La Tasmania è un’isola che non smette mai di sorprendere. Quando l’abbiamo raggiunta nelle nostre teste ci eravamo creati un’immagine di come dovesse essere. Questa immagine non differiva troppo da quella dell’Australia che ci eravamo abituati a conoscere fino a quel momento…e non poteva essere più sbagliata. Ci siamo così ritrovati a passeggiare fra campi di lavanda in fiore, ad appostarci per osservare i pinguini nani, ad ammirare cittadine dalle dimensioni ridotte, ma dalla creatività smisurata, e a camminare lungo percorsi che ci hanno regalato scorci da cartolina. Il Nord della Tasmania rappresenta per noi un’avventura fatta di piccole scoperte quotidiane. Le sue bellezze sono piccole e nascoste. Forse proprio per questo, spesso, chi organizza un viaggio in Tasmania finisce per evitarlo o non dedicargli il tempo necessario. Ma, se non siete fra questi, preparatevi a scoprire questi paesaggi incredibili seguendo i nostri consigli.
Prima di tutto, però, scoprite tutti i consigli su come Organizzare un Viaggio in Tasmania
Devonport, il punto di partenza ideale per esplorare il Nord della Tasmania
Impossibile per noi parlare della Tasmania senza iniziare da Devonport, città portuale di arrivo della “Spirit of Tasmania”. Se anche voi arriverete sull’isola con il traghetto vi ritroverete sicuramente a passare di qui. Noi abbiamo trascorso in un suo campeggio quasi 3 mesi e sappiamo bene che come cittadina non ha molto da offrire, ma la ricordiamo ancora con il sorriso. Sarà perché qua abbiamo conosciuto un sacco di belle persone o sarà che la prima Farm non si scorda mai? Forse, ma dobbiamo anche dire che Devonport è stato per noi il punto di partenza ideale per raggiungere comodamente tutte le attrazioni della parte Nord della Tasmania. Il centro cittadino si trova infatti strategicamente posizionato al centro della costa Nord e da qui gli estremi Est ed Ovest distano circa 2-3 ore. Niente per due che hanno guidato anche 11 ore di fila in un giorno. Siamo quindi riusciti a esplorare e vivere questi posti anche più di quanto un australiano medio riesca a fare nel corso della propria vita. Detto ciò, siamo pronti a portare anche voi a fare la conoscenza di una parte poco conosciuta, di un’isola poco visitata, che a noi ha saputo ugualmente regalare grandi emozioni.

Comunque anche Devonport puo’ regalare gioie. Il suo faro al tramonto ne è un esempio.
Leggete il nostro articolo per trovare anche voi un lavoro in Farm
Dove dormire a Devonport
Appena arrivati a Devonport avrete moltissime opzioni per quanto riguarda l’alloggio, specialmente se siete arrivati in Tasmania con l’idea di campeggiare. Nell’isola infatti c’è un problema di carenza di alloggi e, molto spesso, troverete anche abitanti delle città vivere in casette prefabbricate all’interno dei campeggi o nelle stanze degli alberghi. Per fortuna, come vi spiegavamo nel nostro articolo sull’organizzazione dell’On the Road in Australia, trovare qua ottima attrezzatura da campeggio a basso costo è molto facile. E senza una tenda in Tasmania ci saremmo persi tantissimi luoghi che poi abbiamo adorato, come per esempio l’Overland Track o Maria Island.

Senza tenda ci saremmo anche persi il Diavolo della Tasmania che su Maria Island scorrazzava nel campeggio in pieno giorno…
Campeggi a pagamento o gratuiti
L’intera isola viene considerata un vero e proprio paradiso per i campeggiatori. Se cercate qualcosa di economico, a pochi passi dal porto di Devonport, il campeggio “Abel Tasman Caravan Park” è ciò che fa per voi. Si trova ad East Devonport, a 10 minuti a piedi dall’uscita del traghetto, e per raggiungere il centro sulla sponda opposta (senza usare l’auto) potrete usufruire del piccolo ma caratteristico “Spirit of Devonport” sempre lì vicino. Se il nome vi sembra familiare dovreste aver già capito tutto. Lo “Spirit of Devonport” è infatti la riproduzione in “scala” della “Spirit of Tasmania”. Colori e scritta sono identici all’originale, ma le dimensioni sono tutt’altra cosa.

Ragazzi da tutti gli angoli del mondo uniti da un’unica causa: finire gli 88 giorni di Farm!

Trova le differenze
Se invece cercate una sistemazione per un tempo ridotto (24/48h) abbiamo addirittura consigli per non sborsare un centesimo. Tutto questo portandovi tra le pittoresche colline attorno a Devonport. Inserite “Forth” nel vostro navigatore e godetevi il panorama durante questi 10 km. Arrivati nel minuscolo villaggio troverete un pub (inspiegabilmente sempre pieno), due negozi ed una pompa di benzina; oltrepassate il ponte e sulla destra troverete uno spazio gentilmente concesso ai campeggiatori squattrinati. Qui avrete qualche comodità in meno (anche se bagni e barbecue sono presenti e gratuiti), ma potrete godervi veri e propri attimi di totale relax. Se però non vi fidate di noi provate a scaricare l’utilissima App per smartphone “WikiCamps Australia” (7,99AU$) per trovare decine e decine di campeggi a basso costo o anche gratuiti. “WikiCamps” è un must per un On the Road in Australia!
Ostelli, alberghi ed Airbnb
Purtroppo la Tasmania non è altrettanto idilliaca per chi cerca sistemazioni leggermente più confortevoli a basso prezzo. La carenza di posti letto è un problema nell’isola, Hobart compreso. Molti ostelli della Tasmania (ma per fortuna non tutti) sono praticamente off-limits per i turisti; sono infatti dei “Working Hostel” (alloggi che aiutano a trovare lavoro in Farm) con una lunga lista d’attesa per chi vuole pernottare ed ottenere così un’occupazione. Alberghi ed Airbnb hanno prezzi leggermente più alti rispetto alla media, ma qua un posto riuscirete quasi sempre a trovarlo.
Cosa vedere nei dintorni di Devonport – Il Narawntapu National Park
Ora che vi siete sistemati che ne dite di iniziare ad esplorare il Nord della Tasmania? Se volete iniziare a familiarizzare con la flora e la fauna locali questo “piccolo” Parco Nazionale a 40 chilometri da Devonport è ciò che fa per voi. Noi ci siamo concessi una gita in giornata, ma chi lo desidera potrà trascorrere qui la notte campeggiando e cimentarsi nei numerosi trekking disponibili. Arrivare al “Narawntapu National Park” sarà tanto facile quanto affascinante: la strada è tortuosa quanto basta ed il paesaggio tutto intorno è pronto a sorprendervi. Cosa molto importante che vi consigliamo è quella di organizzarvi in modo da trovarvi ancora all’interno del Parco intorno all’ora del tramonto, quando tutti gli animali più caratteristici saranno maggiormente attivi.

Un lago, delle cime, tanti percorsi e nient’altro che verde. Questo sì che ci piace!
I trekking del Narawntapu National Park
Entrati all’interno del “Narawntapu National Park” vi troverete davanti un parcheggio con accanto il Visitor Centre per chi ha bisogno di informazioni o biglietti d’ingresso. Lasciata l’auto non vi resterà che scegliere uno tra i diversi trekking a vostra disposizione, con distanze e livello di difficoltà variabili. Qualche esempio? Se avete voglia di una lunga camminata a stretto contatto con l’oceano potreste intraprendere la “Coastal Traverse”, 21 km (7 ore circa) attraverso le principali spiagge del Parco. I 21 km sono di sola andata, quindi dovreste organizzarvi in modo da avere una macchina ad attendervi alla fine del percorso o una tenda dove dormire. Poi c’è il “Point Vision Track” ma solo i più esperti camminatori potranno avventurarcisi: 15 km a/r (5 ore totali) attraverso terreni sconnessi, ripidi e con segnaletica ridotta, per raggiungere il punto più alto di Narawntapu e godere della vista su tutto ciò che vi circonda. Sempre per chi ama macinare chilometri il “Copper Cove – Badger Head Walk”, offre 23 km a/r di percorso (6 ore) con sezioni non proprio adatte a tutti. Se non siete tipi atletici non disperate, lo “Springlawn Nature Walk”, con i suoi semplici 2,8 km di anello, tutti in piano, potrà regalarvi lo stesso enormi soddisfazioni. Noi però vi consigliamo di aggiungere a quest’ultimo percorso la semplice scalata fino all’ “Archers Knob”. Vediamo insieme perché…

Una mappa per farvi un’idea dei percorsi del Parco. Cliccate sull’immagine per ottenere la versione interattiva. – Immagine presa da “Parks & Wildlife Service Tasmania” –
Il percorso “Archers Knob”
L’Archers Knob è un anello di 9 km che vi condurrà in due ore attraverso paesaggi molto diversi fra loro. Inizialmente il percorso sarà lo stesso dello “Springlawn Nature Walk” e camminerete all’interno di un bosco, accompagnati da simpatici pademelon e wallaby che scapperanno a gambe levate al vostro passaggio. Per chi non lo sapesse, entrambi sono marsupiali simili al canguro, ma di dimensione ridotte. Il secondo tratto è sempre all’interno del bosco ma stavolta costeggerete una laguna, la Springlawn Lagoon, molto amata dai volatili di giorno e dai marsupiali durante il tramonto. Insomma, un luogo sempre molto affollato. Proprio sulle sponde della laguna si nasconde il “Bird Hide”, ovvero una casetta in legno da dove è possibile apprezzare gli uccelli (e i canguri in lontananza) restando ben nascosti. Non potete capire quanti tipi di volatili diversi potrete vedere! Costeggiata tutta la laguna la strada inizierà a salire sempre di più, abbarbicandosi lungo una ripida parete rocciosa, fino a raggiungere poco dopo il punto panoramico che dà il nome al percorso, l’ “Archers Knob Lookout“. Da qua potrete ammirare la foresta, il mare e la sconfinatezza di questa magica terra chiamata Tasmania.

Facendo il percorso Archers Knob passerete da foreste inquietanti…

…a panorami che non potrete smettere di guardare.
La deviazione lungo la strada del ritorno
Quando vi sarete rifatti gli occhi a sufficienza potrete iniziare la vostra discesa e chiudere l’anello in pompa magna. O per meglio dire: il percorso ufficiale prevederebbe di fare l’ultima parte tutta lungo la bella, ma monotona, spiaggia di Bakers Beach, ma noi abbiamo fatto una piccola deviazione che è risultata essere la miglior cosa potessimo fare. Abbiamo preferito passare nuovamente lungo la laguna, ma stavolta dalla costa opposta, dove prima avevamo scovato tre o quattro canguri in lontananza. Ora però non è più pomeriggio, è l’ora del tramonto, il momento preferito dalla maggior parte degli animali per uscire a cena…Poche altre volte abbiamo visto così tanti canguri, pademelons, wallabies e variopinti uccelli e pappagalli godersi questo magico momento della giornata. Questa è l’unica folla che vogliamo accanto mentre ammiriamo la magia del giorno che scompare, altro che tramonto ai 12 Apostoli.

Mai come oggi ci siamo sentiti due intrusi

Forse non siamo nemmeno tanto i benvenuti. Meglio allungare il passo prima che questo canguro grigio passi ai fatti…

E poi trovi lui alla fine del percorso: un pademelon appena nato, alto nemmeno 15 cm. Ci siamo sciolti…
Il Tasmanian Park Pass
Come viene spiegato nel sito del “Tasmania Parks and Wildlife Service” qualsiasi National Park dell’isola ha un costo d’ingresso. Potrete però scegliere tra diverse opzioni di biglietto: c’è quello giornaliero (40AU$ a veicolo o 20AU$ a persona), quello per 2 mesi (80AU$ a veicolo e 40AU$ a persona), quello annuale (90AU$ valido fino a 8 persone) e addirittura quello biennale (115AU$). Capite subito dai prezzi che, anche stando una sola settimana in Tasmania, il Park Pass mensile è molto, ma molto, più conveniente di quello giornaliero. E state tranquilli: l’isola è piena di National Parks belli da morire e quei dollari spesi in confronto vi sembreranno una bazzecola.
Per richiedere uno dei Park Pass potrete scegliere tra il recarvi al Visitor Centre di uno dei Parchi, comprarlo su internet, nei negozi “Service Tasmania” (qua dove trovarli) o anche a bordo della “Spirit of Tasmania“. Se invece volete soltanto comprare un biglietto d’ingresso per 24 ore avete due possibilità: recarvi al Visitor Centre del Parco oppure, se quest’ultimo non fosse presente, fermarvi ad una delle stazioni d’ingresso senza personale, procedendo con l’auto-registrazione. Attenzione però che nel secondo caso potrete pagare SOLO in contanti ed i soldi dovranno essere precisi.
Cosa vedere nei dintorni di Devonport – Sheffield, la cittadina dei murales
L’Australia, nonché la Tasmania, è entrata nei nostri cuori al 99,9% per la sua natura incontaminata e per l’estrema facilità nel fare incontri ravvicinati con animali rari e bellissimi. Le città ed i centri abitati non sono ciò che ricorderemo maggiormente, ma un villaggio in particolare è stato una piacevole sorpresa. Fra decine di migliaia di paesini australiani, tutti perlopiù identici, Sheffield (27 km a Sud di Devonport) ha deciso di fare qualcosa per differenziarsi. La cittadina un giorno ha deciso di vestirsi a festa e questa festa, oramai, dura tutto l’anno. Grazie al “Mural Fest”, una gara di murales che viene indetta ogni anno in Aprile, edifici anonimi hanno preso vita e si sono trasformati in coloratissimi quadri a cielo aperto. Il primo “dipinto su muro” di Sheffield è stato fatto nel 1986 e da allora ne sono stati realizzati più di 60, richiamando più di 200.000 visitatori l’anno. Tantissimi se si pensa che qua abitano solo 1.500 persone. Così come per i murales sui Silos di Coonalpy, che avevamo visto durante il nostro On the Road da Adelaide a Melbourne, Sheffield ha trovato un modo creativo e divertente per attrarre turisti di passaggio in zona. Proprio per questo gli australiani l’hanno rinominata “La città dei murales“.

I murales di Sheffield non sono di certo capolavori di arte contemporanea, ma la cosa particolare è che quasi tutti ricreano la storia di come erano un tempo gli edifici, seguendo prospettive, ombre e dimensioni reali.
Cosa fare a Sheffield
Al costo di 7AU$ potrete ritirare delle audio-guide presso il Centro Informazioni di Sheffield e farvi accompagnare in una passeggiata di 45-60 minuti alla scoperta delle opere principali per le vie della cittadina. Oltre ad ammirare i murales, leggere informazioni sulla competizione e conoscere la storia di Sheffield, qua vicino potrete dilettarvi anche in trekking di varia lunghezza sulle sponde del lago Barrington o lungo le pendici dell’imponente Mount Roland (1.234 m.s.l.m.).

Il Lake Barrington è un magnifico luogo di relax

Per il Mount Roland non importa arrivare fino alla cima per avere viste meravigliose della Tasmania

Quasi dimenticavamo…il Lake Barrington è dove abbiamo visto per la prima volta un’echidna a pochi centimetri di distanza
P.S.: Solo dopo aver lasciato la Tasmania abbiamo scoperto che vicino a Sheffield si trova un’altra curiosa cittadina. Il suo nome è Railton ed è famosa per la sua dedizione all’arte topiaria, ossia l’abilità di dare ai cespugli le più diverse forme. Anche se nemmeno dalle foto sembra essere una méta interessante, per favore andate a visitarla o cercatela su internet e fatevi qualche risata.
Cosa vedere nei dintorni di Devonport – Burnie ed i suoi pinguini nani
Abbiamo quindi imparato che nel Nord della Tasmania è possibile trovare anche centri abitati carini, ma la flora e la fauna australiana restano imbattibili. Burnie ne è l’esempio lampante. Quarto centro abitato più grande dell’isola, situato a circa 45 minuti di macchina ad Est di Devonport, è famoso in tutta la Tasmania per essere stato scelto come “nursery” da centinaia di pinguini nani (“Little Penguins”). Teneri e piccolissimi volatili che si possono trovare solo in questa parte di mondo. E così, da Settembre a Marzo, a Burnie potrete partecipare ad un tour, ad offerta libera, per ammirare i bellissimi esemplari di pinguini nel loro habitat naturale.

Ne abbiamo acchiappato anche uno! Queste sono le massime dimensioni di un adulto di Little Penguin.
Il “Little Penguin Observation Centre”
La splendida escursione è possibile grazie al “Little Penguin Observation Centre” di Burnie che vi darà tutto l’occorrente per una magica serata: una guida esperta, delle storie interessanti e dei filtri per trasformare il flash delle vostre torce in una leggera e calda luce rossa (che non disturba i pinguini). La ricerca dei Little Penguins inizia dall’ora del tramonto e si protrae fino alla notte, cioè quando i pinguini sono maggiormente attivi. Specialmente da Dicembre a Gennaio, nella stagione dello svezzamento, sarà facile osservare i genitori che, dopo essersi spinti in acqua per catturare la cena per i loro piccoli, tornano a mani piene (meglio dire “a bocca piena”) appena calano le tenebre. Il piccolo pinguino esce dalla tana all’ora esatta, come se avesse programmato la sveglia, ed in pochi secondi arrivano i genitori che lo chiamano per rincontrarsi e sfamarlo. Vedere con i propri occhi questo attimo così perfetto è un’emozione indescrivibile.

È stata dura per noi fare delle belle foto in notturna. Ma prima che diventasse notte siamo riusciti ad immortalare questo simpatico pinguino nano. Dopo ci siamo goduti lo spettacolo soltanto con i nostri occhi.
Cosa vedere a Burnie nel Nord della Tasmania
Anche se i turisti continuavano ad arrivare soltanto con il pretesto dei pinguini, la cittadina di Burnie non si è adagiata sugli allori. Lei ha voluto fare di più. Ed è così che qui troverete tanti musei gratuiti, come il “Burnie Regional Art Gallery” o il “Burnie Regional Museum” (entrambi 10:00-16:30) ed il magnifico giardino di rododendri “Rhododendron Garden” (09:00-17:00, 15AU$), insieme a tante altre attività pensate per aiutare i turisti a trascorrere piacevoli momenti. Tra tutte queste ce n’è una che vogliamo suggerirvi di cuore, essendo una delle fermate più interessanti del Nord della Tasmania: il “The Makers’ Workshop“. Molto difficile spiegare a parole quello che troverete al suo interno, ma noi ci proviamo lo stesso…

A Burnie, oltre a tanti altri animali, potrete “dare la caccia” a quel simpaticone dell’ornitorinco. Visitate la Fernglade Reserve e provate ad avvistarne uno!
Il “The Makers’ Workshop” di Burnie
Appena entrati all’interno del “The Makers’ Workshop” (09:00-17:00, ingresso gratuito) vi accorgerete subito di essere in un luogo particolare. Statue di persone sparse ovunque, un piccolo museo ed il Visitor Centre a disposizione per qualsiasi dubbio. Un bar molto carino, un negozio di formaggi, uno di splendidi souvenir e delle bancarelle dove gli esperti artigiani vendono i propri oggetti lavorati dal vivo. Tutto nella stessa grande stanza e tutto così armonioso che sembra un’unica cosa. Bellissimo. È così che iniziamo a capire, anche grazie agli addetti del Visitor Centre, che ci troviamo in uno laboratorio artigianale con un occhio di riguardo per un materiale in particolare: la carta. Qui ci sono laboratori che studiano i migliori modi per creare fogli senza usare la cellulosa, ma piuttosto elementi di scarto come scampoli di stoffa, escrementi di animali e residui di frutta. Per i curiosi è anche possibile fare un tour per vedere ed imparare come tutto ciò sia possibile (costo 15AU$, per gli orari guardare il sito ufficiale). E proprio grazie a loro abbiamo scoperto che anche alcune delle mele che abbiamo colto nella nostra Farm tasmana (“Spreyton Fresh”) si sono trasformate in bellissima carta. Per quella ricavata dalla cacca di wombat o canguro invece non ci incastriamo niente.

All’interno del “The Makers’ Workshop” troverete varie scene di vita quotidiana immortalate su normalissima cartapesta

Venendo agli orari giusti troverete questi spazi pieni di artigiani che non vedono l’ora di mostrarvi e raccontarvi la loro arte

La prova che anche noi abbiamo dato un piccolo contributo al problema della deforestazione
I pinguini della cittadina di Penguin
Per raggiungere Burnie vi consigliamo di percorrere la strada panoramica lungo oceano, così da poter visitare anche il piccolo centro di Penguin a metà strada. In questa parte di costa, dove abbondano le colonie di Little Penguins, leggendo il nome della cittadina verrebbe subito da pensare alla presenza di volatili con lo smoking. Penguin in effetti è stata letteralmente invasa dai pinguini, ma non quelli veri! Qui troverete decine di riproduzioni di varie misure e fattezze, delle quali alcune molto simpatiche. Di pinguini in carne ed ossa, però, al giorno d’oggi nemmeno più l’ombra. Resta comunque un’ottima breve sosta per un viaggio nel Nord della Tasmania.

aA Penguin ci sono pinguini-cestino, pinguini-paletti e pinguini-con le rotelle

Ma il più famoso di tutti rimane il “Big Penguin” con i suoi 2,50 metri di altezza. Per gli australiani è addirittura un monumento…
Cosa vedere nel Nord della Tasmania – Launceston
Se Devonport scarseggia in quanto ad intrattenimento per i turisti e Burnie può essere visitata tutta in un solo giorno, provate a spostarvi fino a Launceston, 102 km ad Est di Devonport, dove troverete tutte le comodità, le attrazioni ed i passatempi di una vera città. Launceston è la seconda più importante città della Tasmania e la prima se si considera solo il Nord. Il suo centro abitato (CBD) è strutturato in maniera identica a tantissime altre città australiane (e quindi non è niente di che) ma tra le sue vie principali potrete scegliere se passeggiare un’intera giornata nel verde del “City Park” o se istruirvi in uno dei suoi due bellissimi musei.

Le soste lungo il cammino verso Launceston sono uno spettacolo. Ricordatevi: non conta la méta, ma il viaggio per raggiungerla.

Vicino a Launceston si trova anche un binario del treno abbandonato. Peggy ha colto l’occasione al volo.

Anche Fiammetta si è divertita a camminare dentro il tunnel, anch’esso abbandonato
Il City Park di Launceston
Le attrazioni vegetali, animali, architettoniche e storiche hanno fatto del “City Park” uno dei 10 parchi più belli d’Australia (ingresso gratuito tutti i giorni, dalle 07:30-19:00). Al suo interno troverete anche una sorpresa: numerosi macachi giapponesi giocano e litigano tra di loro, si lanciano dalle liane e nuotano all’interno di una zona recintata. Se questa sia una sorpresa piacevole o meno sta poi a voi deciderlo…

Se si chiama macaco giapponese un motivo ci sarà. C’era bisogno di portarlo in Australia?

Anche se solo a guardarli è impossibile non sorridere

Anche perché i fiori e gli edifici del City Park saprebbero stupire anche senza delle povere scimmie ingabbiate…

Vicino l’ingresso del City Park trovate anche il museo del design in legno di Launceston. Vale senz’altro una veloce sosta.
I musei di Launceston
Vi piacciono di più i musei? Nessun problema. Dilettatevi pure con la visita al gigantesco quanto splendido “Queen Victoria Museum & Art Gallery” (QVMAG). Con le sue due strutture, distanti pochi minuti l’una dall’altra, questo museo offre interessanti collezioni per tutti i gusti, da 0 a 99 anni, entrambe con ingresso gratuito (aperte tutti i giorni dalle 10:00 alle 16:00). L’ala dedicata alla galleria d’arte si trova in pieno centro di Launceston (2 Wellington Street), mentre il museo vero e proprio si sviluppa in un enorme edificio poco fuori dal centro, in quelli che un tempo erano gli stabilimenti di fabbricazione del vecchio trasporto ferroviario.

Ricapitolando: quella in centro, con questo ingresso, è l’Art Gallery, la più piccola dei due

Al suo interno troverete comunque ottime idee di arte contemporanea

Inoltre potrete vedere su tela uno dei pochi incontri “pacifici” coloni inglesi-aborigeni della Tasmania (1840)
Il Queen Victoria Museum, il più grande dei due, oltre ad avere mostre ben curate sui dinosauri, sull’Universo, sui primi abitanti della Tasmania (gli aborigeni) e su tante altre interessanti materie, permette addirittura di visitare gli interni dell’ex-fabbrica ferroviaria (il “Blacksmith Shop”), rimasti così come erano nel 1937. Inoltre chi lo desidera potrà prendere un caffè all’interno di una vera carrozza del treno vintage o dilettarsi in giochi di forza e di logica sia all’interno che all’aria aperta. Per chi ama i musei e non vuole mai smettere d’imparare, i due musei di Launceston sono la cosa migliore che potrete fare nel Nord della Tasmania. Ma se quello che cercate è il contatto con la natura (fuori da un qualsiasi edificio) che ci crediate o no, Launceston ha in serbo qualcosa di veramente particolare soprattutto per voi…

Ricapitolando (Parte #2): quello poco fuori dal centro e con questo ingresso è il museo vero e proprio di Launceston. Imperdibile.

Dentro vi aspettano enormi ricostruzioni a grandezza naturale dei dinosauri più famosi…

…e veri fossili del diprotodonte, il più grande marsupiale mai esistito ma oramai estinto

Anche il fuori del museo è tutto da scoprire, con i vecchi edifici ferroviari trasformati in interessantissime attrazioni.

L’ex-fabbrica è tenuta così bene che sembra l’abbiano chiusa soltanto da alcuni giorni
Visita alla Cataract Gorge
Nessuno si aspetterebbe da una popolosa città un luogo dove poter passeggiare tra verde, piscine, gole, lagune e rapide. Launceston invece riesce ad avere tutto ciò in un unico luogo, la Cataract Gorge, un’attrazione unica nel suo genere. E così a due passi dal centro cittadino potrete intraprendere (gratuitamente) numerosi percorsi a piedi immersi nella natura, nel bel mezzo di una gola scavata fra le rocce dal South Esk River.

Alle nostre spalle macchine e cemento, davanti una natura splendida

Le pareti della gola sono così perfette che sarà facile incontrare persone intente a scalarle
Entrando dall’ingresso principale del Cataract Gorge potrete cimentarvi nel “Cataract Walk“, una passeggiata di 1 km a stretto contatto con acqua e roccia, fino ad arrivare al “First Basin“, la parte più vivace del luogo. Vi ritroverete davanti ad una piscina (ad ingresso libero) e ad uno spazio verde enorme con tanto di barbecue (anch’esso gratuito). Ma non finisce qua. Abbassate di poco gli occhi e vi accorgete di quanto il piccolo fiume South Esk si sia trasformato in un esteso lago che si fonde perfettamente con il resto del paesaggio. Alzate lo sguardo e vedrete la seggiovia a singola campata più lunga al Mondo (sentivamo la mancanza dei record australiani). La “Chairlift Tourist Attraction” è lunga ben 457 metri, di cui 308 sono distribuiti su un’unica arcata. E ci potrete salire anche sopra, pagando 13AU$ per una corsa o 16AU$ a/r (probabilmente con questi prezzi puo’ vantarsi anche di essere la più cara al mondo). Guardatevi intorno e troverete anche un bellissimo giardino vittoriano con felci e fiori profumati, due caffè e simpatici pavoni che aggiungeranno un’ulteriore nota di colore al tutto. In poche parole la Cataract Gorge è uno di quei posti che non ti aspetti di trovare, ma una volta visti non puoi far altro che innamorartene.

Appena lo vedrete, sarà quasi automatico accostare il First Basin ad un’oasi di pace

La piscina gratuita al suo interno riesce poi a fare contenti proprio tutti, grandi e piccini

Pronti a provare l’ebrezza della seggiovia dei record?

Se in tutto questo incontri anche due mamme pavone con i propri piccoli, il Cataract Gorge puo’ lasciarti solo bei ricordi
I percorsi interni della Cataract Gorge

Clicca sull’immagine per scaricare il depliant di Launceston con tutti i percorsi della Cataract Gorge spiegati nel dettaglio
Aspettate, aspettate…se siete in vena di fare una sana camminata continuate a seguire il South Esk River lungo il “Duck Reach Trail” (4,5 km). Passate dal ponte sospeso “Alexandra Suspension Bridge” (molto famoso da queste parti) per poi raggiungere, dopo una piacevole camminata nel mezzo della natura, la “Duck Reach Power Station”. Questa un tempo funzionava come centrale idroelettrica, ma un’inondazione nel 1969 l’ha completamente rasa al suolo. Dopo una prima parte di vita da centrale elettrica, l’edificio è stato ricostruito e trasformato in uno spazio espositivo con video e immagini di come era un tempo. Niente di eccezionale, ma se avete tempo a disposizione vi straconsigliamo la passeggiata per arrivarci.

L’Alexandra Suspension Bridge insieme al South Esk River vi condurranno in una piacevole passeggiata

Prima di addentrarvi nella vecchia centrale idroelettrica (l’edificio in fondo) dovrete attraversare un altro bel ponte sospeso
Fatto ciò tornate sui vostri passi, con lo stesso percorso o tramite lo “Snake Gully Track” (sempre 4,5 km ma più impegnativo), e raggiungete di nuovo il First Basin. Godetevelo un altro po’ e quando deciderete di ritornare alla parte di Launceston in cemento vi consigliamo di percorrere lo “Zig Zag Track“; una strada, appunto, tutta a zig-zag con una discreta salita ma che durerà soltanto 1 km. In cambio avrete ottime viste sui dintorni. La Cataract Gorge ha un po’ di tutto per tutti.

Da quassù anche Launceston sembra una città carina

Vicino all’ingresso della Cataract Gorge abbiamo visto il nostro primo mulino a vento (non funzionante) australiano
Come spostarsi a Launceston
Vi abbiamo convinto a visitare Launceston, vero? Come dite? Non avete un mezzo per farlo e non volete noleggiarne uno? Non ci sono problemi! L’Australia è così avanti che anche una città semi-sconosciuta come Launceston ha un servizio di trasporti gratuito. Ci stiamo riferendo al “Free Tiger Bus“, chiamato così in onore della Tigre della Tasmania (o tilacino), particolarissimo marsupiale oramai estinto nel 1936. Entrando nella pagina ufficiale del “Free Tiger Bus” potete vedere orari e luoghi delle fermate, tra cui centro città, musei, City Park e Cataract Gorge. Non potete chiedere di meglio.

Cercate una di queste fermate (con il font del gioco GTA) e potrete viaggiare gratuitamente per Launceston
P.S.: Piccolo appunto. Volete sapere qual è stata la maggiore causa della scomparsa del tilacino? È sempre stato visto dai coloni australiani come ladro di bestiame e quindi il Governo pensò bene di porre una taglia sulla sua testa già a partire dal 1830. Il resto ve lo lasciamo immaginare…Invece che dedicargli cose a caso forse era meglio pensarci prima.

Ad Hobart siamo riusciti a fare la conoscenza di questo particolarissimo marsupiale. Peccato non averti potuto conoscere di persona…
Cosa vedere nel Nord della Tasmania – Le splendide piantagioni di fiori
Guidare attraverso strade di campagna, fra colline verdi o coltivate, che vengono irrigate dando vita a soffici nubi di vapore acqueo, risplendenti alle luci di alba e tramonto. Questa è la normalità in Tasmania. Ma a volte succede anche che oltre a questi campi verdissimi ne spuntino altri, totalmente in fiore, e lo spettacolo diventa irresistibile.
I campi di papaveri
Ricordiamo ancora l’emozione davanti alle prime distese infinite di campi di papaveri. E non stiamo parlando di quelli piccoli e rossi ai quali siamo abituati in Italia (comunque splendidi), ma delle vere e proprie piantagioni di altissimi fiori bianco-violacei che donavano incredibili sfumature al paesaggio. Questi, per chi non lo sapesse, sono i papaveri dalla quale viene estratto l’oppio, materia prima usata nella medicina (basti pensare alla morfina) oltre che negli stupefacenti. La maggior parte di questi si trovano nel Nord della Tasmania, sparsi quasi dappertutto. Vi basterà entrare all’interno per trovarne alcuni. Nel periodo della fioritura vedrete fiori violacei a perdita d’occhio. Ma oltre alle piantagioni di papaveri esistono altri campi di fiori viola che richiamano visitatori da tutto lo Stato…

Lo sapevate che è proprio la Tasmania la maggior produttrice al mondo di questo tipo di papaveri e perciò di farmaci oppiacei?
I campi di lavanda della “Bridestowe Lavender Estate”
Come avrete capito dal titolo ci riferivamo ai bellissimi campi di lavanda della “Bridestowe Lavender Estate” di Nabowla, 140 km a Est di Devonport e 52 km da Launceston. Questo enorme quadro a cielo aperto puo’ essere visitato durante tutto l’anno (da Maggio ad Agosto 10:00-16:00; da Settembre ad Aprile 09:00-17:00), anche se il periodo migliore per capitare qua è dal 1° Dicembre a fine Gennaio, quando la lavanda in fioritura dona alla vista e all’olfatto il meglio di sé. Questo è anche l’unico periodo in cui l’entrata alla “fattoria” ha un costo, 10AU$ a persona, in cui però avrete compreso un tour immersi nel viola. Se poi arrivate troppo tardi come noi e non ci sono più tour non c’è da spaventarsi. Alla Bridestowe potrete camminare fra campi profumatissimi, scattare migliaia di foto, o imparare tutti i procedimenti di estrazione degli oli essenziali senza nessun altro intorno. Se quindi non siete mai stati nella celebre Provenza francese ma state viaggiando in Tasmania a fine anno, noi vi consigliamo di cuore di venire fino qua. Ma veniteci anche se siete già stati in Francia. Un esplosione di sensi vi aspetta!

La Bridestowe Lavender Estate vi darà il benvenuto in questo modo

Poi toccherà a voi perdervi tra i suoi infiniti campi viola

Molto interessante anche il laboratorio di oli essenziali, nel quale potrete avere informazioni sul procedimento e, perché no, annusare i vari risultati
Entrare gratis alla “Bridestowe Lavender Estate”
Sì, vi capiamo, 10AU$ di ingresso per entrare in una “fattoria” ci sono sembrati troppi anche a noi. Proprio per questo ci siamo messi alla ricerca di un modo per risparmiare. E lo abbiamo trovato! Cliccate su questo link e, come potete leggere direttamente sulla pagina, iscrivendovi alla newsletter della “Bridestowe Lavender Estate” avrete l’ingresso gratuito da loro per tutto l’anno. Basterà aspettare la mail di conferma e mostrarla poi all’ingresso. Appena non ne avrete più bisogno cancellate la vostra iscrizione alla newsletter dalla vecchia mail di conferma e…BUONA FIORITURA!

Il souvenir che va per la maggiore dentro la Farm è “Bobbie” l’orsetto, profumato alla lavanda. Peccato che uno di loro costi 70AU$.

Ma chi se ne frega, noi prendiamo questo! Scusi, quanto costa?
I campi di tulipani di Table Cape nel Nord della Tasmania
I campi di lavanda hanno reso la Provenza francese celebre in tutto il mondo. Lo stesso è accaduto con i coloratissimi tulipani olandesi, simbolo indiscusso del Paese. Ma per visitare queste due mete così lontane tra loro la strada da percorrere è tanta; oltre 1.000 km separano queste due attrazioni così rinomate ovunque. In Tasmania invece vi basterà una gita in giornata da qualsiasi cittadina nel Nord dell’isola per poter assaporare il dolce profumo della lavanda in fiore o assistere all’esplosione di colori dei campi di tulipani. Tutto nell’arco di 200 km.
Dopo la Bridestowe Lavender Estate è giunto infatti il momento di presentarvi Table Cape e la sua Tulip Farm (ingresso 12AU$). Ogni anno, dalla fine di Settembre fino alla fine di Ottobre, potrete ammirare questo spettacolo della natura. Se vi troverete qua attorno alla metà di Ottobre potrete anche assistere al “Bloomin’ Tulip Festival” che si svolge nella vicina cittadina di Wynyard. Noi siamo capitati qua nel momento sbagliato, ma se sarete più fortunati fermatevi assolutamente a Table Cape e fatevi stupire dai mille colori dei tulipani in fiore. Purtroppo non ci sono modi di entrare gratuitamente alla Tulip Farm, ma se volete potrete facilmente ammirare la fioritura anche dal “Table Cape Lookout” o, meglio ancora, dal “Table Cape Lighthouse“. Il tutto senza dover spendere un dollaro. Un posto splendido, a parte per la fantasia dei nomi…

Noi, a Gennaio, lo abbiamo trovato così. Ed era già bello…immaginatevi tutto fiorito!
Cosa vedere nel Nord della Tasmania – Stanley ed il “The Nut”
Si dice che il Nord della Tasmania, specialmente la costa Ovest, sia uno dei luoghi dove respirare l’aria più pura e pulita al mondo. Ma non vogliamo portarvi qui solo per respirare a pieni polmoni, anche gli occhi vogliono la loro parte! Ecco perché abbiamo deciso di farvi conoscere Stanley e la sua celebre “Noce”. Detta così potreste pensare a qualcosa di piccolo, oppure ad una prelibatezza gastronomica, ma stiamo parlando di tutt’altro (anche perché avete mai sentito parlare di prelibatezze australiane?). “La Noce” di Stanley, il cui vero nome è “The Nut” è l’equivalente del ben più celebre Pan di Zucchero nella città di Rio de Janeiro. Uno scenografico promontorio che domina il paesaggio e l’oceano.

Stanley dà il benvenuto ai suoi visitatori con la vista del “The Nut” sullo sfondo

Da lontano puo’ sembrare piccolo, ma il The Nut raggiunge i 143 metri di altezza
La Noce, udite udite, un tempo era un vulcano attivo, ma oggi la si puo’ scalare senza correre alcun rischio (430 metri di dura salita). I più oziosi potranno anche raggiungerne la cima usufruendo di una comoda quanto costosa seggiovia, la “The Nut Chairlift”, per 11AU$ (17AU$ a/r). Arrivati sulla cima del promontorio potrete godervi una passeggiata di 2 km sul bordo del “cratere”, oramai non più visibile, ed una vista a 360° sulla vicina Stanley e sull’Oceano che ne bagna la costa. “La Noce” e la sua cittadina sono così fotogeniche che gli abitanti di Stanley hanno ben pensato di creare addirittura una cornice gigante per immortalarsi in simpatiche fotografie con questo incredibile sfondo. Se anche voi non potete resistere a questo tipo di foto dirigetevi al punto panoramico “Lane Memorial Lookout“. Anche se il luogo più famoso e visitato per godere del “The Nut” é però un altro (e noi ce lo siamo persi): l’ “Highfield Lookout“, vicino ad una fattoria privata a 5 minuti d’auto, vi lascerà senza fiato.

Anche la salita a piedi per il “The Nut” vi lascerà senza fiato. Ma questa per motivi di ripidezza…

Il percorso sulla cima del “The Nut” sfortunatamente non è niente di che…

…ma i suoi panorami sono tutt’altro che noiosi!
P.S.: Nessuno sa bene del perché del nome The Nut, ma la “leggenda” più credibile rimane quella del 1892. Tonnellate di esplosivo furono inserite all’interno del promontorio per ricavare pietre per la realizzazione di un frangiflutti. Peccato che dall’esplosione il The Nut ne uscì illeso e così a qualcuno venne da esclamare: «È duro come il guscio di una Noce!». Almeno per una volta gli australiani sono riusciti a trovare nome fantasioso.
Cosa vedere sulla strada per Stanley
La cittadina di Stanley, e quindi il suo “The Nut”, dista 125 km da Devonport (circa 1h 30′ in auto) e 225 km da Launceston (2h 30′). Potrebbero sembrare un’enormità per gli standard italiani, ma per fortuna il viaggio che dovrete intraprendere è pieno di soste piacevoli che vi faranno godere ancora di più l’itinerario. La strada più veloce è sicuramente quella che corre lungo tutta la costa (la Bass Highway) ma se vorrete aggiungere ai panorami costieri anche dei fantastici paesaggi collinari non possiamo che consigliarvi di deviare sulla Gunns Plains Road all’altezza della cittadina di Ulverstone. Questo percorso ad anello che si ricongiunge al villaggio di Penguin sarà molto più lungo del normale ma vi mostrerà scorci e punti panoramici impossibili da trovare altrove in Australia.

Il “George Woodhouse Lookout” è un esempio dei paesaggi che attraverserete

Per non parlare delle mucche che incontrerete…
Qualsiasi percorso dei due sceglierete di fare passerete sicuramente da Penguin e da Burnie, località turistiche di cui vi abbiamo già parlato e in cui vi abbiamo consigliato più di una sosta. Usciti da Burnie, dopo un 15 km, uscite dalla Bass Hwy e imboccate la Table Cape Rd verso Table Cape: potrete così apprezzare il “Fossil Bluff“, il punto panoramico “Table Cape Lookout” ed il faro “Table Cape Lighthouse“. E, se capiterete qua tra la fine di Settembre e la fine di Ottobre, il manto di colorati tulipani della Tulip Farm renderà le varie soste ancora più speciali.

Si dice che il Fossil Bluff si sia formata nei millenni grazie a strati su strati di fossili. Noi ci crediamo sulla parola, ma dal vivo non dà questa sensazione

Il percorso che vi porterà sopra la scogliera ha però un panorama molto interessante
Ma una gita lungo oceano non puo’ dirsi tale se non ci si ferma almeno una volta in una spiaggia. Perciò dopo essere tornati sulla Bass Hwy e fatti una manciata di chilometri, svoltate per Port Rd e dirigetevi a Boat Harbour Beach, una delle spiagge più particolari del Nord della Tasmania. Fate una passeggiata sulla sua sabbia fine, respirate una delle arie più pulite al mondo e godetevi l’oceano con tanto di surfisti pronti a domarlo. Adesso che avete ricaricato le energie preparatevi agli ultimi 52 km che vi separano da Stanley ed apprestatevi a ritrovarvi faccia a faccia con il “The Nut”.

In Australia oramai ci siamo abituati ad avere spiagge meravigliose tutte per noi

I surfisti in lontananza sono le altre uniche persone a godersi Boat Harbour Beach
Cosa vedere nel Nord della Tasmania – La selvaggia costa Nord-Est
È con grande dispiacere che ammettiamo di non aver esplorato la regione del Tarkine, ovvero la parte Nord-Est dell’isola. Ci eravamo ripromessi di farlo durante la visita a Stanley ma la giornata ventosa e per niente soleggiata ci ha fatto rimandare il viaggio. Viaggio che poi non c’è più stato. Avevamo comunque “studiato” la parte più selvaggia della Tasmania e quindi possiamo farvi un veloce elenco di quello che potrete vedere…alla faccia nostra.
Se siete arrivati a Stanley vi basterà seguire la Bass Hwy fino ad Arthur River. Attraversato l’omonimo fiume provate ad arrivare alla Sundown Point Reserve, ovvero l’unico luogo di tutta la Tasmania dove si puo’ ancora osservare l’arte aborigena su roccia. Peccato che qua si possa arrivare solo con una 4×4. Gli aborigeni prediligevano soltanto luoghi magici quindi il Sundown Point Reserve varrà sicuramente la pena. Una fermata per tutti i tipi di veicoli potrebbe essere invece il Sarah Anne Rocks con le sue strane formazioni rocciose lungo la spiaggia. Da qua continuate per circa 1 ora sulla strada principale, immersi tra il verde delle colline, fino a che non arriverete a Trowutta dove potrete avere la fortuna di vedere il Trowutta Arch. Vi basteranno 30 minuti (a/r) di facile camminata per trovarvi davanti all’arco naturale qua sotto…

Il Trowutta Arch è più o meno questo spettacolo della natura – Immagine presa da internet –
Cosa vedere nel Nord della Tasmania – Cradle Mountain
Se amate camminare all’aria aperta, ma in special modo amate farlo in montagna, allora non potete perdervi una gita a Cradle Mountain, la cima più famosa della Tasmania. In un giorno potrete divertirvi nei suoi meravigliosi, ma mai troppo impegnativi, percorsi incontrando sulla vostra strada lagune turchesi, foreste, cime frastagliate e numerosi animali autoctoni (wombat ed echidna tra tutti). Fate molta attenzione però, perché i suoi percorsi sono così belli che potrebbero trasformare una gita giornaliera in una vera e propria avventura di più giorni!

Cradle Mountain è una méta sempre affollata, ma sarà ugualmente facile trovare un angolino di Paradiso tutto per voi
È quello che è successo a noi, rimasti così tanto colpiti da Cradle Mountain e dai suoi trekking che abbiamo deciso di affrontarne il più impegnativo, l’ “Overland Track“. Stiamo parlando di un percorso di oltre 80 km che collega Cradle Mountain alle sponde del lago Saint Claire attraverso le più alte cime dell’isola. Una settimana totalmente immersi nella natura, con lo zaino pieno di tutto il necessario per dormire e mangiare. Un’avventura impegnativa, resa ancora più ardua dal meteo avverso (nonostante fosse piena estate ha piovuto ogni giorno). Un’avventura che ricorderemo a lungo. Ma se non doveste avere tutto questo tempo a disposizione una visita in giornata a Cradle Mountain è d’obbligo! Concedetevi una passeggiata sulle sponde del Dove Lake, andate alla ricerca dei simpatici wombat o tentate l’impresa di raggiungere la cima di Cradle Mountain. Qualsiasi cosa farete siamo certi che non vi pentirete di essere arrivati fin qua…anzi, siamo certi di avervi dato più di un motivo per venire a conoscere questa incantevole parte di mondo chiamata Nord della Tasmania. No?
Leggi l’itinerario completo dell’Overland Track, il miglior trekking d’Australia!