Overland. Questa parola dal suono solenne ha da sempre acceso la nostra fantasia e quella di tanti altri viaggiatori prima di noi. Beppe Tenti nel 1996 la scelse per nominare le proprie spedizioni documentaristiche intorno al Mondo, senza l’uso di navi o aerei, come il termine richiede che sia. Overland significa infatti letteralmente “Via terra“. Ed Overland, “Overland Track” per l’esattezza, è anche il nome di uno dei trekking più celebri della Tasmania e dell’Australia in generale. Ancor prima di sapere che avremmo messo piede sull’isola sognavamo di percorrerlo. Ci immaginavamo un’avventura immersi nella natura, lontani dalla civiltà e circondati da tanta bellezza. E non vedevamo l’ora di essere lì.
Quando siamo approdati in Tasmania non potevamo dunque non organizzare un viaggio che ci avrebbe portato lungo questo atteso percorso. Sono passati 3 anni dal nostro primo trekking di più giorni nel Parco di Torres del Paine in Cile. Abbiamo imparato tante cose nel frattempo e percorso tanti chilometri lungo le strade più diverse. Siamo dunque pronti per aiutarvi con il nostro articolo su come prepararsi per l’Overland Track. E non sottovalutatelo, perché 7 giorni per un trekking di 65 km potrebbero sembrare eccessivi, ma ciò che troppo spesso non si dice è che ciò che fa la bellezza dell’Overland Track non è tanto il percorso stesso quanto gli innumerevoli percorsi “secondari” che partono da esso per condurvi sulla cima delle vette più alte della Tasmania. Cosicché i chilometri diventeranno circa il doppio, raggiungendo la cifra di 125 km. Non importerà fare tutti i “Side Tracks”, ma percorrerne anche solo una piccola parte trasformerà l’Overland Track in qualcosa in più. Noi, per esempio, abbiamo macinato 115 km, trovando nei 50 km in più le migliori soddisfazioni.
Cos’è l’Overland Track? Uno dei migliori trekking australiani…
Innanzitutto, andiamo a conoscerlo questo “Overland Track”, così che sarà più facile decidere se è ciò che fa per voi, oppure no. Si tratta di uno dei trekking più celebri della Tasmania e dell’Australia in generale. Ma permettiamoci di dire anche del Mondo intero. L’intero tragitto si svolge all’interno del “Cradle Mountain – Lake St Clair National Park“, che fa parte della Tasmanian Wilderness World Heritage Area. In parole povere si tratta di un’estesa area nel cuore della Tasmania che fa parte del Patrimonio dell’Umanità UNESCO. Puo’ essere percorso in un minimo di 4 giorni fino ad un massimo di 12, partendo da Cradle Mountain per raggiungere, 65 km più a Sud, il Narcissus Hut e le sponde del Lake St Clair. Durante l’alta stagione, dal 1° di Ottobre al 31 di Maggio, questa è la direzione obbligatoria, ma in bassa stagione è possibile partire anche dal Lake St Clair e percorrere il tragitto a ritroso. Oltre al percorso principale ogni giorno vi imbatterete nei numerosi “Side Tracks” (i percorsi secondari) che, come già detto, secondo noi sono la miglior parte dell’Overland Track. Teneteli quindi presente al momento di organizzare il vostro itinerario. Per farvi capire meglio: dedicare meno di 7 giorni all’Overland Track è possibilissimo, ma ciò lo trasformerebbe in un semplice spostamento da un punto “A” ad un punto “B” e se siete dei veri camminatori non crediamo che sia ciò che state cercando.
…tra le montagne della Tasmania
La maggior parte dei trekking australiani si svolgono all’interno del “Bush” o lungo la costa, in percorsi spesso accompagnati dal rumore delle onde dell’oceano. Nell’Overland track invece ci troviamo in uno scenario di montagna o “alpino” come spesso viene definito dagli australiani. Non dovete però pensare alle nostre montagne, qui la cima più alta non supera i 2.000 metri, perciò anche la vegetazione, i fiori e gli animali che la abitano saranno completamente diversi da quelli ai quali siamo abituati. Il clima però resta quello tipico delle cime elevate: come nelle nostre montagne, nella pazza Patagonia o nelle altissime Ande, dovrete essere pronti per ogni sorta di temperatura. Che sia estate conta poco, sarà comunque possibile trovare temperature fredde, pioggia o, addirittura, neve. Prepararsi per l’Overland Track è dunque indispensabile, tenetelo bene a mente.
Qual è il miglior periodo per percorrere l’Overland Track?
Data la possibilità di incontrare un clima estremo, con venti freddi, pioggia, neve e condizioni climatiche che possono rendere il cammino difficile e rischioso, è meglio percorrere l’Overland Track durante i mesi estivi. Quelli migliori, dove il rischio di precipitazioni è minore ed avrete più ore di sole, sono i mesi di Dicembre, Gennaio e Febbraio. Anche camminando in questi mesi potreste comunque trovare un clima non proprio favorevole…ve lo dicono due che ad inizio Febbraio hanno camminato 6 giorni su 7 al freddo e sotto la pioggia. Per sicurezza vi linkiamo il sito ufficiale del meteo di Cradle Mountain, che ci indovina molto spesso. In generale, comunque, il periodo di alta stagione per l’Overland Track va dal 1° di Ottobre al 31 di Maggio. Questo non significa che il percorso rimarrà chiuso durante il resto dell’anno; semplicemente dovrete essere preparati ed avere un buon senso dell’orientamento e attrezzatura adeguata per affrontarlo nei mesi invernali, quando il rischio di nevicate pesanti è elevato. Ricordatevi che la neve non solo porta freddo e acqua, ma cancella anche la maggior parte delle indicazioni sul percorso.
È necessario prenotare in anticipo per l’Overland Track?
Nel periodo di alta stagione (dal 1° di Ottobre al 31 di Maggio) sarà OBBLIGATORIO prenotare per poter avere accesso all’Overland Track (ogni giorno ci saranno solamente 60 posti a disposizione dei quali 26 riservati a gruppi). Sul sito ufficiale troverete scritto che sarà sufficiente farlo con 24 ore di anticipo, ma in realtà se aspetterete così tanto sarà difficile che possiate trovare posto (a meno che qualcuno non disdica all’ultimo minuto). Inoltre, in alta stagione, dovrete pagare una quota di 200AU$ per acquistare il Pass e dovrete versare l’intera cifra nel momento in cui effettuerete la prenotazione. Lo sappiamo, lo sappiamo: questi trekking famosi iniziano a costare un po’ troppo. In bassa stagione invece non è necessario prenotare, così come non lo sarà pagare la quota di 200AU$. Come già detto, però, percorrere l’Overland in pieno inverno è consigliato solo ai camminatori esperti.
Come prenotare per l’Overland Track
Per prenotare il vostro Pass per l’Overland Track vi basterà andare sul sito ufficiale, selezionare le date disponibili ed inserire i dati richiesti. A partire dal 1° Luglio di ogni anno sarà possibile prenotare il proprio Pass per la stagione successiva. Una volta effettuato il pagamento riceverete una mail di conferma e tutte le indicazioni per prepararvi al cammino (con tanto di lista di cosa portare). Se non parlate bene inglese non preoccupatevi, ci penseremo noi nei prossimi paragrafi a farvi preparare come si deve!
Come e quando ritirare il Pass per l’Overland Track?
La mail di conferma di avvenuto pagamento vi servirà per ritirare il vostro Pass presso il Visitor Centre di Cradle Mountain prima di iniziare il cammino. Il Pass puo’ essere ritirato il giorno stesso della partenza, preferibilmente entro le 14:00 (o entro le 13:00 ad Aprile e Maggio) perché iniziando più tardi non avreste le ore di luce necessarie per raggiungere il primo rifugio. Se volete iniziare a camminare molto presto la prima mattina potete ritirare il Pass la sera precedente fra le 15:00 e le 16:00 e trascorrere la notte nelle vicinanze. Un’opzione che vi consigliamo vivamente se non avete avuto ancora il tempo di esplorare Cradle Mountain approfonditamente. Anche partendo presto la mattina non avreste tempo a sufficienza per godervi gli splendidi percorsi attorno alla cima più famosa della Tasmania, il bellissimo Dove Lake o per raggiungere la cima di Cradle Mountain stessa. E, se possiamo essere sinceri, questi percorsi sono sul podio dei migliori trekking in Tasmania. Quindi fossimo in voi non ce li perderemmo…
Cancellare o modificare la propria prenotazione per l’Overland Track
La data della prenotazione indica il vostro giorno di partenza. Una volta effettuata la prenotazione potrete cancellarla SOLO in caso di eventi straordinari come: “bushfires” (gli spaventosi incendi australiani) o allerta meteo (forti nevicate, anche fuori stagione, sono abbastanza comuni e potrebbero mettere a rischio i camminatori meno esperti). Cancellazioni dovute ad altre motivazioni non prevedono un rimborso, se non un misero 25% di quello che avete pagato, e solo e soltanto se cancellerete con almeno 14 giorni di anticipo. Infine, ma ve ne parleremo meglio più avanti, il personale addetto al controllo delle prenotazioni, oltre a fornirvi informazioni utili per il vostro cammino, controllerà che abbiate con voi tutta l’attrezzatura necessaria. Se ritenessero che non siete sufficientemente attrezzati non vi daranno il permesso di affrontare l’Overland ed otterrete un rimborso totale. La data di partenza potrà invece essere modificata a vostro piacimento, ma dovrete controllare che ci sia disponibilità di posti per le nuove date scelte. Più che un trekking sembra di dover organizzare un matrimonio.
Come raggiungere l’Overland Track
Cradle Mountain, punto di partenza dell’Overland Track, si trova nella catena montuosa che occupa il centro della Tasmania. È facilmente raggiungibile in auto da Devonport, nel Nord della Tasmania, dalla quale dista circa 80 km, e da Launceston (140 km). Se deciderete di raggiungerla con la vostra auto dovrete organizzarvi per trovare il modo di tornare al punto di partenza una volta finito il percorso a piedi. Esistono diverse compagnie di trasporti che offrono questo servizio, ma a nostro parere nessuna di queste offre prezzi competitivi. C’è anche una piccola possibilità di spostarsi usando i mezzi pubblici, senz’ombra di dubbio l’opzione più economica, ma non altrettanto facile da sfruttare. Ma vediamo queste opzioni nel dettaglio, visto che vogliamo svelarvi anche come abbiamo fatto noi a tornare a Cradle Mountain senza spendere un dollaro. Qualcuno ha detto autostop per caso?
Con trasporti privati
Esistono numerose compagnie che offrono servizi di trasporto fra varie città della Tasmania ed i punti di partenza/arrivo dell’Overland Track. Queste compagnie vanno contattate in anticipo e prenotare con loro implica il fatto che dovrete assolutamente scegliere un giorno ed orario. Se per la partenza da Cradle Mountain questo non rappresenta un problema, potrebbe esserlo al momento del ritorno. Infatti lungo il percorso il telefono non funzionerà. Non potendo chiamare le agenzie per modificare la vostra prenotazione sarete costretti a fissare con loro un giorno ed un orario ancor prima di aver messo piede a Cradle Mountain. Ma se poi vi innamoraste dei paesaggi e voleste rimanere più a lungo? O se siete camminatori rapidi e portaste a termine il percorso in anticipo? Un bel problema. Ma il problema più grande è che questi servizi privati non sono per niente economici. Stiamo parlando di 75-100AU$ a persona, a tratta, per arrivare a Cradle Mountain dalle principali città della Tasmania (Devonport, Launceston, Hobart); con questi prezzi il costo del trasporto andata/ritorno andrebbe a superare quello del Pass, tanto per capirsi. Comunque alcune di queste compagnie offrono anche il servizio da Lake St Clair a Cradle Mountain, ma anche in questo caso si parla sempre di cifre che si aggirano sui 100AU$ a persona, con il viaggio che verrà effettuato solo se raggiunto un numero minimo di partecipanti. Più leggevamo questi prezzi e più ci passava la voglia di fare l’Overland.
Per chi non ha altro modo di raggiungere l’Overland e deve per forza farsi aiutare dalle compagnie vi mettiamo qua sotto un elenco (con tanto di link) di tutti questi delinquen…ehm…traporti privati:
- Overland Track Transport
- McDermotts Coaches
- Cradle Mountain Coaches
- Outdoor Recreational Transport
- Wilderness Expeditions Tasmania
- Tasmanian Wilderness Experiences
- Island Adventure Shuttles
- Outdoor Tasmania
Con trasporto pubblico
Passiamo quindi ad un modo molto più economico, ma troppo più lungo del precedente: tornare in città con un bus pubblico. La fermata principale del Lake St Clair non è proprio al suo Visitor Centre, ma a Derwent Bridge, ovvero sulla strada principale (Lyell Highway) 5,7km più in là. Già qua un gran bel problema. Appena riuscirete ad arrivare a Derwent Bridge (Autostop? A piedi?) dovrete avere la fortuna di arrivare alla fermata del pullman precisamente nei due orari giornalieri di passaggio. Secondo problema. Superati questi scogli, se dovrete andare ad Hobart, il resto sarà tutto una “passeggiata”: prendete il bus giusto ed in 2h 40′ sarete in città. Molti altri problemi invece vengono fuori se ci si vuole dirigere nel Nord della Tasmania, Devonport o Launceston che sia.
Vi diciamo subito che per arrivare a Launceston (o Devonport) dal Lake St Clair dovrete cambiare la bellezza di 3 mezzi, dovendo dormire a Queenstown e impiegando quasi due interi giorni per arrivare a destinazione: Bridge Water (Lake St Clair) → Queenstown; Queenstown → Burnie; Burnie → ARRIVO. Spenderete così circa 60AU$ a persona, contro i quasi 200AU$ del trasporto privato. Sta a voi decidere.
Per non confondervi con orari e prezzi vi lasciamo qua sotto tutte le pagine web delle diverse compagnie dei trasporti pubblici, dove troverete orari, itinerari e prezzi. Se trovate tutto questo un po’ troppo caotico, provate a fare come noi e iniziate ad alzare il pollice…
Per chi è diretto ad Hobart:
Per chi vuole dirigersi nel Nord della Tasmania:
- Da Bridge Water (Lake St. Clair) a Queenstown
- Da Queenstown a Burnie
- Da Burnie a Devonport/Launceston
Con la propria auto o facendo autostop
Se state percorrendo la Tasmania con la vostra auto (cosa che vi straconsigliamo) potreste pensare di guidare fino all’inizio del percorso, ma dovreste poi preoccuparvi di trovare un passaggio per tornare a prenderla una volta terminato il cammino. Potreste essere fortunati e trovare qualcuno lungo l’Overland Track che abbia avuto un’idea simile, ma lasciando l’auto alla fine del percorso e con qualche posto libero. Che questo succeda è altamente improbabile, quindi potreste ritrovarvi al punto di arrivo senza aver trovato nessuno e vedervi costretti, come noi, a fare autostop. Nel secondo caso meglio ricordarvi che da Cradle Mountain al Lake St Clair (o viceversa) ci sono ben 200 km e 3 ore di auto, le strade che collegano l’inizio e la fine del percorso sono soltanto due e nessuna di queste è particolarmente trafficata. Ma non preoccupatevi: se ce l’abbiamo fatta noi ce la potete fare anche voi!
E quindi, arrivati a Lake St Clair, il termine dell’Overland Track, non avendo nessuno che potesse darci un passaggio e non avendo nemmeno voglia di spendere 100 dollari a testa l’unica soluzione che ci è venuta in mente è stata quella di alzare il pollice e sperare in bene. Il primo problema, come già detto, è che il Lake St Clair dista ben 5,7 km dalla strada principale e senza raggiungere questa è quasi impossibile trovare un passaggio. Abbiamo chiesto un po’ a tutti quelli nel parcheggio lì vicino ma erano tutti arrivati da poco e così abbiamo dovuto riprendere il nostro zaino in spalla ed incamminarci verso Lyell Hwy. Per fortuna a metà strada abbiamo trovato una buona anima che ci ha semplificato il tutto; una volta arrivati alla strada principale però eravamo nuovamente soltanto noi due ed i nostri due pollici da autostoppisti…
Da Lake St Clair a Cradle Mountain in autostop: la nostra storia
D’istinto abbiamo optato per dirigerci verso Ovest, verso la cittadina di Queenstown, dato che questa era una parte di Tasmania che ancora non avevamo visto. Così abbiamo preparato un pezzo di cartone con scritto “Queenstown” ed abbiamo aspettato. I mezzi che passavano di lì li potevamo contare sulle dita di una mano, ma per nostra fortuna dopo nemmeno un’ora il nostro salvatore si è palesato. Una gentilissima guida, un ragazzo tedesco, che stava conducendo un tour privato (in tedesco) si ferma e ci fa segno di salire. Non ci credevamo nemmeno noi. Scopriremo soltanto dopo che anche lui aveva percorso l’Overland alcuni anni prima e si era ritrovato nella nostra stessa situazione, nel nostro stesso punto, per cui sapeva quanto un passaggio del genere ci avrebbe fatto felici. Saliamo e facciamo la conoscenza di tutti gli altri signori tedeschi a bordo che hanno acconsentito senza pensarci troppo alla richiesta della guida di darci un passaggio. Non potete capire quanto ci si è scaldato il cuore. Cradle Mountain arriviamo!
Sfortunatamente, tuttavia, il gruppo di turisti che gentilmente ci ha ospitato si fermerà a dormire a Queenstown, a circa 1 ora e mezzo da Cradle Mountain. Non possiamo far altro che salutare quelle splendide persone e riprovare a fare autostop un’ultima volta. Stavolta non siamo ugualmente fortunati e dobbiamo per forza dormire nel piccolo centro di Queenstown. Per fortuna che qua c’è un campeggio gratuito e quindi le nostre spese possono rimanere a zero!
Il giorno successivo, invece, è stato tutto facilissimo: grazie ad un apicoltore innamorato dell’Italia e a due ragazze cinesi, delle quali una fidanzata con un ragazzo italiano, siamo riusciti a raggiungere la nostra Peggy a Cradle Mountain nel primo pomeriggio. Essere italiani ha anche i suoi vantaggi.
Quanti giorni ci vogliono per completare l’Overland Track?
Come vi dicevamo inizialmente, l’Overland Track ha una lunghezza complessiva di 65 km, senza considerare i numerosi percorsi secondari. Pertanto è possibile percorrerlo anche in 4-5 giorni se lo scopo è solo quello di dire ai vostri amici di aver percorso l’Overland, ma così facendo vi perdereste la parte più emozionante. Per godervi appieno i percorsi secondari, quindi, vi consigliamo di percorrere l’Overland Track in 7 giorni, se siete buoni camminatori, oppure 8-9 se amate fare le cose con calma. Noi abbiamo cercato di percorrere più “Side Tracks” possibili (in alcuni casi ci è stato impossibile iniziarli o portarli a termine a causa del meteo avverso) impiegando 7 giorni per arrivare al traguardo. Inoltre non abbiamo utilizzato la “Shame Boat” (= Barca della Vergogna), nome con il quale abbiamo simpaticamente ribattezzato il traghetto che trasporta i camminatori dal Narcissus Hut, sulle sponde del Lake St Clair, fino al Visitor Centre di quest’ultimo. Ormai che stavamo camminando abbiamo continuato a farlo, fino alla fine, risparmiandoci la vergogna ed i 50AU$ (minimo) a testa per la traversata del lago. Questo ultimo tratto aggiunge 17,5 km al percorso e, solitamente, una notte da trascorrere ad Echo Point, l’ultimo nonché il miglior rifugio di tutto il percorso.
Come prenotare il traghetto per attraversare il Lake St Clair
Dai, non vogliamo giudicarvi, e quindi vogliamo spiegarvi anche come funziona il traghetto che vi porterà dal penultimo rifugio (Narcissus Hut) fino alla fine dell’Overland (Cynthia Bay) senza dover faticare. Il costo del viaggio in barca è di 240AU$, ma dividendo questo tratta con altre persone il prezzo puo’ scendere fino ai 50AU$ a testa. Per prenotare un posto in anticipo con “IDA CLAIR” vi basterà chiamare il numero +61 0362891137 oppure mandare una mail a sceniccruises@lakestclairlodge.com.au. Una volta raggiunto Narcissus Hut non dovrete far altro che riconfermare (via radio) la vostra prenotazione. Alternativamente, se non avete già prenotato, potrete utilizzare la radio presente nel rifugio per chiamare e richiedere la disponibilità di posti. Sul sito ufficiale potrete consultare anche gli orari del traghetto che attraversa il Lake St Clair, anche se noi ve lo diciamo nuovamente: così facendo vi perdereste l’ultimo rifugio, Echo Point, il migliore di tutto il trekking.
È possibile fare l’Overland Track in solitaria?
Se per molti cammini, come la Via Francigena, vi abbiamo sempre spinto ad affrontarli anche in solitaria, per l’Overland non possiamo fare altrettanto. Infatti è altamente sconsigliato affrontare il percorso da soli, specialmente in pieno inverno. Il percorso è ben segnalato e ci è capitato solo una volta di smarrirci (la caduta di un albero aveva coperto il percorso originale), ma l’Overland si trova in una zona remota e perdere la retta via potrebbe costituire un grosso problema. Purtroppo ci sono stati diversi decessi per ipotermia lungo il percorso, quindi i Guardaparchi sconsigliano di avventurarsi da soli. Magari, se proprio doveste decidere di farlo, cercate di fare subito amicizia e aggregarvi a qualcuno o perlomeno rendere altri partecipi dei vostri piani giornalieri. Piani che comunque dovrete segnare giorno per giorno nei “Logbooks” che troverete in ciascun rifugio.
Quanto costa l’Overland Track?
Questa è una delle risposte che mai avremmo voluto davi. Purtroppo l’Overland Track non è proprio un trekking per tutte le tasche. Noi desideravamo fortemente percorrerlo, ma solo dopo aver prenotato ci siamo resi conto di quante spese debba affrontare chi decida di percorrerlo, che sembra quasi inventato per dare un assaggio di vita selvaggia a ricchi benestanti sempre circondati dalle comodità. Il percorso è bello, non c’è niente da dire, ma per quello che costa uno si aspetterebbe molto di più. Noi siamo fra questi. Comunque vi elencheremo qua sotto le principali spese che dovrete affrontare, così da tenerle in considerazione per non sforare il vostro budget o per decidere una volta per tutte se l’Overland fa per voi oppure no. Se invece cercate un modo per mettere da parte un po’ di soldi sappiate che in Tasmania lavorare in Farm puo’ essere molto remunerativo.
Con il nostro articolo trovare lavoro in Farm sarà una passeggiata
Tasmania Park Pass – Dai 30 ai 96AU$
Sia che decidiate di percorrere l’Overland Track in alta stagione, sia che lo facciate nella bassa, dovrete comunque acquistare un “Tasmania Park Pass” per avere accesso al Parco Nazionale di Cradle Mountain e, se lo vorrete, a tutti gli altri 55 Parchi sparsi per la Tasmania. Restando all’interno del Parco per più giorni non potrete acquistare il biglietto giornaliero di 16,50AU$, ma dovrete comprare a ragion veduta un “Holiday Pass” (con durata due mesi) o un “Annual Park Pass” (con durata un anno). Il costo del primo è di 60AU$ a veicolo oppure 30AU$ a persona, mentre per il Pass annuale il costo è di 96AU$ a veicolo (fino ad 8 persone) o 49AU$ se deciderete di usarlo solamente per un Parco. Per tutte le altre opzioni ed i dettagli vi rimandiamo al nostro articolo articolo su “Come organizzare un viaggio in Tasmania” dove ci siamo dilungati un po’ di più su questo argomento.
Overland Pass – 200AU$ a testa
Se siete così ben allenati o così pazzi da volerlo percorrere durante la bassa stagione (dal 1º giugno al 30 settembre) non dovrete pagare alcun costo se non quello per l’accesso al Parco Nazionale (vedi sopra per intenderci). Se invece, come la maggior parte dei comuni mortali, avete intenzione di percorrerlo in alta stagione dovrete sborsare la bellezza di 200AU$. Nella cifra sono compresi i vari rifugi lungo il percorso, tutti basici ma completamente “gratuiti”. L’unico problema è che dovrete essere veloci per dormire in uno di questi, dato che non sempre c’è un posto letto per tutti; nel peggiore dei casi dovrete accontentarvi della vostra tenda e di temperature meno piacevoli. Potrete comunque utilizzare la stufa, i tavoli ed i bagni come tutti gli altri.
Guide cartacee – Da 0 a 66AU$
Se pensate che i nostri consigli non siano abbastanza e avete bisogno di approfondire ulteriormente, una soluzione potrebbe essere quella di acquistare una guida cartacea dell’Overland. Le guide che possiamo consigliarvi (poiché viste con i nostri occhi) sono principalmente due e sono entrambe in inglese: la prima, della quale ci siamo serviti anche noi, si puo’ acquistare presso il Visitor Centre di Cradle Mountain al costo di 31,50AU$ (inclusa la mappa dell’intero percorso) e s’intitola “Overland Track – One Walk, Many Journeys”. L’altra, scritta da due camminatori esperti, è reperibile su Amazon Australia sotto il nome di “Overland Track”. A nostro parere la prima guida è molto buona se si vuole percorrere solamente il percorso principale, mentre la seconda è perfetta per chi non vede l’ora di intraprendere i numerosi “Side Tracks”, dato che in questa sono spiegati dettagliatamente. Va detto comunque che potrete fare benissimo anche senza, dato che noi abbiamo usato mappa e libro solamente a letto per calcolare più o meno quante ore avremmo impiegato il giorno seguente.
Trasporti – Da 0 a 300+ AU$
Come vi spiegavamo poco fa, raggiungere Cradle Mountain o tornare alla vostra macchina/alloggio dopo aver percorso l’Overland Track potrebbe costarvi caro. L’opzione più economica anche se non puo’ darvi la sicurezza sui tempi di riuscita è fare autostop, ma dovendo ricorrere ai trasporti privati si va da un minimo di 45AU$ fino a oltre 100AU$ a persona per la sola andata, per raddoppiare se si vuole anche il ritorno. A questi dovrete aggiungere dai 50AU$ ai 240AU$ se vorrete soltanto fare il percorso ufficiale di 65 km e quindi prendere il traghetto che attraversa il Lake St Clair dal Narcissus Hut. Vi ricordiamo che per imbarcarsi su quest’ultimo dovrete almeno arrivare al rifugio di Narcissus Hut o, qualche chilometro più avanti, Echo Point. I soldi per il trasporto per tornare a Cradle Mountain possono essere capibili, ma per favore risparmiate quelli per la “Shame Boat”, a meno che non si tratti di un’emergenza. Anche perché il rifugio a Echo Point è uno dei migliori.
Colazioni, pranzi e cene – Dai 40 ai 150+ AU$.
Durante tutto il percorso incontrerete numerosi rifugi, dove potrete fermarvi ed usufruire di tavoli, sedie e camere in cui dormire, ma non troverete mai alcuna cucina o servizio di ristorazione. Per percorrere l’Overland dovrete essere completamente indipendenti e portare con voi fornello e tutto il cibo necessario alla vostra sopravvivenza. Anche in questo caso la spesa dipenderà molto dai vostri gusti e dalla vostra astuzia, ma se volete spendere il minimo senza morire di fame prendete spunto da noi. Lungo il cammino il 90% dei nostri compagni di avventura aveva acquistato cibi liofilizzati della “Back Country” che saranno stati anche buoni ma non sono di certo i più economici: dai 6 ai 17AU$ a pasto a persona. Troppi per noi! Noi, zitti zitti, nei normali supermercati australiani (Coles e Wollworths i principali) abbiamo trovato amplia scelta di prodotti altrettanto soddisfacenti ad un costo di 1-4AU$ a pasto a persona. Una bella differenza. E dire che il nostro risotto ricotta e spinaci “Continental” da 2,60AU$ ce lo hanno invidiato in molti di quelli devoti a “Back Country”. Tra poco vi daremo tutti i dettagli per avere con voi buon cibo senza spendere una fortuna.
Tour con Guida per l’Overland Track – Dai 2.500 ai 4.500 AU$
Per chi volesse è possibile percorrere l’Overland in gruppo, accompagnati da una guida professionale, dormendo in rifugi “di lusso” con comodi letti, veri bagni con doccia, elettricità e qualcuno che cucinerà per voi. Poi ci sono anche i tour più basici dove dormirete in tende al di fuori dei rifugi, ma che hanno ugualmente prezzi elevati. Noi non potevamo permetterci nessuno dei due e sinceramente neanche li abbiamo mai presi in considerazione; secondo noi il trekking è un ottimo motivo per superare i nostri limiti senza l’aiuto di nessun altro. Naturalmente, per persone un po’ avanti con gli anni o con problemi fisici, se questa fosse l’unica opzione praticabile, allora il discorso cambierebbe (anche noi siamo ricorsi ad un aiuto per affrontare trekking oltre i 4000 m s.l.m. in Perù, come la Montagna Arcobaleno o il Trekking Santa Cruz). Se fate parte di questa categoria sappiate comunque che le cifre per 6 giorni di camminata si aggirano attorno ai 2.200AU$, per quelli basici, fino a raggiungere i 4.500AU$ per i “lussuosi“. Per saperne di più visitate i siti di “Trek Tasmania”, “Tasmanian Walking Company” e “Tasmanian Expedition”. ovvero le migliori compagnie per questo genere di cose.
Come prepararsi per l’Overland Track
“Conosci il tuo nemico e saprai come sconfiggerlo” predicava il filosofo cinese Sun Tzu. Non vogliamo certo dire che dovreste vedere l’Overland come un nemico da sconfiggere, ma in qualsiasi trekking di più giorni possono esserci problematiche e momenti difficili da affrontare (rivestirsi il giorno dopo con la roba bagnata per esempio). Il miglior modo perché tutto vada a buon fine e possiate godervi il cammino senza intoppi è quello di essere preparati e sapere come affrontarli. Partire con l’attrezzatura giusta, risorse sufficienti e con una buona preparazione sarà dunque indispensabile. Noi con i prossimi paragrafi speriamo di darvi un bell’aiuto per far sì che tutto questo vi risulti più facile.
Cosa mettere nello zaino per l’Overland Track
Gran parte della buona riuscita del cammino dipende dalla vostra capacità di scegliere le cose giuste da portare con voi nello zaino, senza esagerare con il peso, ma senza rinunciare ad attrezzatura indispensabile. Per questo abbiamo stilato una lista indicativa di quello che, secondo noi, dovreste o potreste portare con voi in questa avventura:
Gli obbligatori
Questi sono tutti quegli oggetti che dovrete obbligatoriamente avere con voi. Al Visitor Centre, al momento della consegna del Pass, vi chiederanno esplicitamente di firmare un documento dove affermate di averli. Nel caso in cui comunicaste di non esserne in possesso i Guardaparchi potrebbero anche decidere di non farvi partire. Ne va del vostro Overland ma anche della vostra vita. Non sottovalutatelo!
- Uno zaino con copertura per la pioggia. Non compratene a caso uno su internet, gli zaini da trekking sono come un paio di scarpe: dovete provarvelo addosso. L’unico consiglio che possiamo darvi è di comprarlo almeno da 75 litri, con lo schienale aereato e gli spallacci ben imbottiti. Noi non abbiamo i migliori due zaini del mondo (il Ferrino Haute Route da 90 litri per Leo e da 75 per Fiammetta) ma ormai ci siamo così abituati ed affezionati che sembrano la nostra seconda pelle.
- Una tenda da almeno 3 stagioni, totalmente impermeabile, preferibilmente con doppio telo (copertura esterna). Se non ne avete portata nessuna dall’Italia non preoccupatevi, l’Australia è piena negozi con materiale da campeggio a buon prezzo. Noi ci siamo fidati di BCF e della loro tenda “Wanderer Magnitude 3V” che però non è riuscita a soddisfarci appieno; l’unica notte che abbiamo dormito al suo interno ci siamo svegliati in mezzo all’acqua.
- La lista che vi daranno per entrare all’Overland vi consiglierà un sacco a pelo da alta montagna, con temperatura comfort -10 ̊C. Solo che il costo di quest’ultimo era altamente al di sopra del nostro budget e quindi noi abbiamo optato per quelli più economici. Siamo andati da Kmart e ce ne siamo comprati due per uno! Uno più leggero (il “Campus”) ed uno più robusto (l’“Himalaya”). Con qualche vestito pesante come pigiama e con qualche accorgimento in più noi non abbiamo patito per niente freddo. E di spazio nello zaino ce n’era a sufficienza.
- Un buon materassino gonfiabile è il segreto per ricaricare le energie. Nei rifugi non ci sono letti, ma grandi ripiani in legno dove mettere il proprio materasso. Va da sé che dormire direttamente sul legno puo’ essere molto scomodo e anche se doveste dormire in tenda un materasso vi servirà comunque. Meglio se i materassini sono auto-gonfianti, ma se non doveste averli ricordatevi di portare con voi una pompa (con quella di Kmart non durerete fatica).
- Una giacca impermeabile e anti-vento con tanto di cappuccio. Magari non troppo massiccio o suderete così tanto che i vostri panni a fine giornata saranno fradici. Se non volete spendere troppo compratevi un poncho anti-pioggia, anche se non avrete la stessa protezione.
- I classici vestiti da trekking di più giorni in montagna: pantaloni lunghi (non jeans per favore), magari quelli che grazie ad una zip diventano corti; almeno 3 paia di calzini pesanti e da camminata (per evitare la formazione di vesciche); almeno 2 maglie a maniche corte in tessuto tecnico; almeno 2 tra felpa e/o pile, guanti e berretto.
- La cosa più importante, dopo un ottimo zaino, è il paio di scarpe, vostro mezzo di trasporto per tutta la lunghezza del trekking. Ognuno ha un piede diverso e quindi è impossibile per noi darvi consigli (tranne che quello di NON comprarli su internet) ma sappiate che devono avere almeno questi requisiti: essere impermeabili, coprire la caviglia, essere dotate di una ottima suola anti-scivolo (in Goretex sarebbe perfetta). Noi lo abbiamo fatto con due paia di “Salomon X Ultra” trovate a buon prezzo da Decatlhon e dobbiamo dire di aver trovato quattro ottime compagne di trekking.
- Una piccola busta impermeabile di almeno 5 litri (tipo questa di Kmart) per infilarci i vestiti di ricambio e tenerli così asciutti. Puo’ sembrare una stupidata ma invece puo’ aiutarvi veramente tanto.
- Vestiti di ricambio, caldi e confortevoli, da potere usare anche per dormire e/o nel caso in cui dovesse piovere. La meglio sarebbe quella di tenerli nella borsa impermeabile di cui sopra per tenere l’acqua alla larga. Inoltre in tutti i rifugi ci sono stufe (elettriche o a legna) che potrete accendere per far asciugare le vostre cose, ma nel caso in cui la stufa non bastasse o non funzionasse dovrete essere sicuri di poter partire il giorno successivo con vestiti asciutti.
- Una torcia da testa che vi servirà anche solo per raggiungere il bagno la notte o per lavare i piatti all’esterno dopo la cena.
- Attrezzatura per cucinare: un fornellino (noi ci siamo trovati benissimo con questi modelli tascabili) con minimo 2 bombole del gas da 190 grammi; fiammiferi o ancora meglio un accendino; set di padella-pentola, 1 mestolo, 1 scodella di plastica a persona, posate di plastica e infine una spazzola o una spunga per pulire i piatti (ricordatevi che NON potrete usare detersivi). Tutte queste cose, tranne il fornellino, le potete trovare a basso costo da Kmart.
- Cibo a sufficienza. Tra poco vi forniremo i dettagli per aiutarvi nella buona riuscita.
- Un contenitore per portare almeno 2 litri di acqua. In molti penseranno subito alla borraccia di alluminio, ma che ne dite di provare la sacca con cannuccia che di solito usano i ciclisti? Occupa molto meno spazio, pesa meno e quando avrete sete non dovrete per forza fermarvi tutte le volte. Noi non siamo riusciti più a tornare indietro una volta provata.
- Un piccolo beauty con dentifricio, spazzolino, deodorante (non vi laverete spesso) e, molto importante, protezione solare 50+. Il sole australiano non perdona.
- Carta igienica, dato che non ne troverete durante il percorso.
- Almeno un sacchetto a persona per l’immondizia, poiché non incontrerete nemmeno i cestini per tutta la durata dell’Overland
- Kit di pronto soccorso con cerotti per i tagli e per vesciche e medicinali per le malattie più comuni
- Il vostro “Overland Track Pass” da tenere in bella vista (i Guardaparchi potrebbero chiedervi di mostrarglielo) e fotocopie dei documenti personali
I consigliati ma non obbligatori
Oltre a tutto quello che trovate nella lista qua sopra, abbiamo portato con noi altre cose che non sono obbligatorie ma che ci sono risultate molto utili, per non dire indispensabili, durante il percorso. Vediamoli insieme:
- Uno zaino da 10 litri, indispensabile quando si vogliono percorrere dei percorsi laterali. Potrete così lasciare lo zaino più pesante al bivio e mettere acqua, snack e vestiti anti-pioggia in quello piccolo.
- Un paio di ciabatte o di calzature aperte (tipo sandali) da indossare la sera per far riposare e respirare i piedi.
- Coltellino svizzero. Leo non puo’ fare a meno del suo Victorinox.
- Filtro per l’acqua instantaneo. Non sempre si ha il tempo di bollire l’acqua e, soprattutto, di aspettare che raffreddi. A volte potreste avere più sete del solito e 2 litri potrebbero non bastarvi. Un filtro è dunque indispensabile, anche per i momenti di estrema necessità. Noi abbiamo preferito comprare l’incredibile cannuccia “LifeStraw” rispetto alle compresse e ne siamo rimasti completamente soddisfatti. Pensate che con LifeStraw potrete bere direttamente dalle pozzanghere, usandola proprio come una cannuccia. Da portare sempre con voi durante i percorsi secondari.
- Bastoncini Nordic Walking. Un grande sostegno per camminare a schiena dritta in piano e un enorme aiuto per le salite e le discese. Da quando li abbiamo provati non possiamo più farne a meno.
- Salviette umidificate, per la vostra igiene personale.
Gli opzionali
Per concludere vi mettiamo anche degli accessori di cui potrete fare anche a meno, ma se li porterete con voi di certo non ve ne pentirete:
- Apparecchi elettronici: macchina fotografica con batterie di riserva e attrezzatura fotografica, Power Bank con adattatore per ricaricare tutti i vostri dispositivi (non troverete nessuna presa lungo il percorso), cellulare (da tenere in modalità aereo: la copertura è quasi pari a zero nel Parco) ed un E-book (peso ridotto al minimo rispetto ad un libro tradizionale e possibilità di leggerlo anche mentre tutti dormono). Ricordatevi di conservare sempre tutti gli apparecchi in un posto caldo ed asciutto, soprattutto durante la notte, poiché il freddo contribuirà a scaricare le batterie molto più velocemente; un’ottima idea? Quella di mettere tutto dentro il sacco a pelo con voi.
- Una borsa dell’acqua calda. Se siete persone freddolose (tipo Fiammetta) questa borsa potrebbe essere la vostra migliore amica durante le freddi notti nell’Overland. Infilatela sotto le coperte e vi sembrerà di avere uno scaldasonno vero e proprio.
- Occhiali da sole. Noi di sole ne abbiamo visto poco ad essere sinceri, ma un paio di occhiali serve sempre.
- Paletta per i bisogni (per esempio questa di Kmart), per non lasciare tracce del vostro passaggio anche se non ci sono bagni nelle vicinanze.
- Una guida ed una mappa del percorso, che vi abbiamo spiegato in un capitolo precedente.
- Carte da gioco, per passare il tempo nei rifugi.
- Un diario, per noi indispensabile, per scrivere il resoconto di tutte le nostre giornate.
Quanto dovrebbe pesare lo zaino?
Per la maggior parte del tempo lo zaino sarà sulle vostre spalle, quindi dovete cercare di renderlo il più leggero possibile. In generale non dovrebbe superare 1/3 del vostro peso. I nostri zaini, all’inizio del percorso, pesavano 16kg e 18kg e forse erano anche troppi. Anche perché non troverete cestini durante tutto il percorso e dovrete portare tutta l’immondizia con voi, riducendo così di poco il peso iniziale. Ricordatevi soprattutto che dovrete affrontare salite impegnative, spesso camminerete nel fango e dovrete vedervela con tratti nel bosco in cui dovrete mantenere l’equilibrio passeggiando su travi di legno o radici di alberi, che quando sono bagnate diventano estremamente scivolose. Uno zaino, specialmente se troppo pesante, contribuirà a diminuire il vostro equilibrio ed aumenterà il rischio di cadute. Chiedete a Fiammetta di quella volta che è scivolata ed il peso dello zaino le ha fatto fare tuffo con capriola in avanti degno di Olimpiadi…
Quanto cibo portare per percorrere l’Overland?
Se c’è una cosa che abbiamo imparato, a nostre spese, è che in trekking così lunghi scegliere bene il proprio cibo è la chiave del successo. Le giornate di cammino sono lunghe, avrete bisogno di energie e di qualcosa di caldo che vi faccia sentire sazi e rilassati. Ci è successo di percorrere il “W” a Torres del Paine senza cibo a sufficienza, senza aver portato con noi un fornellino e patendo la fame. Ottimo per la dieta, ma rischioso per la vostra salute. Dovrete portare con voi viveri a sufficienza, considerando 3 pasti al giorno più 2 snacks, ed assicurarvi di avere qualcosa in più dello stretto necessario. Come vi abbiamo già spiegato qua sopra, durante l’Overland non troverete bidoni della spazzatura; tutti gli imballaggi torneranno a casa con voi, nel vostro zaino. Pertanto non portate con voi cibi in scatola (le lattine sono pesanti anche da vuote) ed eliminate tutti gli imballaggi non necessari. Per farvi un esempio noi abbiamo portato molte zuppe e risotti liofilizzati che vengono venduti in scatole di cartone che contengono la busta. Ritagliate le istruzioni, eliminate la scatola e tenete solo la bustina.
Quale cibo scegliere?
Molte delle persone che abbiamo incontrato si erano affidate ai negozi di articoli sportivi per preparare in tutto e per tutto il proprio cammino. Quando diciamo in tutto e per tutto ci riferiamo anche alla scelta di pranzi, cene e snacks. Acquistare questi articoli in negozi di questo tipo, come vi abbiamo già dimostrato in un paragrafo precedente, farà lievitare enormemente il vostro budget e non crediamo che sia affatto necessario. Nei normali supermercati come Coles e Woolworths troverete pasti altrettanto soddisfacenti a prezzi molto inferiori ed avrete una scelta decisamente più amplia. Volete qualche esempio? Qua sotto ne troverete a bizzeffe!
Per la colazione
Il pasto più importante della giornata. Per iniziare una nuova tappa servono energie e qualcosa di caldo. Quindi tè, caffè e latte, che ahimè, dovranno essere in polvere. Accompagnati da barrette energetiche (meno ingombranti di biscotti vari) o da un po’ di frutta secca. C’è chi preferisce portare delle buste di muesli da sciogliere anche nell’acqua, ma a vedere le loro facce mentre lo mangiavano siamo fieri di non averle comprate.
Per il pranzo
Generalmente all’ora del pranzo ci si trova ancora in cammino. Noi abbiamo sempre preferito evitare di cucinare, accontentandoci di qualcosa di veloce da mangiare all’aria aperta. Ottime le buste “Protein” della Jhon West, reperibili in tutti i supermercati a buon prezzo. Ne esistono di vari tipi e sono mix di tonno e verdure niente male (scaldate per cena sono ancora meglio). Alternativamente uno snack extra o una scatoletta di tonno possono fornirvi le energie necessarie per arrivare fino all’ora della cena che consumerete non appena raggiunto il rifugio (molto spesso nel primo pomeriggio).
Per la merenda
Ottimi snacks da gustare per la merenda possono essere frutta secca o disidratata (albicocche, noci, mandorle, mix vari), barrette alla frutta e proteiche o cioccolata. Anche le caramelle possono essere un’ottima scelta; prendono poco spazio e danno soddisfazione. L’unico problema di quest’ultime è che potrebbero aprirvi un buco nello stomaco ancora più grande, quindi stateci attenti.
Per la cena
Questo invece è l’unico pasto che dovrete e potrete cucinare con calma e che dovrà essere caldo per riposare come si deve sotto le coperte. Per le nostre cene abbiamo scelto sempre buste di riso, zuppe calde o pasti liofilizzati, ai quali bastava aggiungere acqua calda per avere un piatto pronto. I nostri pasti preferiti sono stati quelli del brand “Continental” (minestre, primi e secondi liofilizzati) ed i piatti indiani di “Maharajah’s Choice” e “Coles” (solo per amanti del piccante). Per il primo giorno ci siamo portati anche vera pasta con vero sugo al pesto (cucinata la notte prima in campeggio) e dobbiamo dire che è stata un’ottima idea. Comunque, per farla corta, qualsiasi cibo deidratato o liofilizzato è perfetto per l’Overland. E dopo cena che ne dite di una bella tisana/camomilla? Basterà portare con voi alcune bustine leggere e per niente ingombranti e dormirete come bambini.
N.B.: Un’ottima idea per chi non puo’ fare a meno delle spezie come noi è quella di preparare un mix di sale, pepe e piccante da conservare in una piccola busta sigillata o in una piccola bottiglia (come quelle per i viaggi in aereo). Aggiungere un po’ di sapore renderà molto meno triste anche la zuppa più semplice
Quanta acqua si deve portare?
Durante l’Overland è sempre bene avere con sé almeno 2 litri di acqua. Portarne di più significherebbe aumentare il peso da trasportare e non volete certo esagerare. Ad ogni rifugio troverete dei depositi di acqua piovana, non trattata, che potrete sterilizzare facendola bollire per almeno 3 minuti. Noi ogni sera prima di andare a dormire preparavamo l’acqua per il giorno successivo, in modo tale da lasciarla raffreddare prima di metterla nelle nostre sacche con cannuccia. Per chi non ha tempo o voglia di fare questo tutte le notti, potreste alternativamente acquistare le compresse per la sterilizzazione dell’acqua oppure le cannucce filtro, come “LifeStraw”. che vi permetteranno di bere direttamente anche l’acqua peggiore. Il problema è che sterilizzare o bere dalla cannuccia più di 2 litri di acqua al giorno potrebbe diventare sia dispendioso (dovrete avere con voi tantissime compresse) che un lungo procedimento (bere con la cannuccia filtro richiede tempo), per questo vi consigliamo vivamente di trovare le forze e far bollire l’acqua la notte precedente.
Dove dormire lungo il percorso
Lungo tutto il percorso troverete numerosi rifugi, i celebri “Huts“. Solitamente la distanza da percorrere fra l’uno e l’altro non è eccessiva ed in alcuni casi potrete accorpare più tappe in una. I rifugi possono avere dimensioni e caratteristiche diverse fra loro, ma generalmente troverete: una o più stanze con ripiani in legno dove sistemare il vostro materassino, una stanza più o meno grande con tavoli dove sedere e preparare i vostri pasti, almeno un bagno compostante ed un deposito per l’acqua (quest’ultimi due situati all’esterno). In alcuni casi, come al “Windermere Hut” ci sarà una singola grande “camera”; se quindi riuscirete a conquistare un “letto”, ma avete il sonno leggero, forse potreste preferire dormire nella vostra tenda ed usare il rifugio solo per socializzare e consumare la vostra cena. Nella maggior parte dei rifugi troverete anche delle importantissime stufe, elettriche o a legna. Approfittatene per asciugare i vostri vestiti.
Come sono i bagni?
Tutti i bagni che troverete lungo il percorso si trovano all’esterno dei rifugi. A dire il vero non possono essere definiti dei veri e propri bagni: sono piccole capanne in legno con all’interno una toilette compostante e quindi privi di sciacquone: alzando la tavoletta troverete quindi una profonda buca dove, una volta utilizzati, non dovrete far altro che gettare della segatura per rendere l’odore meno sgradevole (che è comunque molto intenso). A parte il water non troverete altro; né lavandini, né carta igienica, né tantomeno il bidet. Un pacco di salviette umidificate risulteranno quindi indispensabili per la vostra igiene, anche se non potendole gettare nel wc dovrete portarvele dietro tutto il viaggio. Se poi doveste avere necessità mentre vi trovate in cammino, fra un rifugio e l’altro, ricordatevi che dovrete trovare un posticino riparato e lontano da fonti d’acqua, scavare una buca profonda almeno mezzo metro e ricoprirla alla fine. Un po’ di vita “selvaggia” durante un trekking non ha mai fatto male a nessuno.
Sicurezza lungo l’Overland Track
Purtroppo, nel corso degli anni, ci sono stati alcuni decessi fra i numerosi camminatori che hanno percorso l’Overland e molti casi in cui invece i soccorsi sono intervenuti giusto in tempo per salvare delle vite a rischio. Pertanto è molto importante non sottovalutare il fattore sicurezza. Oltre ad una preparazione adeguata e alla scelta dell’attrezzatura giusta ci sono anche altre attenzioni riguardanti la sicurezza che potrebbero salvarvi la vita. Non prendete alla leggera questi consigli se ci tenete alla vostra salute.
Informare qualcuno dei vostri piani
Prima di partire informate qualcuno dei vostri piani. Dove state andando e quanti giorni avete intenzione di trascorrere camminando. Se alcuni giorni dopo la vostra data prevista per il ritorno non avrete contattato la persona per dirle che tutto è andato a buon fine questa dovrà preoccuparsi di allertare i soccorsi. Noi abbiamo chiesto questo favore alla titolare del campeggio di Devonport. Sempre meglio preferire qualcuno del luogo, che sappia come comunicare con i soccorsi locali, piuttosto che coinvolgere i vostri familiari che magari si trovano in Italia e non sanno né parlare inglese né hanno idea di come fare per aiutarvi.
Utilizzare i Logbooks lungo il percorso
Se mai dovesse succedervi qualcosa, il primo passo per i soccorritori sarà quello di prendere visione dei “Logbooks” all’interno dei vari rifugi alla fine di ciascuna tappa. Ogni giorno, prima di partire, dovrete scrivere i vostri piani per la giornata: da dove partite, a che ora, quali percorsi laterali avete intenzione di affrontare e dove pensate di trascorrere la notte. Se i vostri piani cambiano, ad esempio perché vi è venuta voglia di camminare fino al rifugio successivo, fermatevi comunque a scrivere nel Logbook del rifugio intermedio la vostra nuova decisione. I Guardaparchi, ogni giorno, si mettono in cammino, controllano queste informazioni, e dormono presso i rifugi per coordinare operazioni di soccorso nel caso di necessità. Su questo fronte l’Overland è uno dei percorsi più sicuri al Mondo se si seguono le regole.
Noleggiare un dispositivo satellitare
Esistono dei dispositivi, chiamati Personal Locator Beacon (PLB), che sono in grado di trasmettere le coordinate esatte della vostra posizione nel caso in cui aveste necessità di un soccorso urgente. Questi dispositivi possono essere noleggiati al costo di circa 10AU$ al giorno al Visitor Centre di Cradle Mountain prima della partenza. Noi abbiamo deciso di non noleggiarli perché non era il nostro primo trekking di più giorni, ma se voi avete qualche preoccupazione non pensateci due volte a richiederlo al Guardaparco.
Saper valutare e rinunciare
Quante volte ci siamo incamminati verso una cima che volevamo a tutti i costi raggiungere…e quante volte siamo dovuti tornare indietro senza aver portato a termine la nostra sfida. Lo sappiamo, puo’ essere veramente demoralizzante, ma se il meteo si mette contro di voi non c’è niente che possiate fare se non rinunciare e camminare, in maniera sicura, verso il rifugio successivo. Scalare una montagna, sotto la pioggia, nella nebbia o nella neve o con qualche dolore fisico di troppo non è indicato a tutti e dovete essere pronti capire quando dovete rinunciarvi. L’Overland Track è bello, ma nessuna delle sue cime vale più della vostra vita.
Conservare il cibo lontano dagli animali
Se avete deciso di percorrere l’Overland vuol dire che siete alla ricerca di natura, avventura e di un’esperienza un po’ “Wild”. Tranquilli, avrete a sufficienza di tutto ciò. Anche gli incontri con gli animali che abitano queste foreste remote saranno all’ordine del giorno e potrete divertirvi ad osservare da vicino wombat, echidna, canguri, wallabi, opossum, serpenti e numerosi volatili. Così come noi amiamo osservare queste affascinanti creature, abbiamo scoperto che loro amano fare altrettanto. Solo che il loro scopo è leggermente diverso dal nostro: loro ci osservano perchè vogliono procurarsi del cibo, il nostro cibo. Stiamo parlando soprattutto di opossum, topi e Currawong (i grossi corvi australiani).
Proteggere il proprio cibo dai roditori…
Con le prime due specie dovrete fare molta attenzione soprattutto di notte. Riescono ad entrare nei rifugi e, se mai dovessero sentire profumo di cibo, sono pronti a rosicchiare zaini e borse e mangiarne il contenuto. Quindi conservate sempre i vostri viveri in buste ben chiuse ed appendete il tutto all’interno dei rifugi, in punti difficilmente raggiungibili. Proprio per questo dentro gli “Huts” troverete dei ganci. Non lasciate niente nel vostro zaino o nella vostra tenda! Anche la spazzatura, che dovrete portare con voi per tutto il percorso, deve essere ben chiusa e tenuta alla larga da zaino e tenda. Non vorrete certo ritrovarvi lo zaino o la tenda bucati, vero? O, ancora peggio…non volete per caso che facciano fuori le vostre scorte?
…e corvi australiani
Ma è l’ultimo animale, il Currawong, che ci ha veramente sorpreso. Il corvo australiano si è fatto furbo ed ha imparato addirittura ad aprire le cerniere degli zaini con il becco per procurarsi cibo in abbondanza. Questo puo’ succedere quando lascerete i vostri zaini ad un’intersezione per proseguire alleggeriti su di un percorso secondario. La soluzione migliore è quella di coprire gli zaini con la copertura impermeabile o con dei sacchetti. Comunque, ogni volta che arriverete ad un’intersezione, ci sarà un cartello a ricordarvi di quanto possano essere intelligenti (e perfidi allo stesso tempo) questi splendidi corvi australiani. Questo sì che si chiama adattamento.
Fate attenzione alle sanguisughe!
Già leggendo il nome siamo sicuri che un brivido abbia percorso il vostro corpo. Eh sì, il Parco dell’Overland è pieno di sanguisughe e la cosa peggiore è che si possono trovare anche sul percorso, fuori dall’acqua. Non staremo a spiegarvi cosa siano capaci di fare al vostro corpo, ma vogliamo solamente mettervi in guardia, ricordandovi di fare molta attenzione. Non sentirete alcun dolore e potreste accorgervi di averne una quando ormai è troppo tardi. Cercate quindi di camminare sempre con le gambe coperte (buon consiglio anche data la presenza di serpenti) e controllate sempre il vostro corpo prima di andare a letto o dopo essere stati in un bagno immerso nella natura! Tanto per cambiare Leonardo è riuscito a prenderne una proprio in uno di quei momenti, ma fortunatamente se ne è accorto quasi subito.
Pronti, partenza, via…
Con la bellissima immagine di Leo con una sanguisuga sulla gamba possiamo concludere questo articolo. Dopo tutti questi consigli dovreste essere pronti ad affrontare l’Overland nel miglior modo possibile. Anche noi prima della partenza siamo stati assaliti da mille domande, alla maggior parte di queste avrete trovato risposta leggendo queste righe, altre ancora ne troverete leggendo il nostro “Itinerario di 7 giorni lungo l’Overland Track”. Ma ricordate, questi viaggi hanno bisogno anche di una componente sorpresa. Il nostro itinerario vi potrà essere d’aiuto per capire quanti giorni dedicare all’Overland, ma poi dovrete essere voi, giorno per giorno, a valutare le scelte migliori. Scelte che saranno influenzate dal meteo, dalla vostra preparazione fisica e dalle persone che incontrerete lungo il cammino. Magari avevate in mente di unire due tappe, ma avete conosciuto un gruppo di persone simpatiche, con le quali vi trovate molto bene e loro hanno deciso di fermarsi: cosa farete? Proseguirete da soli o cambierete i vostri piani per continuare a godervi la loro compagnia? Questo sta a voi deciderlo ed è in questo senso di libertà che si nasconde la vera bellezza di questo e di tanti altri trekking. Qui sarete liberi. Liberi di fare le vostre scelte, liberi dalla tecnologia, liberi di staccare la spina da tutto e da tutti. Ecco perché, in qualsiasi parte del Mondo, ci facciamo sempre ammaliare da queste esperienze. Perché non c’è niente di più appagante che questo infinito senso di libertà e della soddisfazione nel portare a termine un progetto che ha richiesto tanta preparazione. Peccato, sì, che a questo giro l’Overland costi un occhio della testa. Ma la libertà, si sa, non ha prezzo.