Immaginatevi un’isola dove non circolano auto, ma si puo’ girare solo a piedi o in bicicletta. Dove le spiagge, paradisiache e semi-deserte, sono decorate da acque turchesi che contrastano con i colori accesi dei coralli. Un’isola dove gli abitanti sono sempre felici ed il loro sorriso è contagioso per chiunque li guardi. Adesso immaginatevela alla portata di tutte le tasche…
Basta sognare! Non dovrete far altro che prenotare il biglietto perché quest’isola esiste davvero! Si chiama Rottnest Island, si trova a poche miglia nautiche di distanza da Perth, la capitale del Western Australia, ed i suoi allegri abitanti, i simpaticissimi “Quokka“, l’hanno resa famosa in tutto il continente.
Chi sono i “Quokka”?
Forse non lo sapete ma “Quokka” non è il nome degli abitanti umani di Rottnest Island. I simpatici quokka che abitano qui non sono persone, bensì dei dolcissimi marsupiali, quasi sconosciuti nel resto del mondo. I quokka infatti si trovano quasi esclusivamente a Rottnest Island (e in altri pochissimi posti del WA). Pensate che la maggior parte dei turisti arriva sull’isola solo per avere l’opportunità di vederli di persona. Sull’isola i quokka hanno trovato il loro habitat perfetto; qua possono vivere liberi, non minacciati dalla presenza di predatori o di macchine, e proliferare in tutta allegria. Anche se visitando Rottnest Island si stenta a crederlo, sono animali molto rari al giorno d’oggi, quasi a “rischio estinzione”, ma dopo averli conosciuti non potrete più immaginare un mondo senza di loro…
Cos’hanno di tanto speciale questi animali? Sono dei marsupiali grandi più o meno come un gatto domestico adulto, sono erbivori e principalmente notturni, hanno orecchie a punta e una corta e tozza coda, camminano saltellando e sono in grado di arrampicarsi senza difficoltà sugli alberi. Niente di speciale allora, direte voi! E se vi mostrassimo questa foto?
Eccola l’unicità del quokka, conosciuto proprio per questo sorriso come “l’animale più felice al mondo”. Avvicinatevi a loro mentre stanno mangiando (il 90% della loro giornata), mettete la macchina fotografica (rigorosamente in modalità selfie) dal basso verso l’alto e…CHEESE! Riguardando la foto vi accorgerete di non essere stati gli unici a sorridere. Insieme a voi i quokka sembreranno farsi una grassa risata. Impossibile non farsi contagiare!
Solo un’ultima cosa va evidenziata: i quokka sono molto socievoli, non hanno paura dell’uomo, e si scatteranno volentieri centinaia di selfie con voi, ma mi raccomando non toccateli o non date loro niente da mangiare. Potreste ucciderli! Sono infatti animali molto “vulnerabili” e anche un pasto sbagliato o una carezza troppo aggressiva potrebbero costargli la vita. Quindi divertitevi con loro, godeteveli, ma non tormentateli o sfamateli. Eviterete così anche una multa da 200,00AU$ se colti in flagrante. Abbiamo visto persone farsi selfie con loro prendendoli in collo e dando loro pane, patatine fritte e marshmallow…non siate così stupidi!
Le origini del nome Rottnest Island
Ora che conoscete i principali abitanti dell’isola, possiamo spiegarvi anche da dove deriva il nome di quest’ultima. Rottnest Island deve il suo nome proprio alla presenza dei quokka, il primo animale australiano ad essere stato visto in assoluto dagli europei! Il loro aspetto dovrebbe essere molto simile a quello di un piccolo canguro, ma in tutta onestà possiamo dire che assomigliano molto di più a dei ratti giganti (ma tanto simpatici). E allora ecco svelato il nome dell’isola! Da questa somiglianza deriva il nome di Rottnest che potrebbe essere tradotto proprio come “Isola dei ratti”. Fu l’esploratore olandese Willem de Vlamingh che nel 1696 la scoprì e la battezzò “Rotte nest”, letteralmente “Nido di ratti”, dopo aver scambiato i quokka per grandi roditori.
Il nome dell’isola puo’ risultare difficile da pronunciare, ma per fortuna lo “slang” australiano, che adora abbreviare qualsiasi parola, viene in vostro aiuto. La casa dei quokka viene amichevolmente chiamata “Rotto”; pronunciatelo come se foste inglesi che vogliono parlare italiano e il gioco è fatto. In italiano il nome puo’ non invogliare alla visita, ma se continuerete a leggere l’articolo capirete subito che Rottnest Island è qualcosa di unico…
Come raggiungere Rottnest Island
Rottnest Island si trova a 30 km al largo di Perth, è puo’ essere raggiunta facilmente con un traghetto sia da qua che da Fremantle, piccolo (ma famosissimo) sobborgo a 30 minuti di treno dalla città. Le compagnie di “Ferry” fra le quali potete scegliere per il viaggio sono tre: “Rottnest Express“, “Rottnest Fast Ferries” e “SeaLink“. Se avete problemi a prenotare in inglese vi rimandiamo alla pagina di prenotazione del traghetto da Civitatis (sito interamente in italiano) anche se questo è per andate e ritorni nello stesso giorno. Potrete anche scegliere di raggiungere l’isola in volo con “Rottnest Air Taxi” se proprio avete voglia di spendere soldi in più (da 380,00AU$ andata e ritorno da dividere per tre passeggeri o 480,00AU$ per cinque).
Tutti i mezzi sopra citati vi porteranno fino alla baia di Thompson, a pochi passi dal piccolo centro abitato e dall’unico centro visitatori. Se volete risparmiare tempo e denaro il miglior modo è partire con traghetto dal B-Shed di Fremantle con “Rottnest Express” o “SeaLink” dal quale raggiungerete l’isola in circa 30 minuti per circa 23,00AU$. I traghetti che partono invece da Perth impiegano quasi due ore per raggiungere “Rotto” ed hanno un prezzo di circa 43,00AU$. Partendo da Perth potrete godervi il viaggio panoramico lungo lo Swan River, ma conoscere i quokka il prima possibile potrebbe essere la scelta vincente!
Inclusa nel prezzo del traghetto o del volo ci sarà la tassa d’ingresso all’isola, ovvero 18,50AU$ per le visite in giornata e 24,50AU$ se deciderete di pernottare almeno una notte. Sembrano molti soldi, ma Rottnest Island li vale fino all’ultimo centesimo.
Come Muoversi a Rottnest Island
Come noterete appena sbarcati dal traghetto, a Rottnest Island non esistono mezzi privati (ma soltanto una manciata di autobus pubblici) e tutti girano allegramente per l’isola a piedi o al massimo in bici. Così vicina alla terraferma e così diversa…
Esplorare Rottnest Island in autobus
Con i suoi 11 km di lunghezza e 4,5 km di larghezza vederla tutta a piedi è un’impresa assai ardua. Quindi se volete esplorare il più possibile i dintorni di “Rotto” le opzioni sono due: noleggiare una bici o acquistare un biglietto di autobus “Hop on-Hop off”. Quest’ultimo è conosciuto come “Island Explorer Bus” ed ha un costo di 20,00AU$ al giorno. Ferma in tutte le migliori spiagge e passa una volta ogni mezz’ora. La prima corsa è alle 8:30, l’ultima alle 16:00. Comodo ed economico e, se avete voglia, da ogni fermata partono vari percorsi a piedi per esplorare meglio i dintorni.
Esplorare Rottnest Island in bici
Spostandovi in autobus però non potrete fermarvi e ripartire tutte le volte che vorrete o soffermarvi nei punti più nascosti. Per questo noi vi consigliamo una eco-friendly bici. Sarà una dura pedalata, non ve lo possiamo nascondere, però non potete nemmeno immaginare quante bellezze vedrete dal vostro sellino. Potete noleggiarne una in un negozio di fiducia prima d’imbarcarvi o direttamente quando acquistate il biglietto del traghetto. Se poi ve ne siete scordati non dovete preoccuparvi, potete noleggiarne una anche direttamente sull’isola. Se avete noleggiato la bici con una delle tre compagnie di traghetti, appena scesi a Thomson Bay, troverete le bici ad aspettarvi sul molo e non dovrete far altro che mostrare la vostra prenotazione per ritirarle.
Per farvi un’idea il noleggio delle bici con “Rottnest Express” ha un costo di 30,00AU$ per un giorno o 43,00AU$ per due (il prezzo giornaliero diminuisce all’aumentare dei giorni di noleggio). Esistono anche pacchetti di diverso tipo, offerti dalle compagnie, che fanno risparmiare qualcosina. Se però dobbiamo essere sinceri i mezzi offerti dai traghetti sono veramente tenuti male (marce che non entrano e freni difettosi in primis) e per niente adatti alle salite di Rottnest Island, perciò se ne avete la possibilità noleggiatele prima.
N.B.: in Australia il casco per la bicicletta è obbligatorio per legge. Questo è incluso nel prezzo del noleggio, percio’ usate la testa e indossatelo!
Quanti giorni sono necessari per visitare Rottnest Island?
Per sfruttare al meglio la nostra visita abbiamo scelto di trascorrere qui due giorni e una notte, ma una volta vista l’isola anche due giornate quasi piene ci sono sembrate poche. Un viaggio di andata e ritorno lo stesso giorno potrebbe quindi farvi risparmiare qualcosa sull’alloggio, ma credeteci quando vi diciamo che una volta approdati a Rottnest non vorrete più lasciarla. Pensate che sull’isola ci sono ben 20 baie, 63 spiagge e numerosissimi trekking, senza contare le numerose attività a pagamento (guardate il sito ufficiale per conoscerle tutte). E tutto vale la pena di essere visto e/o fatto. Potrete stare sull’isola un mese, andando ogni giorno in un posto diverso. Per noi questo non è stato possibile e quindi per sfruttare al meglio i tempi siamo partiti con il primo traghetto da Fremantle e siamo tornati con l’ultimo del giorno successivo. Come tocco finale abbiamo noleggiato le bici per due giorni, pronti come non mai a far FUMARE L’ASFALTO!
Dove alloggiare a Rottnest Island
“Rotto” è sì un’isola paradisiaca, ma è pur sempre un luogo mooolto turistico, per cui sull’isola troverete sistemazioni per tutti i gusti e portafogli. Se volete risparmiare il più possibile il campeggio “Thomson Bay Camping Area” potrebbe essere quello che fa per voi (39,00AU$ per una tenda fino a 6 persone), ma dovrete portarvi tutto da casa e…attenzione alla golosità dei quokka! I dolci marsupiali si sono fatti furbi per scovare le risorse di cibo degli avventori del campeggio, quindi attenti a non lasciare provviste in tenda. Una soluzione sempre low-cost, ma di gran lunga più confortevole, è quella di prenotare un bungalow monolocale con cucina e bagno privato che puo’ ospitare da 4 fino a 6 persone (a partire da 86,00AU$ a notte in bassa stagione). In questo caso il prezzo diminuisce all’aumentare del numero degli ospiti. Ci sono poi ostelli (dai 55,00AU$ per una singola) e vari hotel, dove una camera costa dai 250,00AU$ in sù.
I pacchetti offerti dalle tre compagnie di traghetti comprendono anche la possibilità di prenotare l’alloggio, quindi controllate le loro offerte per vedere se c’è qualcosa che v’interessa. La cosa più facile da fare è però rimandarvi al sito “Rottnest Island” dove troverete tutti gli alloggi, i prezzi ed i consigli per scegliere il posto che più fa al caso vostro.
Una volta arrivati sull’isola potrete fare il check-in al centro informazioni, mentre le vostre valigie verranno consegnate direttamente all’alloggio. Noi abbiamo prenotato un bungalow e nel nostro caso c’erano apposite pensiline dove venivano lasciati tutti i bagagli e non abbiamo dovuto far altro che ritirarli quando ci tornava meglio. La mattina del check-out abbiamo nuovamente lasciato le valigie qui e gli addetti dei traghetti ce le hanno riconsegnate una volta rientrati in porto a Fremantle.
Il nostro itinerario di due giorni a Rottnest Island (in breve)
L’isola non è enorme, ma per vederla tutta e godervela anche un po’ avrete bisogno senz’altro di due giorni a disposizione e tanta voglia di pedalare. Noi, con quasi 40 ore a disposizione, siamo riusciti a fare un giro completo dell’isola (costa e entroterra), vedere tutto e dedicarci alle spiagge più belle (con tanto di snorkeling), scelte con minuziosa attenzione.
Per farvela breve: arrivati a Thomson Bay abbiamo preso le bici e ci siamo diretti subito verso la costa Nord, iniziando il nostro giro dell’isola in senso anti-orario. Superata Geordie Bay (l’altro minuscolo centro abitato dell’isola) abbiamo fatto una breve incursione nella parte centrale, fino a Oliver Hill Guns, per poi tornare lungo la costa e gustarci il pranzo nelle incredibili spiagge di Little Armstrong Bay. Nel pomeriggio abbiamo fatto una bella pedalata fino a Cape Vlamingh, la punta più a Ovest dell’isola, prima di dedicarci alla parte Sud di Rottnest Island ed al suo splendido oceano. Fatto ciò siamo tornati stanchi morti ma con gli occhi a cuoricino a Thomson Bay. Fare un giro completo di “Rotto” il primo giorno ci ha permesso di avere un’idea più precisa delle spiagge più belle, dove siamo tornati il secondo giorno per goderci un po’ di relax e riprenderci dalla pedalata del giorno prima.
Il giorno seguente siamo tornati nella costa Sud, dove secondo noi ci sono le migliori spiagge, ed abbiamo fatto snorkeling a Parker Point ammirando i suoi fondali. Abbiamo poi visitato il Faro di Wadjemup al centro dell’isola, per poi far ritorno all’alloggio passando dalla strada che attraversa il centro dell’isola. Questo secondo noi è l’itinerario perfetto! Quello che vi farà innamorare di “Rotto”, ma allo stesso tempo ve la farà godere appieno. Qui sotto troverete tutto nel dettaglio, fossimo in voi non ce lo lasceremmo sfuggire!
P.S.: fare tutto in bici sarà molto faticoso, non alla portata di tutti, ma l’isola saprà premiarvi nel migliore dei modi. A noi, per esempio, dopo aver fatto l’estenuante salita per il faro, l’isola ha voluto ripagarci con un avvistamento speciale. Non stiamo parliamo di quokka, ma di qualcosa di “leggermente“ più grande…
Il nostro itinerario a Rottnest Island – GIORNO 1 – 35,3 km
Il punto di partenza arrivando in traghetto è Thompson Bay. Questo è il principale centro abitato dell’isola, dove potrete fare shopping o acquistare le ultime cose prima della vostra gita. Se siete alla ricerca di un ristorante, bar o di un alimentari trovate tutto qui (oltre ad un piccolo Emporio e un Bar nella vicina Geordie Bay). E se come noi avete scordato la crema solare, indispensabile per qualsiasi giornata passata all’aperto in Australia, è sempre qui che potrete acquistarla (oppure potrete richiedere all’ufficio informazioni dove spesso ve la forniranno gratuitamente). Essendo un’isola e non avendo concorrenza i prezzi saranno più alti rispetto a quelli che è possibile trovare sulla terraferma, quindi se volete risparmiare partite già ben attrezzati da “casa”.
Con ogni probabilità sarà a Thomson Bay che avvisterete i primi quokka della vostra vita. I piccoli Yoghi si aggirano fra i tavoli dei bar all’aperto nella speranza di trafugare qualche “merenda” non sorvegliata. Durante il giorno saranno in numero ridotto, ma se sarete qui al tramonto potrete star certi che ne vedrete a centinaia!
Da Thompson Bay al Bathurst Lighthouse – 1,5 km
Per iniziare a scaldarvi e testare la vostra bici potete fare una prima breve pedalata fino al Bathurst Lighthouse, poco a Nord di Thompson Bay. Se già avete letto qualche nostro articolo saprete sicuramente che ci piace molto camminare, abbiamo macinato centinaia di chilometri nei nostri trekking a Torres del Paine o lungo la Via Francigena. Quando si parla di bici però le cose cambiano. Leonardo se la cava benino (ma non benissimo), e Fiammetta detiene il record negativo di numero di foratura gomme in un giorno (leggi pure il post di Puerto Madryn per essere partecipe di questo record). Questo per rassicurarvi e convincervi a pedalare anche se non salite su una bici dai tempi delle elementari. Tanto non c’è nessuna legge che vi impone di pedalare per tutto il tempo, potrete spingere la bici in qualsiasi momento. E ce ne saranno tanti di quei momenti, credeteci…
Arrivati al Bathurst Lighthouse vi accorgerete di quanto l’edificio sia piccolo, ma anche di quanto Rottnest Island stia investendo sul turismo. La vista da qua è bella, ma quello che colpisce sono i continui lavori in corso per la costruzioni di alloggi sempre più moderni. Speriamo che non rovinino anche questa meravigliosa isola. Dal faro, comunque, nelle giornate di sole (con poca foschia) potrete anche avvistare in lontananza lo skyline di Perth e scorgere la forma dei suoi grattacieli fra le onde del mare. Se volete, raggiungete pure le spiagge di Pinky Beach e di The Basin lì accanto per iniziare a capire la bellezza del litorale di “Rotto”.
Dal Bathurst Lighthouse a Defence Road – 3,7 km
Visto il faro, che è solo l’inizio, proseguite nuovamente lungo la costa Nord verso Geordie Bay. Da quest’ultima in poi si susseguono una dietro l’altra spiagge bellissime. S’inizia con Little Geordie Bay subito dopo per poi passare, qualche centinaio di metri più in là, con la splendida Little Parakeet Bay e la più normale (per gli standard di Rotto) Parakeet Bay. Fermatevi a rifarvi gli occhi a tutte queste ma cercate di resistere alla tentazione di fermarvi tutto il giorno su una di queste spiagge circondati dai loro colori indescrivibili (soprattutto Little Parakeet Bay). Vi diciamo questo perché non avete molto tempo a vostra disposizione e c’è un’altra spiaggia qua vicina che (secondo noi) merita molto di più, Little Amstrong Bay. Prima però vi portiamo all’interno dell’isola, passando da Defence Road…
Da Defence Road a Oliver Hill Guns – 2,5 km
A Rottnest Island non ci sono solo bellissime spiagge. Entrando al suo interno potrete ammirare anche i suoi particolari laghi di acqua salata, ognuno con una diversa sfumatura di colore che cambia a seconda delle ore della giornata: troverete il lago blu, quello verde e quello rosa. Un ottimo motivo, questo, per andare a visitare “Oliver Hill Guns“, uno storico cannone della Seconda Guerra Mondiale mantenuto ad opera d’arte (anche perché mai usato). Basterà svoltare su Defence Road subito dopo Parakeet Bay per dirigervi là. Il problema è che “Oliver Hill Guns” si trova su di una collina (Oliver Hill per l’appunto) e raggiungere la cima non è proprio una pedalata di piacere. Ma Rottnest Island saprà ripagarvi anche stavolta con panorami mozzafiato e piccole soste condite da tanti quokka a ridarvi il sorriso e le energie.
Raggiunta la cima, oltre che al bel panorama ed allo storico cannone, potrete anche decidere di partecipare ad un tour per visitare l’ “Oliver Hill Battery” (confusi dai nomi per caso?), dove farete un giro nel tunnel costruito al di sotto del cannone (tour ogni ora dalle 10:00 alle 14:00; 9,00AU$ per gli adulti e 4,00AU$ per i bambini). Qua le guide vi porteranno alla scoperta di cio’ che si nasconde là sotto e vi mostreranno i vecchi reperti di quell’epoca.
Chi vuole evitare la dura salita, ma vuole lo stesso godersi il luogo, puo’ optare per il treno che parte dal Settlement Railway, appena fuori da Thomson Bay, e farsi un viaggio panoramico dell’entroterra dell’isola fino a Oliver Hill Guns. Il prezzo per fare cio’ è di 20,00AU$ per gli adulti e 13,00AU$ per i bambini, ma se acquistate treno e tour il prezzo diventa rispettivamente di 29,00AU$ e 16,50AU$. Noi che non siamo particolarmente interessati al tour all’interno di un “vecchio” fortino, e che preferiamo i muscoli indolenziti della bici alla comodità del treno, siamo già pronti a dirigerci alla nostra spiaggia preferita della parte Nord: Little Armstrong Bay.
Da Oliver Hill Guns a Little Armstrong Bay – 2,9 km
Dimenticatevi la fatica dell’andata. Da Oliver Hill Guns a Little Armstrong Bay adesso è tutto in discesa! Passerete nuovamente da Defence Road ad una velocità paurosa, fino ad incrociare la strada principale e, proprio in quel punto, la deviazione per Little Armstrong Bay. Prendetela senza pensarci nemmeno un secondo! Arriverete così ad una Riserva Marina (“Sanctuary Zone”), dove è possibile sdraiarsi sulla sua spiaggia immacolata e fare snorkeling nelle acque cristalline. Non ci resta che metterci il costume e…SPLASH! Con la velocità con cui siamo entrati, usciamo anche. L’acqua dell’Oceano a Novembre (cioè a fine primavera) è ancora decisamente troppo fredda. Però che spettacolo di posto!
Da Little Armstrong Bay a Cape Vlamingh – 7,5 km
Riposati, asciutti e abbronzati non resta che fare un bel respiro e ripartire verso il punto più a Ovest dell’isola, quella che qua è conosciuta come “West End”. Fatelo bello profondo questo respiro poiché per arrivare a Cape Vlamingh vi aspettano dure salite, ma soprattutto 6 spiagge che il respiro ve lo mozzeranno ad ogni sguardo. Catherine Bay, City of York Bay, Ricey Beach, Stark Bay, Rocky Bay e Marjorie Bay. Fermatevi a vostro piacimento per un bagno, per ammirare il paesaggio e per innamorarvi perdutamente di ognuna di esse. Alla fine di tutto questo bendiddio il punto panoramico più bello dell’isola vi aspetta…
Ed eccoci arrivati alla “coda” di Rottnest Island, Cape Vlamingh (in onore dell’esploratore), una terrazza panoramica che punta verso l’oceano aperto. Purtroppo il bagno nelle sue spiagge sotto di voi non si puo’ fare, dato che non esistono accessi diretti, ma quando arriverete qua continuerete a guardarvi intorno per chiedervi come poterlo fare. L’oceano in questo punto sfoggia i suoi colori più belli; turchese e blu intenso si abbracciano in un insieme armonioso che emoziona alla sola vista.
Essendo in oceano aperto, Cape Vlamingh in alcune giornate è battuta da venti che superano i 118 km/h. La potenza di queste correnti d’aria, unita a quella dell’acqua, ha modellato la forma della parete rocciosa sottostante, creando uno spettacolo a cui neanche le foto riescono a rendere giustizia. Raggiungete la piattaforma in legno di Catedral Rocks, camminate fino al punto finale dell’isola e godetevi lo spettacolo a pieni occhi…e polmoni! Eh sì, oggi questi polmoni li facciamo proprio lavorare fra salite e bellezze mozzafiato.
N.B.: da Cape Vlamingh, nei giusti periodi, potrete avvistare facilmente otarie orsine (“New Zeland Fur Seal”), falchi pescatori (“Eastern Osprey”) e, udite udite, le megattere (“Humpback Whale”)! Su tutta l’isola ci sono però centinaia di animali. Visitate il sito ufficiale per sapere quanti e dove trovarli. Niente male come posto, no?
Da Cape Vlamingh all’incrocio “Loop delle meraviglie” – 8,0 km
Ci credereste mai che siamo soltanto a metà percorso? Come stanno le gambe? Ed il sedere? Ma diteci la verità, quante emozioni avete già provato? E se vi dicessimo che il meglio deve ancora arrivare?
Tornate indietro sulla stessa strada di prima (Digby Drive), ma questa volta seguite le indicazioni per Salmon Bay. Sulla strada troverete una deviazione per il centrale Wadjemup Lighthouse, ma questa gita è rimandata al secondo giorno causa possibile svenimento per la troppa fatica. Continuate dritto, tra i vari sali e scendi, e, se volete, fate una piccola svolta per la spiaggia di Mary Cove (anche se non ne vale molto la pena). Stringete i denti, siete quasi arrivati al da-noi-rinominato “Loop delle meraviglie”, ovvero un circuito di 2 km vi farà scoprire le spiagge più belle dell’isola (sempre secondo nostro modesto parere).
Il “Loop delle meraviglie” – Circuito di 2 km
Il “Loop delle meraviglie” è quello che ci vuole per farvi ricaricare le energie dopo una dura giornata come questa. In poche parole è un saliscendi di 2 km (molto divertente da fare in bici), in cui vedrete dei piccoli paradisi terrestri. Salmon Bay, Little Salmon Bay e Parker Point sono quanto di meglio Rottnest Island ha da offrire. L’unica cosa è che adesso sarà già tardi, quindi per adesso lasciate che l’attesa faccia crescere ancora di più il desiderio e guardatele solo da lontano. Vi riporteremo qui domani, quando sarà tempo di farvi cullare dalle loro acque, esplorarne i fondali e apprezzarne a pieno la meraviglia.
Dall’incrocio “Loop delle meraviglie” a Thomson Bay – 5,2 km
Gli ultimi 5,4 km potrete farli senza badare più a niente (da qua ripasserete domani), godetevi solo il viaggio ed il vento che vi spettina i capelli. Adesso che siete tornati a Thomson Bay potrete finalmente farvi una doccia, riposare e godervi l’alloggio…anche se per poco. Non vi vorrete mica perdere il tramonto?
Da Thomson Bay al Vlamingh Lookout – 2 km A/R
Lo sappiamo, oggi vi abbiamo fatto fare una bella pedalata, ma il tramonto è il momento più magico della giornata qua a Rottnest Island, quindi vale la pena fare un ultimo sforzo per godervi il calare del sole da un punto di vista privilegiato. Vlamingh Lookout (SEMPRE in onore dell’esploratore) è il punto perfetto per far ciò. Che sia a piedi o in bici, non dovrete far altro che dirigervi verso il cimitero “European Pioneer Cemetery” di Thomson Bay (su Digby Drive) e seguire poi le facili indicazioni per il punto panoramico.
Attenzione però! Appena le tenebre iniziano a calare centinaia di quokka si riversano per le strade, forse accorsi da tutta l’isola per ammirare proprio il tramonto! Solo che loro non li troverete intenti a scattare foto da mettere su Instagram correlate da tanti #, ma a pasteggiare lungo tutto il percorso. State attenti a non arrotarli e soprattutto a non perderci troppo tempo insieme (sì, lo sappiamo, sono troppo simpatici!) perché lo spettacolo sta per iniziare!
La vera (cupa) storia di Rottnest Island
Durante questa lunga giornata avete incontrato tanti pannelli informativi che vi hanno insegnato di più sulla storia di Rottnest Island, sulle sue spiagge, i suoi relitti ed i suoi animali. Forse fra una pedalata e l’altra non avete avuto il tempo di leggerli tutti, ma per capire l’essenza di “Wadjemup” vogliamo raccontarvi ancora qualcosa. Perché l’abbiamo chiamata Wadjemup? Perchè 17.000 anni fa, ben prima che Vlamingh la rinominasse “Nido di ratti”, questo è il nome che gli aborigeni che la abitavano le avevano dato. Wadjemup in lingua aborigena signifca “Luogo degli spiriti“, ancora una volta un nome legato ad un aspetto profondo e spirituale…tutta un’altra cosa rispetto al nome moderno!
Perchè per gli aborigeni Rottnest Island aveva così tanta importanza? Oggi è un’isola in mezzo all’Oceano, ma fino a 7.000 anni fa Rotto era attaccata alla terra ferma. Wadjemup appariva come una montagna che si ergeva nella pianura dove oggi scorre il fiume Swan e dove Perth è stata fondata. Questa posizione privilegiata aveva fatto sì che gli aborigeni la scegliesero come luogo di ritrovo e di incontro (un “Cullacabardee”), dove riunirsi per praticare tutti insieme danze e riti indigeni. Poi ha iniziato il naufragio dell’isola verso l’Oceano aperto e così anche il naufragio della storia degli aborigeni che l’abitavano. A parire dal 1610, con l’arrivo dei colonizzatori, gli aborigeni si sono visti privare della propria casa, della propria vita ma soprattutto della propria terra. Quella che era la loro casa nel corso dell’Ottocento è stata trasformata in una brutale colonia penale dove gli aborigeni sono stati imprigionati senza più uscirne vivi. La storia di Wadjemup, il “Luogo degli spiriti”. Perchè in Australia anche un luogo così meraviglioso puo’ nascondere una storia cupa e triste. Con questo non vogliamo rattristarvi, ma un po’ di consapevolezza e di rispetto quando si viaggia non fanno mai male.
Il nostro itinerario a Rottnest Island – GIORNO 2 – 15,4 km
Oggi vi aspetta una giornata indimenticabile quindi uscire dal mondo dei sogni per viverne uno ad occhi aperti non dovrebbe essere così difficile. Salire nuovamente sulla bici dopo i quasi 37 km di ieri non è facile, è vero, ma oggi vi promettiamo meno chilometri e più relax! Pronti? Partenza…VIA!
Da Thomson Bay a Kingstown Barracks – 2,8 km
Dirigendovi nuovamente verso il “Loop delle meraviglie”, non molto lontano dal centro abitato di Rottnest Island, potrete seguire i binari del treno verso Kingstown Barracks. Qui troverete un’antica accademia militare di inizio Novecento (che per gli australiani ha il significato di “Edificio storico”) trasformata ad oggi in ostello. Niente di eclatante, ma una sosta veloce Kingstown se la merita comunque, anche soltanto per leggere i vari pannelli informativi del luogo e per capirne la storia.
Da Kingstown Barracks all’incrocio “Loop delle meraviglie” (Il ritorno) – 3,8 km
Ripartiti da Kingstown Barracks troverete altre due spiagge sul vostro percorso: la niente-di-eccezionale Porpoise Bay e la già-molto-più-interessante Henrietta Rocks. Quest’ultima è inoltre molto famosa poichè qui è possibile ammirare un relitto sommerso (il “The Shark”) a pochi metri dalla riva. Volevamo provare quest’ebrezza anche noi ma abbiamo preferito prima esplorare a fondo il “Loop delle meraviglie” e quando siamo tornati, purtroppo, era già tempo di riprendere il traghetto.
Bentornati! Ormai questo circolo vizioso di meraviglie dovreste conoscerlo molto bene. Non vi resta quindi che scegliere la vostra spiaggia preferita tra Parker Point, Little Salmon Bay e Salmon Bay e adorarla alla follia. Noi abbiamo scelto la prima. Non perché fosse più speciale delle altre, ma soltanto perché all’interno delle sue acque si trova un percorso di snorkeling con tanto di coralli rosa, pesci colorati e targhe subacquee che descrivono l’ambiente. Quale miglior occasione se non questa per rinnovare le nostre bellissime mute? Che dire…una bellissima esperienza, però dai fondali di questa famosa spiaggia ci aspettavamo qualcosa di più.
Se anche voi volete provare l’emozione dello snorkeling in una delle 5 Riserve Marine di Rottnest Island ma non avete l’occorrente potete stare tranquilli. Si puo’ noleggiare anche questo. Come sempre potrete scegliere un pacchetto completo insieme alla compagnia di traghetti da voi scelta oppure noleggiarla direttamente a Thomson Bay o prima di arrivare sull’isola. Il prezzo si aggira sui 20,00AU$ al giorno per una maschera con boccaglio e un paio di pinne.
Dall’incrocio “Loop delle meraviglie” al Wadjemup Lighthouse – 4,0 km
Speriamo tanto che vi siate stupiti e riposati a dovere, perché adesso la pedalata si fa dura. Tornate verso Cape Vlamingh, ma stavolta prendete la strada che vi porterà al Wadjemup Lighthouse. Una salita spezzagambe è lì che vi aspetta. Ma come sempre sarete ripagati da una vista mozzafiato. Ancora più bella se deciderete di renderla una vista a 360° salendo sulla cima del faro grazie al tour (adulti 9,00AU$; bambini 4,00AU$).
Nel nostro viaggio in Australia abbiamo visto tantissimi fari (ce n’è quasi uno per ogni cittadina costiera) e la maggior parte di essi si affaccia direttamente sull’Oceano. A Rottnest però si trova uno dei migliori e vale la pena pagare il prezzo del biglietto per visitarlo. Il Wadjemup Lighthouse, infatti, dall’alto della centrale collina sulla quale è situato domina tutta l’isola offrendo panorami stupendi. Pensate però che quando fu costruito, nel 1851, abbagliava più per la sua bellezza che per la potenza della sua luce. Ed infatti ben 7 navi non riuscendo a scorgerlo sono naufragate lungo la costa. Un esempio fra tutte è il già nominato “The Shark”, che è possibile vedere tutt’oggi.
Un avvistamento speciale
Il Wadjemup Lighthouse è per noi uno dei migliori fari d’Australia anche per una fantastica, quanto inaspettata, sorpresa che ci ha voluto riservare. Siamo totalmente ammaliati dal panorama quando scorgiamo in lontananza delle strane onde che si infrangono su degli scogli ad alcune decine di metri dalla costa. Solo che questi scogli continuano a spostarsi! Chiediamo subito un binocolo alla guardiana del faro che ce lo porge gentilmente. Mettiamo a fuoco su quella macchia scura e finalmente capiamo di cosa si tratta. Sono lì, enormi, bellissime, mentre nuotano felici. Le nostre prime MEGATTERE!
Non è impossibile vedere le balene a Rottnest Island dato che da qua passano da Maggio a inizio Novembre, ma noi, che abbiamo visitato l’isola a fine Novembre e che non abbiamo mai avuto troppa fortuna con questo tipo di avvistamenti (come a Puerto Madryn), non ce lo saremmo mai aspettati! Forse anche loro sapevano di non dover essere lì, e così, per farsi notare, ci salutano con un salto fuori dall’acqua. Non ce lo scorderemo mai!
Dal Wadjemup Lighthouse a Thomson Bay – 4,8 km
Non poteva finire meglio. Anche se adesso che abbiamo capito che razza di posto sia Rottnest Island non vorremmo più andare via! Ma il traghetto ci aspetta e noi abbiamo una miriade di altre cose da raccontarvi sulla terraferma. Riprendete quindi la bicicletta e prendete una strada inedita, la Digby Drive fino a Thomson Bay che taglia a metà l’isola. Una strada senza arte né parte, ma che vi farà passare da una lingua di terra tra due splendidi laghi salati È così che il nostro incredibile tragitto di due giorni finisce. Tranquilli, vi abbiamo lasciato un’oretta di tempo per scattarvi le ultime foto con i dolcissimi quokka!
Rottnest Island è…
Che due belle giornate, non è vero? C’è poco da aggiungere. Rottnest Island è un paradiso terrestre alla portata di tutti. Solo il gran numero di turisti vi farà ricordare di essere sempre sulla Terra. Australiani e non accorrono qua da ovunque per ammirare quest’isola magica e anche noi volevamo godercela prima di partire per un grande e lungo viaggio. Eh sì, cari amici lettori, perché dopo due mesi e mezzo è giunto per noi il momento di avventurarci in un’ indimenticabile “On the Road” che ci porterà a percorrere oltre 20.000 km fra parchi naturali, barriere coralline, spiagge di conchiglie, foreste abitate da alberi giganti e lunghissime strade sterrate che corrono fino al cuore pulsante del Paese, la magica Uluru. Non so voi, ma noi non stiamo più nella pelle! Peggy, scalda il motore, Leo lega la taniche con quelle corde e Fiamma controlla la check-list. C’è tutto? Sì? E allora dai che si parte!
Più leggo, più l’invidia verso voi e il vostro viaggio sale! Paesaggi spettacolari ed avventure altrettanto indimenticabili! Bravissimi!
Grazie Elena, sei gentilissima ? sicuramente questo viaggio ce lo ricorderemo a lungo, non c’è dubbio! La nostra avventura però è ancora lunga, e abbiamo tanto altro da raccontare ?
I Quokka sono davvero adorabili… con quel sorrisone non mi sembrano affatto dei ratti ?. L’isola sembra uno di quei luoghi chi adoriamo anche noi: natura incontaminata e bicicletta… devo assolutamente tornare in Australia per scoprire la porte Ovest e la Tasmania! State facendo un viaggio magnifico ?
Sì Simo, devi vederli per forza entrambi ? i gusti sono una cosa soggettiva, ma se dovessimo scegliere tra la strafamosa Sydney o Rottnest Island…sai già la risposta ? se e quando avrai bisogno di consigli noi siamo qua!
Sono 10 minuti che sto ridendo sulla foto del bagagliaio ? ? ? Mi ricorda tanto i nostri viaggi di famiglia su e giù per l’Italia con il portapacchi pieno di tutto ? Sono simpaticissimi questi quokka, sembra davvero che sorridano alla vita e ai viaggiatori come voi ? Interessantissimo quel relitto, peccato davvero non immergersi per fotografarlo *_* Ragazzi grazie per condividere con noi la vostra incredibile esperienza e complimenti per il vostro modo di viaggiare macinando km su km e soprattutto per trovare anche il tempo e la voglia di bloggare! Un bacione! <3
Ognuno dovrebbe avere un Quokka vicino al letto per iniziare la giornata felicemente ?
Comunque dovremmo essere noi a ringraziarti. Perchè per noi scrivere è un piacere, un momento di relax e un modo per ricordarci delle nostre avventure, ma è il ricevere commenti come i tuoi che ci fa andare avanti ancora di più con il sorriso ? quindi grazie a te Orsa ?
P.S.: chi non ha mai fatto un viaggio in famiglia con quel tipo di bauliera ha avuto un’infanzia infelice ?
Quando ho letto che avevate macinato km in bici mi sono detta: ” ma Fiammetta e Leonardo” sono delle macchine da guerra!”
Inutile dirvi che ho sorriso quando ho scoperto che siete “umani” anche voi! 😀
Meraviglioso questo giro di Rotto (mi sono cimentata a pronunciarlo come farebbe un inglese). Un’isola dove i super cute Quokka catalizzino l’attenzione dei visitatori. Le sfumature di turchese e smeraldo delle acqua sono un qualcosa di indescrivibile. Sarebbero state la giusta ricompensa alle pedalate se l’acqua non fosse stata gelida!
Le megattere, ragazzi, quanto vi sto invidiando. Uno dei miei più grandi sogni è vederle proprio mentre balzano fuori dall’acqua per poi rituffarsi. Non sono noiosa se vi ripeto che i vostri articoli meriterebbero stampa, rilegatura ed un posto d’onore in uno scaffale di guide di viaggio?
A forza di dircelo alla fine ci crediamo davvero ? comunque a camminare son buoni tutti, basta avere un po’ di buona volontà; in bici invece ci vogliono i muscoli! E chi ce l’ha i muscoli?
L’isola, Simo, è veramente incredibile (dal vivo ancor di più) e grazie ai quokka è diventata un “must-do” del Western Australia ? e le megattere siamo felicissimi di averle viste! Ma erano mooolto lontane, quindi prossimo obbiettivo è vederle quasi che puoi toccarle ?