Durante i due anni trascorsi in Australia abbiamo avuto la fortuna di poter attraversare tutti i suoi Stati Federali: siamo partiti da Perth nel Western Australia, abbiamo raggiunto il cuore rosso del Paese (attraversando il deserto australiano), fino al simbolo per eccellenza di questa grande Nazione: la magica Uluru (Northern Territory). Da lì siamo scesi nello Stato del buon vino, il South Australia, visitando la città sotterranea di Coober Pedy, Adelaide e la meravigliosa Kangaroo Island. Ci siamo innamorati follemente della Tasmania ed abbiamo poi iniziato a risalire la costa Est, percorrendo gli Stati del Victoria e del New South Wales e partecipando anche al Capodanno più famoso del mondo. Come ciliegina sulla torta del nostro On the Road australiano mancava solo un ultimo Stato: il Queensland.
Da molti definito il Sunshine State, “Lo Stato del Sole” (grazie al suo clima perlopiù soleggiato, anche se al suo interno si individuano ben 5 zone climatiche), è il secondo degli Stati Australiani in quanto ad estensione, ed al suo interno sono nascosti numerosi luoghi di rara bellezza. Scegliere cosa vedere in Queensland potrebbe quindi essere complicato, ma per questo ci siamo qua noi. Eccovi dunque una lista dei luoghi da vedere in Queensland, che abbiamo deciso di elencare dal punto più a sud fino all’estremo nord così che possiate utilizzarlo anche come un vero e proprio itinerario di questo splendido Stato.
Cosa vedere in Queensland – La mappa
Per aiutarvi a seguirci meglio ecco a voi una mappa dove abbiamo indicato le attrazioni che vi consigliamo di vedere in Queensland. Come potete vedere si trovano quasi tutte lungo la costa, in un tratto che copre all’incirca 3.000 km, con brevi deviazioni verso l’interno. Vi aspetteranno perciò tanti chilometri da macinare e uno sproposito di cose da vedere. Non resta che metterci in viaggio e scoprirli a uno a uno!
Come esplorare il Queensland
Per esplorare tutte le attrazioni che leggerete a breve noi ci siamo affidati alla nostra fedele Peggy, una Mitsubishi Pajero 4×4, ma per la maggior parte di esse è sufficiente una normale utilitaria. Solo se avete intenzione di visitare Fraser Island, lo Eungella National Park, la Cape York Peninsula e la Savannah Way vi consigliamo caldamente di informarvi sul meteo e sui percorsi e spostarvi con un mezzo appropriato. Per la maggior parte del viaggio troverete comunque strade tanto perfette quanto dritte, cosicché guidare per il Queensland non presenterà particolari problemi. Per questo valgono sempre le regole che abbiamo già elencato dettagliatamente nel nostro articolo su “Come prepararsi per un On the Road in Australia”. Per chi non ha tempo da perdere facciamo un veloce riepilogo:
- Non guidare MAI dal tramonto all’alba per non rischiare di fare incidenti con gli animali selvatici (canguri in primis);
- Le maggior parte delle pompe di benzina in Australia NON sono 24/7 ma seguono orari prestabiliti, quindi non fatevi trovare impreparati. Scaricate l’App “Fuel Map Australia” e potrete conoscere prezzi e orari di tutti i distributori;
- Per un On the Road perfetto in giro per l’Australia è indispensabile scaricare l’App WikiCamps (7,99 AU$) la quale vi mostrerà campeggi e parcheggi gratuiti, distributori di acqua potabile, bagni pubblici con doccia e tantissimi consigli su cosa vedere in qualsiasi luogo scegliate;
- Quando visitate zone remote, ed i Parchi Nazionali presenti in esse, assicuratevi di avere con voi tutti gli essenziali: soldi in contanti, tanica di acqua, ruota di scorta con cric, compressore per ruote o, altrimenti, un’ottima Roadside Assistance (assistenza stradale);
- Qualunque sia il tipo di viaggio, e ovunque vi stiate dirigendo, non dimenticatevi di stipulare una buona assicurazione medica che potrebbe letteralmente salvarvi la vita. Noi ci siamo trovati molto bene con Heymondo (massimali alti e prezzi onesti) e, se volete, potrete provarla anche voi con il 10% di sconto.
Cosa vedere in Queensland
La Grande Barriera Corallina, città amate da turisti e surfisti, Riserve Naturali, la foresta pluviale più antica al mondo, isole e strade remote. Il Queensland è tutto questo e molto altro ancora, e solo esplorandolo potrete vedere da vicino i suoi animali più teneri (canguri e koala su tutti) così come quelli più feroci e temuti (coccodrilli e casuari) senza scordare gli avvistamenti di rari ornitorinchi e la magia del mondo subacqueo. Insomma, preparatevi ad una lunga (ed esauriente) lista di cosa vedere in Queensland. Perché noi non vediamo l’ora di raccontarvela.
#1 – Gold Coast ed i suoi grattacieli
Gold Coast è la prima cittadina degna di nota che incontrerete sulla vostra strada se arrivate da sud, ovvero dal New South Wales. Ve ne avevamo già parlato dettagliatamente nel nostro itinerario da Sydney a Brisbane, e rappresenta l’esatto contrario di quella che sarà poi la fine del viaggio in Queensland, dove troverete Parchi Naturali incontaminati e foreste silenziose. Gold Coast è infatti una città super moderna con enormi grattacieli che si affacciano direttamente sulla spiaggia. Ma gli australiani (e anche molti turisti) vengono qua più per la sua anima festaiola, che la rendono una città piena di vita e di divertimenti, che nel periodo estivo dà il meglio di sé con locali per tutti i gusti ed il clima perfetto per fare surf. Fra un bagno in spiaggia (la più rinomata è la Surfers Paradise) e qualche drink, accompagnati da buona musica in uno dei tantissimi locali del centro, non dimenticatevi di raggiungere la terrazza panoramica SkyPoint situata nel suo grattacielo più alto, il Q1, che con i suoi 322 metri è anche il più alto d’Australia. Solo guardando Gold Coast da così in alto capirete su che splendido paesaggio si poggia tutto il suo cemento. Esplorate perciò il centro città e, se vorrete, ammirate il suo skyline dal vicino quartiere di Miami. Prima di giungere fino a Gold Coast fate però una veloce sosta a Coolangatta e al suo “State Border Monument” per varcare il confine tra New South Wales e Queensland e per tenere letteralmente i piedi…in due Stati!
#2 – Brisbane, la capitale del Queensland
Noi non amiamo molto le città, soprattutto quelle tipo Gold Coast, ma proseguendo verso nord, a soli 80 km dalla “Costa d’Oro”, troverete Brisbane, la capitale del Queensland, che saprà sicuramente affascinarvi. La città, tagliata in due dall’omonimo fiume, è la terza più grande d’Australia ed è nel suo centro a misura d’uomo che potrete, e dovrete, fare il pieno di cultura prima di proseguire verso centri urbani più piccoli e Parchi Naturali enormemente estesi. Il punto di partenza ideale (e per niente male) è il centro di informazioni turistiche, che si trova dentro quelle che un tempo fu un teatro, il “The Regent” in Queen Street.
Prendete informazioni e godetevi i lussureggianti interni del teatro prima di recarvi al municipio, il Brisbane City Hall, dove potrete prendere parte al tour guidato alla torre dell’orologio (l’ingresso è gratuito ma la visita va prenotata) e visitare il Museum of Brisbane (MoB) al suo interno. Proseguite poi per una camminata fra le vie del centro (sempre nei dintorni di Queen Street) ricche di negozi, centri commerciali ed edifici storici, fino a concludere la vostra passeggiata presso i gratuiti “City Botanic Gardens” ed il vicino Queensland Parliament, che potrete visitare anche prendendo parte ad una seduta (nel caso in cui ce ne sia una in programma).
Ma la parte migliore di Brisbane deve ancora arrivare. Dirigetevi verso il molo “North Quay” che troverete lungo il Brisbane River e usufruite dell’ottimo servizio di traghetti gratuiti (chiamati City Hopper) per una splendida (ed economicissima) crociera con vista città. Usate questo fantastico mezzo di trasporto per raggiungere Kangaroo Point e South Bank: il primo è il miglior punto panoramico sullo skyline cittadino, mentre il secondo è il quartiere più vivace, moderno e particolare di Brisbane dove si trovano una spiaggia con piscina artificiale, la “South Bank Parklands”, la celebre scritta “Brisbane’ ed il Queensland Cultural Centre.
Nel Queensland Cultural Centre troverete i musei più importanti della città, tra cui l’imperdibile QAGOMA (che leggendolo non è che suoni così bene, ma in realtà è la “fusione” tra le iniziali di Queensland Art Gallery e Gallery of Modern Art), ed il Queensland Museum che ospita esposizioni su flora e fauna dello Stato, compresa quella estinta (con particolare attenzione per il mondo Giurassico), accompagnata dall’immancabile sezione sulla cultura aborigena. Ah, quasi dimenticavamo: tutti questi musei sono ad ingresso libero.
Insomma, Brisbane potrebbe anche non piacere se la vostra città australiana dei sogni è Sydney, ma c’è da dire che quel che la capitale del Queensland ha da offrire lo sa offrire in maniera perfetta. E soprattutto gratuitamente. Una sosta di almeno una notte a Brisbane è secondo noi obbligatoria, così che potrete fare il pieno di attrazioni, musei e…confusione, prima di partire per l’immenso territorio che si estende a nord, dove non troverete più posti del genere. Ma non temete, non mancheranno di certo le emozioni. Anzi, ancora non avete visto niente!
#3 – Sunshine Coast: dalle Glass House Mountains a Noosa Heads
Non vorrete per caso perdervi la parte di costa amata del Queensland? Proseguite quindi lungo costa da Brisbane e godetevi le splendide strade, i bei paesaggi e le particolari cittadine con vista oceano della Sunshine Coast. Il paesaggio dominante che vi accompagnerà è costituito da spiagge di rena bianca e finissima, bagnate da acque turchesi e circondate dalla foresta pluviale. Basterà però spingersi un poco verso l’interno per scoprire un susseguirsi di Parchi Nazionali con paesaggi che spaziano da zone desertiche a montagne verdeggianti. La Sunshine Coast è il luogo perfetto per chi ha voglia di esplorare e, partendo da quello che vi suggeriremo qua sotto, potrete togliervi molte soddisfazioni.
Le forme particolari delle Glass House Mountains
A 70 km da Brisbane, la particolarissima catena Glass House Mountains vi darà il benvenuto nella Sunshine Coast. Definirle montagne ci pare un po’ eccessivo, visto che le sue cime si aggirano fra i 250 e 550 metri di altezza, rispecchiando però lo standard locale (pensate che la più alta montagna australiana, il Mount Kosciuszko, raggiunge a malapena i 2.228 m.s.l.m.). Tranquilli però che ci penseranno le loro incredibili forme a farvi dimenticare di queste “piccolezze”.
Le Glass House Mountains sono formazioni vulcaniche dalla bellezza sconvolgente. Da secoli vengono considerate un luogo Sacro per gli aborigeni, che qui si riuniscono tutt’oggi in occasioni particolari per celebrare riti e cerimonie di importante valore spirituale. Le attività alle “Glass House Mountains National Park” sono numerose, come sono numerosi i trekking che si possono fare al loro interno (vedi mappa). Potrete decidere se raggiungere la cima di una o più vette (Mount Beerwah con i suoi 556 metri è la più alta) o semplicemente percorrere il “Glass House Mountains Lookout” grazie al quale, in soli 20 minuti di camminata, avrete una vista completa su tutta la catena montuosa.
Questo è senz’altro un luogo che vale la pena visitare. Potrete farlo con calma, soprattutto se siete appassionati camminatori, oppure facendo una leggera deviazione dalla costa per ammirarne il paesaggio. Vi consigliamo vivamente le Glass House Mountains poiché proprio da qua inizierete a percepire la diversità del Queensland dal resto dell’Australia continentale. Solo alle Blue Mountains avevamo potuto esplorare luoghi simili, dominati dal verde e caratterizzati dai picchi delle cime montuose che rompono la monotonia del paesaggio. Perché l’Australia non è soltanto splendide spiagge o infinite zone desertiche.
Noosa Heads, una cittadina che mette allegria
Dopo l’incursione alle Glass House Mountains è tempo di tornare sulla costa ed entrare nella vera Sunshine Coast. Raggiungete perciò Mooloolaba e (20 km più su) Marcoola, i quali comprendono il cuore della “Costa del Sole”. Noi in questi due centri abitati costieri tuttavia non abbiamo trovato niente di speciale. Ci siamo così spinti lungo oceano altri 25 km a nord fino a raggiungere la fine della Sunshine Coast, nonché (sempre secondo noi) la sua cittadina più bella: Noosa Heads. Il centro è una vera chicca e tra baie enormi, spiagge turchesi e lagune cittadine avrete soltanto l’imbarazzo della scelta per rendere la vostra sosta una piacevole scoperta.
Non per niente Noosa Heads è una delle mete predilette per le vacanze australiane e, anche se piena di turisti, riuscirete senz’altro a trovare la vostra intimità. Nel centro nella vivace Hastings Street potrete perdervi tra i particolarissimi negozi e locali e, anche se sarete a pochi passi da spiagge super affollate, il verde tutto intorno sarà la vostra via di fuga per trovare lidi semi-deserti. Se quindi volete passeggiare con vista oceano scegliete “The Parade”, un percorso pedonale che corre fra la spiaggia e le residenze di lusso che si affacciano su di essa. Oppure, a pochi passi dal centro, potete avventurarvi nel “Noosa National Park”, con un’infinità di percorsi lungo costa e all’interno della foresta e con possibilità di avvistamenti speciali sia fuori (koala, goanna e tacchini australiani) che dentro l’acqua (balene e delfini). Perché noi siamo abituati alle estese pinete che abbracciano i nostri litorali, mentre su questa costa ad offrire refrigerio a pochi passi dall’Oceano Pacifico ci sono alte e infinite foreste di eucalipti, abitate da dolci koala.
Noosa Heads sembra uno dei quartieri cool di città ben più estese e per noi rimane il luogo ideale per vivere e amare la Sunshine Coast. Apprezzerete il tutto anche se siete solo di passaggio (fermatevi al “Laguna Lookout” se non ci credete), ma Noosa Heads riesce a dare il meglio di sé specialmente se le viene dato il modo di essere scoperta con calma, dato che le attività da svolgere sono davvero innumerevoli: fra parchi lungo oceano, esplorazioni lungo il fiume Noosa, spiagge a perdita d’occhio (pensate che la “Noosa North Shore” si estende per ben 80 km) e attività fuori dal comune avrete davvero l’imbarazzo della scelta di come trascorrere il vostro tempo qua.
#4 – Hervey Bay e Fraser Island, a tutta sabbia
Salutata la Sunshine Coast sarebbe cosa buona e giusta dirigersi verso Hervey Bay. Visitate le sue spiagge con la bassa marea per incontrare migliaia di “Soldier Crabs” (= Granchi Soldato) che creano vere e proprie opere d’arte con la sabbia. Per il resto i villaggi costieri che si trovano nei paraggi non hanno molto altro da offrire. Ma noi vi abbiamo fatto venire fin qua per un altro motivo, e questo motivo è nient’altro che Fraser Island, la più grande isola di sabbia al mondo e Patrimonio dell’Umanità UNESCO dal 1992. Lungo i 123 km di isola troverete bellissime spiagge, percorsi di trekking, alte dune, una foresta pluviale e laghi di acqua piovana e potrete godervi avvistamenti di balene, delfini e dingo (qui particolarmente diffusi). Un’isola tutta da vivere.
Raggiungete River Heads e prendete il primo traghetto disponibile per Fraser Island. Sappiate però che non troverete altro che strade sabbiose all’interno dell’isola, perciò l’unica maniera per esplorarla in autonomia è quello di avere (o noleggiare) una 4×4 o, altrimenti, affidarvi ad un tour con mezzi ed autisti che guideranno per voi. Il nostro consiglio è quello di trascorrere qui più giorni, percorrendo ed esplorando la superstrada-su-spiaggia “75 Mile Beach” e riposandovi in uno dei numerosi campeggi con vista oceano.
Potremmo parlarvi per giorni di cosa vedere a Fraser Island ma noi, per problemi logistici, non abbiamo potuto visitarla e quindi non possiamo scrivere molto altro. Comunque vi avevamo promesso che vi avremmo fatto conoscere ogni tipo di paesaggio, cambiando scenario ogni giorno e perciò dopo città, montagne, spiagge e oceano a non finire è tempo di portarvi in due dei più bei Parchi Nazionali di questo Stato.
#5 – Eungella National Park ed il Finch Hatton Gorge, i due parchi più belli
Risalendo la costa, e procedendo da Hervey Bay verso nord, vi aspettano 8 ore di guida per raggiungere la cittadina di Mackay. In questo lungo viaggio non troverete attrazioni degne di nota ma se vorrete fare qualche sosta durante il percorso potrete optare per Bundaberg e Rockhampton. La prima è una cittadina famosa per le sue canne da zucchero (con cui fanno i più pregiati rum e ginger beer d’Australia), per essere il punto di accesso più a sud della Barriera Corallina e per sfruttare i backpackers in cerca di Farm; la seconda è conosciuta soprattutto per i suoi Giardini Botanici (i “Rockhampton Botanic Gardens”) dove perdersi per un paio d’ore, ma che potrebbe deludervi se, come noi, non amate gli zoo. I giardini sono infatti collegati con uno zoo gratuito e vi ritroverete a vedere animali in cattività. Se non fa nemmeno per voi tirate pure dritto fino a Mackay.
Se volete trovare lavoro in “Farm”, senza essere sfruttati, ecco qualche prezioso consiglio
Una volta arrivati a Mackay non è così fondamentale visitare le sue spiagge ed i suoi belvedere (identici a tanti altri in Australia) ma se volete fare qualcosa di diverso dirigetevi verso la “Orchid House” all’interno del Queens Park nella quale troverete tantissime orchidee dai mille colori e forme. Fatto un giro veloce per il centro non vi resta che deviare verso l’interno e dirigervi verso Finch Hatton e Eungella, entrambi 85 km più in là. Visiterete così i bellissimi “Finch Hatton Gorge” e “Eungella National Park”, mentre infinite piantagioni di canna da zucchero vi accompagneranno lungo il percorso.
Le cascate del Finch Hatton Gorge
Arrivati al piccolo centro abitato di Finch Hatton prendete la Gorge Road per circa 9 km. Vi ritroverete così a percorrere una strada immersa nella natura che dopo circa 10 km si concluderà al parcheggio della “Finch Hatton Gorge”. Questa strada sarà inoltre molto divertente da percorrere, dato che dovrete attraversare per ben due volte il letto di un fiume; se avete una 4×4 non avrete alcun problema, diversamente meglio assicurarsi della percorribilità. Una volta raggiunto il parcheggio prendete il percorso che conduce prima alle Araluen Falls (1,6 km) e per poi proseguire verso le cascate di Wheel of Fire (altri 1,5 km). Oltre a godervi le cascate e gli splendidi scenari, se il tempo lo permette, potrete anche rinfrescarvi con un bagno rilassante nelle loro piscine naturali prima di rimettervi in cammino.
Avvistamento ornitorinchi all’Eungella National Park
Adesso guidate per altri 32 km verso Eungella per raggiungere il suo omonimo Parco Nazionale. Ma attenzione, questa sarà una delle poche strade tortuose ed in salita che troverete in Australia! Per noi italiani sembra quasi uno scherzo, ma per gli australiani abituati a strade solo piatte e dritte no. Cosicché in questo tratto di strada i cartelli di pericolo diventeranno i vostri compagni di viaggio. Viaggio che terminerà nel nostro Parco del Queensland preferito. Il motivo è presto detto: l’Eungella National Park è famoso per la facilità con cui è possibile avvistare gli ornitorinchi in libertà. E noi amiamo gli ornitorinchi! Ci avevamo provato a lungo in Tasmania, senza riuscirci mai, ed avevamo coronato il nostro sogno nel Santuario di Tidbinbilla a pochi chilometri da Canberra, ma vedere questi particolarissimi mammiferi che nuotano a pelo d’acqua, a pochi centimetri da noi, per poi tornare velocemente ad immergersi e scomparire è un’emozione che non ci lascia mai indifferenti. Vi basterà avvicinarvi alle sponde del Broken River e aspettare di vedere le classiche bolle nell’acqua che indicano la presenza di un ornitorinco, per poi vederlo qualche secondo dopo uscire per prendere fiato prima di tornare ad immergersi. Noi lungo il fiume ne abbiamo visti più di 5 e saremmo stati ore a guardarli, ma è tempo anche per noi di immergerci…e non in un luogo qualunque. Le acque della Great Barrier Reef, la più grande e celebre barriera corallina del mondo, sono là che ci aspettano.
#6 – Airlie Beach e le Whitsunday Islands: è tempo di Grande Barriera Corallina
Una méta imperdibile che non puo’ assolutamente mancare nella lista di cosa vedere in Queensland è la graziosa Airlie Beach, punto di partenza ideale per visitare le Whitsunday Islands ed esplorare la Grande Barriera Corallina australiana. Dal porto di Airlie Beach ogni giorno partono tantissimi tour e vi consigliamo di non andarvene prima di esservi goduti almeno una giornata di esplorazione della Grande Barriera Corallina ed una delle Isole Whitsunday. Se poi avete molto tempo a disposizione ricordate che ci sono tantissime altre attività (come ad esempio paracadutismo o un giro in aereo) e anche gite di più giorni, con barche di diverso tipo, con cui visitare le attrazioni principali nei dintorni.
Whitsunday Islands, un insieme di isole paradisiache
Le Whitsunday Islands sono un arcipelago composto da circa 70 isole, che dividono Airlie Beach dalla Grande Barriera Corallina. Alcune di queste isole sono state scelte per costruire resort di lusso, altre vedono ancora la presenza predominante della natura ed altre ancora sono del tutto disabitate. Potrete esplorarle con tour giornalieri che partono da Airlie Beach oppure soggiornarci scegliendo quella che più fa al caso vostro (e del vostro portafoglio). Le più famose e visitate sono senz’altro Long Island, Hamilton Island, Whitsunday Island, Hook Island e Hayman Island ma spesso i prezzi per raggiungerle e alloggiarci sono troppo alti per qualsiasi turista medio.
Ma se non potete dormire in una delle splendide isole sopracitate provate almeno a raggiungere con un tour la spiaggia per eccellenza di queste isole, considerata una delle più belle al mondo: Whitehaven Beach. Situata nella parte bassa della Whitsunday Island (da non confondere con l’arcipelago Whitsunday IslandS) vi farà rimanere abbagliati grazie alla sua sabbia così fine e bianca da sembrare farina che potrete addirittura sentire “suonare” sotto i vostri piedi. Ma questa spiaggia dà il meglio di sé ammirandola da lontano, dal famosissimo (e fotografatissimo) “Hill Inlet Lookout” che vi mostrerà la spettacolare insenatura che l’oceano ha realizzato ad opera d’arte all’interno dell’isola. Se poi volete proprio esagerare allora prenotate un volo panoramico ed emozionatevi con le viste mozzafiato di Whitehaven Beach e delle altre meraviglie delle Whitsunday Islands dall’alto. Solo così vedrete anche la piccola ma splendida Heart Reef, una romantica isola di corallo a forma di cuore.
Vostra maestà la Grande Barriera Corallina
Un tour alla Grande Barriera Corallina non fa parte solo della lista di cosa vedere in Queensland, ma entra probabilmente nella “Top 10” delle cose da vedere in tutta Australia. Con un’estensione di 2.300 km ed una superficie di circa 344.400 km² è una meraviglia naturale unica al mondo, che vale assolutamente la pena visitare prima che il governo australiano (che continua a far costruire miniere inquinanti nelle sue vicinanze), i turisti ed il riscaldamento globale la distruggano del tutto. Purtroppo lo sbiancamento dei coralli, che porta alla loro morte, è già fin troppo evidente (soprattutto nelle zone più turistiche come Cairns e Port Douglas) ma nei punti dove il corallo è vivo ed in salute l’esplosione di pesci e di colori vi farà vivere un’esperienza indimenticabile.
La Great Barrier Reef di Airlie Beach si trova a largo, a diversi chilometri dalla costa, e per raggiungerla dovrete affrontare un viaggio di almeno 2 ore in mare aperto. Per fortuna che a farvi compagnia ci saranno le viste sulle Whitsunday Islands e sulle barriere di corallo a filo d’acqua. Una volta che si è circondati dal corallo non resta che tuffarsi (con maschera e boccaglio o con bombole) e godersi lo stupendo mondo sottomarino del quale l’uomo, purtroppo (o per fortuna), conosce ancora fin troppo poco.
#7 – Townsville, punto strategico del Queensland
Ripartiti da Airlie Beach e percorse circa 3 ore in auto lungo la costa troverete Townsville, una cittadina dalla posizione strategica, punto di accesso alla Grande Barriera Corallina, alle foreste tropicali e all’entroterra del Queensland. Da qui si puo’ scegliere se proseguire verso nord (dove si trovano Cairns e Cape Tribulation) oppure avventurarsi in un lungo viaggio verso Darwin, capitale del Northern Territory, ad oltre 2.500 km di distanza. Quest’ultimo tragitto è l’unica opzione per raggiungere Darwin per chi è sprovvisto di una 4×4 poiché non potrà percorrere la selvaggia e affascinante Savannah Way, che vi presenteremo più avanti.
Chi si trova di passaggio da Townsville potrà ammirare la vista panoramica da Caste Hill, il monolite di granito rosso che domina il paesaggio, godersi le spiagge tropicali, fra le quali spicca The Strand, o passeggiare dentro il “Jezzine Barracks Precint” alla scoperta della storia militare della città. Townsville oltre a questo non ha molto altro da offrire cosicché in mezza giornata sarà possibile visitarla tutta. Tuttavia la maggior parte delle persone che viene qua lo fa per due buoni motivi: per visitare la Great Barrier Reef (anche se non delle migliori) o per raggiungere in traghetto (con o senza auto) la vicinissima ma speciale Magnetic Island. Quest’ultima non solo è famosa per le sue spiagge vergini, ma soprattutto per avere al suo interno la più grande colonia di koala dell’Australia meridionale. Un’occasione da non lasciarsi sfuggire se non avete mai visto da vicino questi meravigliosi marsupiali.
#8 – Wallaman Falls, le cascate più alte d’Australia
Le bellezze naturali, fortunatamente, non sono ancora finite. Proseguendo verso nord, e raggiunta la cittadina di Ingham (segnatevi questo nome che poi vi spiegheremo il perché), deviate verso l’interno per 50 km fino a raggiungere le Wallaman Falls, che con il loro dislivello di 268 metri si aggiudicano il titolo di cascate a salto singolo più alte d’Australia. Le Wallaman Falls si trovano nel “Girringun National Park” e potrete ammirarle da diversi punti panoramici disseminati lungo il Parco, tutti straconsigliati. Dopo averle viste dall’alto avventuratevi lungo i 4 km a/r del “Djinda Walk” per poterle ammirare anche dal suo punto più basso e percepirne tutta la potenza da vicino. È vero che non potrete fare il bagno nella loro piscina, profonda 20 metri, ma il vapore acqueo della cascata vi darà ugualmente la sensazione di esservi tuffati.
#9 – Paronella Park, un castello immerso nella natura
Erano gli anni ’30 quando il visionario José Paronella, un immigrato spagnolo, iniziò i lavori di costruzione di un castello all’interno della foresta pluviale di Mena Creek (140 km a nord di Ingham e 120 km a sud di Cairns), spinto dall’amore per la moglie Margarita. Il risultato di anni di duro lavoro fu un meraviglioso agglomerato di edifici fiabeschi all’interno di un parco con tanto di fiume con cascata (utilizzata per la produzione di energia idroelettrica), foreste di bambù ed altissimi “Queensland Kauri Pine” (bellissimi pini dalla corteccia “militare”). Dopo una storia travagliata, fatta di abbandoni, catastrofi naturali ed oblio il castello è andato quasi completamente distrutto e la natura è diventata l’unica padrona. Soltanto nel 1993 il parco è stato finalmente ritrovato, restaurato e reso fruibile agli ospiti che desiderano visitarlo per rivivere il sogno di Paronella. Ad oggi tutto questo è conosciuto come il “Paronella Park”.
Preparatevi per trascorrere qui almeno un giorno ed una notte dato che acquistando il biglietto avrete accesso al parco (scarica la mappa), potrete partecipare gratuitamente a tutti i tour guidati, assistere allo spettacolo notturno e dormire presso il Caravan Park adiacente. Per chi non l’avesse capito il Paronella Park è un’attrazione incredibile, che ci fa capire che la natura e la mano dell’uomo possono davvero convivere felici e contenti.
#10 – Cairns, la città più visitata del Queensland
Proseguendo il nostro viaggio è impossibile non fermarci nella rinomata méta turistica di Cairns. Essendo la città più vicina alla Great Barrier Reef sono in tantissimi a sceglierla come punto d’appoggio per lo snorkeling ma proprio per questo è uno dei luoghi più affollati per esplorare i fondali australiani (Airlie Beach, invece, è molto meno affollata). Ma anche se non voleste prendere parte ad un tour per la barriera corallina (o ad un’altra delle molteplici attività di Cairns), vale comunque la pena fermarsi in città prima di proseguire verso Cape Tribulation o le magiche Atherton Tablelands. Purtroppo però, a differenza della maggior parte delle città del Queensland delle quali vi abbiamo parlato finora (celebri per le loro spiagge e prese d’assalto dai surfisti) i lidi di Cairns e dintorni sono off-limits per i bagnanti. Vicino alla costa, oltre ai normali comuni pericoli (meduse, squali, pesci pietra), si trovano i letali coccodrilli di acqua salata e quindi è altamente sconsigliato godersi un bagno rinfrescante nell’oceano. Per fortuna che gli australiani pensano a tutto e così, a pochi passi dall’oceano e dal centro, troverete la Esplanade Lagoon, una laguna artificiale di acqua salata con tanto di spiaggia e giardini tropicali. Sfuggire dal caldo torrido della regione non sarà più un problema.
Non è un sostituto dell’oceano quello che stavate cercando? Allora non perdetevi una passeggiata fra i percorsi del Mount Whitfield ed una visita ai Giardini Botanici cittadini, con un’area speciale dedicata ad orchidee e farfalle. Fatevi un giro anche nel vicino quanto particolarissimo “Tanks Art Centre”, dove alcuni serbatoi usati per lo stoccaggio di petrolio durante la Seconda Guerra Mondiale sono stati convertiti in teatri, sale concerti e spazi espositivi, per poi concludere l’esplorazione della città visitando i suoi musei (la gratuita “Cairns Art Gallery” ed il “Cairns Museum”). Se poi doveste rimanere almeno una notte a Cairns non perdetevi i suoi celebri Night Markets (aperti tutti i giorni dalle 16:30 alle 22:00) nei quali troverete ampia scelta di negozi, souvenir e ristoranti di vario genere. Godetevi le ultime boccate di mondanità prima di avventurarvi lontano da qualsiasi forma di civiltà.
#11 – Da Port Douglas a Cape Tribulation passando per Daintree
Siamo pronti a raggiungere il punto più a meridione del nostro itinerario, Cape Tribulation, l’unico luogo esistente sulla Terra in cui la foresta pluviale si tuffa nella Grande Barriera Corallina. E non stiamo parlando di una foresta a caso ma precisamente della Daintree Rainforest, ovvero la foresta pluviale più antica al mondo (risalente a ben 180 milioni di anni fa). La cosa bella è che anche il viaggio per raggiungerla è una vera (magnifica) avventura.
Man mano che percorrerete i 140 km che separano Cairns da Cape Tribulation la natura cambierà insieme al paesaggio ed il verde intorno a voi diventerà sempre più folto e rigoglioso. Ma da queste parti non sono solo le piante a farla da padrona. Sarà infatti molto facile avvistare spettacolari casuari in libertà (alla quale abbiamo dedicato un capitolo più sotto) che attraversano la strada e, perché no, coccodrilli. Per vedere questi ultimi non dovete fare altro che continuare a leggere.
La crociera sul Daintree River a “caccia” di coccodrilli
Poco dopo aver superato Port Douglas (altra località perfetta per visitare la Grande Barriera Corallina con un tour), ed esservi ritrovati al cospetto del fiume Daintree, la strada si interromperà e non avrete altra scelta che imbarcare voi ed il vostro mezzo su di un traghetto (più una zattera diciamo); in un paio di minuti sarete dall’altro lato. Proprio in questo punto, prima di imbarcarvi, vi suggeriamo di fermarvi sulle sue sponde e prendere parte ad una piccola crociera lungo il fiume. Potrete così vedere da vicino enormi esemplari di coccodrillo in totale libertà, oltre a numerosi volatili, serpenti e anfibi. Noi ci siamo imbarcati con “Solar Whisper Wildlife Cruise” (28 AU$, l’unica barca ad emissioni zero) ed abbiamo potuto scorgere diversi “crocs” riposare beati sulla riva del fiume. Avvistarli è un’emozione unica, anche se le loro dimensioni davvero impressionanti (3,5 metri è la media) e la loro staticità fanno rabbrividire solo al pensiero. Credeteci quando vi diciamo che dopo averli visti prenderete più sul serio i cartelli di divieto di balneazione posti in questa zona del Queensland.
Il “Daintree Discovery Centre” e Cape Tribulation
Superato il Daintree River ed i suoi feroci coccodrilli mancheranno pochi chilometri per entrare nella foresta ed arrivare così a Cape Tribulation. Ma prima di tutto questo vi consigliamo una veloce sosta al “Daintree Discovery Centre” dove, oltre ad apprezzare la vista dalla cima della torre (alta ben 23 metri), conoscerete nel dettaglio la storia e le caratteristiche di questo magnifico territorio, inclusi la flora e fauna che lo caratterizzano. Arricchiti da queste nuove scoperte sarete finalmente pronti per avventurarvi nei percorsi a piedi che troverete lungo la strada per Cape Tribulation e che vi condurranno fra le felci, le liane e l’intricato intreccio di mangrovie che danno vita alla Daintree Forest, la foresta pluviale più antica al mondo (se ancora non l’avevate capito).
“Trip to the Tip” fino alla penisola di Cape York
E così il nostro punto più a nord di questo viaggio è stato Cape Tribulation, ma chi ha coraggio da vendere, una 4×4 perfettamente funzionante e un’ottima guida (o abbastanza soldi per permettersi un tour) potrà spingersi fino alla fine della Cape York Peninsula, il punto più a nord di tutta l’Australia continentale. Questo viaggio è conosciuto come il “Trip to the Tip” (= Viaggio alla Punta), un’avventura per pochi. Raggiungere la “Punta” richiede infatti grande preparazione ed il sostegno di altri mezzi, dato che in questa zona remota c’è poco segnale per i cellulari, le stazioni di rifornimento sono quasi nulle e le strade sono percorribili, non senza difficoltà, solo durante la stagione secca (da giugno ad ottobre). Siete pronti a profondi guadi con pericolo coccodrilli e strade così dissestate che non sembrano nemmeno strade? Cari avventurieri l’Australia, come sempre, saprà ripagarvi delle vostre fatiche.
#12 – Atherton Tablelands, un viaggio immersi nella natura
Una volta arrivati più a nord che potete non resterà che tornare verso Cairns. Stavolta però non ci fermeremo nel suo centro nemmeno per sgranchire le gambe, ma entreremo direttamente verso l’interno, direzione Kuranda. È proprio da questo punto che inizia la sensazionale regione delle Aterthon Tablelands, un territorio con una varietà di paesaggi ed attrazioni impressionante. Pronti a scoprire la nostra parte preferita del Queensland?
Scarica subito la “Touring Map” delle Atherton Tablelands
Kuranda ed il suo enorme farfallario
Nemmeno il tempo di fare capolino nelle Atherton Tablelands che è già tempo di fermarsi a Kuranda. Vi ritroverete in un centro cittadino uguale a tanti altri, ma che viene raggiunto da molti turisti grazie alle sue numerose attrazioni. Da Cairns potrete raggiungere il paesino (o viceversa) con lo “Skyrail Rainforest Cableway”, una funivia con vista foresta pluviale, o con il “Kuranda Scenic Railway”, lo storico treno che attraversa altopiani e cascate. Una volta arrivati a Kuranda potrete scegliere di visitare uno dei suoi parchi a tema, tutti vicini tra di loro. Stiamo parlando del “Rainforestation Nature Park”, per vivere un’autentica esperienza aborigena, l’“Australian Butterfly Sanctuary”, uno dei farfallari più grandi al mondo, il “Kuranda Koala Gardens”, per conoscere da vicino i koala, ed il “Birdworld Kuranda”, per osservare i più rari volatili del Pianeta. Noi ci siamo limitati a visitare il farfallario (20,50 AU$ l’entrata) dedicato alla salvaguardia di questi fragili insetti (l’unico dei suddetti tre che protegge realmente gli animali all’interno e non li rende solo pupazzi per le foto), ed i mercatini dell’“Heritage Markets” dove si trovano prodotti locali e souvenir vari. Adesso però andiamo a conoscere le vere Aterthon Tablelands…
Il circuito all’interno delle Atherton Tablelands
Ripartiti da Kuranda dirigetevi verso Mareeba e, se avete tempo a disposizione (dato che non è obbligatorio), fate una veloce sosta nel particolare “Heritage Museum” (ingresso libero) in cui troverete anche un Centro Informazioni per sfamare qualsiasi vostro dubbio o curiosità sulle Atherton Tablelands ed i suoi dintorni.
Che vi siate fermati o meno, la vostra strada continua 28 km più in giù, direzione Tolga, e da qua entrerete nella parte più interessante delle Atherton Tablelands: da Kairi inizia infatti la natura magica del Danbulla National Park e del Crater Lakes National Park, due parchi molto semplici da visitare ma che riusciranno a darvi molte soddisfazioni.
Il percorso da seguire è un circuito di circa 60 km, quasi completamente asfaltato, che da Kairi vi porterà fino a Yungabarra (guidando in senso orario) e che vi farà conoscere:
- L’enorme lago artificiale Lake Tinaroo (che vi terrà compagnia per quasi tutto il tragitto), i suoi spazi verdi tutto intorno e la sua maestosa diga “Tinaroo Dam Wall”. Un luogo perfetto per qualsiasi esigenza;
- Il caratteristico Euramoo Crater Lake che, come si evince dal nome, è un lago sorto in quello che un tempo era il cratere di un vulcano;
- Lo stupefacente “Cathedral Fig Tree”. Un fico di oltre 500 anni di dimensioni imponenti (50 metri di altezza per 39 metri di diametro) che potrete ammirare da qualsiasi angolazione grazie ad un breve percorso a piedi;
- Il surreale Lake Barrine, uno specchio d’acqua nato nel cratere di un vulcano e circondato da foresta pluviale che saprà sorprendervi con i suoi colori difficili da spiegare a parole. Godetevi questo lago mentre sorseggiate una tazza di tè nella graziosa “Lake Barrine Teahouse”;
- Il balneabile Lake Eacham, l’unico di questi laghi dove è possibile camminare tutto intorno, avvistare diverse specie di flora e fauna e farsi un bel bagno nelle sue acque turchesi. Tutto questo stando sempre attenti ai coccodrilli di acqua dolce che qua vivono (anche se sono molto meno aggressivi e letali di quelli di acqua salata);
- La particolare “Nerada Tea Rooms”, la piantagione di tè più estesa (e famosa) d’Australia dove potrete visitare l’azienda, gustare i prodotti e…avvistare un animale unico al mondo! Tranquilli che questa ve la spieghiamo meglio tra poco;
- Fino ad arrivare alla normalissima cittadina di Yungaburra che vi darà la possibilità di avvistare qualche simpatico ornitorinco lungo le sponde del Peterson Creek. Se poi avete ancora voglia di alberi di fico gigante recatevi pure al “Curtain Fig Tree” a soli 2 km dal centro;
- Per ultimo, ma non meno importante, ricordatevi che lungo tutto questo percorso incontrerete pochissimi turisti e che sarete sempre circondati da specchi d’acqua e da una natura viva e rigogliosa presente in poche altre parti d’Australia. Benvenuti alle Atherton Tablelands. Benvenuti in Paradiso.
Alla ricerca del canguro degli alberi alla “Nerada Tea Rooms”
Se è vero che i paesaggi che incontrerete all’interno delle Atherton Tablelands sono speciali, allora sappiate che il “Nerada Tea Rooms” è un luogo unico al mondo. Non tanto perché Nerada è la marca di infusi più famosa del Paese, non tanto per il primato delle sue piantagioni e nemmeno per la particolarità della sua tea-room e per i suoi interessanti tour ma perché qua, e soltanto qua in tutto il Pianeta Terra, avrete l’onore di avvistare con facilità il rarissimo “canguro degli alberi“! Non ne avevate mai sentito parlare prima d’ora? Beh, nemmeno noi prima di venire in Queensland. Si tratta di un marsupiale con il corpo, il muso ed il pelo di un canguro e le zampe e la coda di una scimmia. Il risultato? Un essere vivente spettacolare! Chiedete quindi all’interno del negozio “Nerada Tea” su quale albero si trovano e poi aguzzate la vista per innamorarvi di loro.
Un giro veloce per Atherton
Credete che le Atherton Tablelands siano già finite? Vi sbagliate di grosso! Soltanto 13 km dividono Yungaburra dalla cittadina di Atherton. Anche se quest’ultima dà il nome alla regione (essendo la più estesa della zona), il suo centro non è per niente interessante e potrebbe meritare una sosta (se amanti dell’Asia) solamente l’“Hou Wang Temple and Chinese Museum” (10AU$ per adulto), la brutta copia di un tempio cinese. Ma è uscendo di poco dalle vie principali di Atherton che troverete la sorpresa più bella…
L’ospedale per pipistrelli “Tolga Bat Hospital”
Adoriamo gli animali e adoriamo chi se ne prende cura in modo etico. Per questo vogliamo vederli soltanto in libertà o, al massimo, in centri di recupero atti alla salvaguardia della specie e non dove vengono trattati come un’attrazione turistica. Per questo nel nostro itinerario da Sydney a Brisbane vi avevamo portato in un luogo per noi molto speciale, il “Koala Hospital” di Port Macquaire, dove i koala vengono curati e rimessi in libertà (grazie alle donazioni) e non dati in collo ai vari turisti per la foto di rito. Vi diciamo tutto questo perché a 7 km a sud di Atherton si trova un luogo simile, con dei pazienti però leggermente diversi. Nel “Tolga Bat Hospital” infatti accudiscono diverse specie di pipistrelli, passando dai minuscoli microchirotteri (grandi quanto un mignolo) alle enormi ma tenerissime “Flying Foxes” (= Volpi Volanti). Visitando il “Tolga Bat Hospital” potrete conoscere la rilevanza che hanno questi mammiferi per l’ecosistema e capire l’importanza del centro che fa di tutto per far sopravvivere questi animali decimati dal riscaldamento globale e da una particolare zecca che ne provoca la paralisi mortale.
L’ingresso con tanto di tour guidato a questo speciale ospedale è soltanto nel pomeriggio ed ha un costo di 20AU$ per adulti e 10AU$ fino ai 15 anni. Ricordatevi però che è obbligatorio prenotare in anticipo la vostra visita al numero +61 07 4091 2683 o inviando una e-mail a jenny@tolgabathospital.org. Forse vi sembrerà un prezzo piuttosto caro ma credeteci se vi diciamo che sarà una delle cose più emozionanti (e più di cuore) che farete in Australia.
Le cascate di Millaa Millaa, Ravenshoe e Millstream
Siamo giunti quasi al termine di questo lungo ma entusiasmante capitolo e volevamo concluderlo con una serie di cascate, che hanno sempre il suo fascino. Dal “Tolga Bat Hospital” guidate quindi per 45 km verso Millaa Millaa e sbizzarritevi da subito con i salti delle Zillie Falls, Elinjaa Falls, Mungalli Falls, Pepina Falls e le più conosciute Millaa Millaa Falls (e tante altre ancora). Se non ne avete ancora abbastanza allora proseguite per Ravenshoe e poi per Millstream e per il suo “Millstream Falls National Park” grazie al quale potrete raggiungere ed osservare la “Big Millstream Falls”, ovvero la cascata a singolo salto più ampia d’Australia, e la “Little Millstream Falls” (scusate per le ripetizioni ma non è colpa nostra). È così che si concludono le Atherton Tablelands. È così che inizia subito un’altra, indimenticabile, avventura.
#13 – Savannah Way, una strada tutta da vivere
Stiamo per portarvi in una strada così speciale che nemmeno il 90% degli australiani conosce e che anche su Google Maps farete fatica a trovare. Questa strada si chiama Savannah Way ed è la strada alternativa (e “selvaggia”) che da Normanton (Queensland) vi porterà a Katherine, nel Northern Territory. È bene sottolineare che lungo il percorso troverete acqua potabile, bagni pubblici, campeggi gratuiti, benzinai e supermercati ma sfortunatamente la strada è percorribile soltanto da mezzi 4×4 dato che in alcuni punti è molto corrugata e vi sono guadi potenzialmente fatali per una normale auto. Preparatevi dunque ad uno dei viaggi più emozionanti che possiate fare durante un On the Road in Australia. O almeno così è stato per noi.
Innanzitutto dobbiamo quindi arrivare a Normanton. Da Millstream sono la bellezza di 556 km (circa 7 ore di guida) ma per fortuna lungo il percorso troverete vari campeggi (gratuiti e non), punti panoramici ed alcune attrazioni perfette per farvi sgranchire le gambe. Ci stiamo riferendo a Mount Surprise (che di sorprese ha ben poco), a Georgetown ed al suo museo di minerali “Ted Elliot Mineral Collection” e a Croydon con il suo rilassante Lake Belmore ed il più antico negozio d’Australia (purtroppo distrutto dalle fiamme). Sarete così arrivati a Normanton in “men che non si dica” e potrete così farvi una foto con “The Big Crocodile Krys”: la riproduzione del coccodrillo trovato nel Normanton River che con i suoi 8,63 metri (sì, avete letto bene) è il più grande esemplare mai catturato al mondo. Fatte le divertenti foto con Krys non è più tempo di scherzare, perché la Savannah Way è lì che vi aspetta…
Da Normanton a Katherine, un sogno ad occhi aperti
Il viaggio fino a Normanton vi è sembrato troppo lungo? Allora non dovremmo dirvi che per arrivare a Katherine dovrete fare altri 1.360 km. Tranquilli però che una volta partiti desidererete che tutto ciò non finisca mai più. Lasciatevi guidare dai paesaggi dai colori indescrivibili, dagli animali selvatici che vi guardano incuriositi e dal senso di libertà che solo una strada così puo’ dare. Poi, se volete proprio stupirvi, mettete sul navigatore “Leichhardt Falls” e cercate di passare la notte nella sua area sosta libera. Il perché preferiamo spiegarvelo con le foto.
La mattina dopo sarete più che carichi per raggiungere il colorato paesaggio del “The Burketown Bore” (nell’omonimo villaggio), gli altissimi termitai di Doomadgee ed il particolare “Hell’s Gate” di Nicholson, porta di confine tra lo Stato del Queensland e quello del Northern Territory. Qua il nostro articolo dovrebbe terminare ma ci è impossibile non consigliarvi una visita ai giganti pilastri di arenaria del “Caranbirini Conservation Reserve”, le calde e gratuite acque termali di Mataranka e le meravigliose gole e piscine naturali del “Nitmiluk National Park”. E poi, e poi…e poi ci sarebbero troppe cose da dire sulla Savannah Way ma per saperle dovrete leggere uno dei nostri prossimi articoli. Anche se sarete già innamorati follemente di questa strada. La nostra lista di cosa vedere in Queensland non poteva avere finale migliore.
BONUS – Dove vedere i casuari in libertà
Scusate ma questo capitolo dobbiamo per forza aggiungerlo, anche perché uno dei ricordi più indelebili del nostro viaggio in Queensland riguarda proprio la possibilità di ammirare il casuario, il volatile più particolare d’Australia. Per chi non lo sapesse il casuario è un grande uccello (come lo struzzo e l’emù) che arriva a pesare addirittura 60 kg ed il blu acceso del suo collo e del volto contrastano con il rosso acceso dei bargigli, rendendolo un vero spettacolo per gli occhi. Attenzione però ad osservarlo soltanto da molto lontano, poiché la sua particolarità sta anche nel fatto di essere considerato da molti “l’uccello più pericoloso al mondo”. Al casuario infatti non piacciono per niente gli esseri umani e per difendersi ha dalla sua degli artigli, affilati come lamette, che raggiungono i 10 cm di lunghezza, una cresta ossea (ben in vista sulla testa) con la quale potrebbe infliggere lesioni anche mortali e puo’ raggiungere in velocità i 50 km/h. Una specie sicuramente da cercare, trovare e ammirare (da molto lontano). Malauguratamente in Australia ne sono rimasti un migliaio di esemplari perciò scovarli in libertà non è cosa assai facile. Noi comunque cerchiamo di aiutarvi…
Mission Beach, il loro habitat naturale
Fra i luoghi più gettonati per gli avvistamenti di questi splendidi volatili troviamo Mission Beach, definita per l’appunto capitale de “La costa dei casuari” (ed è per questo che troverete anche la scultura “The Big Cassowary”). A pochi passi dalla spiaggia di questo centro abitato numerosi percorsi di trekking si inoltrano nella foresta pluviale, ed è lì che il casuario adora stare. Provate quindi a intraprendere il percorso all’interno del “Licuala Day Use Area” e, se sarete fortunati, non dovrete nemmeno scendere dalla macchina per vederne uno. Noi abbiamo tentato questo punto e molti altri a Mission Beach (come ad esempio la El Arish Mission Beach Road ed il Bicton Hill Circuit) ma niente di tutto ciò è servito a scovarlo. L’importante è non disperare ed andare al prossimo paragrafo.
Coquette Point (Innisfail), il nostro primo casuario
Non vogliamo portarvi iella ma stiamo per andare in un posto dove avrete il 90% di possibilità di vedere un casuario in libertà. Dirigetevi a Croquette Point, un minuscolo quartiere della piccola Innisfail, e tenete gli occhi aperti. Noi siamo stati particolarmente fortunati con gli avvistamenti: non solo abbiamo incontrato sulla strada un esemplare adulto con tre piccoli caratterizzati dal piumaggio a strisce (nei casuari è l’uomo che si prende cura di far crescere i figli, fantastico) ma poco più avanti ci siamo potuti godere con calma (sempre da molto lontano) lo spettacolo di un casuario intento a fare merenda. Queste sono due momenti che ricorderemo a vita.
“Daintree Discovery Centre”, corridoio di passaggio dei casuari
Anche lungo la Cape Tribulation Road, la strada che da Daintree porta (guarda un po’) a Cape Tribulation, sarà possibile e anche piuttosto facile avvistare un casuario. Sul percorso troverete numerosi cartelli che invitano a guidare con prudenza poiché un esemplare potrebbe attraversarvi la strada inaspettatamente. Se poi non siete riusciti a vedere nemmeno un casuario allora non vi resta che visitare il “Daintree Discovery Centre” che, costruito all’interno della foresta sopra un “corridoio” utilizzato dai casuari, saprà sicuramente esaudire i vostri desideri.
Il Queensland “sconosciuto”
Pensare che quando si parla di Queensland si pensa sempre a Gold Coast, Brisbane, Daintree e la Grande Barriera Corallina senza però sapere che in in questa parte d’Australia queste sono solo le cose più turistiche. Insieme a noi avete conosciuto dei luoghi magici che vi spingeranno ad esplorare a fondo questo enorme Stato e a meravigliarvi ogni giorno di fronte a nuove piccole, incantevoli, scoperte. Godetevi questo viaggio!
Bravissimi e devo dire sapete ben raccontare i luoghi in cui siete stati.
L’ Australia è sempre stata una delle mete da sogno che avrei voluto fare ma prima non potevo andarci perché il lavoro mi lasciava poco tempo per andarci ed ora che potrei sono troppo “vecchio”, insieme a mia moglie (siamo Settantenni e non proprio in forma fisicamente) per poter affrontare un giro come vorrei per l’Australia.
Da sempre ho programmato, e organizzato le mie vacanze senza l’aiuto di agenzie viaggio, ho visitato tutta l’ Europa occidentale e parte di quella orientale. Ho toccato l’Africa, gli Stati Uniti e nazioni qua e là dislocate nei vari emisferi, ma L’ Australia mi resta nel cuore e voi con il vostro racconto mi avete fatto viaggiare con il pensiero e tanto basta. Siete bravi in quel che fate e sicuramente siete di aiuto a chi volesse cimentarsi nell’affrontare la “Terra baciata dal sole”.
Grazie di tutto.
Mario, non possiamo che ringraziarti di cuore per il tuo meraviglioso commento. Ci fa veramente piacere aver fatto viaggiare con la mente un viaggiatore esperto come te, in un luogo che hai sempre sognato. Anche se speriamo tanto che un giorno non troppo lontano tu prenda un respiro profondo e decida di realizzarlo davvero quel tuo desiderio. E noi, se vuoi, saremo qua per aiutarti.
Grazie a te Mario per le bellissime parole e non smettere mai di sognare (e di viaggiare)!