A pochi chilometri da Bologna c’è un castello che attira l’attenzione di studiosi e curiosi provenienti dalle più disparate parti del mondo, la Rocchetta Mattei. Ovvero la rappresentazione di uno dei rari esempi di orientalismo in Italia, anche se la sua fama è in gran parte dovuta all’alone di mistero che circonda lei ed il suo più illustre proprietario, il conte Cesare Mattei.
Non si visita la Rocchetta per ammirarne l’architettura, poiché, seppur interessante e particolare, è una creazione di tempi recenti e non puo’ certo eguagliare la bellezza del più illustre esempio di orientalismo italiano (il bel Castello di Sammezzano in provincia di Firenze). Chi visita la Rocchetta lo fa per carpirne i segreti o per sapere di più sulla famosa medicina inventata dal conte, l’elettromeopatia, il cui segreto riposa per sempre con il suo inventore. Noi ci eravamo già stati (link all’articolo) ma le curiosità e le storie che ci sono dietro questo stupendo edificio sono così tante che siamo voluti ritornare per capire ancora più a fondo la geniale follia del Conte. Stavolta però ci siamo tornati con il favore delle tenebre…
Informazioni sulla visita notturna alla Rocchetta Mattei
Vi avevamo già raccontato della nostra visita alla Rocchetta in un nostro precedente articolo. Non eravamo riusciti a rimanere immuni ai suoi misteriosi racconti e così ci eravamo arrivati durante una visita alla città di Bologna. Proprio in questa occasione ci avevano informato sulla possibilità di visite notturne di durata superiore, con un’attenzione particolare per i dettagli esoterici ed i misteri ad essi legati e con un corposo buffet di benvenuto. Ci avevano infine convinto con l’allettante promessa di visitare anche alcune stanze escluse alla visita pomeridiana che, a loro dire, sono di un’infinita bellezza. Il tutto a 20€ invece che 10€. Ma per tutto questo ci sembrava veramente una cosa regalata. E così non ci è rimasto altro che tornare a casa e, presi ancora dall’euforia che la Rocchetta Mattei ci aveva trasmesso, prenotare la prima visita con i posti liberi.
Una piccola delusione…
Però…onde evitare a voi la nostra delusione, vi diciamo subito che non ci è stata detta esattamente la verità. La visita in notturna ha effettivamente una durata maggiore (due ore e mezzo contro l’ora e mezzo della diurna), i dettagli esoterici non sono certamente mancati (forse sono stati anche troppi) e non è mancato nemmeno il buffet (anche se si tratta di un bicchiere di spritz/analcolico con patatine e tramezzini di contorno), ma la cosa che più ci ha deluso è stata la visita delle stanze. Le stesse identiche dell’altra volta!
…per una splendida causa!
Fatto sta che vedere la Rocchetta Mattei di notte, tutta illuminata e con la Luna alta nel cielo che vi guarda è sicuramente un’esperienza magica e siamo stati lo stesso felici di essere nuovamente entrati nel suo alone di mistero. Inoltre i soldi delle visite (sia pomeridiane che notturne) vanno alla fondazione Archivio Museo Cesare Mattei O.N.L.U.S., che ha preso a cuore la salvaguardia del castello, cercando anche di recuperare i vecchi beni del Conte ormai finiti chissà dove e di indagare al fine di scoprire più dettagli nascosti possibili. Pensate che se ad oggi è possibile visitare la splendida Rocchetta Mattei (che era prossima al crollo) è anche merito loro e dei loro predecessori di “SOS Rocchetta”. Abbiamo dunque contribuito volentieri a dare una mano a questa causa. Bellezze così dovrebbero esistere in ogni città!
Come visitare la Rocchetta Mattei
Innanzitutto, vi diciamo che la Rocchetta non puo’ essere visitata in autonomia. L’unico modo per visitarla è prenotare una visita tramite la pagina web ufficiale. Il costo del biglietto intero è di 10€ per la visita diurna (solitamente effettuata il sabato e la domenica, tranne in alcuni casi eccezionali in cui si svolge anche durante i giorni lavorativi) oppure 20€ per la visita in notturna che sarà effettuata il 1° ed il 3° venerdì dei mesi di Giugno, Luglio ed Agosto 2018. La troverete aperta al pubblico anche per fantastici eventi, come concerti all’aperto, spettacoli teatrali e molto altro ancora (che potete trovare elencati a questa pagina).
Il problema più grande? Trovare un posticino libero! Infatti dal 2015, giorno di apertura al pubblico della Rocchetta, mai (e diciamo MAI) è rimasto un posticino vuoto nelle visite. Se avrete modo di trovare qualche posto libero vi basti sapere che la Rocchetta Mattei è situata nella frazione di Riola, nel comune di Grizzana Morandi, ad un’ora e mezza sia da Bologna che da Pistoia. Per tutti gli altri dettagli sulla Rocchetta e sul come raggiungerla vi rimandiamo all’altro nostro articolo dove tutto è spiegato minuziosamente.
Cosa visitare nelle vicinanze della Rocchetta Mattei
Come avrete potuto dedurre, la visita in notturna alla Rocchetta Mattei inizia dopo cena, perciò se deciderete come noi di arrivare il pomeriggio, abbiamo qualche bel posticino da consigliarvi nelle vicinanze. Borghi medievali, percorsi per camminare, luoghi per ammirare il paesaggio ma anche per rilassarsi beatamente sulle sponde di un lago.
Il Lago di Suviana ed il borgo di Bargi
La nostra prima tappa è proprio il Lago di Suviana, un lago artificiale formatosi a seguito della costruzione di una diga, dove pace e tranquillità regnano sovrane. Dalle sue spiagge potrete godere di una vista ristoratrice mentre prendete il sole, oppure potrete dilettarvi facendo sup, canoa o altre attività meno rilassanti. Lungo le sue sponde non mancano punti ristoro, bagni attrezzati o spiagge libere e sentieri per bellissime e rilassanti passeggiate.
A pochi chilometri da qui non perdetevi una visita al piccolo borgo di Bargi. La vista dalla sua Chiesa Parrocchiale dei Santi Giacomo e Cristoforo è semplicemente stupenda. Ci sarebbe piaciuto visitarne anche l’interno, ma è aperta solo raramente, in occasione delle celebrazioni religiose. Entrambe piacevolissime scoperte, che avremmo voluto goderci ancora di più se non avessimo avuto la visita alla Rocchetta già programmata.
La montagna Montòvolo ed il suo Santuario
Noi prima della visita alla Rocchetta non ne avevamo mai sentito parlare, ma a quanto pare la montagna Montòvolo (962 m) è un luogo dove si incontrano due meridiani e che sprigiona energia positiva dai tempi dei tempi. Per questo Montòvolo è stata definita da sempre “Montagna Sacra” ed ecco perché, nei secoli, qua sopra sono sorti Templi Pagani, Chiese ed addirittura un Centro Oracolare Etrusco. Ed indovinate oggi cosa troviamo sulla sommità del Montòvolo? Un Santuario!
Conosciuto come il Santuario della Santa Maria della Consolazione di Montòvolo (912 m), l’edificio religioso è nel comune di Grizzana Morandi ed è raggiungibile dall’abitato di Campolo con un bel trekking. Noi visto il poco tempo a disposizione siamo saliti in macchina; la strada è un po’ dissestata ma non presenta particolari problemi. Arrivati sulla cima c’è un grande parcheggio e da qui si prosegue a piedi per circa 200 metri. Oltre a percepire la grande quantità di energia, da quassù si ha una vista sull’Appennino bolognese che è di quelle che tolgono il fiato. Sarà stato il paesaggio, forse sarà stato il bel Santuario o forse ancora sarà stata la bellezza inaspettata del posto, ma noi, energia positiva o no, qua ci siamo sentiti “rinascere”.
Oltre a tutte le cose sopraelencate, sulla montagna è inoltre possibile esplorare i vari percorsi nel bosco circostante. Percorsi che noi, per questioni di tempo, non abbiamo avuto l’onore di conoscere. E quindi lo ridiciamo anche stavolta: qua torneremo sicuramente! Anche perché oltre alla natura è possibile visitare l’interno del Santuario, trovato da noi chiuso. Se volete trovarlo aperto dovrete venire sul Montòvolo da maggio a settembre nei giorni venerdì, sabato e domenica, dalle 10:00 alle 17:00. Ingresso gratuito.
Il piccolo borgo di La Scola
Siamo già pienamente soddisfatti della nostra visita all’Appennino bolognese ma per trascorrere l’ultima mezz’ora prima della visita alla Rocchetta Mattei ci siamo voluti concedere anche una passeggiata in un borgo medievale della zona. Situato sempre in Grizzana Morandi (ma senti te quante bellezze ha questo comune) questo paesino stupisce appena arrivati alle sue porte.
Oggi non c’è nessuno, nemmeno gli abitanti. Siamo solo noi due. Ma le strette viuzze, le case ordinate (decorate da fiori coloratissimi e da vecchie cassette delle lettere) ed i portoni che ne risaltano la bellezza riescono a dare vita a tutto ciò che ci circonda. Qui dentro è impossibile sentirsi soli. Un cipresso di ben 700 anni grande ed imponente e tanti scorci affascinanti, pur nella loro semplicità, ci hanno dato l’impressione che a La Scola la notizia della Scoperta dell’America non sia mai arrivata e che tutto si sia fermato al Medioevo. Un posto piccolo, semplice, ma che ci ha colpiti con la sua tranquillità e semplicità e che vi consigliamo di visitare, se di passaggio.
La nostra visita in notturna alla Rocchetta Mattei
Avremmo voluto scoprire tanti altri luoghi nelle vicinanze, ma il “tempo libero” a nostra disposizione è terminato; siamo finalmente pronti per ripetere la visita alla Rocchetta Mattei. La raggiungiamo quando il sole si accinge a salutarci dietro le montagne ed inizia ad affiorare il buio. La particolare conformazione dello scoglio sopra il quale si erge la Rocchetta fa sì che da qui le stelle si vedano meglio che in qualsiasi punto circostante e Sirio è già riconoscibilissimo sù nel cielo.
La guida è all’ingresso, come se stesse aspettando proprio noi, e poco dopo averla raggiunta inizia la storia della Rocchetta Mattei vista dal “suo” punto di vista. Ci tiene subito a sottolineare che il castello puo’ essere interpretato come un enorme libro di roccia che sulle sue “pagine” riporta una splendida storia con protagonista l’ermetismo. Qua, nel Medioevo, vi era un vero e proprio castello che però andò completamente distrutto. Mattei recuperò i resti delle due torri Matildiche per recuperare il passato filosofico e storico del luogo. I racconti e le curiosità si susseguono uno dietro l’altro, senza tregua, fino a che, entrati dalla porta d’ingresso alla Rocchetta, è già il momento di sfamarci con il modesto buffet. Mangiamo velocemente, quasi ingozzandoci, perché abbiamo voglia di leggere più pagine possibili di questa fiaba incantata.
La prima multinazionale del farmaco
L’elettromeopatia, la disciplina inventata dal Mattei, che non era un medico di professione, divenne estremamente rinomata ai suoi tempi. Egli, prima di molti altri, si servì di strumenti di marketing che oggi sono alla base del successo delle grandi multinazionali. Strumenti che egli stesso inventò e mise in pratica. Ad esempio, creò un brand ben riconoscibile ed originale, ovvero la Rocchetta stessa. Infatti, si pensa che la forma particolare e così facilmente riconoscibile del castello sia stata ideata dal Conte proprio perché potesse imprimersi nella memoria di chiunque la vedesse.
L’immagine della Rocchetta era dunque il marchio stampato sulle sue medicine pronte a sbarcare in tutto il Pianeta Terra. Diventata oramai una vera e propria multinazionale, creò oltre 100 depositi in tutto il mondo per poter meglio distribuire il suo farmaco, facendolo arrivare così a toccare tutti e 5 i Continenti. E non è tutto. Fece anche tradurre quello che oggi chiamiamo “bugiardino” in tutte le lingue esistenti di quell’epoca e tenne una fitta corrispondenza con i dottori che somministravano il farmaco nelle varie città del mondo per spiegarne il funzionamento. Mattei è stato realmente il primo imprenditore ad aver creato una società mondiale e si puo’ dire che abbia inventato la prima multinazionale del farmaco. Ad oggi sembra una cosa banale, ma nel XIX secolo non lo era affatto. Tanto di cappello al Conte!
Per essere venduto e comprato il tutto il mondo, dovrà essere stato un farmaco miracoloso quello derivante dall’elettromeopatia. Si narra che curasse mal di testa, raffreddore, febbre e, udite udite, i tumori! Parliamo al passato poiché Cesare Mattei, dopo un tentato avvelenamento per mano del figlio, ha deciso di non dar in eredità a nessuno la ricetta del suo strabiliante prodotto. Se lo portò con sé nella tomba, per il resto dei giorni a venire. Chissà come sarebbe stato il mondo della medicina (soprattutto il ramo dell’oncologia) se l’elettromeopatia fosse sempre qui tra noi. Peccato poterselo solo immaginare…
Cesare Mattei, un illuminato o un pazzo?
Per i suoi compaesani Mattei non era altro che uno “strano” che si era costruito un castello altrettanto strano in un posto molto strano e che professava una medicina ancora più strana. Una storia un po’ strana, non trovate? Lui, invece, si riteneva un vero e proprio Illuminato; però non un Illuminato come lo definiamo oggi (individuo facente parte di una società segreta complottista) ma come una persona mandata da Dio con il compito di tramandare dal passato al futuro le idee dell’ermetismo. Chi o cosa fosse il Conte, forse non lo sapremo mai, ma sicuramente ci ha lasciato un bellissimo castello e tante meravigliose storie da far conoscere a più persone possibili.
Curiosità sullo stile della Rocchetta Mattei
Un occhio attento si sarà accorto certamente di un particolare: perché la Rocchetta Mattei è costruita interamente in stile moresco, pur trovandosi in Italia? Beh, perché questo è uno stile altamente simbolico ed il Conte amava alla follia la simbologia. Mattei usa il moresco per costellare la Rocchetta di simboli nascosti, per mostrarci una cosa quando in realtà vuole dircene un’altra. “Niente è come sembra” (la frase preferita del Conte), ma niente è lasciato al caso. Il numero delle pareti di ogni stanza, il numero degli scalini, tutto ha un significato nel disegno di Mattei e quando ce ne accorgiamo, capiamo anche che la follia è spesso e volentieri sinonimo di genio. Il folle genio Conte Cesare Mattei.
Non vogliamo anticiparvi altro…
Sarebbero tante le cose da farvi conoscere, troppe le cose da raccontarvi, ma è inutile svelarvi il tutto. I segreti della Rocchetta avranno un maggiore valore se li sentirete sussurrare mentre state ammirando di persona il Castello. Che sia di mattina, di pomeriggio, di notte o all’alba. La sua bellezza non eguaglia quella del Castello di Sammezzano, ma i suoi misteri intriganti vi faranno interrogare a lungo sulla soluzione di questo grande enigma di roccia. Benvenuti del mondo dell’elettromeopatia. Benvenuti nel mondo del Conte!
Pensare che l’abbiamo qui, a pochi chilometri da casa, e non abbiamo ancora avuto modo di visitarla…è quasi incredibile!
In effetti ci stiamo pensando da un po’, ma pensa e ripensa, trovare posto è quasi un’impresa. Però quanto è affascinante! E di notte ancora di più, come si legge dal vostro racconto e dalle bellissime foto!
…E che bello Bargi, il Lago di Suviana e il borgo di La Scola, dove stare in completa solitudine…un vero sogno! 😉
Quante meraviglie che abbiamo in Italia, tante ancora poco conosciute.
Ciao ragazzi, e grazie per i vostri consigli sempre speciali!
Spesso anche a noi succede di tralasciare le cose vicine perché “tanto possiamo andarci quando vogliamo”, ma in questo caso vi consigliamo di prenotare presto visto che i posti vanno a ruba e non è facile riuscirci. La Rocchetta al momento è salva, ma appartiene sempre ad una banca che voleva farne un resort di lusso! quindi magari se aspettate troppo vi toccherà pagare la notte a caro prezzo! la prossima volta che andiamo ad esplorare la zona comunque ve lo facciamo sapere!!!???
Oh però, avete ragione: se la proprietà è passata ad una banca si corre il serio rischio che l’opzione resort di lusso non sia così remoto! Dobbiamo darci una mossa amici, grazie per la soffiata!! ?
Certamente la prossima volta che siete in zona ci sentiamo, lo stesso vale se veniamo noi da voi…fra un po’ perché adesso siete a Perth e non credo che riusciremo a raggiungervi a breve! ?
Ciao ragazzi, buona continuazione in terra australiana! ✌?
Anche i figuranti in costume con il musical! Direi che la possibilità di passeggiare questa insolita dimora ascoltando gli echi della storia del suo altrettanto insolito padrone vale la delusione della visita agli stessi ambienti. Però lo spritz con le patatine ennò cavolo! Io avrei preteso un menù composto da gn’Occhi alla sorrentina, vellutata di cervello e dessert di setteveli alla ragnatela ? Scherzo, è un compromesso godibilissimo, che atmosfera!!!! Chissà se riuscirò un giorno a conciliare un passaggio da queste parti + visita notturna! Buon fine settimana ragazzi!
Potendo scegliere rifaremmo sicuramente la visita in notturna…il problema della Rocchetta e dei suoi misteri è che poi vorresti davvero conoscerli tutti e scuriosare ovunque alla ricerca della soluzione all’enigma del conte! Speriamo che tu riesca nell’impresa! ??? proveremo a proporre un cambio di menù!!! Buon week end!!! 😀