Quando ci chiedono cosa ci è piaciuto di più del nostro viaggio in Australia non è difficile dare una risposta. Il Western Australia e la Tasmania sono i due Stati che più ci hanno colpito. Se dovessimo scegliere un solo luogo per ognuno diremmo sicuramente Karijini per il primo e Maria Island per il secondo.
Di Karijini ricordiamo con emozione la magia e la spiritualità del Parco, che porteremo sempre con noi. Maria Island invece si è conquistata un posto speciale nel nostro cuore con i suoi tramonti ed i suoi paesaggi sbalorditivi e selvaggi, costellati di incontri speciali. Questo è infatti uno dei rarissimi luoghi al mondo dove potrete avvistare, in totale libertà, il celebre diavolo della Tasmania. Incontrarlo non sarà facile ma, se non doveste essere fra i pochi fortunati, sappiate che Maria Island saprà sicuramente farsi perdonare. Wombat, simpatiche oche della Tasmania, canguri, pademelon e wallaby spunteranno davanti ai vostri occhi mentre siete immersi ad ammirare panorami dalla bellezza surreale. Siamo totalmente certi che alla parola “FINE” di questo articolo anche voi non vedrete l’ora di raggiungere, il prima possibile, la nostra amata Maria Island.

Le piscine naturali di Karijini tra le sue rosse e profonde gole…

…contro storia, natura a perdita d’occhio e animali liberi. Impossibile per noi conclamare il vincitore.
La storia di Maria Island
Ci siamo così innamorati di Maria Island che abbiamo voluto sapere tutto su di lei, compreso il suo passato. Abbiamo così scoperto una storia piena di curiosità, che vorremmo condividere anche con voi. Innanzitutto, dovete sapere che si scrive Maria Island, ma si pronuncia “Maraia Ailand“. Poi sappiate che i suoi visitatori possono dormire dove un tempo venivano detenuti dei prigionieri e proprio il Visitor Centre di Maria Island (il primo edificio che incontrerete appena arrivati sull’isola) è situato all’interno dell’ex commissariato. Dal 1991 l’isola è poi divenuta interamente Parco Nazionale, il “Maria Island National Park” appunto. Queste poche righe già vi svelano gran parte della sua storia, ma noi preferiamo raccontarvi il tutto nel dettaglio, così da farvi entrare ancora più a contatto con questo meraviglioso luogo.
Da paradiso incontaminato a colonia penale
Per millenni l’isola è stata nient’altro che un paradiso naturale incontaminato, abitato da alcune comunità aborigene, ma senza che queste ne modificassero in alcun modo la sua natura primitiva. Bei tempi per l’Australia. All’inizio del 1800, però, i coloni inglesi iniziarono la loro opera di trasformazione di luoghi paradisiaci come Maria Island e la Tasman Peninsula in inferni terreni, dando vita alle più crudeli colonie penali australiane. Maria Island fu dunque trasformata in una grande prigione fino all’inizio degli anni ’50 del XIX secolo. Molti degli edifici che vedrete qua sull’isola (abbandonati ma anche riutilizzati) sono stati eretti proprio in funzione del suo ruolo di carcere. Ok, è vero, l’inizio della storia non è dei migliori. Ma continuate pure a leggere…

Maria Island, e la Tasman Peninsula, sono solo due delle numerose ex-carceri presenti nell’Australia penale
Dalla prigione alle mani di un imprenditore
Possiamo essere fieri di sentirci italiani su Maria Island poiché fu proprio un nostro connazionale, l’imprenditore Diego Bernacchi, che alla fine del 1800 decise di stabilirsi sull’isola e dare vita ad un variegato numero di industrie, che poco avevano in comune l’una con l’altra: seta, legno, vino e cemento. La presenza di quest’ultime vide il fiorire della vita cittadina e delle infrastrutture; nacquero così una centrale idroelettrica, una linea di tram e vari edifici i cui resti possono essere ancora scorti dai visitatori. Vedendo Darlington oggi sembra impossibile realizzare che all’epoca ebbe addirittura qualche centinaio di residenti e numerosi alberghi. Non il massimo per un luogo paradisiaco, ma almeno l’isola non fu più accostata alla parola “carcere“, ed un gran numero di persone potè godersi questo meraviglioso angolo australiano.

Darlington non lo dà a vedere, ma ha avuto una giovinezza pazzesca
Dalla produzione agricola al Parco Nazionale
Purtroppo la fortuna di Bernacchi e di Darlington stessa non durò a lungo e con la fine della vita industriale l’isola si trasformò perlopiù in terreno da sfruttare per le produzioni agricole. La vita agreste su Maria Island proseguì fino a quando negli anni ’90 non fu capita la sua importanza a livello di Riserva Naturale; proprio in questi anni l’isola diventò per tutta la sua superficie un Parco Nazionale che tutt’oggi viene salvaguardato ed utilizzato soprattutto per lo sviluppo delle specie autoctone. Dal 2012 Maria Island è stata scelta come alleata per la conservazione di una delle specie più a rischio d’estinzione (e che maggiormente simboleggia lo Stato): i diavoli della Tasmania. Ora iniziate a capire perché Maria Island è un luogo più unico che raro?
Dove si trova Maria Island e come raggiungerla
La nostra amata Maria Island si trova a pochi chilometri dalla Costa Est della Tasmania e l’unico modo per raggiungerla, quindi, è via mare. I traghetti partono da Triabunna, piccola cittadina di pescatori a 90 km da Hobart, e impiegano poco meno di 30 minuti per giungere a destinazione. Sappiate che in bassa stagione non sono così frequenti (da Luglio a Settembre, per esempio, non ci sono collegamenti il martedì ed il giovedì), mentre in alta stagione (da metà Settembre fino al 31 Dicembre) potrete raggiungerla addirittura 6 volte al giorno.
La miglior cosa da fare per partire con il primo traghetto della giornata è quello di dormire proprio a Triabunna e, se non volete spendere tanto per l’alloggio, noi possiamo aiutarvi. Fermatevi allo “Spring Bay Hotel”, entrate, e chiedete se potete dormire nel loro terreno adiacente. Avrete così una piazzola da campeggio gratuita (una donazione però è super ben voluta) ed il traghetto per Maria Island a un minuto a piedi. Cosa chiedere di più?

Non c’è niente di meglio di un bel picnic, di fronte ai bagni pubblici di Triabunna, la notte prima della partenza
Comunque, per saperne molto di più su orari, bagagli e tutto quello che riguarda il traghetto e Maria Island, guardate pure sul sito ufficiale “Encounter Maria Island”. Ma anche continuando a leggere qua sotto qualche informazione in più riuscirete ad averla.
Quanto costa e come prenotare il traghetto per Maria Island
Potete prenotare il traghetto on-line, oppure presso il “Triabunna Visitor Information Centre”, il centro informazioni che si trova sul molo principale del paese. Il costo di un normale biglietto di andata e ritorno è di 45AU$ e, sì, purtroppo prima o poi dall’isola dovrete ripartire. Se avete intenzione di trascorrere una o più notti sull’isola (cosa che vi consigliamo assolutamente) dovrete aver già riservato il vostro alloggio, dato che vi verrà richiesto di mostrare la prenotazione al momento del check-in per il traghetto. Essendo Maria Island, tra le tante altre cose, un Parco Nazionale un’altra cosa indispensabile per mettere piede su di essa sarà avere con voi un biglietto valido per i National Park della Tasmania. Se dormirete là anche solo per una notte avrete bisogno di un “Tasmanian Park Pass”, che puo’ restare valido dalle due settimane fino ai due anni. Potrete comprare quello che fa più al caso vostro anche direttamente da “Encounter Maria Island”.
Cosa potete portare sull’isola
Detto questo, incluso nel biglietto del traghetto potrete portare con voi un bagaglio da 7 kg e non più grande di 60x40x30cm. Se invece volete portare con voi più bagagli o uno più pesante potrete farlo semplicemente pagando un sovrapprezzo (sul sito ufficiale trovate tutti i prezzi). Mezz’ora prima della partenza dovrete effettuare il check-in presso il “Triabunna Visitor Information Centre” e proprio su questo ci teniamo a mettervi in guardia: gli addetti ai bagagli sono peggiori di quelli di Ryanair. Ora non vogliamo di certo spiegarvi di quante volte ci hanno fatto disfare gli zaini perché una volta erano 7,10 kg ed una 7,02 kg, ma voi credeteci comunque sulla parola.
Cosa sapere prima di un viaggio a Maria Island
Come si pronuncia il nome lo avete già imparato. Che Maria Island è un’isola Parco Nazionale lo abbiamo già detto tre volte. E allora cosa c’è da sapere ancora? In verità quelle che vi stiamo per dire sono cose importantissime, che ai nostri occhi hanno trasformato quest’isola in un luogo ancor più magico.
La prima cosa che non vi abbiamo ancora detto è che il traghetto effettua solo servizio passeggeri e questo perché sulle strade dell’isola non circola nessun mezzo a motore (ad eccezione di alcune 4×4 utilizzate dai Rangers del Parco). Il telefono non prende, a meno che non abbiate una SIM Telstra o Optus. È bene sapere poi che gli unici che abitano permanentemente su Maria Island sono i Rangers stessi, cosicché nessun altra persona poteva averla più a cuore. E, “Dulcis in Fundo”, qua non troverete nessun supermercato, bar, ristorante, banca o negozio, perciò tutto quello che vi serve dovrete portarvelo dalla terraferma. Viveri e soldi contanti inclusi. Il tutto è dolce e pura poesia per le nostre orecchie.

E dolce e pura magia per i nostri occhi
Come esplorare Maria Island?
Per esplorarla avrete tre possibilità: con un tour privato, camminando, oppure in bici. Escludete senza tanti ripensamenti il tour dato che esistono soltanto compagnie che effettuano visite giornaliere da Hobart. “Gray Line” e “See Tasmania” sono un esempio, ma i loro tour della durata totale di 10 ore (al costo di circa 190AU$) non vi concederanno il tempo sufficiente per fare la conoscenza della vera Maria Island. Esistono tour anche di durata maggiore, tipo il “The Maria Island Guided Walk”, che vi condurranno alla scoperta dell’isola a piedi, in 4 giorni, ma visto il costo proibitivo (che si aggira sui 1.750AU$) non ce la sentiamo proprio di consigliarveli. Anche perché con questo articolo e con un po’ di buona volontà esplorare Maria Island da soli sarà facilissimo e vi regalerà grandi soddisfazioni!
Se quindi intendete esplorarla in autonomia considerate che da Nord a Sud dell’isola ci sono circa 20 km, mentre dalla costa Ovest a quella Est dovrete percorrerne circa 13. Impossibile perciò non consigliarvi il buon vecchio trasporto a due ruote. Questo infatti vi permetterà di spostarvi all’interno di Maria Island a basso costo e con maggior velocità, avendo così la possibilità di esplorarla in tutta la sua bellezza. E ne varrà sicuramente la pena.
Noleggiare una bici su Maria Island
Per chi si fosse perso il paragrafo precedente: il miglior modo per esplorare Maria Island è senz’altro quello di avere una bici. Anche se alcuni sentieri sono off-limits per le due ruote, raggiungere il loro inizio pedalando vi farà risparmiare un bel po’ di tempo sulla vostra tabella di marcia. Se siete già muniti di bicicletta potrete imbarcare anche essa al costo di 10AU$, ma se non lo siete potrete noleggiare il vostro mezzo direttamente sull’isola. Durante l’alta stagione vi consigliamo di prenotarla con un po’ di anticipo chiamando il numero 03 6256 4772 oppure contattando direttamente Bruce, il biciclettaio di Maria Island, allo 0477 683225. Il costo del noleggio è di 33AU$ per un giorno che diventano 25AU$ se decidete di tenerla almeno una notte. Ah, non dimenticatevi di indossare il casco, obbligatorio in Australia.

Due cuori e due biciclette. Non ci serve altro.
Esplorare Maria Island a piedi
I sentieri di Maria Island sono così ben collegati fra loro che sarà possibile esplorare tutta l’isola anche solo camminando. Le sue dimensioni non sono proprio così ridotte perciò, se avete intenzione di spingervi fino all’estremo Sud, ricordatevi che dovrete considerare di passare una o più notti presso il “French’s Farm” o l’ “Encampment Cove”. Entrambi i campeggi sono gratuiti e sono situati presso l’istmo che separa la parte Nord da quella Sud. Per una panoramica completa di tutti i percorsi che potrete intraprendere sulle vostre gambe dovrete comprare la mappa cartacea a questo link o dare una sbirciata alla simpatica mappa qua sotto.
Dove dormire a Maria Island
Maria Island è un luogo speciale anche per quanto riguarda gli alloggi. A differenza di tutta l’Australia esistono soltanto due sistemazioni: il campeggio o un letto in camerata da sei o più persone. Se non avete una tenda potrete quindi vivere l’emozione di soggiornare all’interno della vecchia prigione “Maria Island Penitentiary” che è stata trasformata in un simil-ostello. Il prezzo è di 44AU$ per notte (fino a due persone e 10AU$ per ogni adulto in più) e non avrete né luce né cucina, mentre il bagno si trova fuori dall’edificio. Il posto sarà anche caro per quello che offre ma è sicuramente d’impatto. Per prenotare un letto vi rimandiamo al sito dell’“Island Penitentiary Accomodation”.
I campeggi dell’isola
Per chi invece ha una tenda la scelta è “più varia” anche se il campeggio più vicino al molo di Maria Island è solo uno, il “Darlington Campground”, vicino anche all’ostello. Anche qua non avrete luce e cucina e, logicamente, il bagno sarà in comune, ma perlomeno il costo per notte sarà di soli 7AU$ per una persona e 13AU$ per due. La convenienza non è l’unico motivo per cui vi consigliamo vivamente di dormire in questo campeggio. Qual è l’altro? Il Darlington Campground è uno dei luoghi dove sarà più facile avvistare qualche raro esemplare di diavolo della Tasmania. Soprattutto di notte. Vi abbiamo convinto a dormire qui, non è vero?

Da questo campeggio è così facile avvistare un “Diavolo” che ci siamo riusciti persino noi!
Gli altri due campeggi sono i già citati “French’s Farm” e “Encampment Cove” (entrambi gratuiti) che si trovano però a 3/4 ore di cammino (2 ore se in bici) a Sud del traghetto. Se intendete soggiornare qui ricordatevi che dovrete portare con voi le vostre valigie e nessuno potrà aiutarvi a trasportarle.
Meglio partire leggeri…
Ultime due cose e poi la chiudiamo qui. Come avrete capito dal capitolo precedente, dal traghetto fino all’alloggio da voi scelto dovrete arrivarci da soli con tanto di valigie, quindi non caricatevi di troppe cose o la vacanza partirà col piede sbagliato. Ricordatevi anche, tranne che per i due campeggi gratuiti, di prenotare in anticipo il vostro alloggio soprattutto se in alta stagione (metà Settembre – 31 Dicembre) e, soprattutto, se vorrete alloggiare in una delle camerate dell’ostello. Se tutti i posti per dormire saranno occupati non potrete pernottare sull’isola. E voi non volete assolutamente questo.
Cosa vedere a Maria Island, le attrazioni imperdibili
Il fatto che Maria Island sia così isolata e poco abitata ha fatto sì che si trasformasse in un vero e proprio Paradiso terrestre per la conservazione delle specie autoctone. Mai in nessun altro luogo abbiamo visto così tanti animali in libertà e perdipiù così incuriositi dalla presenza dell’uomo. Uomo che non temono in quanto, in questo piccolo paradiso, esso non rappresenta un pericolo per la loro sopravvivenza.
Preparatevi dunque a fare incontri speciali e camminare lungo percorsi che vi condurranno al cospetto di paesaggi naturali dalle forme incredibili. Se siete appassionati di trekking potrete raggiungere la spettacolare cima del Mount Maria o del “Bishop and Clerk”. Se cercate attrazioni naturali uniche nel loro genere il Fossil ed il Painted Cliffs sapranno soddisfare la vostra curiosità. Ma non finisce qui, i numerosi percorsi brevi nei dintorni di Darlington sono il luogo ideale per scoprire la storia dell’isola e conoscere da vicino i suoi abitanti a due e quattro zampe. Non vi resta che allacciare il casco/le scarpe ed iniziare a pedalare/camminare!

Noi siamo già pronti e sorridenti. Impossibile non esserlo su Maria Island.
La mappa di cosa vedere a Maria Island
Darlington ed i resti della colonia penale
Appena attraccherete sull’isola la prima cosa che vi ritroverete davanti saranno quattro enormi silos ed un paio di edifici appartenenti all’epoca della colonia penale. L’arrivo, a dir la verità, ce lo aspettavamo migliore, ma resta il fatto che il contrasto fra il cemento e l’oceano riesce in qualche modo ad infondere una piacevole sensazione. Scesi dal traghetto prendete i vostri bagagli e avviatevi verso il vostro alloggio, che quasi sicuramente sarà nel minuscolo centro “abitato” di Darlington.

Maria Island vi dà il suo benvenuto! Non potete capire cosa vi aspetta…
Passeggiando vi imbatterete nel Visitor Centre (che un tempo fu il commissariato) dove potrete soffermarvi per raccogliere informazioni su tutti i percorsi, la storia e la particolare fauna che abita l’isola. Dopo aver fatto il pieno di notizie e sistemati per la notte (perché dormirete qua, vero?) è tempo di ritirare anche le vostre bici o, se preferite, partire a piedi.
Vi accorgerete subito di quanto sia minuscola Darlington. Quattro mura che racchiudono una manciata di edifici che, anche se costruiti in epoche diverse, si amalgamano alla perfezione. Pensate un po’ che a poca distanza tra loro troverete il vecchio carcere ed il vecchio cottage di Bernacchi. Ma la cosa più bella di Darlington non sono i suoi edifici; nei suoi spazi verdi potrete infatti trovare tantissimi animali liberi per niente impauriti dall’uomo. Ve li presenteremo tutti tra qualche paragrafo, perché ora che avete preso confidenza con il centro abitato è tempo di iniziare ad allontanarci.

Darlington puo’ essere presa tutta in un solo scatto – Foto dal sito “Tourism Tasmania” –
The Reservoir Circuit: visita ai Twelve Apostles ed alla Engine House

Una mappa molto utile per capire il percorso (quello giallo) e quante altre belle cose potrete scoprire oltre a questo
Iniziamo con un po’ di riscaldamento prima di avventurarci verso percorsi più impegnativi. Per fare tutto ciò non c’è niente di meglio del “The Reservoir Circuit”, un percorso ad anello di 4 km che vi porterà al cospetto di due delle principali attrazioni in muratura di Maria Island. Ve lo diciamo subito: non aspettatevi grandi cose.
Poco dopo essere usciti da Darlington e imboccato il percorso incontrerete sul vostro cammino i “Twelve Apostles“. Come? Questo nome vi dice qualcosa? Probabilmente…ma non stiamo parlando dei ben più famosi 12 Apostoli della Great Ocean Road, bensì dei resti di un antico cottage (per antico intendiamo 1888, eh) di cui ormai sono rimaste soltanto 12 cumuli di macerie. Viva la fantasia!

aInutile dirvi che con i “12 Apostoli” della Great Ocean Road non hanno proprio niente in comune. A parte l’oceano vicino…
Continuando lungo il circuito troverete un bivio, dove vi consigliamo di imboccare la strada alla vostra destra. Vi inoltrerete così all’interno della foresta dove, a parte la piacevole ombra, potrete respirare aria purissima e rilassarvi con i vari suoni del bosco. Se sarete fortunati potrete anche avvistare il “Forty-spotted pardalote“, un raro volatile dal piumaggio a pois. Noi non ci siamo riusciti ma i wallaby, i vari cinguettii e le “risate” dei Kookaburra ci hanno comunque tenuto ottima compagnia.
Capirete di essere arrivati a metà del percorso quando vi ritroverete davanti ad uno specchio d’acqua, il Bernacchis Creek, ovvero un simil-lago che si origina dal fiume omonimo e che prende il nome del già noto imprenditore italiano. Oltre a questo il piccolo bacino non ha molto altro da offrire.

Lo ripetiamo: “[…] il piccolo bacino non ha molto altro da offrire.”

Sarà stata la magia di Maria Island o sarà che a noi piacciono i luoghi abbandonati ma questo edificio ci è veramente piaciuto.

ABBOMBAZZA!
Il bel trekking “Bishop and Clerk”
Come dite? Il “Reservoir Circuit” non vi ha fatto impazzire? E quindi pensate che Maria Island non sia così bella come ve la disegniamo? Tranquilli, che adesso che vi siete riscaldati vi portiamo a scoprire le prime meraviglie di questa fantastica isola. Preparatevi ad intraprendere il percorso “Bishop and Clerk”, 11 km (a/r da Darlington) di ascendente bellezza che conducono fino alla cima di particolarissime formazioni rocciose con una vista panoramica incredibile. Chi mastica l’inglese avrà già tradotto il nome del trekking con “Vescovo e Scrivano”. Se vi state chiedendo il perché di questo nome dovete sapere che la risposta sarà davanti ai vostri occhi nel momento in cui inizierete a salire lungo la scogliera a picco sull’oceano.

Quello sulla destra è il vostro traguardo. Una cima più grande ed una più piccola. Ora riuscite a comprendere il nome?

Prima di arrivare al loro cospetto dovrete però vedervela con una salita niente male. Provate a farla senza scendere dalla bici.
Se avete con voi la vostra bici potrete fare ben 8 km del totale in sella, anche se dopo l’estenuante salita dovrete lasciare il vostro mezzo per iniziare l’ultima parte a piedi. Questo perché nel tratto finale dovrete procedere sulle rocce, in costante salita, ma quando giungerete davanti a “Bishop and Clerk” la stanchezza sarà già dimenticata. Dovrete solo preoccuparvi di sbalordirvi.

Da qua niente più due ruote. È giunto il momento di fare quattro passi.

Peccato che questi “quattro passi” sono quasi tutti in salita, con anche un pizzico di arrampicata

Arrivati in cima guardate con attenzione dove mettete i piedi. Non vorrete cadere in un crepaccio del genere?

Ma non guardate soltanto per terra. All’orizzonte c’è un meraviglioso paesaggio che vi aspetta!

E poi, come se non bastasse, ci sono il “Vescovo e lo Scrivano”. Una vista da godersi appieno.
Fossil Cliffs e la sua preistoria su roccia
Salutati il Vescovo e lo Scrivano potrete tornare verso Darlington. Sulla strada però c’è un altro posto che merita sicuramente la vostra attenzione. Seguite le indicazioni per il “Fossil Cliffs” (4,5 km a/r se partite da Darlington) e, dopo esservi goduti il suo punto panoramico, scendete pure sulla spiaggia. È proprio quest’ultima la vera particolarità: oltre alle enormi onde che si infrangono su di essa, e le varie pile di sassi che sfidano la gravità (“Rock Balancing” per gli esperti), vi accorgerete subito dei numerosi strati che compongono la scogliera. Trovato niente? Guardate bene, perché nella dura roccia potrete scovare un gran numero di fossili, alcuni risalenti addirittura a 300 milioni di anni fa! Dopo gli stromatoliti del Western Australia un’altra occasione per ammirare la storia ad un palmo dal naso. Non so a voi, ma a noi queste cose ci fanno impazzire!

Già dalla cima della scogliera si capisce subito che Fossil Cliffs è un luogo particolare

Scendete ora sulla spiaggia e godetevi il suono della rabbia dell’oceano…

…godetevi il paesaggio tutto intorno da diverse prospettive…

…e poi rendete grazie a questi molluschi fossili, senza i quali noi non esisteremmo nemmeno
Inoltre vi abbiamo detto di visitare questa spiaggia soltanto dopo il trekking al “Bishop and Clerk” poiché Fossil Cliffs dà il meglio di sé al calar del sole. I suoi paesaggi si trasformano dando vita a qualcosa impossibile da spiegare a parole. Vi diciamo solo che dalla cima del Fossil Cliffs abbiamo potuto ammirare uno fra i più bei tramonti dell’intero viaggio in Australia. Le immagini parlano da sole…

Lo spettacolo sta per iniziare. Tenetevi forte…

La nostra foto preferita dell’Australia non potevamo che farla su Maria Island. Nessun foto-ritocco, soltanto l’immensa bellezza della natura.
Se ancora non siete convinti forse abbiamo la soluzione: al calare della notte sulla spiaggia del Fossil Cliffs è facile avvistare esemplari di diavolo della Tasmania, che qua hanno la loro tana. Insomma, da quanto avrete capito alla “Scogliera Fossile” i fossili quasi passano in secondo piano.
Painted Cliffs, la scogliera più particolare d’Australia
Aspettate però, perché ancora non avete visto quasi niente di Maria Island. La Fossil Cliffs infatti non è l’unica scogliera degna di nota presente sull’isola, anzi, vi diremo di più, la Painted Cliffs (5 km a/r da Darlington) la supera addirittura in bellezza ed unicità. Le sue rocce hanno mille colori e le sfumature, dall’ocra al porpora, disegnano un arcobaleno di fuoco che si tuffa nell’oceano. Credeteci, uno spettacolo così è assolutamente da vivere. Pertanto godetevelo a diverse ore del giorno e quanto più potete: all’alba, al tramonto, con bassa e alta marea, con il sole e dopo un temporale. Sarà come osservare un caleidoscopio in perpetuo movimento.

Non fate come noi la prima volta che siamo venuti qua, non fermatevi alla prima parte della scogliera. Poiché dietro quella roccia là in fondo si nasconde un posto inimmaginabile.

Che vi avevamo detto?

Incredibili le sue rocce. Incredibili i suoi colori. Incredibili le sue sfumature.

Incredibile è sinonimo di Painted Cliffs!
Mount Maria e la sua meravigliosa vista
Se amate camminare e raggiungere luoghi dove godervi il paesaggio circostante in totale solitudine Maria Island saprà accontentarvi anche su questo. Il trekking a Mount Maria vi porterà da Darlington alla vetta più alta dell’isola (711 m.s.l.m.) in un circuito di nemmeno 16 km. Scegliete il “Via Inland Track” poiché gran parte di esso corre all’interno del bosco, in un leggero e piacevole saliscendi, che supererete senza difficoltà se avete le vostre bici con voi (mentre sarà abbastanza noioso se fatto a piedi). Ma appena incontrerete il cartello di “Divieto alle biciclette” saprete che il percorso inizierà a farsi più arduo.
La vegetazione rigogliosa e non troppo “domata” dalla mano dell’uomo fa intuire da subito che questo percorso non sia proprio il più trafficato dell’isola. Ma dopo il “Bishop and Clerk” nessuna salita vi spaventerà ed in men che non si dica toccherete la cima. Potremmo sembrare ripetitivi, tuttavia anche la vista dalla vetta del Mount Maria è a dir poco spettacolare, con un panorama a 360° che soltanto al pensiero ci fa rivenire la pelle d’oca. Da qua potrete vedere Maria Island in tutta la sua bellezza, con il suo caratteristico istmo che riesce a rubare la scena a tutto il resto.

Non è facile camminare in questi percorsi quando sai che su Maria Island è pieno anche di Tiger Snake, il serpente più velenoso di tutta la Tasmania.

Ma niente ci puo’ fermare se la méta è di questo genere. Curiosi di sapere cosa Fiammetta stia guardando?

Eccovi accontentati. Un panorama così è impossibile da dimenticare.
Ed è esattamente vedendo quella lingua di terra che divide in due Maria Island che la nostra voglia di esplorare l’isola è cresciuta ancor di più. Sì, perché se la parte Nord (dove si trova Darlington) è una zona un minimo “turistica”, quella Sud è un vero e proprio viaggio nella natura incontaminata. Ok, è giunto il momento di spingerci fino a là…
McRaes Isthmus, la strada verso il Sud dell’isola
Dopo un’intera mattinata alle prese con il Mount Maria vogliamo raggiungere l’istmo che abbiamo visto proprio dalla cima di quel monte. Ripresa la nostra bici raggiungerlo non è stato un grande problema: il percorso di 14 km, quasi tutto in discesa, è più un divertimento che uno sforzo. Partendo da Darlington, invece, i chilometri saranno sempre circa 14 ma il percorso sarà un po’ più faticoso. Il grande problema però sorge una volta arrivati all’istmo. Il percorso è tutto lungo la spiaggia di Shoal Bay e, sfortunatamente, una clausola del contratto di noleggio bici prevede che non si possa’ pedalare su sabbia. Percorrere a piedi altri 8 km (sola andata) fino all’Haunted Lookout, dopo aver scalato il Mount Maria, sarebbe un suicidio. È così che non siamo riusciti a raggiungere la parte più meridionale e selvaggia dell’isola. E ce ne pentiamo veramente tanto.

L’istmo è così lungo che è impossibile vederne la fine. Impossibile farcela a piedi a poche ore dal tramonto.

Perlomeno ci siamo goduti la spiaggia in solitaria con un oceano più bello del solito. Non fate vedere questa foto al biciclettaio per favore.
Ma se voi vorrete arrivarci a tutti i costi abbiamo qualche consiglio da darvi. Il miglior modo per esplorare la parte Sud dell’isola è quello di trascorrere una notte nelle sue vicinanze, quindi presso la French’s Farm o l’Encampment Cove, campeggi del tutto gratuiti ma veramente basici (sì bagno, no acqua, no luce, no tutto). Da qua in un giorno potrete benissimo esplorare la vera e propria Maria Island a piedi o con una bici portata da “casa”. Insomma, non vi resta che spingervi verso la Haunted Bay, un luogo che chiunque ci sia non se n’è per niente pentito. Anche perché dal tramonto in poi è possibile osservare colonie di pinguini tornare alle loro tane costruite in questo angolo dimenticato di isola.

Alla “French’s Farm” potrete mettere la tenda dove vorrete e, nel tempo libero, visitare la vecchia dimora contadina

Già che visitate l’edificio date un’occhiata al “Visitor Book”. Chissà se il nostro bigliettino è sempre lì dentro.
I dintorni dell’istmo di Maria Island
Tristi e sconsolati per non aver potuto raggiungere l’estremo Sud dell’isola torniamo sui nostri passi. Ma all’altezza della French’s Farm una strada del tutto nuova solletica la nostra curiosità. È il percorso che porta all’Encampment Cove, il secondo campeggio gratuito. Ma, con nostra grande sorpresa, altri interessanti luoghi si nascondono da quelle parti.
Dopo aver così completato il circuito dell’Encampment Cove, e goduto della vista che si ha da qua sull’oceano, imbocchiamo un nuovo tracciato. È così che davanti a noi, poco dopo, appare l’ennesimo edificio “storico” dell’isola, il “Point Lesueur Probation Station“. Ci rituffiamo nuovamente così nella fase carceraria di Maria Island. Questi minuscoli stanzini, uno accanto all’altro, venivano infatti usati come “succursale” della prigione di Darlington. Venne costruito qua poiché il terreno era perfetto per la coltivazione e così i detenuti potevano essere anche sfruttati. La storia della struttura è interessante ma i suoi resti, come sempre, sanno di poco. Però, e c’è un grosso però, il rosso del mattone vivo si fonde alla perfezione con il verde dell’isola e le mille sfumature di blu dell’oceano e del cielo. Un luogo che ci ha davvero sorpreso in positivo.

Prigionieri in una cella di 2m² con attorno un paesaggio del genere. Questa sì che era tortura!
Ma la parte che più è riuscita ad arrivare al nostro cuore attraverso i nostri occhi è stato il tracciato stesso in questa parte di Maria Island. Una strada tutta per noi, immersi nella natura, tra colori incredibili e incontri ravvicinati con splendidi animali. Maria Island anche stavolta ci ha colpito in pieno, facendoci riscoprire la nostra frase di vita preferita: “Non conta il traguardo, ma il viaggio fatto per raggiungerlo“.

PISTAAAAA!

Per un attimo questi colori ci hanno fatto ritornare nella Patagonia sudamericana. Un vero e proprio sogno ad occhi aperti.

Occhio però agli ostacoli viventi per la strada. Ma quanto sono enormi (e teneri) gli wombat?
Dove vedere i diavoli della Tasmania in libertà
Maria Island è una delle più grandi alleate nella lotta per la conservazione dei diavoli della Tasmania. Nel corso degli ultimi decenni questi interessanti quanto unici marsupiali sono stati decimati da un tumore facciale, facilmente trasmissibile tra di essi, che non lascia loro scampo. Molti esemplari sani sono stati trasferiti sull’isola nell’intento di salvarli dalla malattia, farli riprodurre in salute ed evitare in questo modo la loro estinzione. Vederli mentre si aggirano sull’isola alle ricerca del loro pasto quotidiano non sarà così difficile. Non temete, contrariamente da come li dipingono, i diavoletti non sono affatto aggressivi, non solo con l’uomo, ma anche con altri animali dei quali si nutrono solamente delle carcasse.
Sarà possibile avvistarli un po’ ovunque sull’isola, con maggiori chance presso il Fossil Cliffs ed il campeggio. I momenti migliori della giornata sono il tramonto, l’alba e la notte in generale. Presso il campeggio sarà facile vederli aggirare durante la notte, attirati dagli odori della cucina e quasi non credevamo ai nostri occhi quando uno di loro ci ha tagliato la strada mentre andavamo a lavarci i denti ai bagni lì vicino. Poi, come se non bastasse, un nuovo diavolo della Tasmania si è palesato, in pieno giorno, tra le tende di una scolaresca che si era dimenticata di nascondere il cibo. Uno dei ricordi più belli dell’Australia!
Come avevamo detto all’inizio però non piangetevi addosso se non riuscirete ad incontrare un diavolo della Tasmania in carne ed ossa. Anche perché su Maria Island avrete il piacere di poter vedere da molto vicino altri animali molto particolari. Alcuni esempi? Guardate pure le foto di seguito…

Anche a Maria Island non possono non mancare i classici canguri australiani. Verso sera escono in tantissimi e con i colori del tramonto guardarli diventa ancora più bello.

Sarà facilissimo vedere anche uno di loro sull’isola! Badate bene, non sono né canguri né wallaby ma bensì PADEMELON. Sono così piccoli e così tondi che si fanno prima a saltarli che a girarli intorno.

Sarà poi un piacere pedalare/camminare nel bosco di Maria Island ascoltando i simpatici suoni dei Kookaburra, i famosi volatili australiani.

Facilissimo sarà anche avvistare un volatile caratteristico della Tasmania. Stiamo parlando dell’Oca tasmana. Ogni volta che la incontravamo ci veniva da ridere: le sue zampe sembrano gambe umane con un paio stivaletti come calzature.

Abbiamo cercato di fotografarlo non sappiamo quante volte (e questa è la migliore, pensate un po’), ma il Red Robin con il suo petto fosforescente era un uccello che non volevamo di certo tralasciare

Ma se dovessimo scegliere l’animale più tenero dell’isola (e secondo noi dell’Australia intera) vincerebbe il Wombat. E su Maria Island sono così numerosi e curiosi che sarà impossibile non innamorarsene. Siete troppo belli!

Un animale che invece vi auguriamo di non trovarvi davanti è il Tiger Snake, uno dei serpenti più velenosi d’Australia. Anche se visti dal vivo (a distanza di sicurezza) sono un vero e proprio spettacolo.
Frase finale
Maria Island è natura selvaggia, paesaggi unici e panorami incredibili; è trekking emozionanti, oceano cristallino e vegetazione rigogliosa. Maria Island è animali in libertà, zero inquinamento e poche persone. In poche parole Maria Island è quello che noi immaginiamo possa essere il Paradiso. Inutile nascondervelo, aspettavamo con ansia di scrivere questo articolo, per tuffarci nuovamente nell’isola che più di altre ha lasciato un segno indelebile nei nostri cuori. E non solo come isola, ma come luogo nel Mondo. Ma si sa, ogni cosa, anche la più bella, arriva sempre ad una FINE. È così giunto il momento di salpare (con le lacrime agli occhi) nuovamente verso la terraferma. Ma voi invece che ci dite? Pronti a partire per questo indimenticabile viaggio?

Maria Island è…il nostro posto del cuore in Australia!
Ciao viaggerò in Australia nel mese di dicembre vorrei visitare Maria Islands L’unica cosa che non ho attrezzatura da campeggio e l’ostello mi richiede un minimo di due notti mentre io vorrei fermarmi Una sola e non è disponibile nei giorni in cui io sarò in Tasmania
Esiste qualche tour organizzato che si ferma solamente una notte o c’è qualche posto per noleggiare l’attrezzatura da campeggio?
Grazie Jacopo
Buonasera Jacopo, purtroppo ti dobbiamo dare una brutta notizia: i tour per Maria Island esistono solo giornalieri, e quindi nessuno di questi ti permette di dormire nemmeno una notte all’interno del Parco. Ma per fortuna abbiamo anche una bella notizia: in Australia, in tantissime città (compresi Hobart o Devonport), troverai i negozi Kmart. Qua potrai comprare il minimo indispensabile per un campeggio (tenda, materassino, sacco a pelo, fornellino e stoviglie) ad un prezzo irrisorio. Guarda il loro sito //www.kmart.com.au/search/?searchTerm=camping per farti un’idea. Saranno i soldi meglio spesi di tutta la tua vita, perché un luogo come Maria Island ti resterà per sempre nel cuore.
Se poi invece non vuoi investire quei soldi in robe da campeggio, allora l’unica soluzione è andare dalla mattina alla sera. Noleggiando una bicicletta potrai ugualmente visitare gran parte del Parco, ed innamorartene perdutamente. Un abbraccio, buon viaggio e credici se ti diciamo che Maria Island è un luogo imperdibile!
Ciao ragazzi, siamo prossimi alla partenza per la Tasmania e abbiamo programmato 2 notti a Maria Island in tenda. Mi fareste per favore una panoramica di quello che vi siete portati dientro riguardo a quantità di mezzi di sussistenza, acqua, cibo…insomma come vi siete organizzati per la vostra permanenza sull’isola?
Grazie in anticipo per le preziose info.
Buonasera Massimiliano, piacere di conoscerti 😊 e ottima scelta di viaggio, te ne innamorerai sicuramente!
Noi siamo stati ben 6 anni fa a Maria Island e, anche se il suo ricordo è indelebile nei nostri cuori, i dettagli sono un po’ annebbiati. Comunque cerchiamo di aiutarti il più possibile.
Innanzitutto il 31 ottobre è alta stagione per Maria Island, e quindi il meteo non dovrebbe fare brutti scherzi. Vedo comunque che sul sito, in quei giorni, ci sono ben 4 orari diversi per i traghetti di andata, e secondo noi non sarà un problema trovare posto anche comprandolo il giorno prima. Solo che prima di acquistare il trasporto, dovrai già avere la prenotazione dell’alloggio: quindi o trovi il campeggio con la cancellazione gratuita fino all’ultimo, o i soldi di quello andranno ugualmente persi. Noi avevamo prenotato tutto due giorni prima, con la sicurezza che ci sarebbe stato bel tempo.
Per quanto riguarda il bagaglio, dovrete portarne uno da 7 kg ciascuno (e alla bilancia sono fiscalissimi), perciò già con una tenda, materassi e sacchi a pelo, il materiale da portare è minimo. Noi siamo stati 2 notti e 3 giorni e, più o meno, avevamo queste cose:
– 2 maglie corte, 1 pantalone lungo, 1 corto, 1 maglia lunga e 2 paia di calzini e mutande ciascuno
– Tenda, 2 materassini, 2 sacchi a pelo da dividerci nello zaino
– Fornellino e una piccola bombola gas da campeggio piena
– Piccolo popote da campeggio, con almeno pentola, bicchieri e posate
– Per quanto riguarda il cibo, ci eravamo portati 7 piatti liofilizzati in bustina. Quelli che non pesano niente ma riempiono gli stomaci. Li trovate in tutti i supermercati australiani. Oltre a questo avevamo comprato anche qualche snack, come frutta secca e cioccolata (1 al giorno da dividere).
– Per l’acqua avevamo 1,5 litri ciascuno, e una volta finita abbiamo bollito l’acqua dell’isola la sera prima di andare a letto, cosicché la mattina era fresca e bevibile.
Per il resto trovi tutto nel nostro articolo! Se avete ancora bisogno, non esitate a riscriverci. Salutateci tanto la nostra adorata Maria Island ❤️
Complimenti come sempre, ragazzi! Una guida super completa che rende tutto più semplice a chi vuole organizzare un viaggio in uno dei luoghi più emozionanti dell’Australia!
Il fatto che sull’isola non circolino mezzi a motore è un plus mica da poco: viene così preservata tutta la sua bellezza selvaggia e si può tranquillamente scoprire in bicicletta. Un vero paradiso.
Un abbraccio!
Grazie mille Ale e Kiki! Maria Island è stato per noi un vero e proprio paradiso. Se dovessimo consigliarvi un luogo dove andare in Australia di sicuro vi consiglieremmo la Tasmania e questa splendida isola. Un abbraccione enorme anche a voi ragazzi ❤️