Sono migliaia i visitatori che ogni anno scelgono la remota Australia come méta del proprio viaggio. La maggior parte di essi, ignorando la varietà dei paesaggi e la bellezza del restante 80% del Paese, si focalizza esclusivamente sulla costa Est. Difficilmente chi viene fino a qua si vorrà perdere Melbourne e Sydney e, molto probabilmente, vorrà dilettarsi in un On the Road che tocchi proprio le due metropoli australiane per eccellenza. E, se il 99% non si farà mancare uno scatto ricordo lungo la Great Ocean Road, solo pochi temerari raggiungeranno luoghi più remoti come la splendida Tasmania o il simbolo per eccellenza della cultura e della storia australiana, l’affascinante Uluru. Noi riguardo a questo siamo in grado di fare ben poco, ma possiamo almeno farvi godere alcuni dei luoghi che incontrerete da Melbourne a Sydney nel miglior modo possibile. Non sapete però cosa vi state perdendo…
Proprio per questo motivo con questo articolo vogliamo portarvi in uno dei tratti più percorsi da chiunque visiti l’Australia. Dopo avervi guidato nelle tappe più avvincenti e suggestive della terra dei canguri, in un viaggio attraverso il rosso del deserto, tra Parchi incredibili del calibro di Karijini e isole da sogno come Maria Island, è finalmente giunto il momento di accompagnarvi in luoghi più popolari e conosciuti. Lo faremo proponendovi ben tre itinerari da Melbourne a Sydney attraverso tappe imperdibili ed avvistamenti incredibili. Per capire quale di questi fa più al caso vostro basterà porvi una domanda: “Preferite il mare, la storia, o la montagna?”.
Per prepararvi al meglio ad un On the Road in Australia leggete il nostro articolo!
Da Melbourne a Sydney, i tre itinerari in breve
Ad essere sinceri non basta rispondere al quesito di prima, visto che l’itinerario dovrete sceglierlo anche in base alle vostre esigenze di tempo, non solo ai vostri interessi. Perciò se andate di fretta,o se siete appassionati di edifici storici, meglio passare dall’interno. Un viaggio “breve”, ma che nasconde grandi cose, nel vero senso della parola…Qui infatti incontrerete anche ben due delle celebri “Big Things” australiane. Non sapete di cosa si tratta? Ve lo sveleremo tra pochissimo!
Se invece amate il mare ed avete molto tempo a disposizione vi consigliamo una strada che scorre lungo l’oceano e alla quale potrete aggiungere interessanti deviazioni per conoscere meglio i numerosi Parchi della zona e la fauna locale. Phillip Island, Wilson Promontory e Raymond Island sono soltanto alcune delle soste da fare assolutamente durante il tragitto. Non mancheranno tuffi in spiaggia ed escursioni naturali per conoscere la forza delle onde nel centro abitato di Kiama o per ammirare gli spettacolari paesaggi collinari tutt’intorno.
Il mare non fa per voi e pensate che la storia australiana sia una barzelletta? Abbiamo capito, siete più tipi da montagna. In questo caso vi porteremo sulle più elevate cime d’Australia, le Snowy Mountains. Potrete così scalare i 2.228 metri del Mount Kosciuszko (un’esagerazione per gli standard di qua) e, nel periodo giusto, anche discenderlo con un paio di sci. Con questo lungo ma soddisfacente itinerario, di gran lunga il nostro preferito, vi porteremo anche ad esplorare una delle riserve più ricche di fauna locale mai viste prima (sì, ci sono anche i koala, anche se per noi la vera sorpresa è stata un’altra) e, per concludere in bellezza, vi condurremo in una gita sulle sponde del Molonglo River, all’interno della capitale australiana (che no, non è Sydney) per poi stupirvi infine con le tanto acclamate Blue Mountains. Che dite, puo’ essere abbastanza?
Volete comprare un mezzo australiano? Il nostro articolo vi aiuterà sicuramente!
1° Itinerario da Melbourne a Sydney – Entroterra (900 km circa)
La strada più veloce per spostarsi da Melbourne a Sydney passa tutta dall’interno, senza affacciarsi sull’oceano. Un’autostrada gratuita (la M31) corre veloce tra le semi-aride terre del “bush” australiano unendo tra loro villaggi che non sembrano essere stati sfiorati dallo scorrere del tempo. Questo tuffo nel passato, seguendo le fermate che vi proporremo, vi permetterà di conoscere tanti personaggi storici e molte tradizioni locali che vi faranno sentire un po’ più australiani. Per la cronaca noi abbiamo percorso questo itinerario in 3 giorni e 2 notti, con un po’ di fretta (volevamo goderci il Capodanno a Sydney), dormendo presso i campeggi di Wodonga e Yass. Ora però è tempo di partire!
Le due facce di Benalla
Dirigendovi verso Nord dal centro di Melbourne salutate la bella metropoli australiana e guidate per circa 2 ore tra centri abitati semi-sconosciuti e tutti più o meno identici. Ma avvistato il cartello d’ingresso di Benalla cominciate a rallentare. Questa sarà la vostra prima fermata importante dato che avrete l’onore di conoscere una vera e propria star australiana. E chi, meglio di un criminale, poteva rappresentare la storia di un Paese nato come isola-penitenziario?
Ned Kelly (1855 – 1880), il delinquente più ricercato della storia australiana, ha una biografia particolare e travagliata. Reo di aver ucciso persone e poliziotti, di aver rapinato banche, preso in ostaggio una città per tre giorni ed aver escogitato il deragliamento di un treno pieno di persone (senza però aver portato a termine il suo piano). In Australia però è riconosciuto come un benefattore grazie alle sue donazioni ai più poveri ed ai salvataggi dei più deboli. Un Robin Hood moderno, ma con le mani sporche di sangue. Qua però credono molto alle favole e così a Benalla, paesino frequentato spesso da Ned, gli hanno dedicato un’intera sala del Benalla Costume and Kelly Museum (aperto tutti i giorni, 5AU$). Al suo interno potrete trovare la storia e le notizie su Ned Kelly e la sua banda e potrete anche toccare con mano alcuni dei suoi documenti ed indumenti (tra cui la famosa “armatura” di cui vi parleremo dopo). Insomma, sembra di essere al cospetto di un eroe! Ma per fortuna Benalla non è solo questo…
Il centro abitato di Benalla è conosciuto ai più per le sue vie colorate, che faranno innamorare chiunque straveda per la Street Art. I suoi edifici sono stati decorati con più di 40 murales giganteschi. Recatevi al Visitor Centre del piccolo paesino, prendete una mappa di tutti i murales e partite (rigorosamente a piedi) alla loro scoperta. Ne rimarrete sicuramente soddisfatti. O, perlomeno, a noi il lato moderno di Benalla è piaciuto veramente tanto.
Glenrowan ed il suo Ned Kelly
Ma nemmeno gli splendidi murales di Benalla possono distogliere l’attenzione dalla fama di Ned Kelly. Cosicché, circa 30 km più avanti, nella sempre minuscola Glenrowan, troverete la prima delle “Big Things“, le “Grandi Cose” australiane: un’enorme statua alta 6 metri raffigurante il fuorilegge. Impossibile non notarla. Di sicuro noterete anche quella strana armatura che ha indosso, tutt’oggi esposta nel museo di Benalla. Ma cos’ha di così importante? Ebbene Ned Kelly si era nascosto esattamente a Glenrowan quando la polizia lo raggiunse per catturarlo. Iniziò così una sparatoria e, dopo che tutti i suoi alleati furono uccisi, Ned Kelly uscì dal proprio covo protetto con un elmo di ferro, delle protezioni artigianali sul corpo e imbracciando due grossi fucili. Quella fu la sua ultima sparatoria. Ecco spiegato perché Ned Kelly viene molto spesso raffigurato in quel modo.
Comunque dietro la grande statua di Ned Kelly si trova il “Glenrowan Tourist Centre” dove, ahinoi, potrete conoscere ancora meglio il bandito più famoso d’Australia, vedere il covo cittadino ed assistere allo show della sparatoria. Una roba da pelle d’oca, ma in senso negativo. Noi, per ovvie ragioni, non siamo entrati né in questo museo né in quello di Benalla, ma sembrava giusto dirvelo semmai siate amanti delle storie criminali. Per saperne di più su Ned potete visitare Wikipedia, leggere uno dei tanti libri sull’argomento (in inglese) o guardare il film “Ned Kelly” del 2003 con attori come Heath Ledger ed Orlando Bloom. In Australia avranno anche poca storia, ma quella poca sanno come sfruttarla fino all’ultimo.
L’ex stazione ferroviaria di Gundagai
Continuando sull’infinita M31, ed entrando nel New South Wales, ci sono altre fermate che meritano la vostra attenzione ed una di queste è l’ex stazione ferroviaria di Gundagai. La ferrovia che passa di qua è stata un’importante collegamento per persone e merci tra Melbourne e Sydney dal 1886 al 1994, anche se la “Gundagai Railway Station” era già stata abbandonata nel 1984, dopo che un’inondazione l’aveva resa inagibile. Solo nel 1990 è stata completamente ristrutturata, oramai per farne solo un’attrazione turistica. Merita comunque una sosta poiché potrete ammirare i vecchi binari, le antiche carrozze e visitare l’oramai stazione-museo (ingresso su donazione). Niente di eclatante per noi italiani, ma va comunque detto che la stazione conserva tutt’oggi l’aspetto delle sue origini.
La Big Merino di Goulburn
Vi avevamo promesso un’altra “Big Thing” australiana su questo itinerario ed eccovi accontentati. Dopo oltre 176 km di guida su dritta strada arriverete a Gundagai, cittadina a 200 km da Sydney, con non molto altro da offrire a parte la sua Big Merino. Un’enorme pecora di 15 metri con al suo interno un negozio ad ingresso libero dove poter comprare souvenir o sgranocchiare qualcosa. Un’attrazione più per i bambini che per gli adulti, ma lungo un itinerario di 900 km di quasi niente anche la Big Merino sarà un’ottima scusa per fermarsi.
Le “Big Things” australiane
A questo punto dovreste già aver capito cosa intendiamo per “Big Things”. In poche parola sono gigantesche riproduzioni di personaggi importanti, animali, frutta e verdura. Forse quello che non sapete è che sono un’attrazione tutta australiana, sono oltre 150 e sono sparse per tutto il Continente. Le “Big Things” nel migliore dei casi vi strapperanno un sorriso, ma in un Paese in cui è possibile guidare per ore senza trovare niente e nessuno questi giganti buoni sono un piccolo ma efficace rimedio per fermarsi, riposarsi, fare qualche foto scema e proseguire in maggiore sicurezza nel vostro viaggio. Un viaggio che in questo caso vi porterà dalla Big Merino alla più famosa città australiana: Sydney. È così che il nostro primo itinerario si conclude. Ma non il nostro articolo…
2° Itinerario da Melbourne a Sydney – Lungo la costa (1.100 km circa)
Per tutti quelli che senza costa non possono vivere questo è l’itinerario perfetto. 5 giorni e 4 notti per godersi con calma i circa 1.100 km di questo percorso sono il tempo giusto, anche se ognuna delle tappe che troverete di seguito presenta infinite possibilità per allungare il viaggio. Sarà facile innamorarsi di alcune di queste perciò prendetevi tutto il tempo necessario e seguite il vostro cuore.
Phillip Island e la parata dei pinguini
A circa due ore a Sud di Melbourne avrete già la possibilità di fare tappa in uno dei luoghi più visitati d’Australia. Chi lo desidera potrà visitare la piccola Phillip Island, una penisola famosa sia per il circuito motociclistico, che per la sua enorme colonia di pinguini nani (specie che si trova solo in questa parte d’oceano). L’attrazione principale di Phillip Island è infatti la “Penguin Parade” (la “Parata dei Pinguini”). Uno spettacolo unico al mondo in cui al tramonto, dopo una giornata in mare, i genitori portano la cena ai propri piccoli. Qua avrete l’opportunità di vedere tutto da molto vicino. Non stiamo parlando di pochi esemplari, bensì di quasi 100 pinguini alti circa 30 centimetri che camminano sulla sabbia come solo questi volatili sanno fare. Un ricordo indimenticabile. Purtroppo però la “Phillip Island Penguin Parade” diventi ogni anno più turistica, facendo lievitare il costo dei biglietti (ingresso base 27,50AU$, fino agli 88AU$ per l’esperienza completa) e rendendo l’esperienza molto meno autentica.
Non preoccupatevi se questo non fa per voi poiché la penisola ha molto altro da offrire: spiagge meravigliose, il “Koala Conservation Reserve”, vari tour in barca alla ricerca di balene o leoni marini e numerose passeggiate immersi nella natura sono solo alcune delle cose che potranno richiamare la vostra attenzione. Se poi non potete fare a meno dei pinguini nani, ma non volete spendere troppo, sappiate che sulla costa Sud dell’Australia (ed in quella Nord della Tasmania) potrete trovare tantissimi altri posti dove i volatili con il frac amano vivere. Noi abbiamo assistito a questo spettacolo nel Nord della Tasmania (precisamente a Burnie) dove i pinguini erano molti meno, ma anche le persone ed i soldi spesi. Ma questo itinerario vi farà fare tanti altri incontri unici. Tanto è vero che vi basterà guidare altri 130 km verso Est per ritrovarvi in un’altra attrazione naturale altrettanto degna di nota.
Gli animali ed i panorami del Wilson Promontory
Se state visitando l’Australia avrete sicuramente voglia di incontrare i suoi speciali animali autoctoni. E con questo itinerario riusciremo sicuramente a placare la vostra voglia. Dopo i pinguini di Phillip Island dovrete per forza visitare il Wilson Promontory (gratuito se non si rimane a dormire, altrimenti dovrete prenotare prima il campeggio all’interno). Stiamo parlando di un Parco Nazionale dove si nascondono tenerissimi wombat in buona compagnia di wallaby, canguri, emù ed echidna. Un enorme spazio verde, ricco di percorsi di trekking, spiagge, campeggi e tante altre attrazioni naturali da scoprire. I nostri consigli sono il “Prom Wildlife Walk” e la salita al Mt. Oberon; nel primo aguzzate la vista per vedere più animali selvatici possibili, nel secondo lasciatevi ammaliare da una vista a 360º. Raggiungendo il Parco potrete anche vantarvi di aver messo piede nel punto più a Sud d’Australia (ignorando l’esistenza della Tasmania). Entrate nello spirito “da record” australiano e godetevi, da soli o anche con tour guidato, le bellezze del Wilson Promontory.
Raymond Island, l’isola dei koala e la zona lacustre del Gippsland
Ormai lo avrete capito, in questo itinerario costiero non manca di certo la natura e benché meno gli animali. Questo connubio (per noi) perfetto si trova anche nella nostra prossima méta. Ci troviamo infatti a 260 km dal Wilson Promontory in un’area ricca di laghi e canali creati dall’oceano, che messi assieme danno vita a isolotti e paesaggi da vivere almeno una volta nella vita. Vi diamo il benvenuto nella zona lacustre del Gippsland. Fra questi doni della natura spicca Raymond Island, una piccola isola conosciuta anche come l’isola dei koala. Inutile dirvi che ha attirato la nostra attenzione fin da subito.
Raymond Island è quasi attaccata alla terraferma e quindi è facilmente raggiungibile grazie ad un comodo e breve servizio di traghetto gratuito per chi si sposta a piedi (5 minuti la durata del viaggio). L’isola ha dimensioni davvero ridotte e la si esplora velocemente in metà giornata percorrendo il “Koala Walk“. E, come dice il nome, il percorso pullula di koala in libertà pronti a farvi sciogliere il cuore. Gli abitanti dell’isola si sono impegnati moltissimo per la conservazione di questa specie in via d’estinzione che qua vive in armonia, gustandosi le prelibate foglie di eucalipto degli alti alberi dell’isola. Un modo alternativo, economico ed ecologico per entrare nel mondo di questi stupendi marsupiali in punta di piedi. Ah, qua potrete incontrare anche canguri, opossum, wombat, serpenti ed echidna. Un minuscolo pezzo di terra con tantissime cose da mostrare.
Usciti da Raymond Island per vedere con i vostri occhi la bellezza della zona lacustre del Gippsland dovrete per forza fare una veloce sosta al Jemmys Point Lookout. Vi ritroverete così in un punto panoramico con una vista a dir poco spettacolare sull’oceano che si dirama in mezzo alle numerose isole della zona, formando così un paesaggio degno di Venezia. Questo itinerario non ha proprio voglia di smettere di stupire.
I pinnacoli del Ben Boyd National Park
Starete guidando da Melbourne per più di 700 km (se avete seguito il nostro itinerario) quando passerete il confine con il New South Wales. In questo lungo tratto di costa chissà quanti paesaggi sull’oceano avrete già passato e, forse, dopo tutto questo tempo vi staranno iniziando a stancare. Tutte quelle stupende isole, quegli enormi Parchi Nazionali e quelle meravigliose spiagge adesso inizieranno a sembrarvi tutte uguali, ma stavolta una fermata è d’obbligo. Siamo giunti al “Ben Boyd National Park”, 288 km da Raymond Island, e qualcosa di veramente particolare vi sta aspettando. Con una camminata di nemmeno 1 km dal parcheggio principale giungerete al cospetto del “Pinnacles Lookout” (ingresso gratuito). No, non siamo tornati nel deserto dei Pinnacoli del Western Australia, è semplicemente mancanza di fantasia nel trovare il nome giusto alle cose. Questo però sarà l’unico difetto perché la vista di questa scogliera, con le sue sfumature di colore, vi sorprenderà sicuramente.
La cittadina di Eden
Se ancora non siete soddisfatti di questo itinerario (ma non crediamo) non ci resta che portarvi in Paradiso. E non stiamo affatto scherzando; lasciato il Pinnacles Lookout potrete difatti raggiungere il vicino centro di Eden. Ok, forse il nome puo’ trarre un minimo in inganno, ma il paesino costiero è celebre per un bellissimo motivo: da Maggio ad inizio Novembre dalle sue spiagge sarà facilissimo avvistare megattere ed orche in migrazione. Pensate che è riconosciuta (non sappiamo da chi) come il miglior punto in Australia dove poter ammirare questo spettacolo. Noi siamo giunti qui nel momento sbagliato, ma siamo sicuri che, vedendo uno di quei mammiferi marini, la cittadina di Eden vi farà toccare il cielo con un dito. Anzi…con l’intera mano!
I formaggi di Bega
Nemmeno 40 minuti di viaggio verso Nord ed un’altra particolare fermata vi aspetta. Se siete andati almeno una volta nel reparto latticini di un supermercato australiano avrete sicuramente visto i prodotti di marca Bega. Ebbene stiamo per raggiungere il loro caseificio più famoso d’Australia che si trova, indovinate un po’, proprio nel centro di Bega. Purtroppo non potrete visitare la fabbrica ma in compenso potrete entrare gratuitamente nel loro punto di vendita, dove troverete un piccolo museo e assaggi di formaggio gratuito. Tutto molto caratteristico ma niente a che vedere con la bellezza dei caseifici nostrani. Soprattutto per quanto riguarda il sapore dei formaggi.
La Costa degli Zaffiri fino a Central Tilba
Ripartiti da Bega avrete due possibili strade da percorrere: continuare sull’A1 verso l’interno o prendere Tathra Road per viaggiare tutto lungoceano fino a Wallaga Lake (la cosiddetta Shappire Coast, la Costa degli Zaffiri). Noi vi consigliamo la seconda non tanto per le bellezze che troverete lungo il percorso (quasi tutte irrilevanti) piuttosto per il viaggio in sé. Qualunque scegliate vi accorgerete comunque di una cosa: lo scenario del nostro itinerario sta cambiando…
E dopo migliaia di chilometri in un paesaggio particolare, ma pur sempre uguale, da Bega inizierete a godervi paesaggi bucolici, con verdi colline e paesaggi di campagna. Una sorpresa più che gradita. Il tutto sarà ancora più interessante una volta raggiunta Tilba, a circa un’ora da Bega. Dall’A1 prendete la deviazione per Corkhill Drive e raggiungerete così Central Tilba, un minuscolo centro con alcune cose da segnalare. L’attrazione più popolare da queste parti è il “Central Tilba National Trust Village” ovvero un villaggio storico che sembra essersi fermato nel tempo. Peccato che ci riferiamo pur sempre al XIX° secolo, il presente per noi europei. Per gli amanti del formaggio australiano (nessun giudizio) qua trovate un altro caseificio, l’ “ABC Cheese Factory” in cui troverete altre degustazioni di formaggi e miele. Ma la migliore sosta che potete fare a Central Tilba è quella del “Central Tilba Lookout” dalla quale godrete di un punto panoramico che abbraccia le colline circostanti fino ad arrivare all’oceano.
Canguri sulla spiaggia di Durras North Beach
Verdi colline, campi coltivati, prati in fiore e mucche al pascolo. Forse questa non è l’Australia che stavate cercando. Vi mancano i famosissimi paesaggi costieri del Down Under? Allora rimediamo subito portandovi in spiagge molto particolari. Prima però dovrete guidare altri 110 km verso Nord i quali, a parte i piacevoli paesaggi, non hanno molto da offrire. Ma per vedere dei canguri saltellare sulla spiaggia quei chilometri li farete con il sorriso.
Ci stiamo dirigendo verso Durras North Beach che, come avrete già capito, è famosa per i suoi marsupiali in riva all’oceano. Per arrivarci dovrete uscire dall’A1 prendendo Mount Agony Road e guidare fino a raggiungere la suddetta spiaggia. Noi purtroppo eravamo in ritardo sulla tabella di marcia e non ci siamo potuti fermare ma per chi non fosse mai stato in un posto simile a questo (a Lucky Bay ad Esperance per esempio) la fermata è quasi d’obbligo.
La sabbia di Hyams Beach ed il lungoceano di Huskisson
Se non ci siamo fermati a Durras North avevamo i nostri validi motivi. A poco più di 100 km da questa spiaggia si trova infatti Hyams Beach, un lido rinomato per la sua finissima rena bianca ed il suo oceano da pelle d’oca. Dovevamo fare una veloce sosta ma alla fine abbiamo speso qua tutto il pomeriggio. Nemmeno scesi in spiaggia che abbiamo avvistato una famiglia di delfini che nuotava tra i bagnanti divertiti e, forse, meno sorpresi di noi perché abituati alla loro presenza. E poi il colore dell’acqua e della sabbia formano un connubio perfetto dove è difficile non farsi ammaliare. Consigliarvi un bagno a Hyams Beach ci sembra quindi più che giusto.
A pochi chilometri a Sud da Hyams Beach si trova un’altra interessante località chiamata Huskisson, un grazioso centro abitato in riva all’oceano. Che ci crediate o no, camminare tra le sue vie piene di negozi e bar è stata una delle poche volte in Australia in cui ci siamo sentiti davvero in una località di mare. Una passeggiata respirando l’aria salmastra è quello che ci vuole prima di rimettersi in marcia verso il traguardo.
La Grand Pacific Drive: la strada panoramica da Kiama a Sydney
Pronti a percorrere una delle strade costiere più belle d’Australia? Questo ricco itinerario saprà sorprendervi ancora con la Grand Pacific Drive. Da Hyams Beach percorrete l’A1 per 70 km fino a giungere a Nowra, città punto di partenza della Grand Pacific Drive. Adesso prendete per Shoalhaven Heads e…buon viaggio!
Nemmeno il tempo di iniziare a percorrerla che vi consigliamo subito di fermarvi; 30 km più sù si trova Kiama (si pronuncia Caiama) una città strafamosa per avere sulla sua costa i Blowhole più celebri dell’intero Paese. Solo qua potrete infatti assistere all’oceano che, sbattendo con forza sulla scogliera, esce da un’apertura nelle rocce, in forma di geyser, raggiungendo altezze incredibili (il record è di 30 metri. TRENTA metri!). Uno show naturale da non perdersi per niente al mondo.
La bellissima Grand Pacific Drive vi condurrà per ben 123 km lungo paesaggi incantevoli. Passerete da infinite spiagge da cartolina e numerosi centri abitati (Shellharbour e Wollongong i migliori) finendo questo meraviglioso viaggio nei pressi del “Royal National Park” e soprattutto alle porte di Sydney. Ma prima di arrivarci abbiamo altri consigli da darvi.
Seguendo la GPD non potrete di certo perderlo dato che ci passerete sopra, ma il Sea Cliff Bridge merita attenzione e qualche foto dalla giusta angolazione. Si tratta infatti di un lungo ponte sospeso sull’oceano che segue le curve della gigantesca scogliera a picco sull’acqua. Potrete anche parcheggiare il vostro mezzo e camminare lungo la passerella pedonale ben protetta dalla carreggiata. Solo trovandovi sopra potrete capire di cosa stiamo parlando.
Il tempio indù Sri Venkateswara
L’ultima tappa non ci incastra niente con tutto il resto ed è proprio questo il bello. Ormai mancano poco più di 50 km a Sydney e si comincia a respirare un’aria più internazionale. In una strada secondaria della Grand Pacific Drive scorgiamo un tempio indù, il primo che vediamo in vita nostra. È lo Sri Venkateswara Temple e stare al suo cospetto sarà senz’altro più piacevole che provare a pronunciarne il nome. L’ingresso è gratuito e, logicamente, non si possono fare foto all’interno. Ma non preoccupatevi perché, se non siete mai stati prima d’ora in un tempio indù, rimarrà impresso nella vostra memoria ugualmente. Il secondo itinerario non poteva concludersi in miglior modo.
3° Itinerario da Melbourne a Sydney – In montagna (1.050 km circa)
Dopo avervi portato lungo due percorsi contenenti tutto il bello dell’Australia riusciremo a convincervi ad optare per l’itinerario di montagna? Noi scommettiamo di sì. Il terzo (ed ultimo, per fortuna) itinerario da Melbourne a Sydney che vi proponiamo passa dalle alte cime del Paese per poi raggiungere la capitale australiana Canberra, in un percorso che varia dalla natura alla storia con estrema nonchalance. I giorni da dedicare a questo itinerario sono almeno 7, così da riuscire a gustarvi il tutto con la calma necessaria. Un’ultima cosa prima di partire: vestitevi un po’ più pesante.
Thredbo ed il Mount Kosciuszko, la montagna più alta d’Australia
La parte iniziale di questo viaggio coincide con il primo itinerario che vi abbiamo illustrato (la M31). Potrete pertanto soffermarvi presso Benalla e Glenrowan per conoscere la storia di Ned Kelly e, ancor meglio, le belle opere di Street Art che decorano gli edifici cittadini. Raggiunta Wodonga è però il momento di deviare, prendere la Murray Valley Highway ed iniziare a salire. Che belli i tortuosi percorsi di montagna, quanto ci erano mancati! Da qua in poi vi sembrerà infatti di essere tornati in Europa, con strade che vi lasceranno divertire grazie a curve e paesaggi alpini.
Dopo circa 3 ore di guida da Wodonga, e varcato il confine di Stato, giungerete finalmente a Thredbo, un piccolo villaggio di montagna che poco ha in comune con tutto il resto d’Australia. In inverno Thredbo è la principale stazione sciistica d’Australia, mentre in estate si trasforma nel punto di partenza ideale per esplorare, a piedi o con l’aiuto di funivia (il costo giornaliero dello Scenic Lift Pass si aggira sui 45AU$ a persona), le verdi vette circostanti. Ma c’è una montagna che attrae i turisti più di altre: il Mt. Kosciuszko. Forse il nome non vi dice niente, ma dovete sapere che con i suoi 2.228 metri è la più alta montagna d’Australia. O, per essere pignoli, la più alta della terraferma australiana dato che il record assoluto lo detiene il Mawson Peak nella Heard Island. Questi australiani non cambiano proprio mai…
Ma torniamo a noi. Arrivati a Thredbo troverete strette strade affiancate da case in legno con tetti spioventi che vorrebbero tanto assomigliare a delle baite. Il tutto però ha il suo fascino, soprattutto in Australia. Thredbo viene scelta dai più poiché è il paese più vicino al Kosciuszko e, in giornate serene, si puo’ scorgere la cima da qualsiasi punto. Il centro cittadino si trova infatti all’interno del “Mount Kosciuszko National Park” e anche solo per parcheggiare l’auto a Thredbo dovrete acquistare un Pass: in inverno il costo giornaliero è di 29AU$ per veicolo, mentre in estate scende a 17AU$. Se però volete visitare molti Parchi Nazionali del New South Wales vi consigliamo di comprare un “All Park Pass” (190AU$ e valido un anno) dove anche questo National Park è compreso (attenzione perché nel “Multi Park Pass” da 65AU$ non è incluso). Basta però parlare di soldi perché, come dicevamo prima, qua si viene per spassarsela tra neve o percorsi di trekking e mountain-bike montanari. Per farla breve vi riportiamo qua sotto le piste sciistiche ed i principali percorsi disponibili:
Noi, pur visitando Kosciuszko in piena estate, appositamente per raggiungerne la cima, abbiamo trovato un tempo decisamente invernale. Dopo tre giorni di nebbia e pioggia continua abbiamo deciso di rinunciare al tentativo di scalarlo e siamo dovuti ripartire senza mai fare un percorso se non quelli del centro di Thredbo. Con il bel tempo troverete sicuramente il sentiero più adatto a voi.
Il museo criminale di Cooma
Lasciata Thredbo in direzione Canberra non perdetevi una fermata al “Chrime Through Time” di Cooma, il museo più particolare della Costa Est australiana (ingresso a donativo). La caratteristica princiapale di questa galleria non sta nelle sue esposizioni, ma nel fatto che a farvi da guida troverete i detenuti della prigione locale. Un servizio correttivo unico al mondo ma che, visti gli ottimi risultati, dovrebbe essere usato ovunque. Vorremo potervi dire di più del “Chrime Through Time”, ma al nostro passaggio il museo era chiuso per manutenzione. Avremmo ascoltato volentieri le storie su passato e presente delle carceri australiane direttamente dalla bocca di chi le ha vissute. Niente vetta di Kosciuszko, museo chiuso ed il nostro morale inizia a toccare i minimi storici. Ma questa giornata, magicamente, è pronta a trasformarsi in una delle più belle dell’intero viaggio in Australia. La magia si chiama Tidbinbilla Sanctuary.
La Riserva Naturale Tidbinbilla
A poco meno di un’ora da Canberra e 120 km da Cooma dovete a tutti i costi deviare verso il Tidbinbilla Nature Reserve. La Stato Federale di Canberra (l’A.C.T.) non poteva darvi benvenuto migliore. Tidbinbilla è sì una Riserva Naturale, ma noi l’abbiamo apprezzata di più per il suo lato di Santuario per gli animali. All’interno dei suoi 220 ettari di terreno vengono ospitati e protetti tanti esemplari locali, molti dei quali a rischio estinzione. E la cosa più bella è che gli animali non sono in gabbia, ma all’interno di infiniti campi recintati. Oggi non c’è niente di meglio della tenerezza di qualche dolce animale per tirarci su di morale.
Il costo per entrare all’interno del Tidbinbilla Nature Reserve è di 14AU$ a veicolo (o 38AU$ per tutto l’anno); poco o niente pensando a cosa vedrete al suo interno. Per saperne di più su orari e prezzi vi lasciamo comunque il link di rimando. Noi senza pensarci troppo ci infiliamo nel Santuario, prendiamo la mappa ed iniziamo la nostra esplorazione. I percorsi sono tantissimi ed ognuno conduce ad una zona abitata da un particolare animale. I koala sono sicuramente i più visitati, ma potrete avvistare anche wallaby delle rocce (già avvistati ad Exmouth), potoroo (piccoli marsupiali simili a grossi criceti), echidne, lyrebirds (il raro uccello lira che è un perfetto imitatore di suoni, nonché simbolo del New South Wales) e tanti altri uccelli e rettili, tutti in libertà. Ma per noi la vera gioia della giornata, della settimana e dell’intero anno in Australia è un’altra. Ci hanno detto che nelle acque del Tidbinbilla ci sono gli ornitorinchi!
Ci appostiamo così lungo i laghetti all’interno della Riserva. Pochi secondi di attesa e iniziamo a vedere i segni inconfutabili della presenza di un ornitorinco (tante bolle sulla superficie tutte insieme) e lo vediamo fare capolino. Il nostro cuore si scioglie. Dopo mesi di appostamenti infruttuosi in Tasmania vederne uno con così tanta facilità ci sembra quasi impossibile. Il Tidbinbilla porta il sole nella nostra giornata e gli ornitorinchi sono solo la ciliegina sulla torta. Gli animali, come sempre, sono ciò che rende l’Australia così speciale. Ma le sorprese della giornata non finiscono qua e questa volta si trovano ad anni luce da noi.
La stazione NASA di Canberra
Nemmeno 10 minuti di strada separano la splendida fauna del Tidbinbilla da una stazione di comunicazione della NASA. Ci riferiamo al “Canberra Deep Space Communication Complex“, uno dei tre complessi esistenti al mondo (gli altri sono a Madrid ed in California). L’ingresso è gratuito a condizione che spengiate il telefono e dedichiate tutta la vostra attenzione al materiale aerospaziale esposto. Come è normale che sia l’entrata è soltanto per il museo, ma potrete vedere da veramente vicino le enormi antenne di comunicazione. All’interno del museo troverete poi una vasta gamma di indumenti e articoli provenienti da diverse missioni spaziali, attrezzature ed equipaggiamento utilizzati dagli astronauti, così come souvenir dallo Spazio. Ma la parte più bella, a nostro avviso, è la sala cinematografica che mostra in 4K il nostro Sistema Solare visto dalla Stazione Spaziale Internazionale (ISS). Non emozionarsi di fronte alle immagini dell’aurora boreale sulla superficie terrestre è una vera impresa.
Canberra, la giovane capitale australiana
Lo Stato Federale A.C.T. (Australian Capital Territory) è minuscolo in confronto agli altri e perciò tutto è concentrato. Proprio per questo motivo in soli 40 minuti dalla stazione NASA si trova Canberra, la tanto disprezzata, sottovalutala e ignorata capitale australiana. È vero che si tratta dell’unica metropoli australiana lontana dall’oceano. È vero che per arrivarci bisogna obbligatoriamente prendere una strada secondaria. È anche vero che è una città troppo giovane perfino per l’Australia, ma prima di ripartire verso Sydney noi vi raccomandiamo vivamente di dedicare a Canberra almeno due notti. Siamo sicuri che riuscirà a colpirvi.
Noi abbiamo trovato in Canberra (pronunciato Chembra) una città giovane, ma con tanta voglia di crescere, ricca di verde e con tanti musei ed attrazioni gratis che ci hanno insegnato molto sull’Australia. Il punto di partenza ideale per scoprire Canberra è il “National Capital Exhibition”, dove attraverso un bellissimo filmato e pannelli interattivi potrete scoprire di più sul progetto che ha dato vita alla città, disegnata a tavolino e tutt’oggi in divenire. Fate un’immersione di cultura ammirando le opere del “National Museum of Australia”, assaporate la vita politica con una visita alla super moderna “Parliament House” o sentitevi importanti prendendo parte ad un’udienza nella “High Court”, raccoglietevi in un minuto di silenzio al “War Memorial” ed osservate la città da due dei punti panoramici più belli: il “Mount Ainslie Lookout” e la “Telstra Tower” (ingresso 7,50AU$, l’unico luogo di questo elenco a pagamento). Insomma, a differenza di come molti pensano, a Canberra c’è tanto da fare e vedere. E pensate che queste sono solo alcune delle tantissime cose che potrete fare in città. Mancano all’appello un’infinità di attività degne di nota: dalla “A” di Arboretum alla “Z” di Zecca di Stato. Ma ci sarebbe da scrivere veramente troppo dunque non ci resta che lasciare tutti gli approfondimenti ad un altro articolo. A noi invece resta soltanto un’ultima tappa prima di arrivare a Sydney. Si torna in montagna!
La natura delle Blue Mountains
Dopo le cime più alte d’Australia è giunto il momento di condurvi presso le più celebri, ossia le Blue Mountains, una catena rocciosa che si erge a circa 60 km da Sydney e che prende il nome dal colore blu della foschia che spesso copre il paesaggio. Se preferite saltare questa tappa potete tirar dritto da Canberra fino a ricongiungervi al primo itinerario presso Goulbourn e raggiungere la città più famosa d’Australia dopo uno sguardo alla “Big Merino”. Ma difficilmente chi visita Sydney rinuncia alle Blue Mountains, allora perché non partire proprio da loro? Raggiungete uno dei tanti centri abitati all’interno del National Park (noi abbiamo scelto Katoomba) e da qui sbizzarritevi ad esplorare le bellezze di queste pittoresche cime. Le “Three Sisters” sono le più fotografate, ma un’infinita rete di percorsi di trekking sapranno regalarvi altri scenari mozzafiato, da immortalare ad ogni costo.
Cosa visitare assolutamente? I primi gradini del nostro podio se li contendono la vista dalla “Lincoln’s Rock” e quella sulle “Wentworth Falls” lungo il percorso “National Pass” (sfortunatamente parzialmente chiuso durante la nostra visita). Da fare anche un’ultima immersione di verde, prima di ripartire, ai Giardini Botanici delle Blue Mountains; uno dei pochissimi posti al mondo dove potrete ammirare il Pino di Wollemi, ossia l’albero più raro ed antico al mondo. Pensate che prima della sua scoperta nel 1994 si pensava fosse estinto da soli 110 milioni di anni…Due giorni respirando aria pulita è proprio quello che ci vuole per prepararsi all’arrivo a Sydney.
Quale itinerario da Melbourne a Sydney scegliere?
Tre idee di itinerario da Melbourne a Sydney, tre opposti modi di godersi il lungo viaggio. Siamo sicuri di aver acceso la vostra curiosità e che forse non vorrete più prendere un semplice aereo. Continueremo sempre a ripetere che la Costa Est australiana non è stata la nostra preferita (Western Australia e Tasmania tutta la vita!) ma non possiamo certo negare che anch’essa ha molto da offrire. Vi abbiamo infatti parlato di città ricche di cultura, di montagne, di spiagge paradisiache, strade tortuose e colline decorate. Abbiamo incontrato più animali e piante di quelli che potreste mai vedere in una puntata di Superquark e goduto del caldo sole australiano, così come del suo inaspettato freddo ad alte quote.
Per scoprire tutti questi meravigliosi luoghi abbiamo macinato migliaia di chilometri, letto guide, cercato su internet e WikiCamps e raccolto consigli da tanti altri locali o viaggiatori. Abbiamo cercato di tirarne fuori tre splendidi itinerari e a voi non resta altro che scegliere il vostro preferito. Almeno a quello pensateci voi!
Grandi ragazzi
Sopratutto le considerazioni fanno morire dal ridere 🙂 quella del topone e è veramente quello che ho pensato un attimo prima e grazie per i consigli
Grazie a te Jessica per i bellissimi complimenti, ci fa super piacere sapere di esserti stati utili 😊 ed è impossibile non scambiare il potoroo per un topone 😃 un abbraccio grande e buona Australia!