La Liguria è una delle più piccole regioni italiane, ma nel suo territorio si concentrano borghi di rara bellezza che hanno fatto sognare innamorati, poeti e visitatori di tutto il mondo. Fra le tante bellezze della regione, le Cinque Terre sono senz’altro le più conosciute, ed a ragion veduta aggiungeremmo.
Monterosso, Vernazza, Corniglia, Manarola e Riomaggiore, cinque piccoli borghi, tutti con caratteristiche differenti, uno più bello e colorato dell’altro, che si affacciano sul cristallino Mar Ligure. Non per niente nel 1997 l’UNESCO le ha nominate Patrimonio dell’Umanità. Ma c’è un’altra cosa per cui apprezzare questo magnifico tratto di costa: è possibile visitare tutti e cinque i borghi anche in un giorno. Come? Vi basterà continuare a leggere.
Perché il nome Cinque Terre?
Le Cinque Terre si chiamano così perché ognuna di esse è un piccolo mondo a sé stante. Dovete pensare che quando sono nate i collegamenti fra di esse erano perlopiù inesistenti. Gli abitanti si spostavano fra l’una e l’altra percorrendo ripidi sentieri di montagna, oppure, quando possibile, utilizzando il mare. Il fatto che fossero perlopiù isolate ed ognuna con le proprie caratteristiche ha fatto sì che fin dall’antichità si pensasse ad esse come a vere e proprie terre. La parola “terra” ci fa pensare a territori lontani, da esplorare, ma anche al senso di appartenenza con il proprio territorio, la propria terra. Mai nome fu più indovinato.
Una data infelice per le Cinque Terre
25 ottobre 2011. Forse per voi è un giorno come tanti altri, ma per gli abitanti delle Cinque Terre questa è una di quelle date che rimarranno per sempre impresse nella memoria. In questo giorno una violenta alluvione si è abbattuta sull’intero Parco Nazionale. Tredici persone hanno perso la vita ed i danni sono stati ingenti. In poco più di due anni, grazie all’aiuto di tantissimi, è stato possibile far “rinascere” le Cinque Terre in modo da farle tornare identiche a come erano prima del disastro. Se non avevate mai sentito parlare dell’alluvione o non avevate mai visto foto o video di quella terribile giornata, cliccando qui potrete capire in che stato versavano i borghi e come sono stati perfettamente ristrutturati.
Pensare che nel nostro Paese si trovano zone che dopo eventi catastrofici, come il terremoto dell’Aquila, non hanno avuto la stessa fortuna, ci fa tanta tristezza. Oppure basti pensare al meraviglioso Castello di Sammezzano, che nonostante l’enorme interesse suscitato versa in condizioni disperate, a rischio crollo e vittima di vandalismi e depredazioni continue.
Come raggiungere le Cinque Terre
Ad oggi non possiamo dire che le Cinque Terre siano collegate male fra loro. I collegamenti ci sono e di ogni tipo: sentieri, strade percorribili in macchina, treno, oppure, come si faceva anticamente, via mare. Ma qual è il modo più veloce e comodo? Sicuramente il treno. Raggiungerle in macchina significherebbe dover affrontare strade di montagna, strette e piene di curve, per poi giungere alle porte dei borghi (l’ingresso ai centri abitati è consentito ai soli abitanti) e doversi preoccupare di trovare parcheggio, per niente facile da queste parti.
Perciò vi consigliamo vivamente di prediligere il treno come vostro mezzo di trasporto. Veloce, economico ed ecologico. La cosa più intelligente da fare è arrivare alle stazioni subito al di fuori delle Cinque Terre (Levanto per chi viene da Nord e La Spezia per chi da Sud) e da qua prendere uno dei tanti treni regionali che raggiungono i vari borghi in pochissimo tempo. Non preoccupatevi, i collegamenti sono frequenti (almeno un treno ogni quarto d’ora) e a queste due Stazioni troverete tutto il necessario per organizzare al meglio una stupenda giornata ligure.
Come spostarsi alle Cinque Terre
Il Parco Nazionale delle Cinque Terre è stato istituito solamente nel 1999 ed è il parco più piccolo, ma anche il più densamente popolato, presente in Italia. Come vi dicevamo prima, le Cinque terre sono collegate fra loro in maniera impeccabile (tranne per qualche sentiero purtroppo temporaneamente chiuso) ed è possibile utilizzare qualsiasi mezzo vi venga a mente (no, l’aereo ancora no).
Noi suggeriamo di spostarvi da un borgo ad un altro (almeno una volta) a piedi, attraverso il “Sentiero Azzurro” (SVA, ovvero l’ex n° 2), così da poter ammirare i borghi da altri fantastici punti d’osservazione. Camminando potrete anche vedere come nel corso dei secoli gli abitanti della zona sono riusciti a modellare le colline a picco sul mare, creando delle terrazze coltivabili, dette “ciàn”. In questo piccolo ma conosciutissimo angolo di Italia è stupendo conoscere a pieno tutti e cinque i paesini, ma è altrettanto bello organizzare la visita tenendo conto delle proprie necessità e dei propri limiti. Qua alle Cinque Terre tutto questo è possibile e noi ci teniamo a venirvi in aiuto.
Esplorare le Cinque Terre a piedi acquistando la Cinque Terre Trekking Card
Se pensate di raggiungere i borghi senza l’aiuto del treno, e volete godervi qualche percorso da borgo a borgo all’interno del Parco (sono tutti a pagamento), potete acquistare la “Cinque Terre Trekking Card”. La carta include l’accesso all’interno del Parco Nazionale delle Cinque Terre, l’utilizzo gratuito dei servizi bus, la partecipazione alle visite guidate “Cinque Terre Walking Park” e molto altro ancora. Il costo per un giorno è di 7,5€ per gli adulti e 4,5€ per i bambini (2 giorni = 14,5€ per gli adulti e 7,20€ per i bambini, ecc…). Potete trovarla nei Centri di Accoglienza sparsi per La Spezia, Levanto e tutte le Cinque Terre (che si trovano quasi sempre in corrispondenza delle Stazioni Ferroviarie) o ancor più semplicemente potrete acquistarla online saltando così la lunga fila di attesa. Se ve ne foste dimenticati non disperate, questa Carta (non quella per il treno) puo’ essere acquistata anche all’inizio del “Sentiero Azzurro”, ovvero il percorso che collega i cinque borghi. Vi rimandiamo comunque al sito ufficiale, dove trovate tutti i dettagli e tutti i servizi offerti dalla Carta.
Informazioni utili per i percorsi del “Sentiero Azzurro” delle Cinque Terre
Prima di affrontare un trekking all’interno del Parco sono necessari alcuni accorgimenti. Innanzitutto dovrete controllare le condizioni meteorologiche, poiché in caso di allerta arancione o rossa i sentieri potrebbero non essere praticabili. Informatevi presso i Centri Accoglienza del Parco Nazionale delle Cinque Terre quali percorsi sono aperti e quali invece sono chiusi. Alcuni, come la famosissima Via dell’Amore (quella che collega Riomaggiore a Manarola) o il sentiero da Manarola a Corniglia, sono chiusi e lo saranno ancora a lungo.
P.S.: la Via dell’Amore è percorribile solo per un breve tratto da Manarola fino ad un piccolo bar. La parte migliore è però chiusa da un cancello e lo rimarrà fino al 2021. Il tratto da Manarola a Corniglia dovrebbe essere riaperto invece nel 2019.

Una utile e simpatica mappa per avere un’idea di quanti altri percorsi esistano all’interno del Parco. Clicca e scaricala!
Se optate per uno dei tanti altri sentieri aperti ricordatevi che anch’essi sono percorsi di montagna, in molti casi a strapiombo sul mare e in alcuni casi privi di protezioni. Sono dunque necessarie calzature e abbagliamento adatti. Noi abbiamo percorso il sentiero che collega Monterosso a Vernazza e non abbiamo riscontrato alcun tipo di difficoltà, ma questi percorsi non vanno sottovalutati. Non per mettervi paura, ma più di una persona ha perso la vita facendo questi trekking, perciò meravigliatevi pure davanti agli stupendi paesaggi delle Cinque Terre…ma sempre con la giusta accortezza.
Esplorare le Cinque Terre in treno con la “Cinque Terre Treno MS Card”
Se volete seguire il nostro consiglio di spostarvi all’interno del Parco con il treno dovete sapere che non siete costretti ad acquistare ogni volta un biglietto diverso (al costo di minimo 5€ a corsa), ma potrete molto più semplicemente acquistare la “Cinque Terre Treno MS Card”. Come quella del Trekking potete trovarla nei Centri di Accoglienza sparsi per La Spezia, Levanto e tutte le Cinque Terre (che si trovano quasi sempre nelle Stazioni Ferroviarie) o ancor più semplicemente comprandola online e saltando così la lunga fila di attesa che molto spesso è possibile trovare agli sportelli.
Con questa speciale Carta avrete tutti i servizi già compresi nella Trekking Card (ingresso ai percorsi del Parco, autobus gratuiti, ecc…) ed in più potrete prendere tutti i treni Regionali e Regionali veloci della linea La Spezia – Levanto (e viceversa), tutte le volte che vorrete. Il costo della carta varia a seconda dell’afflusso delle persone (qui nel dettaglio) e negli ultimi anni, specialmente dal 2024, i prezzi sono aumentati esponenzialmente: nei periodi di alta affluenza (nella Fascia C) è di 32,50€ a persona per un giorno (2 giorni = 59€; 3 giorni = 78,50€); con la media affluenza (Fascia B) è rispettivamente di 27€, 48,50€ o 65,50€; con la bassa (Fascia A) si arriva a 19,50€, 34,00€ o 46,50€. I ragazzi dai 4 ai 12 anni e gli over 70 pagano qualcosa di meno, mentre è prevista una speciale offerta per le famiglie che comprende due adulti e due ragazzi dai 4 ai 12 anni. Cosa molto importante (e per noi con poco senso): qualsiasi Card ha validità solare! Ovvero scadrà sempre alla 00:00 del giorno di scadenza: se quindi, acquistando il biglietto di un giorno, timbrerete alle 20:00, questa durerà appena 4 ore. Per farvi capire il tutto nel miglior modo, vi rimandiamo anche stavolta al sito ufficiale, dove trovate tutti i dettagli e tutti i servizi offerti dalla “Cinque Terre Treno MS Card”.
Spostarsi in battello alle Cinque Terre
Eh, già, è possibile andare alla scoperta delle Cinque Terre anche con un mezzo speciale, il battello. Non è di certo il mezzo più comodo per spostarsi tra i vari borghi ma siamo sicuri che dal mare la vista sia meravigliosamente bella. Il servizio è disponibile solo per l’alta stagione e per non confondervi con troppi dati vi linkiamo la pagina del sito “Best of CinqueTerre” dove trovate tutte le informazioni ed i prezzi sul trasporto acquatico in questione. Ci sono anche crociere per esplorare le Cinque Terre con partenza da La Spezia. Qualsiasi mezzo vi venga in mente state pur certi che lo troverete!
Invece del battello preferite il kayak? Abbiamo il tour adatto a voi!
Il nostro itinerario di un giorno alle Cinque Terre
Fino ad ora vi abbiamo dato più informazioni possibili su come raggiungere le Cinque Terre e come spostarvi fra l’una e l’altra, ma qual è la soluzione che abbiamo scelto noi? Iniziamo subito con il dirvi che vedere tutto e bene in un giorno è più che possibile, ma che se si decide di fare tutti i percorsi a piedi (quelli aperti) il rischio di tornare a casa e dormire fino al pomeriggio del giorno dopo è alto. Noi mixando i percorsi a piedi con il treno siamo partiti dalla stazione di La Spezia (direzione Cinque Terre) alle 09:55, e siamo ritornati al punto di partenza esattamente alle 20:15, ma naturalmente se non avete problemi di tempo e di portafogli è più che preferibile dormire qua almeno una notte. Comunque la nostra giornata si svolta più o meno così…

Qualcuno intanto vuole mica un delizioso limone ligure?
Il treno, la migliore soluzione
Raggiungiamo La Spezia in macchina, parcheggiamo l’auto nel parcheggio interrato della stazione (dalle 8:00 alle 20:00 = 1,50€ l’ora; dalle 20:00 alle 8:00 = 0,60 € l’ora) e una volta raggiunti i binari capiamo subito quale sia il Centro d’Accoglienza per l’acquisto delle Cinque Terre Card; quello con una decina di persone in fila. In poco meno di mezz’ora stringiamo tra le mani la nostra Cinque Terre Treno MS Card (16€ per un giorno) e non ci resta che aspettare il prossimo treno.
Iniziamo la nostra visita alle Cinque Terre da Monterosso, la più distante da La Spezia nonché la più popolosa tra le cinque località. La raggiungiamo dopo 25 minuti di treno e dopo averla esplorata nel dettaglio ci incamminiamo verso Vernazza tramite un bellissimo trekking che ci regala viste mozzafiato. Per raggiungere le altre “Terre” ci siamo invece sempre spostati in treno. La giornata che abbiamo scelto non è delle migliori (pioggia e cielo coperto) quindi abbiamo sfruttato il treno per ottimizzare i tempi e riuscire ad ammirarle tutte. Non vi nascondiamo che anche così facendo la giornata è stata faticosa ed impegnativa, ma le Cinque Terre sono uniche e vederle così, una dietro all’altra, è qualcosa di indimenticabile. Non ci resta quindi che andare a scoprire una ad una da vicino queste perle rare.
1° tappa – Monterosso al Mare
Il borgo che ispirò il premio Nobel Eugenio Montale e la stesura di tante delle sue poesie della raccolta “Ossi di Seppia” ci accoglie con una pioggerellina fine, ma insistente, che non placa però la nostra voglia di esplorare. Dalla stazione passeggiamo sul lungomare incredibilmente “vuoto”, dove al posto degli ombrelloni uno sopra all’altro, tipici dell’estate, troviamo pochissime persone che come noi sono alla scoperta del bel borgo. Arriviamo alla Statua di Nettuno (o del Gigante), figura caratteristica di Monterosso e da qua raggiungiamo il Parco Letterario Eugenio Montale. Da qui si puo’ ammirare (solo dall’esterno) la Villa delle Palme, residenza estiva dell’illustre poeta.
Guardandoci attorno non è difficile capire come Montale abbia tratto ispirazione da tanta bellezza. E così ci andiamo a perdere fra le vie strette del borgo e ci lasciamo incantare dalla miriade di fiori che lo rendono ancora più colorato. Sentiamo il profumo dei limoni e quello della panetteria all’angolo, ci godiamo il rumore della pioggia che bagna tutto giocando con i fiori che incontra sul suo percorso. Naturalmente vi auguriamo di arrivare qui in un giorno di sole splendente, dove i colori la faranno da padrone, ma essere pronti ad ogni evenienza è importante per saper cogliere l’essenza dei luoghi. È per questo che non ci facciamo abbattere dal tempo. Il nostro primo acquisto a Monterosso? Un bell’impermeabile…noi il trekking lo vogliamo fare!

Il diluvio ci ha reso impossibile fare le foto al lungomare di Monterosso, ma in compenso ci siamo divertiti a fare numerosi scatti ai vicoli del borgo…
Da Monterosso a Vernazza tramite il “Sentiero Azzurro”
Con i nostri nuovi impermeabili e con un abbigliamento altamente sconsigliato ci prestiamo ad affrontare un meraviglioso percorso di 3.3 km che in poco più di un’ora (massimo 100 minuti) ci porterà a raggiungere Vernazza. L’inzio si trova proseguendo per la strada che porta al “Ristorante Belvedere”; passato quest’ultimo i cartelli vi guideranno in maniera impeccabile all’interno del percorso.
Finito l’asfalto il terreno si presenta un po’ scivoloso (fino a 10 minuti fa stava diluviando), ma perlomeno il tempo tiene lontane le centinaia di visitatori dell’alta stagione e ci possiamo così godere scorci mozzafiato in momenti di totale intimità. In questo percorso potrete ammirare i bellissimi terrazzamenti tipici della zona (i “ciàn”), scogliere a picco sul mare e tanta, tanta, fantastica natura. Improvvisamente, dopo una lunga salita, ecco Vernazza che fa capolino ed un punto panoramico è messo lì apposta per farcela ammirare in tutto il suo splendore. Pian piano che ci avviciniamo la vista diventa sempre più bella e incredibilmente anche la pioggia ci saluta e ci lascia godere della piccola baia in tutto il suo splendore.

Fradici ma felici!
2° tappa – Vernazza
Vernazza è stata la località che ha subito i danni maggiori durante l’alluvione di quel maledetto 25 ottobre. Ci meraviglia vedere come sia stata impeccabilmente ricostruita. Vederla oggi così bella e splendente ha quindi tutto un altro sapore. Scesi all’altezza del mare ci sediamo sul porticciolo per ammirare la vista davanti a noi: la bellissima Chiesa di Santa Margherita d’Antiochia domina la piazza che si affaccia sul mare. I colori sono bellissimi. I turisti affollano la spiaggetta ed i ristoranti della piazza, e si sente odore d’estate anche se ancora siamo nel cuore della primavera. E pensare che poco prima stavamo imprecando contro quella pioggia tutt’altro che estiva.

Questa incredibile vista è possibile vederla anche prendendo il Sentiero Azzurro da Vernazza e camminando in salita per poco più di 10 minuti. Da fare assolutamente!
A Vernazza sono imperdibili la visita e la vista dal Castello di Doria. Pagando solo 1,5€ avrete accesso ad uno dei punti panoramici più belli delle Cinque Terre. Per salire sull’antica torre bisogna percorrere una stretta scala mettendosi d’accordo con quelli che scendono. Non essendoci nessuno a dirigere il traffico a volte l’attesa puo’ diventare lunga. Ma noi siamo talmente ammaliati da tanta bellezza che potremmo aspettare qua anche tutta la vita! Ammirata la vista spettacolare dal castello riscendiamo e ci dedichiamo alla nostra attività preferita. Quale? Perdersi fra i vicoli e le strette vie che dal mare salgono verso le colline che abbracciano questi piccoli mondi antichi.

Dal torrino del castello, Vernazza sembra ancora più affascinante
Dopo aver girato Vernazza in lungo e in largo tanto da esserne pienamente soddisfatti ci dirigiamo verso la Stazione del borgo per raggiungere la nostra prossima tappa. Corniglia, l’unica delle Cinque Terre che non è bagnata dal mare.
3° tappa – Corniglia
Giunti alla stazione di Corniglia potrete scegliere se attendere il bus (gratuito con una de La Cinque Terre Card) che vi condurrà fino al centro del Paese o se raggiungerlo a piedi. Visto che non c’erano troppe persone in attesa e che il bus è arrivato dopo 30 secondi dal nostro arrivo, noi abbiamo scelto di fare l’andata (in leggera salita) su quattro ruote ed il ritorno (in discesa) a piedi. Ma se doveste capitare qua in un giorno di pienone vi basti sapere che dalla Stazione del treno fino al centro di Corniglia vi sono solo 850 m (o una scala di 382 gradini).

Le case colorate, i ciàn ed il mare. Pura poesia.
Per molti Vernazza è la più bella delle Cinque Terre (le foto che si trovano in giro lo dimostrano), ma Corniglia a noi ci è letteralmente entrata nel cuore. Sarà perché è l’unica diversa, lontana dal Mar Ligure, sarà perché a noi piacciono le cose strane, sarà quel che sarà, ma la piccola terrazza arroccata sul mare che domina dall’alto il Golfo dei Poeti è una cosa che ricorderemo a lungo.
A spasso per le vie del centro i limoni emanano un dolce profumo e non possiamo non lasciarci tentare da una gustosissima granita simil-siciliana. Il luogo è “Alberto Gelateria” e ci sentiamo di consigliarvelo spassionatamente per la bontà dei suoi prodotti. Il tempo stringe e dobbiamo ancora visitare due “Terre”, quindi dopo aver esplorato tutte le viuzze che ci si paravano davanti riscendiamo nuovamente verso la Stazione. Ciuuuf Ciuuuf!
4° tappa – Manarola
Siamo alla quarta delle Cinque Terre. Siamo stanchi, è vero, ma il paesaggio e i borghi che cambiano ogni volta quasi completamente ci fanno tornare le energie per finire di scoprire il Parco. Usciti dalla Stazione ci dirigiamo subito su Via Renato Birolli, la via principale, che ci porterà fino al piccolo porto di Manarola. Percorrendo la via sembra che non siamo noi ad avvicinarci al mare, ma che il mare stia venendo verso di noi. Impossibile non corrergli incontro.
Ci troviamo così al famoso punto panoramico del borgo, dove da una terrazza in cemento è possibile godersi tutto il paesaggio per cui le Cinque Terre sono così conosciute. Inutile dirvi che anche stavolta ci perdiamo tra le vie del paese, ma oramai ci sentiamo così a nostro agio che non ci accorgiamo più neanche del tempo che passa.
Purtroppo l’attrazione principale del paese, la rinomata Via dell’Amore, è chiusa e non riaprirà prima del 2021. Questo penalizza un po’ Manarola, ma quando gli innamorati potranno di nuovo percorrere la loro via siamo certi che Manarola riprenderà il fascino di un tempo.

Manarola in tutta la sua bellezza!
5° tappa – Riomaggiore
La pioggia ha provato ad arrugginirci e farci desistere, ma con caparbietà siamo arrivati alla nostra quinta “Terra”, la splendida Riomaggiore. Scesi dal treno questo borgo potrebbe sembrare il più scarno di tutti ma non sapete quanto vi sbagliate. Da qui dovrete camminare 15 minuti fra caratteristici vicoli e strette scalinate (e dopo una giornata a piedi vi possiamo giurare che si accusano tutti) ma quando arriverete al piccolo porticciolo di Riomaggiore i vostri occhi non potranno che illuminarsi. Un’incredibile vista sulle case colorate è proprio quello che ci voleva. Dall’azzurro del cielo, si passa al verde intenso dei “ciàn”, che incorniciano la coloratissima Manarola e poi ci si immerge ancora nel blu, questa volta del mare. In acqua gli scogli creano una piscina naturale e dietro le case coloratissime ci abbracciano facendoci sembrare tutto così speciale che non abbiamo altre parole per descriverlo se non “un quadro”. Siamo parte integrante di un bellissimo quadro. Purtroppo con la facilità con la quale siamo entrati in questi cinque emozionanti dipinti tutti differenti tra loro, ne usciamo. La macchina a La Spezia ci stanno aspettando…

Se sono venute tutte così bene potrebbero farne altre due o tre di “Terre”, no?
Ma quanto sono belle le Cinque Terre!
Nonostante il brutto tempo le Cinque Terre sono riuscite a trasmetterci una bellezza non facile da trovare altrove. La pioggia battente ci ha fatto godere i borghi quasi (e diciamo quasi) in intimità, cosa quasi impossibile da queste parti. Per godere anche voi di un minimo di intimità ci teniamo a sconsigliarvi di visitarle nei giorni di domenica e nei mesi di luglio e agosto, dove potreste incappare in migliaia di persone sparse per le cinque località.
Una cosa tuttavia è certa: le Cinque Terre sono un luogo da visitare. Sono il fiore all’occhiello di una Regione che ha tanto da offrire e che ci piace tanto esplorare. Sono inoltre un bellissimo esempio per far vedere al mondo intero, ma specialmente a noi italiani, che quando vogliamo possiamo salvaguardarlo questo immenso Patrimonio artistico e culturale che ci circonda. Possiamo salvaguardare e godere della bellezza della nostra amata Italia facendo innamorare anche i turisti che qua adorano più di ogni altra cosa passare le vacanze estive. Di quante persone parliamo? Beh, solo nei mesi estivi alle Cinque Terre si hanno quasi 50.000 visitatori. Al giorno! Così, tanto per dire…
Molto bellino questo articolo. Per la prossima volta ti consiglio il sentiero che va da Corniglia a Vernazza! È molto panoramico e facile (in discesa). Sai che la numerazione dei sentieri l’ha studiata mia marito? Allora, per dovere coniugale, ti dico che la vecchia numerazione non esiste più (1,2 ecc..) è hanno tutti 3 cifre e alcuni una sigla ( SVA, AV5T)… Scusa la pedanteria! ?
Grazie mille Elena!!! Per dovere coniugale fai benissimo!?i nostri complimenti a tuo marito… e grazie dell’informazione, ce la siamo persa da dentro gli impermeabili! La prossima volta che andremo con calma ti chiederò consigli sui sentieri migliori!!!
Le case colorate a picco sul mare sono spettacolari…quasi quanto quelle di Positano (sono di parte lo so 😛 ) no dico sul serio, le Cinque Terre regalano scorci bellissimi soprattutto viste dall’alto dei sentieri come avete fatto voi. Direi che il costo del parcheggio dove avete lasciato l’auto sia abbastanza democratico rispetto ad altre destinazioni più blasonate. Comode anche le card turistiche, come ha detto Simona avete scritto un’ottima guida! 😉 E le foto hanno un fascino particolare proprio per il tempo così, mi dispiace per voi che avete beccato l’acqua 😛
Sará che ci siamo abituati al tempo pazzo della Patagonia, dove un atimmo prima splende il sole e quello dopo nevica, ma ormai un po’ di pioggia non ci ferma più!!! Leonardo ama anche quella, io sono più da temperature edtive… Ma adesso c’é il sole a Positano? Sennó corriamo!!!???
Quando guardo le foto delle cinque terre resto sempre incantata. Rio Maggiore e Manarola con i loro colori immagino siano ancora di più da toglier il fiato dal vivo. Le stradine bagnate con le luci, la foschia che avvolge tutto..sembra tutto così incantevole. Godere di queste bellezze con pochi turisti vi ha concesso la giusta intimità che fa apprezzare con il cuore e con la mente i luoghi che si visitano. Credetemi vorrei davvero visitare questo angolo di Liguria E DEVO FARLO assolutamente!
Mi ripeterò ma con le vostre informazioni siete la migliore guida che si possa leggere!
Grazie Simo!!! lo sai, i complimenti belli possono essere ripetuti all’infinito, non stancano mai!!!??? Le Cinque Terre hanno veramente un’atmosfera magica, un profumo tutto loro, dei colori che fanno bene all’anima, anche sotto la pioggia! Noi torneremo sicuramente con il bel tempo per scoprire altri percorsi…ma per adesso sembra che l’estate, anzi la primavera, non voglia proprio arrivare!!!