Decidere le tappe di un viaggio in Tasmania non è cosa facile. Sono talmente tante le cose da vedere e le avventure nelle quali dilettarsi che si potrebbero pianificare mille viaggi diversi, ognuno più bello dell’altro. E di escursioni mozzafiato in quest’isola straordinaria ve ne abbiamo già raccontate tante: dall’immersione a tu per tu con la natura lungo l’Overland Track in 7 giorni, fino alla scoperta del Nord della Tasmania, dove si respira l’aria più pura al mondo. In questo articolo, pertanto, ci limiteremo a fornirvi un itinerario per esplorare la costa Est della Tasmania, partendo dalla capitale, Hobart, fino ad arrivare alla leggendaria Bay of Fires, la “Baia dei Fuochi”. Un itinerario (non solo) costiero per conoscere l’essenza di uno Stato che contiene in sé una ricchezza ed una diversità che non troverete altrove in Australia.

Vista interna della Remarkable Cave, le grotte di roccia sull'oceano nella Tasman Peninsula

In poche parole la costa Est della Tasmania non ha proprio niente da invidiare alla più famosa costa Est dell’Australia

Perché visitare la costa Est della Tasmania?

Ogni anno migliaia di visitatori si spingono fino a quest’isola remota per esplorarne la bellezza incontaminata. La costa Est della Tasmania è la più visitata, non solo perché è la più facile da raggiungere, ma anche (e soprattutto) per la concentrazione di luoghi unici al Mondo in un tratto che non supera i 300 km. Spostarsi fra un punto e l’altro non solo è estremamente facile, dato che i collegamenti non mancano, ma anche molto appagante. La Tasman Highway (“A3”) vi condurrà fra le principali attrazioni senza costringervi ad utilizzare una 4×4. Attraverserete paesaggi che cambiano continuamente e potrete godervi avvistamenti di animali tanto unici quanto rari, come il wallaby albino ed il diavolo della Tasmania. Al contrario del resto d’Australia (dove in alcuni casi si guida per ore senza incontrare niente e nessuno) qui ad ogni curva troverete una sorpresa ad attendervi. Per questi, e per tanti altri motivi, la risposta a “Perché visitare la costa Est della Tasmania?” potrebbe semplicemente essere “Perché è bellissima!”.

Lotta di canguri al tramonto sull'isola di Maria Island in Tasmania (Australia)

Organizzare un Road Trip nella costa Est della Tasmania

Con tutte queste rarità da scoprire chi sta più nella pelle? Ed allora, prima di portarvi a conoscerle una ad una, ci limiteremo a darvi qualche piccola indicazione per organizzare il vostro itinerario. Come vi spiegavamo nel dettaglio nel nostro articolo su come organizzare un viaggio in Tasmania, quest’isola puo’ essere raggiunta via mare (arrivando a Devonport) oppure volando nella sua capitale. L’itinerario che vi proponiamo parte proprio da Hobart per condurvi in un’esplorazione da Sud verso Nord della costa e delle sue isole. Il tempo minimo che vi suggeriamo è di 15 giorni, mentre per muovervi vi suggeriamo di utilizzare un mezzo proprio (acquistato o noleggiato che sia) così che possiate fermarvi quando, come e per quanto tempo vorrete. Per il resto sta al vostro “istinto di viaggiatore” prendere le decisioni ma se possiamo darvi una mano leggetevi anche “Come prepararsi per un On the Road in Australia“. Fatto cio’ sarete pronti per i prossimi paragrafi…

La nostra 4x4 Peggy che guada un fiumiciattolo nel Parco Nazionale Finch Hutton in Queensland

Noi con Peggy potremmo anche andare in capo al Mondo e tornare

15 giorni nella costa Est della Tasmania – Itinerario in breve con mappa

Eccole qua le tappe che abbiamo pensato e provato per voi:

Nel caso aveste più tempo a disposizione potreste proseguire da Bay of Fires per esplorare il Nord della Tasmania. Visiterete così i campi di lavanda della “Bridestowe Estate”, la particolare cittadina di Launceston ed i pinguini nani di Burnie, fino ad arrivare al The Nut, la caratteristica montagna che domina il centro di Stanley. Potreste poi addentrarvi verso il cuore dell’isola, dominato da alte montagne (in termini australiani), fra le quali spicca la splendida Cradle Mountain, e concludere poi il vostro viaggio rientrando verso Hobart. In questo articolo concentriamoci però solo sulla costa Est della Tasmania (troppe bellezze tutte insieme possono far girare la testa); andiamo perciò a vedere nel dettaglio le tappe di questo incredibile viaggio.

Hobart, l’effervescente capitale della Tasmania

Il miglior modo per iniziare la vostra esplorazione della costa Est della Tasmania è quello di raggiungere e trascorrere alcuni giorni nella capitale, Hobart. Questa cittadina è ricca di fermento culturale e potrete abbinare le visite ai suoi musei con passeggiate alla scoperta della sua natura. I suoi quartieri sono un insieme eterogeneo di diverse anime che rappresentano vari momenti della storia della città. Non perdetevi il vittoriano Battery Point, ricco di storia e piccole botteghe di artigiani. Immergetevi nel brulichio mondano di Salamanca Place, animato dall’omonimo mercato cittadino e centro culturale per eccellenza della città. Concedetevi una rilassante passeggiata, ed una pausa per rifocillarvi, presso il rinnovato porto di Sullivans Cove prima di inoltrarvi nel CBD (Central Business District) alla scoperta dei musei più convenzionali (fra i quali da non perdere assolutamente il Tasmanian Museum and Art Gallery, il Mawson’s Hut Replica Museum e la State Library).

Jackman & McRoss, Bar storico nel quartiere di Battery Point a Hobart, capitale della Tasmania

Battery Point è secondo noi uno dei quartieri più caratteristici dell’intera Australia

Vista del fiume Derwent dalla gelateria "Van Diemens Land Creamery" nel quartiere Sullivans Cove di Hobart in Tasmania

Nessun grattacielo, non troppe persone e poco traffico. Hobart è una città a misura d’uomo. 

Esemplare imbalsamato e pelliccia del tilacino (Tigre della Tasmania), animale estinto, nel museo di Hobart in Tasmania

Al “Tasmanian Museum and Art Gallery” potrete vedere da vicino l’ultimo esemplare di tigre della Tasmania (tilacino), marsupiale estinto nel 1936

Ma il fiore all’occhiello lo troverete lontano dal centro e non potrete dire di aver visitato la città senza aver messo piede al MONA (Museum of Old and New Art), il museo più discusso dell’intero Continente. Dopo tanta arte non vi resta che rilassarvi nel verde cittadino. Passate dall’ex-zoo Beumaris e raggiungete il bellissimo Royal Tasmanian Botanical Garden con piante provenienti addirittura dall’Antartide. Infine salutate la città dall’alto godendovi un tramonto dal punto panoramico del Mount Wellington. Se alla fine dei tre giorni sarete riusciti a vedere tutto ciò avrete già un’ottima conoscenza della Tasmania: della sua storia, delle sue piante e dei suoi animali. Ora non vi resta che scoprire il tutto con i vostri occhi! L’itinerario della costa Est non poteva iniziare in miglior modo.

La stanza infinita del MONA, il museo da vedere a Hobart in Tasmania

Una passerella in mezzo ad una stanza piena di petrolio a donarle un effetto specchio. Questa è soltanto una delle tantissime “stranezze” del MONA.

Serra per le piante dell'Antartide all'interno dei Giardini Botanici di Hobart in Tasmania

Chi l’avrebbe mai detto che l’Antartide fosse così verde?

Tramonto su Hobart visto dal punto panoramico Mount Wellington Lookout, cima più alta della capitale della Tasmania

La vista della città dal Mount Wellington è una cosa assolutamente da vedere se si visita Hobart. Non vorrete per caso perdervela?

Per conoscere tutto il meglio di Hobart dovete per forza leggere il nostro articolo!

Bruny Island, un’isola piena di sorprese

Nella lista di “Storia, piante e animali da conoscere assolutamente in Tasmania” troviamo sicuramente l’avvistamento del raro Wallaby Albino,  che ha scelto come habitat prediletto la bella Bruny Island. Pertanto scusate, ma prima di proseguire verso Nord da Hobart, dobbiamo fare una breve deviazione verso Sud. A soli 30 minuti dalla capitale, raggiunta la piccola Kettering, potrete infatti imbarcarvi per raggiungere e godervi l’isola (a questo link trovate l’orario dei traghetti). Il bello è che Bruny Island non è solo un’isola safari“; qui potrete dedicarvi alla degustazione di prodotti locali, ammirare il paesaggio da uno dei punti panoramici più belli d’Australia (il celebre “The Neck Lookout“) o dedicarvi a piacevoli trekking in percorsi a picco sull’oceano. Quello che abbiamo preferito è stato il Flauted Cape“, un percorso ad anello della lunghezza complessiva di circa 6 km. Questo trekking non solo vi offrirà caratteristici scorci ma anche, e soprattutto, la possibilità di avvistare la star del luogo: il Wallaby Albino.

Punto panoramico "The Neck Lookout" sul bellissimo istmo di Bruny Island in Tasmania

Ora capite perché “The Neck Lookout” è uno dei punti panoramici più belli d’Australia?

Totem di roccia nel percorso "Fluted Cape" nell'isola di Bruny Island in Tasmania

Durante il percorso “Flauted Cape” incontrerete rocce misteriose…

Avvistamento del raro "Wallaby Albino", esemplare di wallaby che si trova solo sull'isola di Bruny Island in Tasmania, durante il trekking "Fluted Cape"

…e se fortunati anche un bianco, tanto quanto tenero, wallaby albino!

Se poi non doveste riuscire ad incontrarlo non demordete, l’isola è ricca di altri luoghi in cui poterli incontrare (e nel nostro articolo “Bruny Island, alla ricerca del raro wallaby albino” abbiamo stilato una lista completa). Ma, detto sinceramente, anche se non raggiungerete lo scopo principale della vostra visita avrete comunque l’imbarazzo della scelta su come occupare il restante tempo sull’isola. Per esempio potreste godervi la bellezza del South Bruny National Park, la vista dal faro ed il piccolo museo, dedicarvi ad una giornata di mare tuffandovi nelle acque di Adventure Bay o Cloudy Bay, percorrere uno dei trekking dell’isola oppure sbizzarrirvi con le degustazioni di formaggio, miele, whisky, vino e cioccolata. Mentre voi pianificate il vostro viaggio a Bruny Island noi proseguiamo verso Nord, per un luogo pieno di natura, storia e meraviglie…

Faro "Cape Bruny Lighthouse" nell'isola di Bruny Island in Tasmania

Ok, il faro non è un granché. Ma quello che davvero merita sono le viste che avrete dai suoi dintorni.

Punto panoramico "The Neck Lookout" (Truganini Lookout) con vista Riserva Naturale di Bruny Island

Avere delle spiagge così, ma non poter fare il bagno per le temperature troppo rigide. Siamo forse in un girone dantesco? 

Strane api al negozio artigianale di miele "The Honey Pot" di Bruny Island in Tasmania

I prodotti alimentari di Bruny Island sono tutti da provare! Parola di api operaie.

Tasman Peninsula, tra storia e natura

Superata nuovamente Hobart e percorsi 180 km totali ecco che arriviamo nella Tasman Peninsula, luogo celebre per la sua straordinaria natura e perché rappresenta una pagina importante della storia australiana. Non scordatevi mai che l’Australia moderna nasce come una delle più terribili colonie penali al Mondo e chi, meglio di una delle più grandi e crudeli penisole carcerarie, puo’ svelarne questo aspetto?

Richmond Bridge, il ponte in pietra più antico di Australia, in Tasmania

Per raggiungere la Tasman Peninsula non dimenticatevi di passare da Richmond e dal suo Richmond Bridge. Potrete così vantarvi con i vostri amici della “Mainland” di essere transitati dal più antico ponte in pietra australiano (ultimato nel 1825)!

Nella Tasman Peninsula ogni luogo è legato ad un ricordo del passato. Potrete esplorarla seguendo le tracce di questa storia dolorosa e violenta, partendo dalla sottile striscia di terra dell’Eaglehawk Neck, un tempo sorvegliata da cani feroci, fino a raggiungere la celebre Port Arthur, che tutt’oggi conserva i resti (mal mantenuti) delle vecchia colonia penale. Se quest’ultima vi sembra eccessivamente costosa (il biglietto di ingresso è di 40AU$ a persona) spingetevi fino al “Coal Mine Historic Site“, gratuito ma altrettanto interessante.

Statua in ricordo alla "Dog Line" dei cani guardiani nell'istmo dell'ex colonia penale della Tasman Peninsula

Passata la “Dog Line” (Linea dei Cani) si entrava nella Tasman Peninsula. Un tempo carcere spietato, ad oggi un luogo dove si è circondati da bellezze naturali

Rovine dell'ex miniera di carbone (Cole Mine Site) con vista oceano all'interno della vecchia colonia penale della Tasman Peninsula in Tasmania

Il “Coal Mine Historic Site” era una miniera di carbone dove i carcerati venivano schiavizzati. Non c’é mai fine al peggio…

Se poi, come noi, amate fare trekking, la Tasman Peninsula saprà davvero sorprendervi. Innanzitutto, con tempo (e soldi) a disposizione, qui potrete dilettarvi in uno dei più famosi percorsi di più giorni d’Australia, il celebre “Three Capes Track”, che tocca i promontori di Cape Raoul, Cape Pillar e Cape Huay. Se (giustamente) non volete spendere i 495AU$ richiesti potrete percorrere tratti del percorso, in giornata, a costo zero. Impossibile non consigliarvi di raggiungerne almeno uno.

Punto panoramico sulle rocce geometriche di Cape Raoul durante trekking Tasman Peninsula

Cape Raoul è qualcosa di incredibile. E dal vivo, dopo 14 km di camminata, lo é ancora di più!

Restate poi incantati ad ammirare l’unicità del “Tessellated Pavement” o l’effetto della marea nell’incantevole Dunalley Beach. Spingetevi fino alla “Doo Town” e, dopo quattro risate, superatela per raggiungere altre tre meraviglie naturali: il “Blowhole“, il “Tasman Arch” e la “Devil’s Kitchen“. Ma questa penisola ha ancora tanto da offrire. Non per niente le abbiamo dedicato un intero, dettagliatissimo, articolo: “Itinerario nella Tasman Peninsula, tra storia e natura”.

Foto riflessa nella particolare spiaggia tassellata "Tessellated Pavement" nella Tasman Peninsula in Tasmania

Avete mai visto prima d’ora una spiaggia rocciosa così particolare? Il Tessellated Pavement potrebbe quindi lasciarvi a bocca aperta…

Punto panoramico spiaggia Dunalley Beach con l'oceano in bassa marea in Tasmania

Ma anche Dunalley Beach in fatto di particolarità non scherza. Visitandola con la bassa marea lo spettacolo è assicurato.

Il "Tasman Arch", l'arco di roccia all'interno della Tasman Peninsula

Il “Tasman Arch”, assieme al “Blowhole” e alla “Devil’s Kitchen”, vi farà capire quanto sia potente l’oceano da queste parti

Cartello segnaletico diavolo della Tasmania con ali durante On the Road nella costa est della Tasmania, Australia

Infine, se sarete molto fortunati, sulla penisola potrete avvistare anche un raro diavolo della Tasmania! Noi (qui) non ci siamo riusciti, ma per fortuna conosciamo un luogo dove è ancora più facile incontrarli…

Maria Island, un’isola che vi farà innamorare

Se esiste un luogo che rappresenta l’anima della costa Est della Tasmania questo è sicuramente Maria Island. Un’isola così incantevole che ci ha rapito il cuore. Qui troverete l’essenza di questo viaggio: natura incontaminata, bellezze mozzafiato, testimonianze storiche e possibilità di avvistare animali unici nel loro genere (primo fra tutti il celebre diavolo della Tasmania, seguito da wombat, oche tasmane, wallaby, pademelon, kookaburra e tanti altri).

Diavolo della Tasmania trovato in libertà su Maria Island in Tasmania, Australia

L’unicità di Maria Island è anche il suo ruolo fondamentale nella salvaguardia del diavolo della Tasmania (purtroppo molto vicino all’estinzione per colpa di un terribile tumore facciale). Ecco perché qua sarà più facile incontrarli in libertà.

Coppia di Wombat (vombato), mamma e figlio, teneri marsupiali di Maria Island in Tasmania

I wombats invece potrete trovarli in molti parchi australiani, ma solo su Maria Island saranno così curiosi di conoscervi

Imbarcatevi a Triabunna, assicuratevi di aver prenotato un alloggio per trascorrere almeno una notte (meglio due…anzi facciamo tre) sull’isola e preparatevi a vivere un sogno ad occhi aperti. A Maria Island non circolano auto, quindi il miglior modo per esplorarla a fondo è noleggiare una bici. Sulla vostra due ruote potrete raggiungere e percorrere parte dei percorsi più belli. Fra i trekking più emozionanti vi segnaliamo il più celebre dell’isola, il “Bishop and Clerk“, ma se volete distinguervi dalla massa non potete non raggiungere la cima del Mount Maria, attraverso un percorso meno battuto, ma non meno soddisfacente. La vista che vi attende sulla cima di quest’ultimo è semplicemente spettacolare.

Le due cime "Bishop and Clark", il Vescovo e lo Scrivano, nel percorso di trekking su Maria Island in Tasmania

Una dura salita per un meraviglioso panorama. Questo è il “Bishop and Clerk”.

Vista dell'istmo a 360 gradi dalla cima del Mount Maria, la vetta più alta dell'isola di Maria Island in Tasmania

Ma la vista più bella è senza dubbio quella dalla cima del Mount Maria. Diteci voi se questo non è il Paradiso.

Senza allontanarvi troppo dal centro potrete ammirare fantastiche creazioni di Madre Natura: la scogliera del Fossil Cliff, ma anche e, soprattutto, le mille sfumature rosso fuoco del Painted Cliff. Non mancate di raggiungerli al calare del sole, non solo perché entrambi danno il meglio di sé in questo magico momento della giornata, ma anche perché il primo è luogo prediletto dei notturni “diavoletti” che con il buio iniziano la loro giornata. Per i più organizzati consigliamo di cuore anche una visita alla parte Sud dell’isola, dove troverete nient’altro che natura mai intaccata dall’uomo.

Vista panoramica dell'oceano e di Maria Island dalla scogliera Fossil Cliffs al tramonto

Fossil Cliff vi aspetta con la sua roccia fossile, il suo oceano impetuoso e, se vorrete, dei tramonti fuori dall’ordinario

Scogliera colorata della spiaggia "Painted Cliffs" nell'isola di Maria Island in Tasmania

Per le sfumature di Painted Cliff esiste invece soltanto una parola: UNICHE!

Vista completa di Shoal Bay, l'istmo che porta alla parte Sud di Maria Island

Il selvaggio Sud dell’isola si trova alla fine di questo bellissimo istmo. Ce la farete a raggiungerlo?

Nel centro “abitato” di Darlington, dove si concentrano le due tipologie di alloggi dei visitatori, troverete le testimonianze del passato dell’isola, anch’essa un tempo crudele colonia penale, oggi trasformatasi in Paradiso per i suoi visitatori. Un tempo chi la abitava sognava di evadere, voi sognerete solo di non lasciarla mai…

Edifici storici e spiaggia di Darlington sull'isola di Maria Island in Tasmania

Darlington però non è stata solo una prigione. Esplorate il più possibile Maria Island per scoprire tutte le sue storie!

Oppure leggete il nostro articolo su Maria Island per innamorarvene perdutamente! 

La Penisola di Freycinet e le sue indimenticabili spiagge

Con il cuore infranto dopo aver abbandonato Maria Island penserete di essere inconsolabili. Niente di più sbagliato. A poco più di un’ora di distanza a Nord potrete infatti rincuorarvi con un tuffo in alcune delle spiagge più belle della Tasmania e dell’Australia in generale. Il perché di questa affermazione? Ve lo spieghiamo subito! 

Vino e ostriche al Devil's Corner durante l'itinerario nella costa Est della Tasmania, Australia

Un altro ottimo rimedio contro il malumore post Maria Island: degustare un bicchiere di vino accompagnato da ostriche con vista su questo meraviglioso paesaggio. Il “Devil’s Corner” si trova proprio sulla strada per Freycinet.

La Penisola di Freycinet è, logicamente, circondata su tre lati dall’oceano, mentre la sottile striscia di terra rimanente è perlopiù occupata da montagne. Tra queste spiccano le cinque Hazards Mountain, imponenti cime di granito che ne colorano il paesaggio rendendolo quasi surreale. Ed è proprio questa collocazione privilegiata che ha dato vita a scenari da favola dove vi potrete imbattere in alcuni dei lidi più celebri del Paese. Honeymoon Bay e Wineglass Bay di romantico non hanno solo il nome. Un tuffo al tramonto e penserete di essere improvvisamente approdati su una remota isola del Pacifico.

Foto panoramica della spiaggia di Honeymoon Bay nel Freycinet National Park in Tasmania

Honeymoon Bay

Panoramica della stupenda spiaggia di Wineglass Bay nel Freycinet National Park in Tasmania

Wineglass Bay. Crediamo che per entrambe le foto non ci sia altro da dire, ma solo da guardare.

Tutto questo relax e romanticismo vi hanno già stufato? Abbiamo la risposta anche per voi: il “Freycinet Peninsula Circuit“. Un anello di circa 40 km da percorrere in uno o più giorni che tocca tutte le meraviglie del Freycinet National Park. Un mix di spiagge bellissime, cime da scalare e flora e fauna da scoprire. Se poi avete ancora qualche energia avventuratevi fino alla cima del Mount Amos, un percorso impegnativo, ma estremamente appagante, che vi regalerà scenari mozzafiato a 360° sull’intera penisola.

Vista di Wineglass Bay durante la discesa del Mount Freycinet, vetta più alta del Freycinet National Park in Tasmania

“Freycinet Peninsula Circuit”, 40 km di fatica, ma anche, e sopratutto, di momenti da ricordare

Vista a 360º di Wineglass Bay e di tutta la penisola di Freycinet dalla cima del Mount Amos in Tasmania

Un’altra vista incredibile. Stavolta dalla cima del Mount Amos. Noi ve l’avevamo detto che la costa Est della Tasmania è tutta da vivere!

Nel nostro articolo trovi tutto quello che d’imperdibile ha da offrire Freycinet

Bicheno non è solo surf

Proseguite ancora verso Nord, sempre lungo la costa Est, e poco dopo aver lasciato la Penisola di Freycinet vi imbatterete nella piccola Bicheno, conosciuta come “La Regina del surf tasmano“. Che siate amanti dello sport nazionale, o meno, Bicheno merita comunque una breve visita dato che le onde non sono il suo unico pregio. Qua potrete ammirare la potenza dell’oceano che crea un imponente Blowhole” (un getto di acqua altissimo, simile a quello delle balene) oppure, ancora più particolare, raggiungere la piccola “Mont Saint-Michel” locale, ovvero Diamond Island.

Geyser di acqua (Blowhole) a Bicheno, nella costa Est della Tasmania

Non potrete crederlo possibile fino a che non lo vedrete

Con la bassa marea, infatti, è possibile raggiungere questa “falsa isola” con una breve passeggiata dalla spiaggia. La sottile striscia che lo separa dalla terraferma scompare velocemente con l’aumentare della marea regalando un’esperienza unica, per pochi fortunati (quindi non fatevi cogliere impreparati controllando su questo sito). Diamond Island è il luogo perfetto anche per un po’ di snorkeling o per attendere il tramonto in attesa che gli abitanti della piccola colonia di pinguini si facciano vedere. Così tante cose da fare che i surfisti, noi, ci siamo anche dimenticati di guardarli.

Vista dalla cima di Diamond Island, isola raggiungibile con la bassa marea a Bicheno in Tasmania

Diamond Island alla fin fine non è bella da vedere, ma raggiungerla, girarsi indietro e vedere quel passaggio temporaneo è qualcosa che ci ha dato molta soddisfazione

South Sister, una vista su tutta la Tasmania

Siamo pronti per condurvi fino all’ultima tappa del nostro itinerario lungo la costa Est della Tasmania, la leggendaria Bay of Fires. Prima però c’è un altro luogo che vogliamo farvi conoscere, solo e soltanto però se state viaggiando con una 4×4. Il luogo in questione è il “South Sister Summit Lookout“, situato 45 km a Nord di Bicheno e 20 km all’interno dall’oceano. Una deviazione che varrà sicuramente la pena. Non solo perché vi aspetta una vera e propria, nonché tortuosa, strada di montagna (solitamente grande assente nei paesaggi australiani), ma più che altro poiché arrivati al parcheggio (occhio alla strada tutta buche) vi aspetterà una breve ma intensa salita a piedi che vi condurrà a questo punto panoramico incredibile. Dalla cima del South Sister potrete abbracciare con lo sguardo tutte le vallate, colline e foreste circostanti, fino ad arrivare alla costa. Un solo sguardo per capire quanto quest’isola sia differente dall’enorme Australia.

Vista punto panoramico dalla cima del South Sister Summit Lookout nella costa Est della Tasmania

Dalla cima della South Sister potrete vedere gran parte della Tasmania (questo è solo un tratto). E poi la vedete quella costa là in fondo a destra? É proprio lì che siamo diretti, nella Baia dei Fuochi!

Bay of Fires ed i suoi incredibili colori

Vedendo le rocce rosso fuoco della Bay of Fires (la vera attrazione del luogo) il primo pensiero è che quest’ultima prenda il nome proprio dal loro colore. Invece lo deve ai primi esploratori che, navigando al largo della costa, rimasero impressionati dalla grande quantità di fuochi che gli aborigeni, abitanti primordiali dell’isola, erano soliti accendere per illuminare la notte. Ma la cosa più bella della “Baia dei Fuochi” sta proprio nell’insieme: spiagge bianchissime, oceano turchese, verdi foreste e rocce arancioni. Sarà nuovamente come camminare dentro ad un quadro a cielo aperto.

Spiaggia di Bay of Fires, con oceano turchese e rosse color arancio, lungo l'itinerario nella costa Est della Tasmania

Se la Bay of Fires è uno dei luoghi più visitati in Tasmania un motivo ci sarà, no?

Passate la notte in uno dei tanti campeggi gratuiti a due passi dalle incantevoli spiagge del luogo, dirigetevi verso la Skeleton Bay Reserve e scoprite (ed amate) ciascuna spiaggia all’interno del “Bay of Fire Conservation Area” per poi finire il vostro incredibile percorso al “The Gardens“, il luogo più particolare e fotografato di questo luogo. Rosso fuoco, ma anche rosso passione.

Vista delle particolari rocce color arancio nella Bay of Fires (Baia dei Fuochi) durante l'itinerario nella costa Est della Tasmania

Ma perché le rocce sono così belle da vedere? È tutto grazie ad un lichene che su queste pietre ha trovato il suo habitat perfetto.

L’itinerario (non) finisce qua…

Crediamo proprio che Bay of Fires sia il luogo perfetto per mettere la parola “Fine” a questo splendido itinerario di 15 giorni della costa Est della Tasmania. Da qui non vi resterà che tornare al punto di partenza, ricordando durante il tragitto ognuna delle meraviglie che avete vissuto…oppure proseguire verso Nord e scoprirne di nuove. Come per esempio le Saint Columba Falls e le Ralph Falls (vicine tra loro), oppure Launceston, Burney, Stanley, Cradle Mountain, Hartz Mountain e tutti i luoghi che vi abbiamo fatto conoscere nel nostro articolo su “Come organizzare un viaggio in Tasmania”. Nessuna strada qua vi porterà a Roma, ma ovunque vi conduca siamo certi che, come noi, la ringrazierete di cuore.

Punto panoramico con vista Cradle Mountain nel Nord della Tasmania in Australia

Noi, fossimo in voi, tutto questo bendiddio non ce lo perderemmo…