi dopo cena. Chapinero viene spesso scelto dai turisti anche come zona in cui alloggiare perché considerato il quartiere più sicuro della città; qua tutto è ben tenuto e si respira un’aria più internazionale che tradizionale. A noi non piacciono queste “città finte” ma se pensate di non sentirvi al sicuro nel centro di Bogotà questo è il posto perfetto per voi.
Per chi invece vuole visitare un quartiere che sia l’opposto del Chapinero, Bogotà mette a disposizione il “The Bronx”. Chi conosce un po’ New York sa già il perché del nome. Questa piccola zona, un tempo la più pericolosa della città (dove rapine e assassinii erano all’ordine del giorno), oggi è rinata grazie ai residenti che hanno ritrovato la forza e la voglia di sorridere e agli incredibili murales sparsi ovunque. Ve l’avevamo detto che Bogotà ha un po’ di tutto per tutti. Ma voi, quale quartiere scegliereste come punto d’appoggio per esplorare la città?
Dove dormire a Bogotà
La maggior parte delle attrazioni presenti nella nostra lista di cosa vedere a Bogotà si trovano fra la zona della Candelaria ed il centro, però, come detto poco fa, in molti preferiscono scegliere un alloggio nelle zone più turistiche. Così in molti optano per la Zona Rosa all’interno del quartiere Chapinero, ritenuta più sicura e dove è presente un numero maggiore di locali, negozi e ristoranti alla moda, ma che con la vera Colombia c’incastra poco. Proprio per questo motivo abbiamo preferito alloggiare direttamente nella coloratissima Candelaria, non solo per essere più vicini alle attrazioni che volevamo visitare, ma anche per vivere la Bogotà più autentica e tradizionale. Le zone turistiche infatti, a nostro avviso, mancano sempre dei tratti di originalità tipici del luogo e finiscono per assomigliarsi un po’ tutte. Oltretutto La Candelaria, proprio come il centro storico, offre alloggi per tutte le tasche: dagli ostelli più basici fino agli alberghi di lusso e, se poi a mancarvi è la festa notturna, state tranquilli che se il Callejón Del Embudo non vi sembra abbastanza, basterà spostarvi con un economico taxi e raggiungere le zone del divertimento più frequentate durante la notte (come ad esempio Calle 19 o proprio la Zona Rosa).
Se possiamo darvi un consiglio su di un alloggio economico, carino e centrale optate per l’Ulucaho Hostel, in cui troverete un’atmosfera rilassata, la colazione inclusa e molto ricca, una pulizia degna di nota e la camera spaziosa. Chi invece vuole trattarsi meglio puo’ optare per il già nominato “Spotty Bogotà Centro” o, se si preferisce stare al di fuori del centro cittadino, lo splendido “Hotel El Dorado” all’interno del quartiere Chapinero. Nel caso in cui nessuno dei tre alloggi faccia per voi date un’occhiata a Booking ed alle infinite opzioni che Bogotà puo’ offrirvi.
Cosa mangiare a Bogotà, ristoranti e Street Food
Le azioni fondamentali in un viaggio alla fin fine sono tre: visitare posti nuovi, riposare poco, ma bene e…mangiare cose mai assaggiate prima! Perciò, dopo avervi istruito sulle prime due, è giunto il momento di suggerirvi qualche prelibatezza colombiana provata personalmente. Iniziamo subito col dirvi che la Colombia non è certamente una delle cucine più varie e migliori a livello mondiale (anzi…) ma alcuni suoi piatti sono molto curiosi e Bogotà è il luogo perfetto per trovarli e provarli. Il lato positivo è che troverete cibo adatto a molte esigenze e a qualsiasi fascia di prezzo: dal semplice e veloce “cibo di strada” ai ristoranti più cari e formali, passando dagli economicissimi “Menú del día” (10.000$ per un pasto completo, nemmeno 3€). Volete sapere quali piatti di Bogotà ci sono più piaciuti? Ve lo sveliamo subito…
Cibi da provare a Bogotà
Anche se i sapori colombiani sono molto distanti da quelli ai quali siamo abituati, sarebbe un peccato visitare Bogotà senza assaggiare nemmeno uno dei suoi piatti tipici. La zona di Plaza Bolivar e le vie de La Candelaria sono il luogo ideale se volete provare qualcosa di autentico ed economico dai tanti venditori ambulanti. In queste zone vi consigliamo di assaggiare per lo meno l’Arepa, il piatto di strada nazionale, ovvero delle focacce a base di farina di mais, comunemente ripiene di formaggio (più spessore hanno e più sono buone) ed il Mango Biche, mango tagliato a fette e condito con sale, pepe e succo di limone (delizioso e rinfrescante).
Se poi volete esagerare allora provate anche un Tamal colombiano (foglie di platano ripiene di mais, piselli, uova e carne), qualche Buñuelos (pasta fritta dalla forma perfettamente circolare con zucchero e formaggio all’occorrenza), una o più Empanadas (mezzelune di pasta fritta ripiene di verdure e/o carne), una fetta di “Patacón con queso” (platano fritto con sopra del formaggio) e, per finire, una Oblea (dolce composto da due cialde con in mezzo latte condensato, qui chiamato “arequipe” e non “dulce de leche”) o un Matrimonio (una sorta di dolce fatto da uno strato di formaggio ed uno di marmellata di guava, la “goiabada”). Non dimenticatevi poi di bere almeno una volta un bicchiere di Chicha (bevanda alcolica di mais fermentato) o la buonissima “Lemonada de Coco” che a noi ha letteralmente conquistato palato e cuore.
Poi ci sono anche le cucine dei ristoranti, che hanno dei piatti leggermente più elaborati (ma niente di incredibile). Un suggerimento che possiamo darvi è quello di andare in pieno centro a “La Puerta Falsa”, lo storico ristorante di Bogotà, e ordinare il più possibile. Qui oltre ai sempre presenti “tamales” potrete provare diversi tipi di zuppe (sempre presenti in Colombia) tra cui le migliori e più tipiche sono la Changua, dove si passano insieme uova e latte, ed il Peto (zuppa di mais con aggiunta di zucchero di canna). Ormai che siete nel ristorante provate anche il celebre Chocolate Santafereño (una tazza di cioccolato dove inzuppare fette di formaggio dal sapore delicato) che però a noi non è sembrato niente di speciale. A chi non importa niente di provare le pietanze colombiane puo’ dirigersi alla “Zona G” poco fuori città, in cui troverete ampia scelta di ristoranti fusion o di alta gastronomia (“G” sta per Gastronomia per l’appunto). A Bogotà il cibo di certo non vi mancherà.
Quanti giorni servono per esplorare Bogotà?
Adesso dovreste averlo capito: Bogotà è veramente una metropoli immensa, piena di cose da fare e con talmente tante sfaccettature da meritare sicuramente una visita (quanto più approfondita possibile). Se non andate di fretta dedicate a questa città almeno 2 notti e 3 giorni così da poter comprendere la sua vera anima. Naturalmente con tempi più ristretti è impossibile vedere tutto ciò che vi abbiamo descritto, ma possiamo ugualmente aiutarvi a pianificare una visita perfetta a seconda dei vostri giorni a disposizione…
Cosa vedere a Bogota in un giorno (con mappa)
Purtroppo sono in molti a sottovalutare Bogotà, definendola una città troppo caotica e sterile. Magari anche voi vi siete fatti influenzare da queste parole e avete deciso di dedicarle solo un giorno. In questo caso potrete esplorare approfonditamente il quartiere de La Candelaria e le sue vie (magari prendendo parte al “Graffiti Tour” delle 10:00) senza dimenticarvi Calle del Embudo per poi avvicinarvi a Plaza Bolivar, pranzare a “La Puerta Falsa” o per strada e dedicare poi l’intero pomeriggio al centro storico e ai suoi due imperdibili musei (“Museo del Oro” e “Museo Botero“). La sera, se non troppo stanchi, tornate nella Plazoleta Chorro de Quevedo per vivere la vera festa colombiana. Così facendo cambierete sicuramente idea su Bogotà, sperando poi di ritornarci il prima possibile.
Cosa vedere a Bogota in due giorni?
Con 2 giorni a disposizione conoscerete molto meglio Bogotà. Il primo giorno fate le stesse cose del paragrafo precedente, mentre la mattinata del secondo esplorate il Cerro Monserrate e poi dedicate il resto del giorno agli altri musei della “Manzana Cultural“ o spingetevi fino ai quartieri circostanti (La Macarena in primis). Ma c’è chi come noi nella capitale colombiana ha a disposizione più di 3 giorni e sappiate che con i nostri consigli anche questi sembreranno pochi. Però dovrete iniziare a pensare di spingervi un po’ più lontano, nei luoghi più particolari vicino Bogotà…
Cosa vedere nei dintorni di Bogotà
Adesso che avete esplorato in lungo e in largo Bogotà vogliamo farvi conoscere le bellezze che si trovano nei suoi dintorni. L’attrazione principale (o per meglio dire la più famosa) è senz’altro la Cattedrale di Sale di Zipaquirà, seguita dalla Laguna di Guatavita e dal bel centro abitato di Villa de Leyva. Meglio dirvi subito che se le prime due possono essere visitate facilmente in giornata, Villa de Leyva meriterebbe almeno una notte nel suo centro per rendersi conto della sua particolarità. Ma vediamole tutte e tre nel dettaglio.
La Cattedrale di sale di Zipaquirà
La “Cattedrale di Sale di Zipaquirà” (“Catedral de Sal”) è senza dubbio l’attrazione più visitata nei pressi di Bogotà, situata nel piccolo paesino di Zipaquirà, 40 km a nord della capitale. La sua particolarità sta nel fatto di trovarsi all’interno di una delle più grandi miniere di sale del Paese, costruita nelle zone dove ad oggi non vengono più fatte estrazioni. Da un’idea che poteva sembrare pazzia, l’immensa miniera sotterranea si è trasformata in un “museo” religioso, con al suo interno diverse opere ed un’enorme e spettacolare cattedrale dove ad oggi si celebra ancora la Messa. Quest’opera rappresenta sicuramente qualcosa di veramente particolare e non è necessario essere credenti per ammirarne la bellezza, anche se secondo noi non è una delle cose assolutamente da vedere in Colombia.
La laguna di Guatavita
Fra le cose da vedere a Bogotà molti non si lasciano sfuggire una gita alla laguna di Guatavita, luogo legato indissolubilmente alla leggenda di “El Dorado“. Visitando il Museo dell’Oro farete la conoscenza dell’antichissima tribù dei Muisca, scoprendo anche i loro riti votivi alle divinità, alle quali donavano ingenti quantità d’oro immergendosi con esse nella laguna. Ciò ha fatto sì che, in diversi momenti della storia, i “Conquistadores” spagnoli arrivassero a Guatavita tentando (e riuscendo) a prosciugare totalmente le acque della laguna per appropriarsi dei tesori Muisca. Tesori che poi, una volta in Spagna, vennero usati per comprare le armi con cui, una volta tornati in Sud America, sterminarono i nativi…
Per raggiungere la Laguna di Guatavita, se non avete la fortuna di avere un mezzo, potete prendere un autobus dal Terminal del Norte di Bogotà, con direzione Guatavita, oppure prenotare una visita guidata. In questo caso troverete tour che visitano solo la laguna oppure che la abbinano alla Cattedrale di Sale (come questo tour di Civitatis). Chissà che non troviate una manciata di oro anche voi.
Villa de Leyva
Impossibile dirvi in un solo paragrafo cosa vedere a Villa de Leyva. Case bianche, strade acciottolate, natura verdeggiante e tanta, tanta, tanta tranquillità. Villa de Leyva potrebbe rappresentare per voi una semplice gita in giornata oppure la prima tappa di un itinerario più lungo verso il nord della Colombia. Cio’ che contraddistingue questa cittadina è che dietro la sua apparente tranquillità si nascondono attrazioni davvero particolari: la più grande casa di terracotta al mondo (la “Casa Terracotta“), il Museo Paleontologico che ospita il più lungo fossile integro della Terra (un Kronosauro di 15 metri e di 110 milioni di anni), i “Pozos Azules” (pozze d’acqua turchese), il gustoso Museo del Cioccolato, il bellissimo “Santuario di Flora e Fauna di Iguaque” (chiuso fino a data da destinarsi) e molto altro ancora. Come potete ben intuire, poche righe non bastano per parlare di Villa de Leyva e per questo le abbiamo dedicato un articolo tutto per lei. Fossimo in voi non ce la lasceremmo sfuggire.
Niente più pregiudizi per Bogotà
Bogotà potrà non essere la più bella città della Colombia (eguagliare in bellezza Cartagena de Indias è quasi impossibile) ma se volete conoscere la storia e la cultura di questo Paese dai mille colori non potete non passare di qui. Seguite il nostro articolo o lasciatevi guidare dall’istinto, l’importante è che mettiate da parte i pregiudizi e che vi lanciate alla scoperta di questa capitale ricca di splendide sorprese!
Molto bello ed interessante, con le vostre descrizioni e foto, sembra di essere lì. Racconto scorrevole, che ti fa venire voglia di prendere l’aereo e partire. Grazie per la ricchezza di dettagli riguardanti tutti gli argomenti .
Grazie di cuore Lella. Questi sono i commenti che più amiamo! È stato un piacere farti viaggiare con noi e speriamo di potertelo far fare più volte possibili…
Grazie ancora!