Altimetria Ponte d'Arbia - San Quirico d'Orcia Via FrancigenaÈ ancora notte fonda quando intorno a noi iniziamo a sentire i rumori tipici del risveglio lungo la Via Francigena. Una sveglia in una stanza lontana, qualcuno che a tastoni cerca di raggiungere il bagno senza svegliare chi ancora dorme, l’acqua che scorre dal rubinetto, il profumo del caffè preparato dai più mattutini. È bello crogiolarsi ancora un po’ dentro il sacco a pelo e raccogliere le forze per un’altra giornata di cammino. Cammino che oggi ci porterà fino a San Quirico d’Orcia.

Mettetevi anche voi in cammino sulla Francigena con l’aiuto dei nostri consigli

Arrivederci Ponte d’Arbia

Dopo qualche minuto siamo già pronti anche noi, ormai lo zaino lo prepariamo in tempi record e tanto c’è sempre qualcuno (senza fare nomi) che riesce sempre ad essere pronto per ultimo. La colazione decidiamo di farla al bar “H” di Ponte d’Arbia. Fuori è ancora buio ed il ponte sulla Cassia, senza marciapiede, sembra ancor più pericoloso del solito. La variazione sul Ponte del Pellegrino però ci farebbe perdere troppo tempo, quindi non ci resta che sfidare la sorte. Fatta colazione, mentre le prime luci del mattino si specchiano nelle acque dell’Arbia, partiamo alla volta di San Quirico d’Orcia. Un bel cartello scolpito a mano ci indica la retta via, indirizzandoci verso sinistra, ovvero dove il centro abitato finisce ed inizia la campagna.

Ponte d'Arbia Via Francigena

Buongiorno Ponte d’Arbia!

Cartello Ponte d'Arbia Via Francigena

Follow the signal

Un’alba meravigliosa sta nascendo e ci fermiamo più volte ad ammirarla. Passiamo accanto al piccolo borgo di Serravalle; a vederlo oggi sembra solo un piccolo agglomerato di case, ma nel Medioevo, grazie alla sua posizione strategica, ospitò personaggi illustri. Pensate che proprio qui morì Arrigo VII di Lussemburgo, Imperatore del Sacro Romano Impero. Mentre il sole fa capolino fra le dolci colline, regalandoci pace e serenità, proseguiamo il nostro cammino fra questi luoghi carichi di storia e di bellezza.

Alba Val d'Orcia Via Francigena

Svegliarsi presto la mattina sulla Francigena ha enormi aspetti positivi

Da Ponta d'Arbia a San Quirico d'Orcia

Serravalle Via Francigena

Il piccolo borgo di Serravalle

Buonconvento, uno dei borghi più belli d’Italia

Il primo centro abitato che attraversiamo oggi è Buonconvento. Facciamo ingresso dalla bellissima e recentemente restaurata “Porta Senese” e percorriamo Via Soccini che ospita il Palazzo Podestarile, dal quale svetta la torre civica con il suo caratteristico orologio. Buonconvento puo’ sventolare fieramente la bandiera arancione dei Borghi più Belli d’Italia”.

Da Ponte d'Arbia a San Quirico d'Orcia

Il Palazzo Podestarile domina Via Soccini

Torre Civica Palazzo Podestriale Buonconvento

Il Palazzo Podestarile nel dettaglio

Come vi spiegavamo nella tappa precedente, chi arriva a Ponte d’Arbia ancora carico di forze potrebbe proseguire ed alloggiare qui. Il piccolo borgo medievale è molto ben conservato, ricco di stradine con finestre e balconi decorati e carichi di fiori. È così delizioso che quasi ci sentiamo in obbligo di fermarci qualche minuto nella strada principale e, perché no, di fare una seconda colazione. La proprietaria del bar “Cattivi Frati Cafe” è gentile e socievole. Ci racconta che anche lei ha un ostello, che in questo momento è in ristrutturazione, e da buona oste qual’è ha anche il timbro per la nostra credenziale.

Usciti dalle mura, prima di rimetterci definitivamente in cammino, ci fermiamo al mercato settimanale del paese (si svolge ogni sabato mattina) per comprare un paio di pesche e qualche susina. Non sia mai che si rischi di patire la fame!

Fuori dalle mura di Buonconvento

Anche fuori le mura il borgo è tutto da ammirare

Gli italiani e il loro rapporto con il cibo

Il problema di noi italiani è sempre questo. Se non stiamo mangiando, stiamo parlando di mangiare. Se invece stiamo mangiando parliamo di quello che mangeremo. E anche per noi camminatori (italiani) il mangiare è un chiodo fisso. A questo proposito ci torna in mente una frase detta da Antonio. Dovete sapere che lui, essendo partito da Losanna, ha un passo decisamente più veloce ed allenato del nostro. Dopo alcuni giorni passati insieme si sta affezionando sempre di più a noi e quindi ha deciso di rallentare un po’ per stare in compagnia. Iniziando a conoscerci meglio ha sentenziato : «Ora ho capito perché voi arrivate sempre tardi, tutti i bar vi fermate a fare colazione!» (da leggere con un accento tedesco).

I dintorni di Buonconvento

Ora però basta “oziare”, dobbiamo riprendere il cammino. Dopo vari chilometri in piano, ecco la salita, che inizierà dolcemente per poi farsi più ardua nel tratto finale. Basta salire appena per ritrovarsi nel bel mezzo di vigneti carichi d’uva, circondati dalle bellissime colline della Val d’Orcia. Accompagnati da questo paesaggio fiabesco raggiungiamo il Castello di Tricerchi. Pochi passi ancora ed in lontananza iniziamo a intravedere Montalcino che dalla cima di una collina domina tutti i territori circostanti.

Castello di Tricerchi Via Francigena

Il Castello di Tricerchi lo abbiamo visto solo da fuori, mentre ci riposavamo per riprendere le forze

Val d'Orcia e Montalcino in lontananza

Sì, quella là in fondo è Montalcino

È tempo di vendemmia perciò i filari sono carichi d’uva. Non si tratta certo di uva qualsiasi, bensì di quella darà poi vita al celebre Brunello. Troviamo un gruppo di braccianti agricoli addetti alla vendemmia della prelibata materia prima, scambiamo qualche battuta con loro e riusciamo anche ad assaggiare un grappolo dolcissimo. Non vi nascondiamo che durante questi giorni sulla Francigena abbiamo fatto numerosi spuntini con l’uva trovata per strada, ma questa ha tutta un’altra qualità.

Vigneti Brunello di Montalcino sulla Via Francigena

Paesaggi diVini

Da Ponte d'Arbia a San Quirico d'Orcia

Con non poca amarezza, notiamo che c’è anche qualcuno che fa la raccolta con dei macchinari che in pochi secondi percorrono un intero filare svuotandolo. Per noi due, che siamo all’antica, la vendemmia resta legata alla tradizione e preferiamo vedere le ciocche appoggiate con delicatezza nei panieri.

Macchina per vendemmia

Foto presa da internet, solo per farvi capire che eresia è questa macchina

La variante per Montalcino

Facendo la nostra stessa tappa, quella ufficiale, la patria del Brunello potrete vederla solo da lontano. Chi lo desidera però potrà decidere se prendere la variante che arriva fino a Montalcino. Da Buonconvento dovrete semplicemente seguire le indicazioni per Bibbiano. Questa variante, che permette fra l’altro di visitare l’abbazia di Sant’Antimo, allunga il percorso di un giorno. Dovrete pernottare una notte a Montalcino o presso l’abbazia prima di procedere per San Quirico d’Orcia, ricongiungendovi al percorso ufficiale. Noi ve l’abbiamo spiegato un po’ a tirar via ma se volete trovate l’intero percorso in questo articolo  di “Cronachedicammini”

Chi fra noi ha scelto questa variante è Tim, l’anglo-australiano che ieri ha fatto la tappa insieme a noi. Prima di abbandonarci ci ha promesso di raggiungerci nuovamente sulla strada che domani ci porterà fino a Radicofani, ma l’indomani non avremo più sue notizie. Il Brunello deve essergli piaciuto molto…

Torrenieri

Salutati i gentili lavoratori del Brunello continuiamo la tappa di oggi su una strada bianca che fra vigneti, cantine e casolari ci porta fino a Torrenieri, dove un punto sosta alle porte del paese ci consente di riposare e fare scorte d’acqua. Oltre a panchine, fontanella, cestini e tavolini, qui è possibile trovare anche un timbro per la credenziale ed un quaderno dove ringraziare chi si è prodigato per avere tutto ciò. Noi siamo anche fortunati nel conoscere uno di questi benefattori.

Da Ponte d'Arbia a San Quirico d'Orcia

La strada bianca verso Torrenieri. Montalcino è sempre là che ci osserva.

Cartello Sosta del Pellegrino Torrenieri

Il “Piccolo Punto Sosta di Torrenieri” è a misura di viandante

È un signore di una certa età che dopo averci raccontato la storia di Torrenieri ci spiega anche come abbia personalmente dato vita al punto sosta. Tra un discorso e l’altro ci chiede gentilmente di scrivere un messaggio sul quaderno dei ringraziamenti. Forse qualcuno di voi che percorrerà questo tratto non lo incontrerà e quindi ve lo diciamo noi: «Per favore scrivete dei bei messaggi su quei quaderni, poiché è grazie a persone così se adesso siamo seduti comodamente all’ombra.». E questo riposino ci serve proprio per recuperare le forze necessarie a percorrere gli ultimi 10 km di cammino, perlopiù in salita. La Francigena non ci farà passare per il centro del paese (che si trova in alto, dopo una ripida salita) ma ci siamo ripromessi un giorno di tornarci per approfondire la visita.

Cartello Torrenieri Via Francigena

Il nome del paese è dovuto proprio a Sigerico che nella sosta al paese nel suo diario lo descrisse con il nome di “Turreiner”

Da Torrenieri a San Quirico d’Orcia…ad occhi chiusi

Usciti da Torrenieri si inizia un lungo tratto di sali-scendi lungo la Cassia dismessa (ma sempre asfaltata). Le macchine adesso passano per la variante regionale, pertanto la strada è quasi deserta. In alcuni tratti per rilassarci la percorriamo a occhi chiusi, guidandoci l’uno con l’altro per non finire fuori strada. La sensazione è molto piacevole e quella di percorrere tratti a occhi chiusi sarà un’abitudine che ci porteremo dietro fino a Roma. Spegnendo uno dei sensi che più abbiamo utilizzato in questi giorni (la vista, non il gusto!), il rumore dei passi si fa più intenso e si unisce perfettamente con il respiro ed i suoni della natura. Un’esperienza da provare! Ora però è molto difficile stare ad occhi chiusi, non per la difficoltà del tracciato ma per la bellezza di quello che si estende dietro il guard-rail.

Da Ponte d'Arbia a San Quirico d'Orcia

In posti così gli occhi sono da tenere ben aperti!

L’ultima salita

Dopo svariati tornanti (non molto simpatici quando si è a piedi) arriviamo alla fine della discesa. Siamo a bassa quota, quindi ciò significa che dovremo nuovamente salire. Dopo aver superato il Torrente Tuoma ci addentriamo quindi nell’ultimo tratto che ci separa dal nostro arrivo. La strada taglia boschi, viali di cipressi e campi finemente coltivati che tanto ci stupiscono. Da adesso solo un’ultima fatica e ci siamo!

La Francigena entra in Val d'Orcia nella tappa PONTE D'ARBIA - SAN QUIRICO D'ORCIA

San Quirico d'Orcia Via Francigena

Da qua…uff…manca…veramente…uff…poco…

La salita è irta tanto quanto basta per farci venire il fiatone. Ma adesso siamo in cima, siamo in piena Val d’Orcia e siamo a 409 m.s.l.m., nuovo record per noi in questa Francigena (pensare che in Sud America ne avevamo raggiunti 5.000 scalando la montagna Vinicunca). Adesso non ci resta che andare al nostro alloggio a lasciare gli zaini e uscire nuovamente per visitare il centro.

Vista centrale della indimenticabile montagna Vinicunca/Arcoiris/Colorada in Perù

No, non siamo in Val d’Orcia, siamo sulla cima del Vinicunca a 5000 m s.l.m. ma la Toscana non ha niente da invidiarle no?

Alloggiare a San Quirico d’Orcia

Adesso però, quale ostello scegliere? Le opzioni principali nel centro del paese sono due: l’ “Ostello Parrocchiale” (diretto dalle suore) dietro alla Collegiata centrale ha un costo di 9€ per posto letto in camerata e consente l’uso della cucina; “Il Palazzo del Pellegrino” costa solo 1€ in più, la struttura è stata recentemente ristrutturata ed è molto ben tenuta, ma non ha una cucina a disposizione degli ospiti. Lasciamo scegliere al gruppo e così vince l’ “Ostello Parrocchiale”, dopo la cena squisita di ieri vogliamo bissare. E poi è la prima volta che dormiamo dalle suore…

 

Collegiata di San Quirico d'Orcia Via Francigena

Il nostro alloggio è nello stesso complesso di questa bella Collegiata. Non male come posto per dormire…

San Quirico d'Orcia Via Francigena

Purtroppo le sorelle non sembrano molto felici di averci come ospiti. Senza tante perdite di tempo ci prendono un documento, la credenziale e i 9€. A posto così. Non resta che sistemarci, lavarci ed uscire a esplorare il paese.

Il centro di San Quirico d’Orcia

San Quirico d’Orcia è conosciuto soprattutto perché è uno dei 5 comuni che fanno parte del Parco della Val d’Orcia, patrimonio UNESCO dal 2006. Il simbolo dei territori all’interno del Parco è il cipresso, che sorge ai lati delle strade che corrono lungo le dolci colline, ed anche San Quirico non fa eccezione. Quest’ultimo non va ricordato solo per questo però. Il bel Borgo medievale, nato sopra le rovine della cittadina di Osanna,  è un posto molto interessante da visitare. La struttura è quella tipica dei borghi medievali, con una cinta muraria costruita a protezione ed una strada principale che attraversa il paese che in questo caso prende il nome di Via Dante Alighieri. Qui troverete le principali attrazioni della città oltre a bar e ristoranti dove gustare i prodotti tipici della zona. Il nostro ostello si trova a pochi passi da Via Dante Alighieri, in Piazza Chigi, da dove è possibile ammirare sia Palazzo Chigi, sede del municipio, che la bellissima Collegiata o Pieve di Osenna (dei Santi Quirico e Giulitta), decorata in stile gotico e romanico, dove spiccano le figure di imponenti leoni. Proseguendo nella passeggiata per il centro meritano sicuramente una visita gli Horti Leonini bellissimo esempio di giardini allitaliana.

San Quirico d'Orcia Via Francigena

Le classiche vie dei borghi toscani non mancano neanche a San Quirico

Horti Leonini San Quirico d'Orcia

Gli Horti Leonini e la loro composizione a raggiera

Meglio orientarsi o Google Maps?

Siamo usciti all’esplorazione di San Quirico ma, dato che siamo fuori, ne approfittiamo per fare la spesa. Antonio ci guida con il suo “santino Google Maps” per trovare il supermercato più vicino. Dovete sapere che per lui Google Maps non sbaglia mai e lo usa in qualsiasi situazione, mentre per noi due la Francigena deve essere anche un’occasione di contatto con le persone del posto, perciò chiedere informazioni non è poi così una cattiva idea. L’unica cosa da evitare di chiedere sono informazioni sulla Via Francigena (soprattutto del come uscire dalle città tramite essa) dato che il 90% delle volte vi manderanno su sentieri sbagliati. Il perché? Perché il 90% degli interrogati cosa sia la Francigena non lo sa proprio!

Buon Compleanno Mauro

Stasera è anche il compleanno di Mauro, uno dei due ragazzi pratesi, che ha deciso non solo di festeggiarlo in Francigena ma di festeggiarlo anche con tutti noi a tavola. Mauro ha intrapreso la Via solo per questo fine settimana ed è accompagnato dal suo amico Carlo. Carlo è un professore di matematica, quindi per definizione viene in mente una persona calma e posata, Mauro invece è un appassionato di Trail (Corsa in Montagna di minimo 22 km con pendenze medie fino al 20%) che di tranquillo e posato non ha niente. A vederli insieme mentre ridono e scherzano, però, sembrano essere amici da una vita. E quale miglior modo di stringere amicizia se non camminando insieme? Oltre a loro, per grande gioia di Antonio, che potrà finalmente parlare un po’ nella sua lingua madre, si aggiunge a noi anche una coppia tedesca, Max e Zaia (che secondo noi è un bellissimo nome).

La cena comunque è come sempre un gran successo e siamo tutti molto contenti di festeggiare sia il compleanno che il nostro pellegrinare in questa nuova piccola (ma grande) famiglia.

Cena Parrocchia San Quirico d'Orcia Via Francigena

A tutti quelli che amano stare in compagnia!

Ora però andate a riposare che domani ci aspetta una tappa davvero tosta. Clicca qua per leggerla subito!

Informazioni Utili(ssime)

  • Riserva d’acqua necessaria: viste le poche fontanelle sarebbe meglio partire con 1,5 litri
  • Fontanelle sul percorso:
    – “Piccolo Punto Sosta” di Torrenieri
  • Ristoro sul percorso: tutto ciò di cui avrete bisogno lo troverete nei centri di Ponte d’Arbia, Buonconvento, Torrienieri e San Quirico d’Orcia

Dove dormire a San Quirico d’Orcia lungo la Via Francigena

  • Ostello Parrocchia Collegiata (Piazza Chigi, 4)
    9€ con uso cucina
    +39 328 1329899
  • Il Palazzo del Pellegrino (Via Dante Alighieri, 33)
    10€ senza uso cucina
    +39 0577898303

Alternative a San Quirico d’Orcia nei dintorni della Via Francigena

  • Airbnb: questo sito offre un’ottima alternativa alle accoglienze pellegrine. Sul sito si puo’ fare la ricerca dell’alloggio cercando sulla mappa, rendendo così più facile selezionare gli alloggi che sono sulla Francigena. Se vi iscrivete seguendo questo link (www.airbnb.it/c/fraise) avrete anche 25€ di sconto sul vostro primo alloggio spendendo più di 65€ (e noi riceveremo 15€ spendibili sul sito…perciò GRAZIE da Tips4tripS!)
  • Villa Il Cedro (Via dei Canneti, 27)
    Con biancheria e uso cucina + Giardino esterno: 25€ a persona o 30€ per doppia uso singolo
    www.villailcedro.com +39 342 6219272 (Alessandra)
  • Appartamento “La Scala 1572” (Via Poliziano, 15)
    Wi-Fi gratuito, biancheria ed uso cucina: 70€ una camera / 135€ due camere
    www.lascala1572.com +39 335 282 286
  • B&B “La Casa del Sorriso” (Via Diomede Leoni, 6a)
    Biancheria, Wi-Fi ed uso congelatore + Colazione inclusa
    Pagina Facebook +39 3293736787
  • Agriturismo Cantagalli (Strada Ripa d’Orci, Località Cantagalli)
    Biancheria, Wi-Fi ed uso cucina
    //www.agriturismocantagalli.it +39 3505323952
  • Casa Vacanza Molino della Tuoma (Località Celamonti )
    Appartamento con biancheria, uso cucina e Wi-Fi
    www.molinodellatuoma.com +39 3498116464