Ogni mattina, nel Mondo, un pellegrino si sveglia e sa che dovrà camminare più in fretta possibile o non troverà un posto dove dormire. Stamattina per noi però è differente: la nostra mattina si apre con dei tristi saluti. La Francigena di Stefania è finita ed oggi tornerà a casa e così perdiamo un pezzo importante del gruppo: l’organizzatrice del viaggi, la nostra sorella maggiore carica di energie positive. La salutiamo con tanto affetto promettendoci di rivederci presto e proseguiamo il cammino senza di lei verso Capranica, nostra méta odierna. La tappa ufficiale prevederebbe di fermarsi a Vetralla, ma da oggi abbiamo deciso di aumentare il passo unendo anche più tappe. Silvia tra cinque giorni esatti deve rientrare a lavoro, ma ormai vogliamo varcare le porte della città eterna tutti insieme. Circa 38 km ci attendono: Stefania, ci mancherai, ma adesso è meglio metterci subito in marcia.
Cliccando qua trovi la nostra guida alla Via Francigena
Viterbo, è così difficile lasciarti
Viterbo è una bellissima città, ma non è che non vogliamo più ripartire. Trovare il giusto percorso della Francigena per uscire del centro però diventa per noi un vero e proprio incubo. I cartelli non sono molto chiari e chiedendo indicazioni alle persone del posto facciamo peggio che meglio. Come vi avevamo già detto in altri articoli, spesso i locali conoscono benissimo la città, ma non il percorso della Francigena, cosicché chiedendo a loro si rischia di finire irrimediabilmente fuori strada. Dopo molto (forse troppo) tempo riusciamo finalmente a ritrovare la retta via, che si trova precisamente alla Porta Faul. Abbiamo tardato anche perché solitamente l’uscita dalle città della Francigena si effettua tramite la Porta Romana che invece è da tutta altra parte rispetto alla Porta Faul.
Le Vie Cave Etrusche, un’uscita di classe
Sapevamo che il primo tratto appena usciti dalla città sarebbe stato tutto in discesa, ma mai ci saremmo aspettati di trovarci immersi nella storia. Ci troviamo nella Strada del Signorino, all’interno delle “Vie Cave”, dei bellissimi tunnel scavati nel tufo dagli etruschi. Questi percorsi Sacri servivano per collegare fra loro varie città e furono utilizzati in più occasioni dagli abitanti per difendersi dagli attacchi degli assalitori. Le cave, ricoperte con rami e foglie, venivano usate come trappola per far precipitare nel vuoto i nemici. Via via che proseguiamo nel nostro percorso si fanno sempre più strette ed alte, ed i raggi del sole riescono a malapena a filtrare al loro interno. Un paesaggio impressionante custode di avvenimenti prodigiosi. Se volete conoscere più nel dettaglio la loro storia e le leggende legate ad esse vi rimandiamo al bellissimo articolo che Gianluca Braconcini ha scritto per la rivista “Decarta”.
Una deviazione per il Ponte Camillario
Alle porte di Viterbo potrete scegliere una variante che vi condurrà ai ruderi di Ponte Camillario, un’antica costruzione degli antichi romani. Continuando su questa variante, che allunga per più di 2 km il percorso ufficiale, troverete anche una tomba etrusca che puo’ essere visitata grazie alla gentile presenza di una guida locale. Oggi prevediamo di camminare per ben 38 km, non ce la sentiamo di aumentare ulteriormente il percorso e quindi non possiamo dirvi altro sulla visita dei suddetti siti. Per adesso…
In direzione Vetralla
L’incredibile percorso iniziale lascia il posto a strade di campagna che corrono parallele alla Via Cassia. Queste strade sono piacevoli da percorrere anche se il paesaggio resta perlopiù invariato. Il percorso del tutto pianeggiante però ci lascia godere il contatto con la “natura”.
Dopo essere passati sotto la Cassia per due volte, inizia un leggero saliscendi che ci porterà all’unico Punto Sosta “ufficiale” del tratto fino a Vetralla. Questo è immerso nel verde, ma la mancanza di una fontanella (e di manutenzione) ci fa proseguire dritti per il nostro cammino. Attraversiamo così vigne ed oliveti ed il percorso, su strade sterrate senza traffico, inizia a salire fino a quando non scorgiamo in lontananza la bella cittadina di Vetralla. Ancora qualche centinaio di metri e ci imbattiamo nell’unica fontanella della tratta Viterbo – Vetralla dove decidiamo di fare il pieno di acqua. Vetralla è sempre più vicina ed un bellissimo gesto umano ci fa sorridere: a pochi metri dall’ingresso di una proprietà privata è stata messa una panchina con appeso il cartello “Panchina del Pellegrino”.
Vetralla, fine tappa per molti, Punto Sosta per noi
Entriamo a Vetralla, camminiamo per le vie del centro e ci fermiamo davanti al Duomo per consumare sul sagrato il nostro pranzo al sacco. Qui ci sono alimentari, bar e panifici che ci aiutano a ritrovare le forze per poter fare l’ultimo pezzo della nostra tappa. Vetralla a prima vista puo’ sembrare un paese come tanti altri, ma è solo un impressione, dato che girovagando per le vie secondarie si possono scoprire scorci niente male. Purtroppo non possiamo approfondire come vorremo la nostra visita poiché abbiamo già fatto 18 km da Viterbo, ma siamo solamente a metà: per arrivare a Capranica dovremmo farne altrettanti.
Per chi parte o si ferma a Vetralla
Chi si troverà nel centro di Vetralla per più di una notte avrà sicuramente il tempo di visitare ogni angolo del centro storico. I monumenti da vedere sono certamente la Chiesa di San Francesco, il Palazzo comunale con il caratteristico campanile (dove spicca l’orologio del paese) ed il Monastero Regina Pacis. Il centro della città è anche ricco di vicoli, piazze, scorci con bellissime vedute e fontane. Una caratteristico paese semi-sconosciuto a cui la Francigena saprà sicuramente dare giustizia.
ATTENZIONE: gli abitanti del centro ci hanno SCONSIGLIATO di bere l’acqua delle fontane per l’alta percentuale di arsenico all’interno. Onde evitare problemi peggiori di quelli avuti durante il nostro viaggio in Sud America (ad El Chaltén per esempio) noi l’acqua l’abbiamo comprata nei negozi. Speriamo comunque che la situazione sia stata risolta.
Il Bosco di Montefogliano
Lasciamo Vetralla, in leggera salita, tramite Via S. Michele, una strada poco trafficata che porta alle ville della zona. Il percorso continua su Via del Giardino fino ad arrivare al nostro primo passaggio a livello, che troviamo chiuso. Dopo il passaggio del treno possiamo rimetterci in cammino ed entriamo nel meraviglioso Bosco di Montefogliano. Il bosco si trova all’interno della “Riserva Naturale Regionale Lago di Vico” e il Monte Fogliano è la cima più alta (964,5 m s.l.m.). La particolarità del Bosco di Montefogliano non è data tanto dalla sua bellezza o dalla sua estensione quanto dal consistente numero di percorsi adatti ad ogni sport. All’ingresso inoltre troverete una fonte con freschissima acqua leggermente frizzante (questa volta priva di arsenico…si spera). Anche qui veniamo accompagnati da una miriade di ciclamini rosa e ci godiamo la pace e la tranquillità del luogo.
Le Torri di Orlando di Capranica
Pace e tranquillità che ritroviamo anche usciti dal bosco quando iniziamo ad attraversare le enormi distese di noccioleti che ci accompagneranno per gran parte del cammino. Settembre oltre che mese dell’uva è anche mese delle nocciole, dato che siamo nel periodo della loro raccolta. La cosa più importante è che le nocciole devono essere raccolte solo una volta cadute a terra naturalmente. Ci ritroviamo così a camminare sopra un tappeto di nocciole, cadute a terra e pronte a diventare un delizioso spuntino. Fra un noccioleto e l’altro raggiungiamo un luogo magico: le Torri di Orlando. Questi monumenti funerari risalgono al I secolo a.C. ed il riferimento ad Orlando è dovuto all’interpretazione popolare di fatti storici e alla diffusione delle “Chanson de Geste” lungo le vie del pellegrinaggio. Leggenda vuole che Orlando fosse nato proprio nelle vicinanze, nei pressi della cittadina di Sutri, distante pochi chilometri da qui. Qui ci inventiamo un nostro personale Punto Sosta, all’ombra dei noccioli e con vista Torri. Una lunga pausa, allietata da una merenda a base di gustosissime nocciole (non ce ne vogliano gli agricoltori) e siamo pronti a ripartire.
Lo sprint finale per Capranica
Capranica dista ormai pochi chilometri e la stanchezza, superati i 30 km, inizia a farsi sentire. Le gambe ormai vanno avanti per inerzia, non facciamo neanche più caso a quello che circonda. Vogliamo solo arrivare. Eccoci finalmente in città, ma qui scopriamo che il nostro alloggio si trova all’interno del Castro Vecchio, esattamente dalla parte opposta del centro abitato. Dalla periferia giungiamo al Parco Nicolini e proseguiamo lungo Viale Nardini per il nostro trionfale ingresso nella via principale del paese, Corso Petrarca. Un breve tratto ci separa dal simbolo della città, la Porta del Ponte, ingresso al Castro Vecchio di Capranica. Ancora pochi metri ed approdiamo finalmente nella casa di Paola.
Dove alloggiare a Capranica
Come vi spiegavamo all’inizio, seguendo il percorso ufficiale, Capranica è solo un punto di passaggio. Per questo motivo le ospitalità pellegrine non abbondano e noi abbiamo deciso di affidarci ad Airbnb. Abbiamo prenotato così casa di Paola, ovvero “La Finestra sulla Via Francigena”. Lei è gentilissima e ci mette l’appartamento e tutto ciò che è contenuto in esso a disposizione. Lo spazio è un po’ stretto per quattro persone, ma a noi, dopo 10 giorni in camerata, sembra una reggia. Abbiamo finalmente una casetta tutta per noi e ce la godiamo preparandoci una “ricca” cena. È ormai scesa la notte, ma prima di dormire usciamo a fare due passi per il centro…tanto per fare qualcosa di diverso.
Cosa vedere a Capranica
Tutto il centro storico è un complesso intreccio di stradine con ripide scalinate, archi e tortuosi percorsi. L’antico Castello degli Anguillara, ospitato nel centro storico è purtroppo andato distrutto. Pensate che al suo interno soggiornò per oltre un mese anche il Petrarca, che qui compose tre sonetti dedicati al Conte Orso che qui lo ospitò. La Porta del Ponte, dove spicca una torre con orologio, domina l’ingresso al borgo che fra le altre cose ospita le antiche chiese romaniche di San Francesco e Santa Maria e la bella collegiata di San Giovanni. Già che siamo usciti decidiamo di fare una visita veloce anche al di fuori del Castro Vecchio, dove ci fermiamo però poco dopo, in Piazza Garibaldi, per prenderci una birra e riposare i nostri piedi fumanti. Il “For Di Porta Caffé” sembra il posto perfetto e qui consumiamo la nostra bevuta giocando qualche partita a carte. Gli occhi iniziano a chiudersi da soli e così torniamo verso la nostra nuova “casa” pronti più che mai a riposare. Il totale dei chilometri effettivi fatti oggi? 38,8 km. E anche domani abbiamo deciso di unire più tappe, perciò abbiamo un urgente bisogno di ricaricare le energie. Intanto Roma è sempre più vicina…
La seguente tappa “Capranica – Campagnano di Roma” puoi facilmente raggiungerla cliccando qua!
Informazioni Utili(ssime)
- Riserva d’acqua necessaria: 1,5 litri
- Fontanelle sul percorso:
– Tra Viterbo e Vetralla c’è una sola fontanella poco prima dell’arrivo al paese
– Nel centro storico di Vetralla (sconsigliata per alta presenza di arsenico)
– Appena entrati nel Bosco di Montefogliano (acqua leggermente frizzante)
– All’interno del Castro Vecchio - Ristoro sul percorso: la difficoltà della tappa, oltre ai chilometri, sta nel fatto che i punti ristoro siano solo nei centri dei tre paesi. Perciò troverete bar, ristoranti ed alimentari a Viterbo, Vetralla e Capranica. Consigliamo vivamente il pranzo al sacco anche se decisi a fare solo Viterbo – Vetralla.
Dove dormire a Vetralla lungo la Via Francigena
- FamilARCA (Via Cassia Botte, 75/d)
+39 334 7868102 - Parrocchia di San Francesco (Piazza V.Emanuele)
+39 0761 477105 - Monastero Regina Pacis (Via del Giardino, 4)
+39 0761 481519
Alternative a Vetralla nei dintorni della Via Francigena
- Albergo de Benedetta (Via Petrarca)
www.albergodabenedetta.it +39 347 9583343 - Agriturismo Il Poggio (Strada Campogiordano, 64)
www.agriturismoilpoggio.org +39 328 6487625 - Antica locanda della Via Francigena (Strada Ponterello)
+39 0761 485054
Dove dormire a Capranica lungo la Via Francigena
- Casa Vacanze Caprae Ilex (Vicolo del Martello, 4)
+39 3462292128
Alternative a Capranica nei dintorni della Via Francigena
- Airbnb: tramite questo sito abbiamo prenotato “La Finestra sulla Via Francigena” (Vico Forno da Piedi,18 / +39 347 3802307). Se vi iscrivete seguendo questo link (www.airbnb.it/c/fraise) avrete anche 25€ di sconto sul vostro primo alloggio spendendo più di 65€ (e noi riceveremo 15€ da poter utilizzare sul sito…perciò GRAZIE da Tips4tripS!)
- Il Profeta (Viale Vico Matrino, 3 – Località Vico Matrino)
+39 328 9495172 - Hotel Capranica (Corso Petrarca, 46)
www.hotelcapranica.it +39 334 1026162