Pensiamo all’Australia ed affiorano i ricordi di sconfinate distese di terra rossa, attraversate da strade che sembrano non avere fine. Sentiamo il rumore delle onde che si infrangono ad intervalli regolari sul bagnasciuga e torniamo con la mente a camminare lungo spiagge che si perdono a vista d’occhio. Fra le più belle quelle di Esperance. Acqua cristallina, sabbia bianchissima, surfisti e curiosi canguri in abbondanza. Il sogno australiano, che tutti desiderano, sembra nascondersi proprio qui.

Dopo aver attraversato uno dei polmoni verdi del continente, le verdeggianti foreste di Walpole e Pemberton e prima di iniziare la nostra avventura attraverso il cuore rosso dell’Australia, la Great Central Road, che ci condurrà all’anima spirituale del paese, è giunto il momento di un po’ di meritato riposo”.

AVVERTENZE: le foto che seguiranno sono tutte senza alcun ritocco, perciò la lettura di questo articolo è SCONSIGLIATA ai deboli di cuore e a chi soffre di valigia facile.

Come raggiungere Esperance

Esperance si trova a circa 700 km da Perth, la capitale del Western Australia. Potreste raggiungerla comodamente con un volo interno di circa 1h e 35’, ma ormai lo avrete capito che, specialmente qui in Australia, è il viaggio quello che conta! Proprio per questo nei precedenti articoli vi abbiamo parlato del nostro itinerario da Perth fino alla regione del vino e vi abbiamo accompagnato a degustare i vini più pregiati di Margaret River per poi proseguire da qui fino alle porte di Esperance passando per le “Valle dei Giganti” e Albany.

Passerella della Tree Top Walk di Walpole

La Tree Top Walk di Walpole è stata un delle cose più belle dell’itinerario

Per chi non avesse letto i precedenti articoli, questo itinerario di circa 1.200 km richiede almeno 5 giorni per poter apprezzare tutte le sorprese che il percorso ha in serbo per voi. C’è anche un percorso diretto, leggermente più breve, che passa nell’Outback australiano attraversando Hayden e la Wave Rock (l’onda di roccia più famosa del Paese) portandovi così dritti dritti ad Esperance in “soli” 710 km, da poter fare anche in due soli giorni. I meravigliosi luoghi non saranno gli stessi, ma si sa, a volte il tempo è denaro.

Foto simbolo di Wave Rock

Wave Rock in tutta la sua possenza

Se state pensando ad un itinerario di andata e ritorno da Perth, vi consigliamo di fare come noi e percorrere il tratto lungo la costa all’andata per poi concentrarvi su Wave Rock al ritorno. Dalla città alle colline, dalla foresta alle spiagge paradisiache e dalla costa fino alla terra rossa. Una vera e propria esplosione di colori, che solo a scriverla ci viene la pelle d’oca.

L’unica questione da evidenziare è che per esplorare a fondo le meraviglie di Esperance avrete per forza bisogno di un mezzo proprio. Infatti i luoghi di maggior interesse (e bellezza) non sono esattamente a Esperance città, ma al “Cape Le Grand National Park”, situato a 45 minuti dal centro. Esistono anche svariati tour (questo per esempio) ma anche solo con una macchina a noleggio riuscireste a risparmiare e soprattutto a godervi il tutto come si deve.

Dove dormire a Esperance

Innanzitutto dovete scegliere se preferite rimanere nelle vicinanze del centro abitato oppure avventurarvi all’interno del “Cape Le Grand National Park”, ad un’ora di distanza da Esperance. Continuando a leggere l’articolo potrete senz’altro farvi un’idea migliore.

I due campeggi all’interno del parco offrono una location pazzesca a soli 11AU$ a notte per persona (prenotazione obbligatoria). Trattandosi però di una zona remota non avrete negozi per comprare provviste e la copertura telefonica potrebbe essere ridotta al minimo. Alternativamente, cercando alloggio ad Esperance, potreste avere maggiori comfort a disposizione, grazie alla moltitudine di opzioni. Noi abbiamo optato per il “Pink Lake Tourist Park” vicino al centro città, dove per 30AU$ in totale avevamo a nostra disposizione una piazzola per la tenda, bagni puliti, una cucina con fornelli e frigoriferi, Wi-Fi ed una gentile proprietaria pronta a rispondere a tutte le nostre domande.

Cosa vedere a Esperance

Cosa spinge tanti australiani ed un numero sempre maggiore di turisti ad avventurarsi fino a questa sperduta parte d’Australia? Al primo posto troviamo sicuramente le sue spiagge. Eppure di spiagge in Australia ce ne sono a migliaia…Noi, dopo aver visitato quelle di Exmouth, credevamo di non poter trovare di meglio e fino all’ultimo abbiamo pensato che saremmo stati delusi da Esperance. Abbiamo dovuto ricrederci! Queste sono fra le più bianche e belle dell’intero Paese; i colori sono così splendenti da sembrare surreali e l’acqua ha un colore indescrivibile, tanto che vi sembrerà di nuotare in una piscina. Sono così belle che anche i canguri ne vanno matti! Sarà facile quindi trovarne alcuni che saltellano felicemente sul bagnasciuga o che fanno un bel bagno rinfrescante. In alcuni casi si faranno largo fino a conquistarsi un posticino sul vostro asciugamano, a due passi da voi.

Però dire che Esperance è solo spiagge ci sembra un po’ riduttivo! Al secondo posto nella classifica mettiamo infatti i trekking. Grazie a dei percorsi studiati a regola d’arte è possibile trovare punti panoramici mozzafiato, andare alla scoperta del paesaggio e sapere qualcosa in più sulla storia, le tradizioni e le leggende aborigene. E noi amiamo a dismisura tutte queste cose! Per questo motivo, quest’ultimo punto potrebbe conquistare facilmente il primo posto sul nostro podio. E perché no, anche sul vostro.

Infine, ma solo limitandoci alle prime tre posizioni, ci sono i laghi rosa! Anche se sarebbe più giusto parlare al singolare. Infatti dei due specchi d’acqua colorati, il Pink Lake ed il Lake Hillier, solo il secondo è riuscito a mantenere il particolare colore rosa. Se poi volessimo continuare con la classifica potremmo elencare le varie passeggiate in centro, le numerose escursioni in barca, i tanti tour ed un’avvincente giornata trascorsa a cavalcare le onde. Di cose da fare Esperance ne è piena!

Le spiagge più belle di Esperance

In questo articolo volevamo stilare classifiche a diritto, ma fare una distinzione tra le varie spiagge di Esperance è veramente difficile, quasi impossibile. Quello che posiamo dirvi con certezza è che ognuna di queste spiagge possiede una caratteristica speciale che la diferrenzia dalle altre, rendendo così il tutto molto soggettivo. Per viverle tutte ci vorrebbe una vacanza intera, ma noi abbiamo voluto esplorare la costa da cima a fondo pur avendo poco tempo a disposizione.

Colore dell'acqua dell'oceano di Esperance

No, non è una piscina. È l’oceano di Esperance!

Come vi abbiamo già spiegato le spiagge non si trovano tutte vicino al centro di Esperance, ma molte (le migliori a parer nostro) si trovano a quasi un’ora di distanza, nel “Cape Le Grand National Park”. Il nostro consiglio è quindi di passare almeno due notti da queste parti: una giornata la dedicherete alle spiagge che partono da Esperance e si estendono lungo la costa fino alla “11 Mile Beach” ed un’altra a quelle di “Cape Le Grand”.

Le spiagge di Esperance città: la Great Ocean Drive

Vi avevamo detto che questa tappa sarebbe stata di riposo. Mentivamo. Anche perché soltanto nella parte dove andremo oggi ci sono almeno 9 spiagge degne di nota e noi non vogliamo lasciarcene sfuggire nemmeno una. Per fortuna che sono tutte su un’unica, pazzesca, strada chiamata “Twilight Beach Road”, conosciuta ormai con il nome di “Great Ocean Drive” (da non confondere con la più celebre “Great Ocean Road” nel Victoria). Preparate il pranzo al sacco che oggi staremo fuori tutto il giorno!

Mappa della Great Ocean Drive di Esperance

Per scaricare la mappa originale clicca sull’immagine

Saliti in macchina vi basterà andare verso Sud dal centro di Esperance per imboccare la Great Ocean Drive. La fantastica strada panoramica si estende per 55 km, partendo dalla costa e toccando le principali spiagge della zona, per poi ritornare al punto di partenza creando un anello con “Eleven Mile Beach Road”. Non passerete mai due volte dallo stesso punto!

I punti panoramici e la West Beach

Pronti? Via! Ci aspetta subito il “Rotary Lookout”, un punto panoramico niente male. Dalla sua piattaforma circolare rialzata, appositamente costruita per ammirare il paesaggio, capirete subito in che razza di posto siete capitati. Inoltre da qui partono due percorsi fantasiosamente indicati come “Rotary Walk”, che nello specifico si dividono in “Walk 1 (750 metri) e “Walk 2 (1,3 km). Circondati da tanta bellezza fare due passi è un toccasana per anima e corpo. Cercate però di non finire subito qua la memoria della macchina fotografica; questo ancora non è niente.

Punto panoramico "Rotary Lookout" sulla Great Ocean Drive di Esperance

Una costa così non la troverete da tante altre parti in Australia…

Nemmeno il tempo di capire se tutto questo sia vero che, pochi chilometri più avanti, si palesa il primo arenile. I cartelli ci indicano che si tratta di “West Beach” e, ancora increduli per i colori che vediamo, scendiamo fino in spiaggia per levarci ogni dubbio. Ci ritroviamo così su di una stretta, lunga, splendida e quasi deserta striscia di sabbia che si affaccia su di un indescrivibile Oceano, che racchiude tutte le possibili sfumature di blu. È tutto vero! Ammiriamo la nostra prima spiaggia di Esperance come se non ne avessimo mai vista una prima d’ora. A chi ancora non ci credesse consigliamo di riprendere l’auto, andare poco più avanti, e fermarsi al belvedere che mostra dall’alto la splendida baia turchese dove è incastonata West Beach.

Spiaggia West Beach di Esperance

Difficile credere che sia tutto reale!

Blue Haven Beach

È proprio da quest’ultimo punto panoramico che sentiamo un forte richiamo verso la prossima spiaggia, la vicina “Blue Haven Beach”. Non sappiamo se c’è stato un errore di battitura all’ “anagrafe” o se è stata appositamente chiamata così, ma sarebbe stato sicuramente più opportuno chiamarla “Blue HEAVEN Beach”. Se il Paradiso esiste deve avere proprio le sembianze di questa spiaggia! La scalinata in legno, circondata dal verde, va a finire in un turchese intenso, incorniciato da sabbia bianchissima che risplende accarezzata dai raggi del sole. WOW!

Vista dell'Oceano dalla Spiaggia Blue Haven di Esperance

A “Blue Haven Beach” anche i signori di una certa età hanno rinunciato ad osservare i cantieri dei lavori in corso per dedicarsi ad ammirare questo spettacolo della natura

Spiaggia Blue Haven Beach nella Great Ocean Drive di Esperance

Poi ci affacciamo e vorremmo essere anche noi pensionati per poter stare qua tutto il giorno…

Spiaggia Blue Haven Beach nella Great Ocean Drive di Esperance

La cosa più assurda è che in spiaggia non c’è nessuno!

All’estremo occidentale un promontorio di roccia separa Blue Haven Beach da Salmon Bay. Non resistiamo e partiamo all’esplorazione. Passeggiamo fino alla punta, ammirando le violente onde che si infrangono sugli scogli, ma raggiungere la baia adiacente è impossibile a causa del forte vento che soffia da Ovest. Torniamo quindi a Blue Haven, che ci protegge e ci entusiasma per la sua bellezza, non riuscendo però a placare la nostra curiosità…

Spiaggia Blue Haven Beach nella Great Ocean Drive di Esperance

Stiamo camminando in un quadro

Vista oceano dagli scogli di Blue Haven Beach nella Great Ocean Drive di Esperance

P.S.: sulla stessa strada secondaria di Blue Haven Beach si trova anche “Salmon Beach” che però abbiamo ammirato soltanto da lontano.

Twilight Beach

Neanche 2 km e siamo di nuovo estasiati di fronte all’ennesima spiaggia. “Fourth Beach” sembra non finire più. Corre lungo la strada per centinaia di metri mantenendo sempre i magici colori a cui non ci siamo ancora abituati del tutto. Noi però non ci fermiamo subito (e consigliamo anche a voi di non farlo) perchè siamo interessati al suo angolino più estremo, qualche chilometro più in là, occupato dalla celebre “Twilight Beach”. Vedendola con i nostri occhi non possiamo non essere d’accordo: è pazzesca! Una delle spiagge più belle di Esperance. Abbiamo trovato dove passare le prossime due ore di relax…

Spiaggia Twilight Beach, la migliore nella Great Ocean Drive di Esperance

“PAZZESCO!” è l’unica cosa che riusciamo a dire

Ad inizio dicembre, con l’arrivo dell’estate, pensavamo di trovare temperature più miti nel Sud dell’Australia. Purtroppo però abbiamo trovato giorni con temperature al di sotto della media che si aggiravano intorno ai 22°C. Ma davanti ad un’Oceano con quest’acqua è impossibile resistere! La prima immersione è stata alquanto drastica, ma una volta dentro l’emozione di fare il bagno in un luogo del genere ha prevalso su tutto. L’entusiasmo è così tanto che riusciamo a nuotare fino alla Twilight Cove”, l’isolotto di roccia che sorge ad alcune decine di metri dalla spiaggia (e che potete vedere nella foto precedente). Siamo solo noi due qua sopra. Non ci resta che rilassarci prima di trovare la voglia di tornare indietro.

Bagno nelle acque della spiaggia Twilight Beach nella Great Ocean Drive di Esperance

L’oceano sarà anche freddo, ma chissà quando ci ricapita di nuotare in un’acqua del genere!

Vista della spiaggia Twilight Beach dallo scoglio Twilight Cove

E dopo una nuotata non c’è niente di meglio che abbronzarsi sulla Twilight Cove

Observatory Point

Twilight Beach ci ha deliziato, rilassato e rinfrescato. Adesso però la fame inizia a farsi sentire e, proprio poco dopo la nostra spiaggia preferita, sembra esserci un luogo con tavoli e panche che capita a fagiolo. Risaliamo quindi in macchina, direzione “Observatory Point”! Come si puo’ capire dal nome, Observatory Point è stato concepito come belvedere, ma una copertura in legno per l’ombra e posti a sedere ci sono davvero. E sono nel miglior punto d’osservazione possibile.

Punto panoramico Observtory Point nell Great Ocean Drive di Esperance

Iniziamo a pensare che questo sia tutto un sogno

L’Observatory Point è una lunga rampa di scale che parte dal parcheggio fino ad arrivare al memoriale delle navi francesi “Recherche” ed “Esperance”, giunte su questa costa il 9 Dicembre 1792. Ma non sarà tanto la targhetta commemorativa a farvi innamorare del posto quanto piuttosto la vista a 360°. Aprite bene gli occhi, che ai delfini piace molto nuotare vicino alla costa da queste parti. Che dire: uno dei pranzi migliori degli ultimi anni.

Punto panoramico Observtory Point nell Great Ocean Drive di Esperance

Iniziamo a pensare che questo sogno non finirà più

Nine, Ten ed Eleven Mile Beach

Mamma mia che giornata! Mamma mia quanto è bella Esperance! Ripartiti lungo Twilight Beach Road ci sono altre tre spiagge che potrebbero attirare la vostra attenzione. Con molta fantasia gli australiani le hanno chiamate “Nine Mile Beach”, “Ten Mile Beach” e “Eleven Mile Beach”.

Spiaggia Eleven Mile Beach nella Great Ocean Drive

Per farvela breve, le prime due (ovvero “9” e “10”) le abbiamo solo osservate dall’alto, senza scendere fino in spiaggia. Questo perché Nine Mile Beach non è fatta di sabbia, ma di roccia, e la bellezza non è paragonabile alle precedenti, mentre non siamo andati a Ten Mile Beach (conosciuta anche come Ten Mile Lagoon per la lunga lingua di terra che la protegge) perché è una spiaggia per nudisti…e con questo freddo non sarebbe stato un bello spettacolo. Poi però arriva lei, Eleven Mile Beach, che con i suoi colori innaturali riesce di nuovo a mozzare il fiato. È così che la Great Ocean Drive finisce. Magari tutte le “ultime spiagge” fossero così…

Spiaggia nudisti Ten Mile Beach nell Great Ocean Drive di Esperance

Questa è “Ten Mile Beach”. Ai nudisti non gli è andata poi così male…

Spiaggia Eleven Neach nella Great Ocean Drive

Eleven Mile Beach, impossibile non scendere da te!

Il Pink Lake

Dopo aver salutato tutte quelle splendide spiagge la depressione vi assalirà sicuramente. Non disperate! Non tornate indietro su Twilight Beach Road ma continuate su Eleven Mile Beach Road, così da concludere l’anello. In fondo a questa strada, poco prima di rientrare a Esperance, un bel lago vi aspetta ed il suo nome “Pink Lake” potrebbe farvi sussultare. Purtroppo però di Pink non ha più niente

Pink Lake, il lago ormai non più rosa di Esperance

Il Pink Lake ha visto giorni e (colori) migliori

Dovete sapere però che il nome a questo lago non è stato dato a caso: fino a qualche anno fa lo specchio d’acqua era di un rosa acceso, quasi rosso. Con nostro grande dispiacere abbiamo scoperto che la perdita del colore è da implicare a due fattori. Il primo è la miniera di sale aperta nel 1896, ed operativa fino al 2007, che ha ridotto drasticamente i livelli salini del lago. Il secondo è la ferrovia, costruita lì accanto, che ha diviso l’ex-Pink Lake dai laghi attorno, i quali portavano in esso grandi quantitativi di sale. Peccato, peccato davvero. Anche perché avevamo già avuto qualche settimana fa un’esperienza surreale all’Hutt Lagoon (il lago rosa vicino Kalbarri) e non vedevamo l’ora di ripeterla.

Una buona notizia in tutto questo c’è: a Esperance c’è un altro lago rosa, il “Lake Hillier”, e quello statene certi che ha dei colori tuttora fuori di testa! Il problema è che si puo’ visitare solo con costosi tour privati. Se siete interessati sappiate che approfondiremo il discorso tra poco.

Visitare il Cape Le Grand National Park: quanto costa l’ingresso?

Le spiagge di cui vi parleremo qua sotto si trovano tutte all’interno del meraviglioso Cape Le Grand National Park. Prima di buttarvici a capofitto sappiate che l’ingresso al Parco ha un costo! Come per la maggior parte dei Parchi Nazionali del Western Australia il prezzo d’entrata è di 15AU$ a veicolo (fino a 12 persone). Viaggiando in compagnia, quindi, il costo sarebbe davvero irrisorio. Come vi spiegavamo in altri articoli, ed in particolare nella nostra guida su “Come organizzare il perfetto On the Road”, ancora più vantaggioso per chi ha intenzione di visitare più Parchi situati nel Western Australia sarebbe acquistare il “Park Pass” mensile o quello annuale. Il primo ha un costo di 60AU$ (sempre a veicolo) mentre quello annuale solo 120AU$. Trovate tutto in maniera più dettagliata sul sito ufficiale.

Mappa del Parco Nazionale Cape Le Grand di Esperance

Se volete la brochure completa del Parco vi basterà cliccare sull’immagine

Le spiagge del Cape Le Grand National Park

Lucky Bay

Se avete ricevuto una cartolina con un canguro che si gode il sole in una spiaggia paradisiaca quella, molto probabilmente, viene da Cape Le Grand. Più precisamente da “Lucky Bay”, la regina indiscussa del Parco. Inutile nasconderlo, Lucky Bay è meravigliosa, soprattutto per la possibilità di godersi un momento speciale circondati da questi animali tanto dolci quanto diffidenti. A Lucky Bay i canguri hanno imparato ad accettare la presenza dell’uomo e condividono volentieri con noi la loro libertà. Senza stare troppo ad importunarli e a rincorrerli per un Selfie, sappiate che anche solo stendendo il vostro asciugamano sulla sabbia potreste ritrovarveli accanto. Più che altro per controllare se avete distrattamente lasciato nella vostra borsa qualche prelibatezza. Ma dargli da mangiare è pericoloso per la loro salute, quindi limitatevi ad ammirarli.

Incontro con i canguri alla spiaggia di Lucky Bay nel Parco Nazionale Cape le Grand

Nemmeno il tempo di scendere dalla macchina che ci siamo fatti un nuovo amico

Canguri sulla spiaggia di Lucky Bay nel Parco Nazionale Cape le Grand

Ma il meglio di sé i canguri lo danno in spiaggia!

Con la macchina sulla spiaggi di Lucky Bay

Per colpa del forte vento non siamo riusciti a fare il bagno, ma ci siamo rifatti con un giro in macchina sulla spiaggia di Lucky Bay. È tutto legale, tranquilli.

Chi si è innamorato di questo posto sarà contento di sapere che a Lucky Bay è anche possibile pernottare grazie ad un campeggio a due passi dall’Oceano e, quindi, dalla splendida sabbia bianca. Il prezzo del “Lucky Bay Campground” è lo stesso di tutti i Caravan Park all’interno dei Parchi Nazionali del WA: 11AU$ a persona. Oltre all’indimenticabile vista avrete a disposizione anche bagni, doccia e acqua calda. In una zona di mare in Italia, con 7€ forse vi danno un bicchier d’acqua. Unica cosa: ci vuole la prenotazione obbligatoria, che potete facilmente fare da questo sito.

Thistle Cove

La cosa straordinaria del Parco Nazionale Cape Le Grand è che Lucky Bay non è l’unica spiaggia da brividi. Noi per esempio abbiamo trovato il nostro angolino di Paradiso nella bellissima “Thistle Cove”, poco prima di Lucky Bay. Una spiaggia caraibica, selvaggia, riparata dal vento e quasi deserta. Mai vista una sabbia così bianca! Qua ci siamo presi un momento di sano relax tra letture, passeggiate e una rinfrescante (anche troppo) nuotata nell’Oceano.

Punto panoramico della spiaggia Thistle Cove dentro Cape Le Grand

Avete capito come mai Thistle Cove è diventata la nostra spiaggia preferita?

Oceano visto dalla spiaggia Thistle Cove dentro Cape Le Grand

La roccia a proteggerci dal vento, il rumore dell’Oceano a cullarci nel viaggio e questi colori a farci esplodere il cuore

Dune di sabbia bianca nella spiaggia Thistle Cove dentro Cape Le Grand

Anche solamente camminando nella sua candida spiaggia bianca, tra le dune di sabbia, vi accorgerete di essere in un posto speciale

Dal parcheggio che porta a Thistle Cove, grazie ad un breve percorso a piedi, è possibile raggiungere anche la “Whistling Rock”, la roccia che fischia. La curiosità per il nome è a mille. Abbiamo così scoperto l’origine di questa strana nomenclatura: quando il vento soffia lungo la superficie del grande sasso, questo produce un suono molto simile a quello di un fischio. Dato che il vento non manca quasi mai a Esperance, anche noi abbiamo avuto l’onore di sentir cantare la roccia. Una cosa veramente particolare. Anche se non doveste sentire il fischio, la vista dall’alto del promontorio dove si trova la Whistling Rock varrebbe lo stesso lo sforzo della camminata.

Whistling Rock, la roccia che fischia di Esperance

Siamo lieti di presentarvi “La Roccia che fischia”!

Panorama dalla Whistling Rock, la roccia che fischia di Esperance

Fare anche tutto il percorso aldilà della roccia (10 minuti massimo) merita

N.B.: gli aborigeni, persone con una cultura incredibile (al contrario degli australiani), furono i primi ad osservare i fenomeni naturali presenti nella zona e per la Whistling Rock hanno un’altra spiegazione: si tratterebbe di un pianto disperato. Ma di questo meglio parlarvene più avanti.

Hellfire Bay

Sullo stesso tratto di costa, nella baia adiacente a quella che ospita Thistle Cove, c’è un’altra splendida spiaggia, la favorita dagli australiani. Stiamo parlando di “Hellfire Bay” dove, oltre all’incredibile spiaggia ed al meraviglioso Oceano, ci sono bagni splendenti, barbecue gratuito con tavolini e una posizione riparata dal vento. A colpo d’occhio assomiglierà tantissimo alla precedente spiaggia, ma qua prendere il sole o fare un bagno sarà facile quanto farlo nel Mar Tirreno. L’acqua è soltanto un po’ più “fresca”.

Spiaggia Helfire Bay dentro il Parco Nazionale Cape Le Grand

È vero, è molto simile a Thistle Cove ma questo non implica di certo che sia una spiaggia brutta. Anzi…

Oceano dalla spiaggia Hellfire Bay di Cape Le Grand

…magari fossero tutte così le spiagge!

Le Grand Beach

Il capitolo “Spiagge da non crederci” di Cape Le Grand si conclude con “Le Grand Beach”. Una spiaggia meno affascinante a colpo d’occhio, ma che a guardarla meglio non ha niente da invidiare alle altre. In più è una spiaggia semi-deserta anche nell’alta stagione e, per chi come noi viaggia con una 4×4, è possibile divertirsi guidando sulla sabbia. I guidatori più esperti potranno anche affrontare il percorso Off Road (tutto su spiaggia) di 22 km che conduce a “Wylie Beach”, visitabile solo tramite questa strada. Anche su Le Grand Beach, come su Lucky Bay, è possibile alloggiare al campeggio attrezzato “Le Grand Beach Campground” (bagno, docce, barbecue) ed anche il prezzo per questo è sempre lo stesso: 11AU$ a persona. Vedere il tramonto da qua dev’essere un’esperienza incredibile! Ricordatevi però che è richiesta la prenotazione.

Spiaggia Le Grand Beach al Parco Nazionale Cape Le Grand

Pneumatico batte impronta 18 a 1

Rossister Bay e Malte Bay

Vi segnaliamo anche due ultime spiagge attaccate tra loro: “Rossiter Bay” e “Malte Bay“. Anche se vi diciamo da subito di non provare a visitarle se non avete una 4×4 con voi. La strada per raggiungerle è lunga e dissestata e potrebbe non valerne totalmente la pena. Quando le abbiamo raggiunte ci siamo ritrovati in un tratto di costa invaso da un manto impenetrabile di alghe e l’odore di “pesce marcio” era da uscire fuori di testa.

Spiaggia Rossiter Bay invasa dalle alghe

Purtroppo quella non è sabbia e purtroppo non ha nemmeno un odore gradevole. Però, cavolo che colori!

Se siete curiosi di visitare anche queste due baie vi invitiamo a chiedere all’entrata del Parco l’andatura delle maree e la presenza o meno di questo fastidioso deterrente. Noi, già che avevamo fatto tutta quella strada per arrivarci, ci siamo goduti la passeggiata fino al “Bird Sanctuary” lì vicino, accompagnati da una distesa di fiori bianchissimi. Peccato che fossero l’unica presenza (insieme alle alghe). Di volatili neanche l’ombra.

Distesa di fiori bianchi a Rossiter Bay nel Cape Le Grand

Altre cose da vedere nel Cape Le Grand National Park

Ora basta con le spiagge! Sono sì rilassanti, splendide e l’acqua è incantevole ma noi abbiamo anche bisogno di faticare. Ebbene, il Parco Nazionale Cape Le Grand ha anche innumerevoli trekking. Purtroppo abbiamo ricevuto la mappa con tutti i percorsi del Parco solamente quando siamo entrati all’interno dello stesso; sia leggendo la nostra guida “Feltrinelli” che leggendo on-line non avevamo trovato molte notizie a riguardo. Se avessimo saputo prima quanto meraviglioso fosse il Cape Le Grand gli avremmo sicuramente dedicato un giorno in più, magari dormendo una notte in uno dei suoi favolosi campeggi.

Cima della Frenchman Peak del Cape Le Grand vista da lontano

Chi non vorrebbe arrivare in cima a quella vetta? Tra poco vi ci portiamo noi!

Percorrere il “Coastal Trail” di Cape Le Grand

Se vi sentite sufficientemente allenati vi segnaliamo per primo il percorso “Coastal Trail”: 15 km di costa (sola andata) che collegano le migliori spiagge del Parco (Le Grand Beach, Hellfire Bay, Thistle Cove, Lucky Bay e Rossiter Bay). Per più informazioni andate pure sulla pagina internet. Sfortunatamente, non avendo avuto tempo a sufficienza, non possiamo dirvi se ne valga la pena, ma almeno adesso sapete della sua esistenza. Poi però ci siamo rifatti

Mappa del Parco Nazionale Cape Le Grand di Esperance

Per informazioni ancora più dettagliate sul percorso, cliccate qua!

Trekking fino alla cima del Frenchman Peak

Anche stavolta non abbiamo saputo resistere al richiamo della camminata ed abbiamo voluto tentare la scalata al Frenchman Peak”, la seconda cima più alta all’interno del Cape Le Grand (262 metri, non pensiate chissacché). Stiamo parlando di un percorso di 3 km a/r quasi tutto in salita, con un dislivello di circa 250 metri. La camminata non è né facile né troppo impegnativa ma noi vi straconsigliamo di farla poiché la vista da lassù è qualcosa di inimmaginabile. A detta dei cartelli il completamento del trekking necessita di 3 ore, ma noi, con tutta calma, siamo riusciti a tornare alla macchina in 1h 30’. E non siamo noi dei mostri, ma è soltanto perché agli australiani piace esagerare con i tempi!

Adesivo Tips4tripS sulla cima del Frenchman Peak

Chissà se il nostro adesivo ci sarà sempre…fateci sapere!

Iniziamo la scalata con vento forte e sole a picco che rendono la salita più difficile del normale. Poco prima di arrivare alla cima raggiungiamo un buon riparo naturale, dove possiamo finalmente difenderci dagli agenti atmosferici e rifocillarci. Già da qua la vista regala gioie, figuriamoci da più in alto.

Vista dal riparo durante la salita al Frenchman Peak

La cosa inizia a farsi interessante…

Vista dal riparo durante la salita al Frenchman Peak

Superato il gradito riparo e ripresa la camminata verso la cima veniamo subito ripagati da una sensazionale scoperta. Un’enorme grotta scavata nella montagna, con una vista indescrivibile sull’Oceano. Immaginatevi un’immensa finestra affacciata sul Mondo. Ecco, questo è lo spettacolo che ci siamo ritrovati davanti agli occhi. Ormai da qua al traguardo manca veramente poco.

Grotta con finestra durante il trekking alla cima del Frenchman Peak nel Parco Nazionale Cape Le Grand

Che si fa? Si va?

Vista dalla cima del Frenchman Peak nel Parco Nazionale Cape Le Grand a Esperance

A nostro umile parere abbiamo fatto PROPRIO BENE a entrare nella grotta!

Ripresi i sensi da cotanta bellezza ritorniamo sul percorso principale. Una breve e facile arrampicata e possiamo dire di aver conquistato la vetta del “Frenchman Peak”. Un luogo assolutamente da visitare; guardare per credere!

Vista dalla vetta del Frenchman Peak nel Parco Nazionale Cape Le Grand

Abbiamo conquistato la vetta!

Vista dalla vetta del Frenchman Peak nel Parco Nazionale Cape Le Grand

Insieme alla vetta abbiamo conquistato anche una vista incredibile!

A rendere il tutto ancora più poetico ci hanno pensato gli aborigeni con una delle loro meravigliose leggende per spiegare le bellezze del Cape Le Grand.

La storia di Cape Le Grand spiegata dagli aborigeni

All’alba dei tempi, due aquile (“Walich” in lingua aborigena) volarono fino ad Esperance dall’entroterra e decisero di costruire la propria casa a Cape Le Grand. Un gruppo di aborigeni campeggiava vicino al nido ed i genitori, saggi, avevano avvertito i figli di tenersi alla larga da esso. Ma, come in ogni leggenda che si rispetti, due bambini disubbidirono. Aspettarono che mamma “Walich” si allontanasse dal nido, andarono fino a là e rubarono un uovo ciascuno. L’aquila però li vide da lontano e si gettò in picchiata verso di loro, afferrandoli con gli artigli. Li sollevò da terra, li porto a largo nell’Oceano…e li gettò in acqua.

Ogni volta che i bambini provavano a nuotare verso la riva mamma aquila li riafferrava e li riportava in Oceano aperto, così che i due figli non poterono più tornare a casa. “Walich” ancora oggi è nel suo nido sul Frenchman Peak, pronta ad intervenire nel caso provino a ritornare. Dal giorno della scomparsa, come è facile pensare, i genitori dei bambini non hanno mai smesso di piangere, soprattutto nei giorni di vento, quando il lamento dei figli arriva più chiaro che mai.

Una splendida leggenda aborigena, che dà una spiegazione alla particolare forma del Frenchman Peak (mamma “Walich”), alle due rocce nell’Oceano (i due bambini) ed allo strano fischio della Whistling Rock (il pianto dei genitori disperati).

Leggenda aborigena sulla formazione del Frenchman Peak e del Parco Nazionale Cape Le Grand

In primo piano la leggenda scritta, dietro la protagonista: Walich! La forma particolare della vetta sembra davvero il becco di un’aquila.

Vista dalla grotta del Frenchman Peak nel Cape Le Grand

Mentre le due piccole isole là in fondo sono i bambini disubbidienti. Così imparano!

“Guarda intorno a te, la terra, con lo spirito della nostra Madre Terra, è viva.
Ascoltala, percepiscila…
Noi, esseri umani, siamo nati dalla terra.
La Madre Terra ci ricorda che se non ci prenderemo cura della terra e di tutte le cose viventi,
la terra non potrà più proteggerci.
Lascia che lo spirito di questa terra sia parte di te”
Noongar Aboriginal People

Cosa vedere a Esperance città

Il centro di Esperance non è per niente grande dato che si sviluppa attorno ad un’unica strada, “Dempster Street“. Qua troverete anche il cosiddetto “Museum Village”, costituito da bungalow d’epoca al cui interno si trovano negozi di artigianato, souvenir, gallerie d’arte e l’utile Visitor Centre. Un giro per questa via è quasi d’obbligo e non vi ruberà nemmeno troppo tempo.

I negozi del Museum Village nel centro di Esperance

Inoltre a soli 5 minuti da Esperance si trovano decine e decine di laghi salati, grandi e piccoli, che nel gergo inglese formano le “Wetlands” (letteralmente Terre Bagnate). Ci siamo così concessi una passeggiata al “Kepwari Trails” all’interno del Woody Lake Nature Reserve. I suoi 3,6 km (andata e ritorno) vi guideranno a fianco di due dei tanti laghi presenti: il Wheatfield Lake ed il Woody Lake.

Capanno per il Birdwatching sul percorso da trekking Kepwary a Esperance

Tutti questi specchi d’acqua hanno creato l’ecosistema perfetto per tante specie di uccelli, che mano a mano nel percorso conoscerete grazie ai numerosi pannelli informativi e che magari vedrete grazie alle apposite capanne d’avvistamento. Purtroppo però non possiamo certo dire che sia il più bel percorso che avessimo mai affrontato. Ci ha regalato sorprese interessanti con piante in abbondanza (ma uccelli zero), però i laghi rimangono sempre nascosti dalla vegetazione e inoltre il percorso non è indicato affatto bene. In poche parole…potete anche evitare di farlo.

Wildflowers durante il trekking Kepwary a Esperance

Che bellezza la natura australiana…

Fiori selvatici durante percorso da trekking Kepwary a Esperance

…i suoi colorati “Wildflowers”…

Avvistamento serpente durante percorso da trekking Kepwary a Esperance

…e i suoi serpenti velenosi che ti passano davanti!

Cosa vedere nei dintorni di Esperance

Se tutto questo non vi è bastato ed avete ancora tempo a disposizione ci sono ancora tante attività che potrete godervi prendendo come punto d’appoggio Esperance. A noi è mancato il tempo, ma a voi le segnaliamo lo stesso, così da permettervi di organizzare al meglio il vostro itinerario.

Tour all’arcipelago Recerche

Questo arcipelago composto da oltre 100 isole e 1500 isolotti fa parte di un’area protetta di oltre 4.000 km² dove si possono avvistare un’infinità di animali selvatici. Il leone marino, la berta, l’otaria orsina, il delfino, la balena, la foca neozelandese, il wallaby delle rocce, il varano e l’aquila sono solo alcuni di questi.

L’unica isola dove i viaggiatori sono ammessi per il pernottamento è “Woody Island” (www.woodyisland.com.au), e potete anche partecipare ad un tour che vi porterà ad esplorare più da vicino l’arcipelago con un costo che si aggira sui 100AU$ a persona. Attenzione però che l’isola NON è visitabile durante l’inverno australiano.

Lake Hillier, il vero Lago Rosa di Esperance

Un tempo i laghi rosa di Esperance erano ben due. Uno era il Pink Lake in centro, l’altro il Lake Hillier. Purtroppo sapete già che fine ha fatto il Pink Lake…ma non disperate! Potreste avere un’altra possibilità di vedere con i vostri occhi un lago rosa. Vi basterà partecipare ad un tour (in barca o con volo panoramico) in una delle isole dell’arcipelago Recherche. Più precisamente dovrete dirigervi a “Middle Island” (70 miglia nautiche dalla costa), casa natale del Lake Hillier.

Lake Hillier, il lago rosa di Esperance, visto dall'alto

Per favore non sbavate sulla tastiera – Foto presa da “Wikipedia”

I tour non sono per niente economici, vengono fatti solo in alta stagione e in giorni prestabiliti. Per farvi un’idea più dettagliata di costi, partenze e della bellezza di questo magico luogo vi rimandiamo alla pagina di “Esperance Island Cruises”, la più famosa per questo tipo di tour.

Il Cape Arid National Park

Questo Parco Nazionale, raggiungibile solo da chi è dotato di 4×4, è la scelta giusta per chi possiede grande spirito d’avventura e voglia di fare il Robinson Crusoe per alcuni giorni. Si trova a circa 150 km a Est di Esperance ed offre paesaggi selvaggi e natura incontaminata. Dalle foto che abbiamo visto sembra proprio un Cape Le Grand all’ennesima potenza! Naturalmente, data la sua lontananza da tutto, dovrete organizzarvi con le provviste nonché portare con voi soldi in contanti per pagare l’ingresso (15AU$) ed il campeggio (11AU$ a persona a notte). Questo link vi aiuterà sicuramente nell’organizzazione.

Dal Paradiso verso l’anima spirituale

Il nostro amore per la cultura ispanica, accresciuto esponenzialmente dopo i 6 mesi passati in Sud America, ci ha portato a pronunciare per tutto il tempo la parola Esperance (“Speranza”) alla spagnola. In realtà sarebbe il nome di una nave di origine francese e pertanto anche la pronuncia sarebbe diversa, ma comunque la chiamiate la sostanza non cambia: Esperance è una vera meraviglia del Mondo.

Vista dalla cima del Frenchman Peak dentro il Cape Le Grand

Dobbiamo proprio andarcene?

Raggiungerla dopo aver attraversato le verdi foreste del Sud del Western Australia ha reso il tutto ancora più perfetto. Adesso siamo pronti per dirigerci verso l’anima spirituale del Paese, Uluru, ma di strada da fare per raggiungerla ce n’è ancora tanta. Dobbiamo attraversare l’area delle miniere di Kalgoorlie, esplorare una città fantasma e salutare il Western Australia prima di intraprendere il nostro viaggio attraverso la Great Central Road. Sarà la più grande avventura del nostro viaggio!

Seduti sulla terra rossa dell'Outback australino nella Great Central Road

Dalle sfumature incantevoli di Esperance al rosso intenso dell’Outback!

Voglioso di arrivare il prima possibile ad Uluru? Allora clicca qua sopra!