In Sud America abbiamo scoperto il trekking (grazie a Torres del Paine), durante la Via Francigena lo abbiamo praticato ininterrottamente per due settimane e lungo 380 km. Ormai lo abbiamo capito che il miglior modo per esplorare un posto come si deve è “camminarlo”. Ed è anche un’ottima occasione per passare una giornata con i nostri amici conosciuti proprio in Francigena. Per questo motivo ci siamo diretti verso Brescia, in Lombardia, per scoprire il Lago di Garda e potervi così raccontare di un bellissimo trekking da San Felice del Benaco a Gargnano. Borghi colorati che si tuffano in acqua, antiche limonaie, piccole botteghe dai sapori autentici, questo trekking si è rivelato addirittura migliore delle aspettative.
Un trekking (quasi) per tutti sul Lago di Garda
Iniziamo con il dirvi che la lunghezza complessiva del percorso da noi scelto è di 25 km che abbiamo percorso in circa 7 ore, con le dovute pause per le visite ed il pranzo. Attenzione, questo è un trekking di sola andata. No, non siamo ancora riusciti a toccare quota 50 km in un giorno. Il ritorno lo abbiamo fatto con un comodissimo battello che ci ha riportato da Gargnano a Portese (a poca distanza da San Felice, nostro punto di partenza). Il percorso è perlopiù pianeggiante e costeggia il lago; c’è un’unica salita con un dislivello di circa 100 metri che si supera con una ventina di minuti e che ripaga con una vista mozzafiato sul lago di Garda e sul Monte Baldo. Si puo’ anche evitarla, ma ciò costringerebbe a fare un tratto nel traffico e abbiamo preferito il percorso più sicuro.
La partenza da San Felice e l’arrivo a Salò
Appena partiti da San Felice puntiamo subito al lago di Garda e quindi ci dirigiamo verso Via delle Magnolie. La prima cosa che ci colpisce è la trasparenza dell’acqua. È ancora bassa stagione, le spiagge sono semi-deserte e la pace che regna è quasi surreale.

Peccato che faccia ancora troppo freddo per potersi tuffare
In questo clima idilliaco raggiungiamo il primo centro abitato della giornata, la piccola ma famosissima Salò. Questa cittadina, di poco più di 10.000 abitanti, al termine della Seconda Guerra Mondiale fu sede di alcuni ministeri della Repubblica Sociale Italiana, conosciuta anche come Repubblica di Salò. Avendone letto nei libri di storia e per il ruolo fondamentale che assunse ci saremmo aspettati una grande città, con palazzoni grigi e squadrati. Salò invece è un piccolo borgo, ordinato, pulito e colorato che si affaccia sul lago di Garda e che trasmette calma, tranquillità ed uno strano benessere nell’anima. Niente di più diverso dalle nostre aspettative. Ogni tanto è bello doversi ricredere.

Anche senza la vista del lago, i paesaggi sanno come rapire gli sguardi

Chi mai si sarebbe aspettato una Salò così bella e colorata?
Cosa vedere a Salò
Se siete di passaggio a Salò non perdetevi una passeggiata sul lungolago con le sue spiaggette decorate da bellissimi alberi di salice piangente. Meritano una visita anche il Duomo di Santa Maria Annunziata ed il Palazzo della Podestà, che sotto il suo loggiato ha ospitato personaggi storici come Mazzini, Cavour, Garibaldi ed il Re Vittorio Emanuele.

Lago, spiaggia con vista e salici. Cosa chiedere di più!
Per chi pensa sempre alla linea (e a come distruggerla) una colazione alla Pasticceria Vassalli è d’obbligo. In questa pasticceria troverete dolci e piccole creazioni artigianali per soddisfare anche i palati più esigenti.

Forse non si capisce ma noi qua siamo stati poco prima di Pasqua
Poi, ma solo per sentito dire, vi raccontiamo del mercato che si svolge ogni sabato mattina a Salò. Bancarelle con prodotti rinomati della zona, sapori ed odori da leccarsi i baffi, un’ampia varietà di formaggi e molto altro ancora. Non lo abbiamo visitato perché chi lo conosceva bene era certo che se ci fossimo inoltrati fra le sue bancarelle avremmo perso l’ultimo battello della sera per rientrare a San Felice. E allora “Avanti, March!”…ma non preoccupatevi, torneremo presto per darvi informazioni più dettagliate su queste leccornie!

Il lungolago di Salò è qualcosa di incredibile
Da Salò a Gardone
Ci rimettiamo in cammino per raggiungere Gardone e passiamo davanti a palazzi e ville storici. Incontriamo Villa Alba, Villa Elvira e la Villa del Sogno, chiamata così perché qui riposavano i soldati tedeschi della Wehrmacht durante i periodi di convalescenza. Ognuna di queste ville ha avuto un ruolo importante durante gli anni della Guerra. Dispiace vedere che alcune di queste versino in condizioni non proprio ottimali. Non mancano poi grandissimi alberghi e altri di più piccole dimensioni, molti dei quali abbandonati. Fiammetta, che ha una passione per i luoghi di questo tipo, si immagina già a riportarne alla vita uno, svegliandosi la mattina presto per fare una passeggiata sul lago prima di preparare la colazione per i suoi ospiti. Certo, magari, fra 30-40 anni, c’è ancora tempo prima di vivere a questi ritmi rallentati; il Mondo ha tanto ancora da farci vedere.

Villa Alba ha sicuramente visto giorni migliori
Da Gardone a Toscolano Maderno
Anche il centro di Gardone non ci delude, edifici coloratissimi, piccole chiesette dall’aspetto elegante e l’onnipresente lago di Garda a dare luce e vita a tutto. Durante il cammino decidiamo anche di fermarci alla Pasticceria Da Carlo per un ottimo pranzo a base di pizza e dolci (non sia mai che si perda qualche grammo nel camminare).

Ogni paesino ha una carattere ed una bellezza sempre differenti dagli altri
Lasciato il paese, prima di entrare a Toscolano Maderno, vediamo per la prima volta una “Limonaia”, un tipo di costruzione che caratterizza la maggior parte dei paesi affacciati sul lago. Dovete sapere che il clima qui è particolarmente favorevole alla produzione di agrumi ed un tempo i limoni del Garda venivano esportati nel Nord Europa e giungevano fino in Russia. Oggi le limonaie sono state in gran parte abbandonate ed è un vero peccato perché oltre a produrre frutti buonissimi sono anche bellissime architettonicamente. Eccovene un esempio, la Limonaia di Palazzo Bulgheroni.

Chissà quanto doveva essere bello tutto colorato dai gialli limoni…
Una salita che ripaga della fatica
Dopo aver passeggiato per il centro di Toscolano Maderno arriva il momento di abbandonare il centro per evitare un tratto lungo la provinciale, troppo trafficata. È qui che ha inizio l’unico tratto di salita di cui vi parlavamo all’inizio. Ci dirigiamo dunque verso Pulciano per intraprendere una “Romantica passeggiata con vista lago”, come suggerito dal cartello. Salendo salendo, raggiungiamo un bellissimo punto panoramico, ma non finisce qui. Improvvisamente, veniamo catapultati nuovamente in Toscana: ma che ci fa “Cecina” qui?

Per il punto panoramico bisogna seguire per Pulciano. O per New York se preferite…

Ve l’avevamo detto che ne valeva la pena

Ce la ricordavamo più vicina al mare che al lago…
La vista da quassù è semplicemente spettacolare e troviamo una sorpresa dopo l’altra sul nostro cammino. Un piccolo borgo, una porta che affaccia su un cortile, una cappella che sorge in mezzo al nostro cammino, una bellissima chiesetta che ci accoglie dopo un ultimo breve tratto di salita, che posti meravigliosi! Ma il lago e le sue acque chiare e trasparenti (che per il Petrarca erano “Chiare, fresche e dolci”) ci richiamano a sé e così scendiamo nuovamente fino a raggiungere Bogliaco e la bellissima Spiaggia del Corno.

Complimenti per la vista, spiaggia del Corno!
Bogliaco è tutto da scoprire
Anche questo piccolo borgo è molto caratteristico. Nella Piazza principale le barche tirate in secca vengono risistemate prima di solcare nuovamente le acque del lago. Dal suo porticciolo parte la Centomiglia, una delle più importanti gare veliche d’Europa, che si tiene nel mese di settembre. Questo è un posto per perdersi e sognare. Camminando fra le piccole e strette vie se ne trovano molte che arrivano fino al lago, creando piccoli ingressi che sembrano dei piccoli quadri colorati. Per terminare in bellezza la maestosa Limonaia “La Malora”, risalente al XVI secolo, è uno spettacolo che non potete perdervi. Aperta tutti i giorni dalle 10:00 alle 12:00 e dalle 16:00 alle 18:00 (alle ore 11:00 visita guidata); ingresso 3€.

Barche a vela in preparazione per la Centomiglia

Scorci così sono un vero e proprio tuffo al cuore
Gargnano, la nostra méta finale
Dopo oltre 20 km percorsi giungiamo nella bella Gargnano. Ad accoglierci il bellissimo Chiostro di San Francesco, che dopo aver funzionato per anni come magazzino per gli agrumi nel 1912 è stato riconosciuto Monumento Nazionale.
Ma dopo tanto camminare anche la fame si fa sentire, così cediamo subito alla tentazione ed entriamo in una piccola bottega che vende la rinomata “Formaggella di Gargnano”. Ci troviamo nella Gastronomia-Caseificio Bignotti un paradiso per gli amanti dei sapori autentici del luogo.

I segni che caratterizzano la prelibata Formaggetta di Gargnano

Ma il bello è che da Bignotti non troverete solo il famoso formaggio, anzi…
Anche il porticciolo è qualcosa di meraviglioso. Le piante di mandarini aggiungono colore agli edifici che si affacciano sul lago e donano una pace ed una tranquillità che in pochi altri posti abbiamo ritrovato. Non ci resta che attendere il battello che ci riporterà a San Felice e per farlo ci rifugiamo nel Caffè Olimpia, che presenta un’amplia scelta di gelati, aperitivi, macedonie e thé di tutti i gusti, ma il pezzo forte sono i dolci (anche vegani).

Battello in arrivo!
Il giro in battello sul Lago di Garda
Il nostro battello, o forse sarebbe più corretto dire traghetto, arriva in perfetto orario. In poco più di un’ora (e con 10€ di biglietto) ci riporta al punto di partenza, ma dopo aver macinato tanti chilometri poter ammirare a ritroso il percorso, comodamente seduti ai tavoli del nostro “vascello” non ha prezzo!
Dove mangiare lungo il Lago di Garda
Sul lago di Garda, turistico com’è, di certo non mancano panifici, piccole botteghe, pasticcerie e ristoranti. Ce n’è per tutti i gusti ed oltre. Vi abbiamo già parlato delle superbe creazioni delle Pasticcerie Vassalli, Da Carlo e del Caffè Olimpia. Per quanto riguarda i ristoranti ve ne possiamo consigliare due che ci sono molto piaciuti: La Cariola Sbusa (Via Benaco 12, frazione Portese di San Felice del Benaco ) e CTS (Via Zerneri 6, San Felice del Benaco). In entrambi i ristoranti si possono gustare piatti tipici del luogo, accompagnati da vini rosati e delicati (i vini della Valtenesi sono stati una vera scoperta per noi) oppure semplici pizze. Anche i prezzi, pensando alla zona dove siamo, non sono male: un piatto, un dolce ed il vino, 20€. Un consiglio: non lasciatevi sfuggire il Tiramisù della Cariola Sbusa, una vera delizia!
Innamorati del Lago di Garda
Camminare lungo le acque dolci del lago di Garda non credevamo potesse essere così piacevole. I luoghi da scoprire e da far rimanere a bocca aperta sono numerosi ma allo stesso tempo il lago sa come far rilassare. Grazie a voi, amici di Francigena e bresciani DOC, che ci avete invitato, ospitato e portato a spasso. Siamo stati proprio bene e questi piccoli borghi ci hanno veramente affascinato.
Esplorare il Lago di Garda con la credenziale delle Vie del Benaco
A tal proposito, solo dopo questa splendida giornata, abbiamo scoperto dell’esistenza dell’associazione Le Vie del Benaco, che ha creato “La Credenziale”, simile a quella della Via Francigena. Questo “passaporto del camminatore” si propone come strumento utile per conoscere i numerosi sentieri del Lago, conservare un ricordo di quelli percorsi tramite splendidi timbri ed aiutare a conservare l’ambiente nel quale si cammina. Il ricavato della vendita della credenziale (5€, spese di spedizione escluse), infatti, viene interamente devoluto ad attività di salvaguardia ambientale. Un’ottima scusa per godervi al meglio i dintorni del Lago di Garda e nel frattempo fare del bene. Per conoscere nel dettaglio la storia e le informazioni di questo bellissimo progetto vi rimandiamo al sito ufficiale Vie del Benaco. La prossima volta che torneremo da queste parti lo faremo con La Credenziale, pronti ad esplorare nuove zone e nuovi trekking! Magari stavolta andiamo a vedere anche il mercatino di Salò però…
Non c’è niente da fare, come dice Simona i borghi affacciati sull’acqua (che siano laghi, mari o fiumi) hanno sempre una sempre marcia in più. C’è stato un periodo in cui sceglievo destinazioni inconsapevolmente e me ne rendevo conto soltanto una volta arrivata; l’acqua è stata proprio una sorta di filo conduttore nei miei viaggi.
Purtroppo nemmeno io so molto di questa zona ma dagli scatti splendidi vedo che è un posticino delizioso anche con la giornata uggiosa.
Ma 25 km in 7 ore pause comprese??!! Ditemi, a quanto andate?
*è partito il T9 su sempre-una-sempre
Bellissimo ma è tutto sulla strada ??!!
Ciao Manuela, il trekking è veramente bello e tranquilla che no, solo alcuni tratti sono su strada, poi ci sono sentieri lontani dal traffico!
L’acqua é sicuramente un elemento che fa la differenza…le prime vacanze insieme le abbiamo fatte sul lago di Bolsena, quindi sará che ci riportano alla mente bei momenti!? E sul Garda vogliamo tornare presto perché non pensavamo ci fosse cosí tanto da scoprire! dai 3 km all’ora non sono poi cosí tanti!? la Francigena ci avrá pur fatto un po’ da allenamento…lì ne abbiamo camminati più di 300 e il nostro record è di 36km in 9h!?
Sono affascinata dai borghi a ridosso dei laghi, purtroppo i laghi italiani mi mancano completamente e me ne dispiace. Bellissima la limonaia,che spettacolo doveva essere nel suo splendore
Sarà che su un lago ci siamo innamorati che ci affascinano così tanto!???
Ah vedi? C’è il risvolto romantico ❤️
Ogni tanto un po’ di romanticismo non guasta dai!?❤