La maggior parte delle persone puo’ essere facilmente divisa in due categorie: c’è chi sta meglio in città e chi invece in campagna; chi ama farsi un tuffo nel mare e chi una sciata in montagna; chi adora il caldo e chi preferisce il freddo. E poi ci sono quelli che in Australia sono innamorati della costa Est e quelli che invece prediligono la costa Ovest. Noi, insieme ad un’altra piccola percentuale, nell’ultimo caso rientriamo decisamente nel secondo gruppo. Detto in poche parole: il Western Australia non ce lo dimenticheremo mai! Qui abbiamo trovato paesaggi unici nel loro genere, dalle magiche piscine di Karijini alle spiagge di conchiglie di Shark Bay, dalle città fantasma fino alla barriera corallina. Paesaggi unici e rari che, detto sinceramente, ci aspettavamo di trovare anche, e soprattutto, nella costa Est, la più famosa e visitata d’Australia. Ed invece, come il Sud America ci ha insegnato, spesso raggiungere un luogo troppo atteso e conosciuto puo’ rivelarsi una delusione (come ci è successo a Machu Picchu), mentre raggiungerne uno sconosciuto, privi di aspettative, puo’ rivelarsi un’esperienza strepitosa (vedi Montagna Vinicunca).

Piscina naturale Fortescue Falls vista dall'alto

East Coast is for boys, Western Australia is for men!

Tutta questa premessa per dirvi che la costa Est autraliana merita senz’altro di essere visitata, ma se state programmando un viaggio in Australia, prima di vedere sempre le solite cose, ricordatevi che c’è una costa ancora poco esplorata che potrebbe regalarvi luoghi e gioie del tutto inaspettati. Se non avessimo visitato il Western Australia, e la meravigliosa costa frastagliata vicino a Kalbarri, probabilmente la Great Ocean Road, della quale vi parleremo tra poco, avrebbe fatto molto più colpo nei nostri cuori. Ma che ci volete fare, siamo diventati viaggiatori esigenti e vogliamo essere sinceri con i nostri lettori. Vogliamo subito tranquillizzarvi però: la Great Ocean Road è una strada magnifica, piena di attrazioni naturali incredibili. Gli unici due problemi? Ci saremmo aspettati qualcosa di più unico e, sì, ci sono troppi turisti. Noi però non vediamo lo stesso l’ora di raccontarvi le sue tappe imperdibili!

Punto panoramico per vedere il Natural Bridge, il ponte naturale di roccia nel tratto costiero di Kalbarri

Questa è la costa di Kalbarri, in Western Australia. Vi accorgerete nel corso dell’articolo che tutto ciò è molto simile a quella che viene nominata come la “Costa più bella d’Australia”.

Dove si trova la Great Ocean Road

La Great Ocean Road (abbreviato in GOR) è un tratto di strada situato nello Stato del Victoria, tra le cittadine di Allansford e Torquay. Melbourne, la capitale del Victoria, si trova a circa 100 km di distanza, ovvero a nemmeno 2 ore e mezza di macchina. La Great Ocean Road corre lungo 243 km di strada, dichiarati Patrimonio Nazionale australiano, attraverso Parchi Nazionali, spiagge incontaminate e caratteristiche località marittime. Molti la definiscono la strada panoramica più affascinante d’Australia (potremmo dissentire al riguardo) ma resta il fatto che sia sicuramente una delle più celebri del Paese. Se anche voi vi troverete a viaggiare fra Adelaide e Melbourne probabilmente, come noi, sentirete l’obbligo morale di percorrerla. Anche perché ci sono alcune tappe imperdibili della Great Ocean Road che la rendono degna della fama che si è meritata. Quindi basta sminuirla e andiamo a scoprirla!

Great Ocean Road vista dall'alto

Da questa foto si dovrebbe capire di che razza di strada stiamo parlando – Immagine presa dal sito “Bookmundi.com” –

Se cercate l’itinerario perfetto da Adelaide a Melbourne, leggete il nostro articolo!

Come esplorare la Great Ocean Road

I modi per esplorare la Great Ocean Road sono tanti, vi basterà scegliere quello che più fa per voi. Potrete farlo comodamente seduti a bordo della vostra auto, inserendo la GOR nell’itinerario del vostro viaggio On the Road. Oppure potreste caricarvi tutte le vostre cose in spalla e partire all’avventura lungo la gemella Great Ocean Walk. Infine, per chi ha poco tempo da passare in Australia e magari non se la sente di noleggiare un auto, c’è sempre l’opzione di prendere parte ad un tour di uno o più giorni. Insomma, chi vuole visitare la strada più famosa d’Australia non ha che da scegliere come. Ma vediamo tutte queste opzioni nel dettaglio…

Mappa della Great Ocean Road, la strada più famosa d'Australia

Per avere una mappa della GOR tutta vostra cliccate sull’immagine e scaricate uno dei tanti depliant gratuiti a disposizione

In auto

Se anche per voi la GOR è un’altra incredibile tappa del vostro On the Road australiano saprete sicuramente che un mezzo proprio (macchina o Van che sia) è il miglior modo per poter godere di tutte le attrazioni con i vostri tempi. In queto caso c’è poco da spiegare. Se venite da Melbourne inserite sul vostro navigatore il centro di Torquay, mentre se venite da Adelaide mettete quello di Allansford. Arrivati in una delle due cittadine non vi resterà che godervi i successivi 243 km di strada. Magari leggendo le tappe imperdibili della Great Ocean Road dal nostro articolo…

Cane nel cassone di una 4x4 sulla Great Ocean Road

Fate come lui e visitate la GOR con la vostra auto!

In cerca di consigli per comprare un auto in Australia? Qua troverai ciò che stavi cercando.  

Se non avete già un vostro mezzo e non avete intenzione di comprarlo potreste senz’altro pensare di noleggiarne uno per alcuni giorni. Molto spesso, specialmente se si viaggia in gruppo, la spesa è anche minore di quella per un costoso tour. Per le migliori compagnie di noleggio e per tante altre informazioni vi rimandiamo al nostro articolo su “Come esplorare l’Australia”. Anche se sia a Melbourne che ad Adelaide non dovreste avere difficoltà a trovare un autonoleggio.

Alla ricerca anche di consigli per preparare l’On the Road perfetto? Li trovate cliccando qui!

Con un tour

La Great Ocean Road è così famosa e richiesta tra i turisti che troverete tour per visitarla da qualsiasi parte d’Australia ma, logicamente, i migliori punti di partenza sono Melbourne e Adelaide. Se vi trovate in una di queste due città senza un mezzo vostro e con poco tempo a disposizione la miglior opzione per voi, quindi, potrebbe essere proprio quella di affidarvi ad un’agenzia turistica. Inutile dirvi che i tour in partenza solo da Melbourne o da Adelaide sono ugualmente tantissimi e quindi scegliere non sarà facile, ma almeno potrete farlo tra diversi prezzi, durate ed attività. Noi non sappiamo quale consigliarvi, dato che non ne abbiamo provato nemmeno uno, ma soltanto inserendo in una qualsiasi ricerca internet le parole “Great Ocean Road tour Melbourne (o Adelaide)” vi si apriranno pagine e pagine di escursioni.

Per chi però ha problemi con l’inglese e vuole assolutamente vedere le tappe imperdibili della Great Ocean Road con una guida in italiano, vi suggeriamo di dare un’occhiata all’itinerario guidato del sito Civitatis “Tour della Great Ocean Road” (con partenza solo da Melbourne). Vi consigliamo questo non solo perché il sito, i tour e le recensioni sono completamente in italiano, ma soprattutto perché i prezzi delle attività sono identici a quelli che paghereste in loco.

A piedi, camminando lungo la Great Ocean Walk

Ma chi ha detto che le meraviglie della Great Ocean Road si possano vedere soltanto a bordo di un mezzo? Chi ha voglia di esplorare alcune delle attrazioni naturali più famose d’Australia, in maniera diversa dal solito, lo potrà fare camminando. Tutto questo grazie ad un trekking di alcuni giorni che prende il nome di Great Ocean Walk

Potrete scegliere di camminare per un solo giorno fino a ben 8, per un totale di 100 km e 35 ore circa di cammino (qui trovate la pagina con tutti gli itinerari). Potrete partire dal centro di Apollo Bay, attraversare promontori a strapiombo sull’oceano, spiagge sconfinate e luoghi che non vedono l’ora di mostrarvi i loro meravigliosi panorami. Per dormire potrete prenotare alloggi durante il percorso o portarvi dietro tutto l’equipaggiamento ed usufruire dei numerosi campeggi, gratuiti e non. E sapete dove finisce la Great Ocean Walk? Proprio al cospetto degli incredibili 12 Apostoli. 

Mappa percorso trekking Great Ocean Walk

Ecco qua la mappa dell’intero percorso. Per ancora più dettagli cliccate pure sull’immagine.

Raggiungere la Great Ocean Road da Melbourne

Noi, avendo intrapreso la GOR con la nostra auto (la nostra amata Peggy), potremo spiegarvi con precisione solo questa modalità. Il 99% delle volte ci è capitato di leggere che sia meglio esplorarla partendo dalla città di Melbourne. Da qui vi basterà prendere la Princes Freeway e guidare per appena 100 km per ritrovarvi a Torquay, piccola ma vivace cittadina punto di partenza della celebre strada australiana. Da lì in poi sarà tutta splendida costa con paesaggi mozzafiato, fino ad arrivare, 180 km dopo, dinnanzi ai 12 Apostoli. Si dice che, siccome in Australia guidano sul lato sinistro della strada, lasciandosi Melbourne alle spalle sarebbe molto più facile godersi le belle scogliere mentre si guida. Vi dicevamo che spesso si legge così, ma noi abbiamo più di un’obiezione a questo proposito. Perché noi facciamo parte di quell’1% che vi consiglierebbe ad occhi chiusi di raggiungere la Great Ocean Road da Adelaide. Il perché ve lo spieghiamo subito qua sotto…

Leggi anche il nostro articolo “Cosa vedere a Melbourne”

Raggiungere la Great Ocean Road da Adelaide

Se volete fidarvi di noi, e partire da Adelaide, vi suggeriamo di andare verso Allansford (punto di partenza della GOR) tramite la Princes Highway (e non la Dukes Highway) per poter godere di una strada con molte più attrazioni. e raggiungere i 12 Apostoli dopo una spettacolare escalation di bellezze naturali. Inoltre, prima di godervi le bellezze della GOR, potreste dedicarvi alla caccia al tesoro che abbiamo preparato per voi nel precedente articolo, con un itinerario da Adelaide a Melbourne davvero spettacolare! 

La particolare forma della Riserva Naturale Tower Hill vista da un punto panoramico

Tower Hill, sulla strada tra Adelaide e la GOR, ne è l’esempio lampante: vorrete per caso perdervi una meraviglia così?

E perché non leggere anche il nostro articolo “Cosa vedere ad Adelaide”?

N.B.: oltretutto, se dobbiamo essere sinceri, siamo riusciti a goderci le tappe della Great Ocean Road anche guidando sul lato destro. La strada non è a strapiombo sull’oceano ma distante alcune centinaia di metri dalle scogliere, perciò che voi guidiate sul lato sinistro o sul lato destro della strada è identico. Così, per sfatare un altro mito.

Le tappe imperdibili della Great Ocean Road

Come avete potuto constatare anche voi con il nostro itinerario, le cose da vedere qui in Australia, anche se a distanza siderale l’una dall’altra, non mancano mai. Ci saremmo potuti fermare in altre decine di posti da consigliarvi, ma noi siamo un po’ di corsa, il 31 Dicembre più famoso al mondo (il Capodanno di Sydney per intenderci) ci attende! Quindi è giunto il momento di dirigerci verso Arnambool, da lì seguire per Allansford ed iniziare così a parlarvi delle tappe imperdibili della Great Ocean Road. Come già detto l’abbiamo percorsa abbastanza velocemente, trascorrendo lungo il suo tragitto solo una notte e due giorni. Tutto questo perché l’idea era quella di ritornare e percorrerla a piedi, ma poi il tempo non ci è venuto incontro e così abbiamo optato per altri trekking qui in Australia, come l’Overland Track in Tasmania. Voi, se potete, concedetegli almeno tre giorni e due notti. Inoltre, come vi spiegavamo poco fa, abbiamo percorso la Great Ocean Road partendo da Adelaide (ad Ovest), non da Melbourne (a Est), quindi se pensate di far il percorso inverso vi basterà iniziare a leggere dal fondo. È bene infine ricordare che tutte le attrazioni naturali lungo la Great Ocean Road, tranne quelle in cui metteremo il prezzo, sono totalmente gratuite. Se ve lo state chiedendo, anche i 12 Apostoli sono ad ingresso libero. Ottimo, no?

Campo di girasoli con vista "Bicentennial Conservatory" dentro il giardino botanico di Adelaide

Molti nemmeno la prendono in considerazione, ma a noi è dispiaciuto salutare Adelaide senza aver avuto la possibilità di esplorarla più a fondo.

Il nostro itinerario sulla Great Ocean Road

Le tappe imperdibili della Great Ocean Road – Bay of Islands Coastal Park

La nostra GOR parte ufficilamente da qua! Per chi parte da Ovest, Bay of Islands è una delle prime tappe imperdibili della Great Ocean Road. E come prima tappa non sarà per niente male. Lungo i 33 km di costa che compongono la Bay of Islands potrete rifarvi gli occhi con un’infinità di piccole isole, che potrete apprezzare in tutto il loro splendore dal “Bay of Islands Viewpoint” e dai vari percorsi che da qua hanno inizio. Vicino agli splendidi punti panoramici di Bay of Islands troverete anche la Bay of Martyrs (o Baia dei Martiri), che potrete raggiungere con un percorso a piedi di 4 km a/r o in auto. Da qua potrete ammirare nuovamente quanto possa essere bella la natura e  scendere fino alla spiaggia per godervi le scogliere e le splendide formazioni di roccia con i piedi a mollo.

Punto panoramico di Bay of Islands durante la Great Ocean Road

È difficile farvi capire con delle immagini quanto sia sensazionale Bay of Islands. Per caprilo dovrete per forza venirci.

Panorama durante i vari percorsi di Bay of Islands nella Great Ocean Road

Provate a camminare anche nei suoi percorsi che vi faranno immergere totalmente nella natura

Punto panoramico sulla spiaggia di Bay of Islands durante la Great Ocean Road

Che peccato non poter arrivare a quella spiaggia…

Spiaggia Bay of Martyrs durante la Great Ocean Road

…per fortuna che anche Bay of Martyrs ha una bellissima spiaggia (del tutto deserta)!

Se dobbiamo essere sinceri, anche se Bay of Islands si trova a poca distanza dai ben più famosi Dodici Apostoli, London Bridge e Loch Ard Gorge, per noi questa ha una vista migliore di tutti gli altri messi assieme. Purtroppo, lo abbiamo scoperto troppo tardi, non le abbiamo dedicato il tempo che meritava, ansiosi di raggiungere quanto prima i Twelve Apostles e di goderci il tramonto lì. Qui avremmo potuto ammirare in totale tranquillità il sole riflettersi sulle pareti della costa frastagliata, creando mille sfumature diverse, prima di immergersi nell’immensità dell’Oceano. Ed invece abbiamo barattato la pace e la tranquillità di questo piccolo paradiso con una folla di turisti pronti a sgomitare per il selfie perfetto davanti agli iconici Apostoli. Quindi non fate come noi e dedicatele più tempo. Vedrete che non ve ne pentirete.

Punto panoramico davanti alle isole di roccia di Bay of Islands durante la Great Ocean Road

Abbiamo solamente questa foto dello splendido punto panoramico sulle “isole”. Non riusciamo a ricordarci se è dovuto al fatto che il sole fosse troppo basso o perché il luogo era troppo bello per distogliere lo sguardo. Forse la seconda…

Le tappe imperdibili della Great Ocean Road – Port Campbell National Park

Ora che Bay of Islands è rimasta impressa nei vostri cuori avrete senz’altro capito perché la GOR è così rinomata. La cosa ancor più bella è che a soli 10 km da Bay of Island potrete (meglio detto DOVRETE) entrare nel Port Campbell National Park. Questo Parco Nazionale ospita alcune delle attrazioni più celebri della Great Ocean Road, tra cui svetta il Loch Ard Gorge. Prendetevi quindi una mezza giornata libera per godere appieno di questo Parco di 1.800 ettari. Il nome di questo luogo incantevole viene dalla cittadina più vicina, Port Campbell, luogo perfetto in cui dormire per esplorare al meglio le attrazioni circostanti (12 Apostoli compresi). Port Campbell si trova esattamente a metà strada del National Park e anche noi abbiamo deciso di piantare la tenda in uno dei suoi campeggi (esattamente nel NRMA Port Campbell Holiday Park). Per il resto il centro cittadino non ha molto altro da offrire rispetto a quello che vi racconteremo qua sotto.

Mappa del Parco Nazionale Port Campbell lungo la Great Ocean Road

Cliccando sull’immagine vi rimandiamo al depliant (con tanto di mappe) del Port Campbell National Park

Trittico di archi: The Grotto, London Bridge e The Arch

La prima attrazione del Parco Nazionale Port Campbell nella quale vi imbatterere è il “The Grotto” (10 km Est dalla Bay of Islands), un enorme arco scavato nella roccia al livello del mare. Potrete ammirarlo da diversi punti panoramici percorrendo passerelle in legno che compongono un breve percorso di 700 metri. Dall’ultima di queste potrete scendere una scalinata che vi condurrà fino al cuore del The Grotto da dove sarà bellissimo guardare l’oceano ed il paesaggio circostante dalla sua “finestra” naturale.

Punto panoramico "The Grotto" lungo la Great Ocean Road

Da come potete vedere dal sentiero tracciato, in tempi passati era possibile anche attraversare il ponte di roccia. Adesso però è stato chiusi per rischio crollo.

L'oceano visto dalla finestra naturale del "The Grotto" sulla Great Ocean Road

Ma chi se ne frega di camminare sopra al “The Grotto” quando dal suo arco si ha questa vista!

Non ci resta che riprendere la macchina e raggiungere poco più avanti un’altra attrazione che un tempo fu un arco: il “London Bridge”.  Sempre bello da vedere, ma nei tempi in cui assomigliava ad un ponte l’effetto era sicuramente più scenografico. La particolarità del posto però sta tutto nella storia del suo crollo…

Punto panoramico sul "London Bridge" durante la Great Ocean Road

Con il crollo il London Bridge non riesce più ad emozionare come prima…

Punto panoramico su spiaggia e scogliera del London Bridge durante la Great Ocean Road

La sua spiaggia (facilmente raggiungibile) e la sua costa a strapiombo sono tuttavia sempre belli da vedere

Alcuni anni fa, mentre una coppia lo stava percorrendo, la sottile lingua di terra che collegava l’isola, oggi presente, alla terraferma franò improvvisamente. La coppia rimase illesa, ma intrappolata sull’isolotto appena formatosi in mezzo all’oceano. Riuscirono per fortuna a chiamare i soccorsi e così, con l’aiuto di un elicottero, vennero messi in salvo. Purtroppo però quelli che si credevano essere marito e moglie non erano altro che due amanti. Figuratevi quanto furono contenti di trovare un’orda di giornalisti e di curiosi ad attendere il loro atterraggio. Furono così contenti che se la diedero a gambe, senza nemmeno ringraziare i soccorsi. Eh…il karma! Fatto sta che ancora lo chiamano “Bridge” (= Ponte) anche se di ponte non vi è più traccia.

London Bridge della Great Ocean Road in Australia prima del crollo

Eh sì, il London Bridge prima del crollo era questo spettacolo della natura… – Foto presa da “Bonzle.com”

Risaliti nuovamente in auto dirigetevi all’ultima attrazioni di questo trittico di archi, il “The Arch”. Quest’ultimo è riuscito a restare in piedi, ma il punto panoramico non gli rende giustizia. Interessante però vedere la forza dell’oceano che crea enormi onde all’interno della struttura. Secondo noi anche questo resisterà ancora per poco.

Punto panoramico sul "The Arch" lungo la Great Central Road

La natura sa essere tanto spietata quanto creativa, soprattutto con le rocce vicino all’oceano

Lo splendido Loch Ard Gorge

Dopo esservi affacciati sull’oceano attraverso le varie “finestre” di pietra è tempo di saltare nuovamente in macchina e raggiungere il “Loch Ard Gorge”, ovvero la seconda attrazione più famosa della GOR dopo i 12 Apostoli. Il suo nome “Loch Ard” deriva da quello di una nave che affondò proprio in questa zona; nel naufragio morirono oltre 50 persone e se ne salvarono solo due, Tom ed Eva. Dal parcheggio principale del Loch Ard Gorge partono numerosi percorsi (da fare sempre a piedi o in auto) che vi porteranno davanti ad altrettante meraviglie naturali. Quello più famoso è senz’altro quello che conduce alla spiaggia, da dove potrete ammirare l’oceano insinuarsi tra le alte pareti rocciose, ma, per dirvene altri, potrete visitare il piccolo cimitero in memoria di chi non riuscì a toccare terra, rifarvi gli occhi davanti al “The Razorback” ed ammirare “Tom and Eva”. No, non fraintendeteci, Tom ed Eva non in carne ed ossa…Insomma, se non vi fosse ancora chiaro, di splendide cose da vedere qua è pieno! Questa è infatti la tappa alla quale dovrete (se volete) dedicare più tempo. Ma andiamo a vedere insieme i percorsi principali.

Loch Ard Gorge vista dalla spiaggia lungo la famosa strada australiana Great Ocean Road

Preparatevi ad innamorarvi del Loch Ard Gorge

“The Wreck of the Loch Ard” – 800 m a/r

Il tratto più percorso è proprio questo e si capisce subito il perché. Ammirate dall’alto l’alta gola dove scorre l’oceano e poi raggiungetelo tramite i numerosi gradini in legno. Vi ritroverete così davanti ad una parete di stalattiti calcaree messe in risalto dalla luce del sole, per poi arrivare subito dopo sulla spiaggia, al cospetto del vero e proprio Lord Ard Gorge. Appena vi sarete ripresi dalla meraviglia provate ad arrivare alla grotta sulla destra e, se siete abbastanza coraggiosi, entrateci dentro: vedrete così il rifugio temporaneo dei due superstiti del naufragio. Prendetevi il vostro tempo per risalire da questo spettacolo, ma quando sarete nuovamente in alto vi consigliamo di dirigervi (a piedi) verso il “The Wreck Lookout” (anche “Island Arch Lookout”) dal quale potrete ammirare la gola dall’alto ed altre gigantesche rocce “bucate” dall’oceano. Una di queste è l’Island Arch. Ora tornate al parcheggio principale e leggete il prossimo tragitto.

Punto panoramico Loch Ard Gorge, imperdibile tappa della Great Ocean Road

Già da qua il Loch and Gorge regala spettacolo. Ma aspettate di scendere la scalinata in legno…

Stalattiti di calcare all'aria aperta sulla spiaggia del Loch Ard Gorge

Vi ritroverete davanti a questa parete…

Vista dalla spiaggia del Loch Ard Gorge con la sua grotta

…e di fronte ad un oceano del tutto particolare.

Punto panoramico Loch Ard Gorge, imperdibile tappa della Great Ocean Road

Ma non fermatevi qua e percorrete anche tutti gli altri percorsi per avere viste sempre diverse del (bellissimo) posto

Punto panoramico Loch Ard Gorge, imperdibile tappa della Great Ocean Road

 

Punto panoramico Loch Ard Gorge, imperdibile tappa della Great Ocean Road

 

“Geology” – 900 m a/r

Camminate su questo tracciato per rendervi conto, ancora meglio, della potenza della natura. Fermatevi al “Tom and Eva Lookout” per vedere la furia dell’oceano infrangersi sulle due isole di roccia denominate appunto Tom ed Eva in onore dei due sopravvissuti al naufragio. Poi continuate fino al “The Razorback”. Vi troverete davanti una parete enorme ma così sottile da sembrare prossima al crollo. E invece no, The Razorback è lì per farsi guardare, con le sue diverse strisce di colore e la sua cima costituita da rocce frastagliate dalle forme innaturali. Troppo particolare per lasciarselo sfuggire. Riprendete per l’ennesima volta l’auto e seguite i cartelli per “Mutton Bird Lookout”. Fermatevi prima a dare un’occhiata al cimitero dove sono sepolti i corpi di chi non ce l’ha fatta nel naufragio della Loch Ard. Niente di incredibile a dire il vero, ma un Campo Santo con una tale vista lo ritroverete da poche altre parti. Continuate poi fino al parcheggio per altre splendide viste sulla Muttonbird Island anche se il paesaggio oramai vi saprà già di rivisto. Per fortuna l’ultimo percorso vi farà scoprire qualcosa di completamente diverso.

Punto panoramico "Tom and Eva", uno dei percorsi del Loch Ard Gorge

Tom and Eva in roccia e calcare

“Living the Edge” – 2,6 km a/r

Lasciate pure l’auto al parcheggio precedente e incamminatevi verso la “Thunder Cave”. Un altro arco roccioso è lì che vi aspetta… quindi se non ne potete più di questo genere di attrazione continuate il percorso fino allo Sherbrook River. Finalmente potrete fare quattro passi lungo un bel percorso immerso nel verde. Ma è la fine del cammino la vera sorpresa: il fiume Sherbrook River che si fa largo tra le alte scogliere per cercare di arrivare all’oceano. Il paesaggio finalmente offre qualcosa di diverso ed il panorama circostante renderà lo sforzo per esserci arrivati più che meritevole. La parte che abbiamo odiato più della GOR? Il dover riprendere ogni 10 minuti l’auto per spostarsi. Ma stavolta, tornati nuovamente al parcheggio, è arrivato il momento di conoscere la punta di diamante: i 12 Apostoli sono qua vicino.

Punto panoramico sulla caverna di roccia "Thunder Cave"

La Thunder Cave non è d’impatto, ma pensare che l’acqua abbia scavato un tale cunicolo nella roccia è del tutto incredibile

Percorso a piedi "Sherbrooke River", lungo la Great Ocean Road

Quanto ci mancava camminare!

Spiaggia a fine percorso "Sherbrooke River", trekking del Loch Ard Gorge

Nei mesi più piovosi lo Sherbrook River si ritrova con l’oceano, formando una scenografia incredibile

Vista oceano dalla spiaggia dello "Sherbrooke River", percorso del Loch Ard Gorge

Anche d’estate il paesaggio qua è comunque da ricordare

Le tappe imperdibili della Great Ocean Road – I 12 Apostoli 

L’immagine dei 12 Apostoli è sicuramente una delle più iconiche dell’intero Paese. Impossibile non conoscerli! Queste enormi faraglioni si trovano immersi nell’oceano a poche decine di metri dalla costa, soggetti pertanto alla continua potenza delle onde e del vento. Potenze così forti che nel corso degli anni ne hanno diminuito drasticamente il numero che da 12 è sceso fino a 7. Numero che continuerà a diminuire nel tempo. E pensare che i 12 Apostoli erano stati chiamati così proprio per il loro numero perfetto e soprattutto perché il precedente “Sow an Piglets”  (“La Scrofa ed i Maialini”) non attraeva abbastanza turisti. Chissà come mai.

Famoso punto panoramico dei 12 Apostoli lungo la Great Ocean Road in Victoria

In primo piano la “Scrofa” e dietro tutti i suoi “Maialini”

Punto panoramico 12 Apostoli, imperdibili tappe della Great Ocean Road

 

Il tramonto ai Dodici Apostoli

Parcheggiate l’auto nel parcheggio del Visitor Centre, dalla parte opposta della costa, e preparatevi a rimanere…delusi. Abbiamo proprio detto delusi! O almeno a noi così è successo. Capirete di cosa stiamo parlando già dalla difficoltà nel trovare un buco per la macchina in un’area da più di 200 posti auto. Tutto vi sarà perfettamente chiaro quando, attraversato il passaggio sotterraneo, vi ritroverete su di una passerella di legno insieme ad altre centinaia e centinaia di persone. Noi poi siamo stati così intelligenti da venirci nel week-end durante il tramonto, ovvero il momento che dovete assolutamente evitare. Trovare uno spazio libero per osservare il calare del sole è quasi impossibile e quando le luci dei flash e le urla delle persone sovrastano la luce del tramonto ed il suono dell’oceano non è un luogo adatto ai nostri gusti.

Tramonto con vista 12 Apostoli durante la Great Ocean Road in Australia

Riguardando ora le foto ci sembra di essere stati in uno dei posti più belli al mondo. Poi però ripensiamo a quante persone avevamo addosso mentre scattavamo questa e cambiamo subito parere.

Le varie passeggiate che si trovano attorno ai 12 Apostles sono però molto piacevoli e vi regaleranno molte angolazioni diverse su tutti i rimanenti Apostoli. Se poi arriverete qua e le condizioni metereologiche e la marea (bassa) lo consentiranno potrete anche raggiungere Gibson Beach, la spiaggia dalla quale godervi la vista dei famosissimi faraglioni dal basso. I più fotografati? “Gog” e “Magog”, anche se non ci ricordiamo di questi nell’ “Ultima Cena”. Un veloce commento finale sui 12 Apostoli: un luogo fantastico (degno sicuramente della sua fama) rovinato dal turismo di massa.

Tramonto ai 12 Apostoli durante la Great Ocean Road in Australia

 

Inoltre, come vi spiegavamo prima, i 12 Apostoli sono anche il punto di arrivo di chi percorre la Great Ocean Walk partendo da Apollo Bay. Quindi se vedete qualcuno arrivare a piedi con un grande zaino, congratulatevi! Ha appena percorso 104 km per arivare fin qui, se lo meritano.

Le tappe imperdibili della Great Ocean Road – Dai 12 Apostoli ad Apollo Bay

Adesso che anche voi potete dire di aver visto i celebri 12 Apostoli possiamo portarvi verso tappe meno esplorate, ma che potrebbero nascondere maggiori soddisfazioni. Potreste approfittare della bassa marea per godervi un tramonto vista “relitto” oppure per vedere da vicino qualche simpatico marsupiale, koala in primis. Come non ci stancheremo mai di ripetere, noi ci rifiutiamo categoricamente di visitare gli Zoo ed in Australia ce n’è ancora meno bisogno. Se non li avete visti a Kangaroo Island, questa è la vostra occasione per ammirare koala, canguri, echidna e compagnia bella in totale libertà. 

I relitti di Wreck Beach

Come avrete ben capito dai racconti precedenti, questo tratto di costa nel corso della sua storia ha assistito a diversi naufragi. Di molti di questi non restano che racconti o resti nascosti chissà dove nel fondo dell’oceano, ma raggiungendo Wrech Beach, a circa 10 km dai 12 Apostoli, potrete addirittura ammirare i resti di due navi che giacciono tutt’oggi sulla spiaggia. Della “Fiji” e della “Marie Gabrielle” resta ben poco, ma non sono molti i luoghi al mondo dove è possibile ammirare così da vicino la testimonianza degli effetti della potenza devastatrice dell’acqua. Per accedere alla spiaggia potete parcheggiare al “Wreck Beach Car Park”. Dal parcheggio vi aspetta una camminata di 30-40 minuti; i relitti si trovano sulla spiaggia, ma sono ben visibili solo nel momento della bassa marea. A poca distanza da qui non perdetevi la vista dal The Gables“, una delle scogliere più alte d’Australia.

Relitti di nave sulla spiaggia "Wreck Beach"

I due relitti scoprirete poi essere alcune ancore del tutto arrugginite. Però credeteci, fanno il loro effetto ugualmente.

Il Great Otway National Park

Questo è il luogo ideale per chi si è stancato di spiagge e scogliere a picco sull’oceano. Si cambia scenario ed anche i protagonisti non sono più rocce inanimate, ma adorabili marsupiali…altrettanto immobili! Il Cape Otway National Park si estende in un’immensa area che occupa oltre 1000 ettari. È prevalentemente formato da foresta pluviale ed al suo interno troverete percorsi che attraversano foreste ricche di felci, laghi, parchi avventura e numerosissime cascate. Qui avrete un’alta possibilità di scovare koala mentre svolgono la loro attività preferita (dormire in pose “yoga” su qualche eucalipto) o, se sarete ancora più fortunati, ammirare da vicino un timido ornitorinco. Per non parlare degli appasionati di “bird watching”. Il parco è così grande che a suo interno troverete anche due cittadine. Apollo Bay, della quale vi parleremo fra poco, e Lorne definita la “Capitale australiana delle cascate”  visto che a soli 10 minuti dalla città se ne trovano ben 10 (Erskine Falls la più celebre). Se possa giustamente vantarsi di detenere questo record non possiamo saperlo, ma alla fissa dei primati degli australiani ci siamo oramai abituati e ogni volta facciamo finta di crederci.

Cartello stradale "Attraversamento Koala" durante la Great Ocean Road

Non ce l’abbiamo fatta a visitare quasi niente del Great Otway. I suoi cartelli stradali tuttavia ce li ricordiamo benissimo

All’interno del Parco troverete campeggi, parchi avventura, aree attrezzate per picnic e moto altro ancora, tra cui gli immancabili barbecue gratuiti. Come non nominare poi gli immancabili fari sparsi per tutta la costa australiana; all’interno del Great Otway il più celebre è il Cape Otway Lighthouse. Ma lasciate perdere. Soltanto l’entrata ha un costo di 19AU$ (troppi) e l’Australia è strapiena di fari molto più belli di questo. Comunque noi, nel dubbio, vi rimandiamo al sito ufficiale del Parco. Se state programmando una visita alla GOR che duri qualche giorno in più questo parco potrebbe essere una tappa alla quale dedicare molto tempo.

Le tappe imperdibili della Great Ocean Road – Apollo Bay

Dopo così tante attrazioni naturali anche un centro abitato potrà incuriosirvi. A 50 km dai 12 Apostoli, nel cuore del Cape Otway National Park, troverete Apollo Bay, la cittadina più estesa all’interno della GOR. Su Apollo Bay c’è poco da dire: uguale a tantissimi altri villaggi costieri australiani, ha però un bel parco lungo-oceano pieno di negozi e luoghi dove fermarsi a mangiare. Noi gli abbiamo dato una chance, fermandoci qua per visitare il “Community Market” (tutti i sabati dalle 9:00 alle 13:00) all’aperto. Inutile dirvi che siamo rimasti abbastanza delusi da un centro situato lungo una delle strade più famose al mondo. Va detto però che è il migliore tra tutti quelli che troverete lungo la Great Ocean Road. Ed è tutto un dire. Soprattutto se la sua fama deriva dalla prelibatezza di un piatto tipico anglosassone: il “Fish and Chips”. Buono, niente da dire, ma come si dice in Toscana «Fritta è buona anche una ciabatta». Davvero non c’è un altro modo di cucinare tutto quel pesce a loro disposizione? Per gli australiani la risposta è NO.

Mercato settimanale di Apollo Bay lungo la Great Ocean Road

Non so voi, ma noi siamo abituati a mercati molto più caratteristici…

Le tappe imperdibili della Great Ocean Road – Da Apollo Bay a Torquay

L’ultimo tratto della costa Great Ocean Road è quello maggiormente rinomato fra i surfisti, tanto da essere stato ribattezzato proprio “Surf Coast”. Potrete così ammirare le acrobazie dei più abili surfers dalla spiaggia di Bells Beach, oppure godervi semplicemente il paesaggio mentre “sfrecciate” su questo tratto costiero particolarmente piacevole e poco comune per la natura delle strade australiane. Forse la GOR deve la sua fama proprio a questo fatto. Principalmente le strade australiane sono dritte, larghe e con vista “niente”; qui invece vi sembrerà quasi di essere tornati a casa, con strade strette, piene di curve e con viste mozzafiato sul mare, diventato per l’occasione Oceano. Mi raccomando, godetevi il tutto che la Great Ocean Road sta volgendo al termine…

Bells Beach, la spiaggia più famosa della Great Central Road

Da Bells Beach, la spiaggia più famosa della GOR, ci saremmo aspettati di più. Nemmeno le onde c’erano…

Paesaggio collinare lungo la Great Ocean Road

La Great Ocean Road non è solo costa, ma anche dolci colline piene di verde

Tramonto australiano lungo la Great Ocean Road

E poi ci sono i tramonti australiani; ogni giorno diversi ma sempre belli da vedere

Da Torquay a Melbourne

Raggiunta la cittadina di Torquay la Great Ocean Road giunge alla fine e solo un centinaio di chilometri vi separerà dalla grande metropoli di Melbourne. Di spunti e di cose da vedere ve ne abbiamo offerti tanti. Se volete aggiungere anche le Flying Foxes (i pipistrelli dalle grandi dimensioni) di Geelong alla lista dei vostri avvistamenti australiani vi rimandiamo ai dettagli del nostro precedente articolo. Adesso prendetevi un attimo di tempo per assaporare l’aria salmastra che vi scompiglia i capelli, il sole caldo che vi riscalda filtrando dal finestrino e tutta questa esplosione di colori e natura che vi circonda. Fra poco più di un’ora giungerete nella capitale del Victoria e sarà tutta un’altra storia. Anzi…questa è un’altra storia! E non vediamo l’ora di raccontarvi nel prossimo articolo cosa vedere a Melbourne

Vista dello skyline di Melbourne lungo il fiume Yarra